ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 3 luglio 2016

“Petali di luce, riflessi di misericordia”


A Bari snobbato il cardinale Burke, mentre in cattedrale va in scena un rito new age


Bari_Cattedrale_San_SabinoBari come e più di Sassari. Arriva il cardinal Raymond Burke, ma la diocesi pugliese e il vescovo locale non se ne curano affatto, quasi lo snobbano. E come non bastasse,  ecco che la Cattedrale romanica dell’Assunta, per il  Solstizio di Estate diventa una specie di molto discutibile  teatro New Age. Sconcertante, per iniziare, quello che è accaduto nella Diocesi di Bari- Bitonto.
Andiamo con ordine. Il primo giugno scorso, nella sala della Città Metropolitana, è stato presentato il libro  “Con i sacramenti non si scherza” di don Nicola Bux. Di primissima scelta i relatori: oltre all’ autore, il professor Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente Ior e il Cardinal Raymond Burke. Il sito della diocesi , solitamente molto minuzioso nel dar notizia di ogni evento (anche della presentazione dei libri meno  importanti o di conferenze di piccolo cabotaggio)  non ha citato per niente l’evento alla pari delle parrocchie cittadine.  Nell’agenda degli eventi del primo giugno figurava solo un incontro del vescovo al Santuario di Santa Fara. E alla presentazione del libro, scritto da un barese, uno dei teologi maggiormente accreditati e seri a livello nazionale, con la partecipazione di un cardinale, il vescovo di Bari ha dato forfait.  Alla pari degli esponenti curiali.
Il 21 giugno, solstizio di Estate nella Cattedrale dell’Assunta. Nel tempio si è svolta, come accade ormai da anni una rappresentazione di sapore New Age. Ogni anno, il 21 giugno alle 17,10, dal rosone a 18 petali situato nella facciata principale, penetrano all’ interno raggi che si infrangono sul rosone collocato nella navata centrale e  la luce vi si sovrappone, creando l’ immagine di un fiore. Accade questo perchè la Cattedrale di Bari è la meridiana solare più grande del Sud Italia. Da ben undici anni nella Cattedrale in quella data si tiene una rappresentazione definita artistico- spirituale che celebra l’ accadimento astronomico. Questa celebrazione si articola in danze (con costumi), balli, musiche e  ovviamente spettatori che affollano la chiesa salendo persino sul presbiterio alla pari di fotografi e cineoperatori che nessuno ha la compiacenza di fermare. Alle 17.10 quando accade l’ evento della coincidenza delle luci, si procede alla adorazione dei raggi solari con tanto di incensamento e meditazione. Il parroco definisce questo evento  “cristologico”. Quest’anno la stravagante celebrazione è stata denominata “Petali di luce, riflessi di misericordia”.
Bruno Volpe
 Michele M. Ippolito  3 luglio 2016  
http://www.lafedequotidiana.it/a-bari-snobbato-il-cardinale-burke-mentre-in-cattedrale-va-in-scena-un-rito-new-age/

MONS. MA DAQIN, IL VATICANO E LA “LOGICA DA BANDITI” DELL’ASSOCIAZIONE PATRIOTTICA CINESE

Mons. Ma Daqin, il Vaticano e la “logica da banditi” dell’Associazione Patriottica cinese

