ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 27 luglio 2016

Siamo in pieno nel Co(m)ma 22..

Uscito da poco di galera e con il braccialetto elettronico, ecco il jihadista. Siamo in Comma 22 

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Rouen. Ci morì Giovanna D’Arco, ci nacque Francois Hollande. Se cercavano un simbolismo, lo hanno trovato alla grande. Ma ormai si campa di simbolismi, non ve ne siete accorti: strage a Nizza il 14 luglio, giorno della Repubblica, strage a Monaco nel quinto anniversario della mattanza di Breivik a Oslo e Utoya e ieri, addirittura, un attacco dentro una chiesa, con tanto di sgozzamento rituale del prete sull’altare. E il Papa che dice: . E poi, la laica e massonica Francia, riscopre di colpo le sue radici cattoliche, quelle che ha ripudiato in nome della Republique ma che tornano comode quando c’è da inquietare le anime e seminare terrore al di fuori dei grandi centri urbani cosmopoliti: la Francia profonda, quella del curato di campagna e di poche anime in circolazione. Quella che, al voto, può cambiare le cose, se debitamente plagiata dalla paura.

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In Francia ci sono circa 45mila chiese cattoliche e da oggi la domanda di tutti sarà: potrebbe capitare a me, nella mia parrocchia. Lo Stato non può controllare così tanti potenziali bersagli e, stranamente, chiunque sia stato a guidare il massacro a St. Etienne du Rouvray avrà reso noto a tutti questo concetto: possiamo colpire ovunque. in ogni momento. Di fatto, lo Stato è impotente. E in un mondo dove la gente gira invasata alla ricerca dei Pokemon, chi vuole spargere il terrore ha gioco facile. L’altra sera mi è tornata in mente una frase di Guy Debord, il profeta del situazionismo, quanto di più lontano da me ma filosofo la cui opera merita di essere letta per la preveggenza nel delineare il delirio mediatico in cui viviamo: “La vittoria sarà di coloro che avranno saputo provocare il disordine senza amarlo”. Ed è proprio così, non a caso si scomodano i simboli, si incide la carne viva della fede, si scava nel profondo delle certezze più solide.
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C’è una regia dietro tutto questo e, state certi, non è soltanto di quei quattro psicopatici dell’Isis. Non vi pare strana questa epidemie di depressi e sofferenti di turbe psichiche che, di colpo, passano dai tranquillanti alla jihad? E poi, fondamentale, è il timing di quanto sta accadendo, Perché c’è sempre una tempistica preordinata e puntuale nelle operazioni di destabilizzazione. Ora, di colpo, la nazioni architrave dell’Europa, Francia e Germania, piombano nel terrore più nero, con attacchi quasi quotidiani: e guarda caso, Deutsche Bank dovrà essere nazionalizzata e la Francia è il Paese più esposto al rischio sistemico dell’Italia, non solo a livello bancario ma soprattutto del settore privato non bancario, come ci mostra il grafico.
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Venerdì giorni, poi, la Bce renderà noti gli stress test e dopodomani, invece, proprio Deutsche Bank presenterà i conti al mercato. Coincidenze, ovviamente, ci mancherebbe. Ma il sistematico distoglimento dell’attenzione pubblica attraverso il panico è strategia. La stessa che era già nella testa del “Deep State” francese prima del Bataclan, visto che Hollande firmò il decreto sullo stato d’emergenza quando le teste di cuoio erano ancora in azione e nemmeno si conosceva il numero esatto di vittime. Poco fa, poi, l’Europol, la stessa che subito dopo la strage di Monaco ha derubricato i lupi solitari a meri soggetti psichiatrici, ha lanciato l’allarme: centinaia di terroristi in Europa. Arrivati tutti lo scorso weekend?
E, come già vi dicevo ieri, manca poco, solo un altro allarme e sarà stato di emergenza anche in Germania, statene certi. Ormai, fomentati da giornali che meritano solo di finire come rivestimento delle pattumiere, la parola d’ordine è una sola: guerra contro l’islam. Sembra di essere tornati all’autunno 2001. Ma l’islam è tante cose. Sono i miliziani di Hezbollah, le truppe irachene, siriane e iraniane che hanno combattuto con valore e sprezzo del pericolo lo stesso Isis che ora sta insanguinando l’Europa: fossero tutti uguali, ci fosse una missione unica di morte all’infedele, perché uccidere quelle che andrebbero viste come avanguardie della lotta in nome di Allah?