La testimonianza di Giovanni Battista al mondo era in atto già prima della sua nascita. L’arcangelo Gabriele gli aveva dato il nome e aveva profetizzato il tipo di vita che avrebbe avuto e le cose che avrebbe fatto.
Intenzionalmente, la Bibbia evita di dare resoconti della vita di Giovanni fino a che egli non si reca nel deserto. Giovanni è strettamente legato a Dio e a Gesù Cristo. Quando egli è ancora nel grembo della madre, egli salta di gioia nell’incontro con Gesù. Giovanni è cresciuto con uno spirito forte nel deserto finché il Messia non inizia a predicare.
Quando Giovanni ha visto Gesù avvicinarsi per ricevere il battesimo, egli lo ha umilmente indicato e ha proclamato: “Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene uno che è prima di me. Io battezzo con acqua, ma fra voi vi è uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non sono degno di slegare il legaccio dei sandali”.
Va detto che verso Erode e verso i giudei, Giovanni era una persona molto critica, diretta e schietta, capace di conficcare il chiodo al punto giusto e generando opposizioni.
Giovanni era un uomo di Dio. Egli battezzava perché la gente si pentisse. Inoltre, egli ha parlato contro il peccato, anche di fronte alla prigionia. Egli ha detto la verità, come testimonianza alla luce e per illuminare l’oscurità del cuore dell’uomo.
Mons. Ma Daqin “nel deserto”
Negli ultimi sei mesi, mons. Taddeo Ma Daqin ha scritto cinque articoli. Sebbene i primi quattro siano in qualche modo una preparazione al quinto, solo la pubblicazione del il quinto ha creato un forte shock nel mondo cinese, nella Chiesa in Cina e nella Chiesa universale.
L’Associazione patriottica è un’organizzazione governativa di base e non avrebbe dovuto diventare un problema per la Chiesa cattolica. Perché essa è diventata un problema inevitabile? Forse è perché oggi, come in passato, essa ha creato un dilemma nelle Chiese locali!
Alla sua ordinazione il 7 luglio 2012, mons. Taddeo Ma Daqin ha volontariamente lasciato l’Associazione patriottica, facendo perdere la faccia a tutti i sostenitori della libertà religiosa [secondo la Cina]. Di conseguenza, mons. Ma Daqin è stato isolato nei suoi movimenti e costretto a vivere nel seminario di Sheshan quattro anni, come nel deserto. Per aver lasciato l’Associazione patriottica egli ha pagato un alto prezzo. Ciò mostra che di fatto, l’Associazione patriottica “controllata dal governo” e definita una “organizzazione autonoma di servizio” stabilita nella Chiesa, in realtà interferisce con la politica di libertà religiosa che è inscritta nella Costituzione cinese.
Tutto ciò è davvero un paradosso: in pratica si afferma la necessità della presenza dell’Associazione patriottica. Da una parte, in via di principio, essa sarebbe un’organizzazione spontanea formata da fedeli cattolici: in tal modo si mostra [a tutti] che [in Cina] vi è libertà religiosa senza alcuna interferenza esterna. Se vi sono alcuni problemi [contraddizioni] essi dovrebbero essere solo interni. Nella necessità di risolvere tali contraddizioni, occorre qualcosa che garantisca la giustizia. In tal modo, il dipartimento degli affari religiosi, che è gestito dal governo, può intervenire in modo legale e il suo ruolo è perfino giustificato. Ciò significa che essi hanno il potere di risolvere da sé tutti i conflitti all’interno della Chiesa. Con questo modo di fare non si contraddice la Costituzione cinese, non si limita la libertà religiosa e si può perfino eliminare la religione (che è il sogno del governo).
Associazione Patriottica, una “logica da banditi”
Il popolo cinese comprende con facilità questo tipo di “logica” meglio di qualunque non-cinese. “Logica” è una parola che è stata introdotta dall’esterno e che è legata alla verità e alla giustizia. Ma il popolo cinese è capace di produrre “oscurità”, “sofismi” e inganni che si sviluppano in una teoria che diviene “logica” anche se questi principi non vanno d’accordo con la definizione di logica. Tutto ciò non è per nulla logico, ma nonostante ciò essi pretendono che sia logica. Come farlo? Essi hanno inventato una “logica da bandito”. Come risultato, essi usano “la logica da bandito”, ben sapendo che i banditi non stimano la logica.
Nei suoi cinque articoli, mons. Taddeo Ma Daqin sembra giustificare questa “logica da bandito”. Fin dall’inizio, l’esistenza dell’Associazione patriottica nella Chiesa è stata un disastro e ora, a causa di queste “caratteristiche cinesi”, [essa] è divenuta inevitabile e giusta….
Mons. Ma Daqin sapeva che abbandonare l’Associazione patriottica era un valore, perché ora fa tanti sforzi per ritornare su ciò che ha negato?
Nella sua Lettera pastorale alla Chiesa cinese, papa Benedetto XVI ha affermato con chiarezza che l’Associazione patriottica non è compatibile con l’insegnamento della Chiesa. In seguito a ciò, mons. Ma Daqin ha annunciato pubblicamente le sue dimissioni da essa. Fino ad oggi non è difficile vedere che tale azione, ispirata dalla Lettera pastorale [di Benedetto XVI] è un modello di testimonianza di fede per la Chiesa cinese. Ma allora, perché ha cambiato idea?
Il portavoce vaticano [p. Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede – ndr] ha già chiarito che il “voltafaccia” di mons. Taddeo Ma Daqin non è stato ispirato dalla Santa Sede e che le accuse e le voci secondo cui il cambiamento di mons. Ma è da attribuire all’influenza del Vaticano sono tutte false. In tal modo, mons. Ma Daqin si trova messo all’angolo da solo.
Ma sebbene il Vaticano abbia chiarito che esso non ha nulla a che fare con il voltafaccia di Ma, esso non ha continuato a proclamare l’importante decisione del Papa ora emerito Benedetto XVI, sull’Associazione patriottica che non è compatibile con la dottrina [cattolica], né la definizione fondamentale data dal Papa ora emerito sull’Associazione Patriottica. In più, c’è una forte spinta a far progredire i negoziati fra Vaticano e Cina: tutto ciò sembra aver fuorviato in modo inevitabile mons. Ma “nel deserto”.
Il Vaticano “nel deserto”
Ma con la ritrattazione di mons. Ma, il Vaticano si trova ora di fronte a una difficile situazione. Incontrando Erode, Gesù non ha detto una parola perché egli sapeva che Erode era una volpe. Sebbene Gesù mangiasse coi peccatori, egli non parlava con le volpi!
In genere si pensa che a confondere la gente sia la “logica”, non i banditi! Ma le volpi sono molto astute; esse sanno che Dio è misericordioso e ha pietà dei banditi. Perciò essi tengono in mano la carta dell’Associazione patriottica e scendono a compromessi con la “logica da banditi”.
Se il Vaticano salva i banditi e firma un accordo, ciò porterà onta solo ad esso. Se il Vaticano non firma alcun accordo, esso dovrà sopportare di vedere i fedeli lottare con la “logica di banditi” e morire di fame per ricevere un po’ di attenzione. Se tutti questi sforzi non porteranno alcun progresso, ciò creerà ancora più imbarazzo.
Così, al momento, la situazione del Vaticano è la stessa di mons. Ma Daqin. Il vescovo, ha pubblicato sul suo blog uno scritto su “il neonato sta soffrendo”.
“Il popolo che viveva nell’ombra di morte ha visto un raggio di luce”: essa è la luce dei sopravvissuti passati attraverso la valle della morte, la luce della verità, la luce testimoniata da Giovanni Battista nel deserto.
Oggi, di fronte al voltafaccia di mons. Taddeo Ma Daqin non possiamo fare altro che domandarci dal profondo del cuore: ciò avviene perché la luce è stata nascosta? O è perché la luce – a suo modo – sta inghiottendo il buio? 

1 commento:

  1. Madre Santa, che vescovi abbiamo in Italia ! Bari, Cagliari, Milano, ecc. ecc. Ricordo che Alessandro Gnocchi in un suo libro scriveva che se avesse seguito le direttive del suo vescovo (di Bergamo) avrebbe perso la fede in una settimana. In effetti, come è possibile seguire dei ciechi (spiritualmente parlando) che la fede l'anno ormai perduta (se mai l'hanno avuta) e conservare la propria? Per mantenerci cattolici di Santa Madre Chiesa (ante 1958) bisogna diventare anticlericali duri e puri, come i comunisti dell'immediato dopoguerra. Lotta dura senza paura, quindi, tanto per usare gli slogan sessantottini tanto cari al signor Bergoglio, ma stavolta la lotta dura sarà contro questi falsi pastori, questi infiltrati nella Chiesa di Cristo, e chissà che con l'aiuto dell'Immacolata non si riesca a estrometterli da tutte le sedi, che hanno impunentemente occupate (cfr S. Atanasio)

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