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Come sapete io sono contrario alle politiche di accoglienza e contrario al multiculturalismo ma questo non significa voler dar vita alle Crociate 2.0: non voglio che usi e costumi distanti mille miglia dai miei prendano piede a casa mia, confliggendo con le mie tradizioni secolari ma, al tempo stesso, se la Francia evitasse di fare 140 morti civili in Siria come rappresaglia alla strage di Nizza, farebbe un passo avanti. C’è poi la questione delle incongruenze, di cui la sequela di attentati che stiamo subendo è piena. In un mondo non impazzito e dove non è in vigore lo stato di emergenza, il governo francese si sarebbe dimesso per la porcheria compiuta a Nizza, relativamente alla mancata vigilanza e alla richiesta di distruggere i filmati della notte della strage.
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Invece nulla: qualche titoli di giornale, qualche parola nei tg ma alla fine è sempre e solo la paura indotta e auto-indotta a menare le danze. Gli assalitori che hanno compiuto l’attacco in chiesa erano francesi di Rouen, uno dei quali era conosciuto e schedato come soggetto a rischio. Ma, come al solito, sono morti. E i morti non parlano. Però parla il loro passato: uno degli assalitori era uscito di galera lo scorso 22 marzo e portava il braccialetto elettronico: non esattamente un lupo solitario che salta fuori dal nulla, non proprio un insospettabile. E l’Isis, ovviamente, ha subito rivendicato l’atto (mi attendo a giorni che rivendichino anche responsabilità nel passaggio di Higuain alla Juventus): “Sono nostri soldati”. Un nuovo caso di auto-radicalizzazione a tempo di record, stile Scientology? No, perché il soggetto in carcere ci è finito proprio perché lo scorso anno voleva unirsi all’Isis in Siria. Forse non era il caso, dopo Nizza, di sorvegliarlo un pochino più attentamente?
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Oppure siamo in pieno nel Comma 22, ovvero un paradosso contenuto nel romanzo “Catch 22” (letteralmente “Tranello 22” ma normalmente tradotto come “Comma 22”) di Jospeh Heller. Il paradosso riguarda un’apparente possibilità di scelta in una regola o in una procedura, dove in realtà, per motivi logici nascosti o poco evidenti, non è possibile alcuna scelta ma vi è solo un’unica possibilità. In lingua inglese, viene infatti comunemente citato con il significato di circolo vizioso. Per capirci, chi può sapere se siamo di fronte a terroristi che si fingono pazzi o pazzi che si fingono terroristi? Può apparire un concetto astruso ma non lo è affatto ed è efficacissimo.
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E’ talmente applicabile, nella sua paradossalità, che nella sitcom italiana Camera Café (non certo roba da intellettuali o strateghi dell’intelligence) c’è è un episodio, intitolato appunto Comma 22, dove il Comma 21 del nuovo regolamento aziendale dice che quando un impiegato non riesce a svolgere il proprio lavoro può chiedere cinque giorni di ferie anticipate ma il Comma 22 dice che, per una segretaria, la semplice compilazione corretta del modulo di richiesta delle ferie rappresenta una dimostrazione di saper svolgere il proprio lavoro. Sembra quasi che in atto ci sia un enorme esperimento psico-sociale, più che un’ondata terroristica in pieno stile. E i media, salvo rare eccezioni, stavo svolgendo la parte del leone in questa operazione, veicolando immagini e concetti unidirezionali, anche a rischio di sfiorare il ridicolo, come accaduto al RaNews e SkyTg24 nella serata dell’attentato a Monaco di Baviera.
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Poche ore dopo l’attacco in Francia, in un ospedale di Berlino un uomo è entrato ed ha ucciso un dottore con un colpo di pistola, salvo poi volgere l’arma verso se stesso, suicidandosi. La notte precedente, in Giappone un ex dipendente di una casa di cura per disabili ha ammazzato 19 persone a coltellate, ferendone 45, prima di arrendersi alla polizia. E’ l’impazzimento di uno strato sempre maggiore di popolazione, ovunque nel mondo. E l’emergenza perenne, il senso di pericolo e insicurezza instillato dalla contrapposizione islam-Occidente è la benzina necessaria a far girare il motore di questa anarchia controllata. E’ tutto un paradosso: che credibilità possono avere Francia e Germania nella lotta all’estremismo islamico, se la prima si è fatta crescere in seno il male in nome dell’integrazione e la seconda ha operato una politica suicida di porte aperte?
François Hollande
O chi governa quella nazioni è un completo imbecille o c’è qualcosa di strutturale in questa lenta, capillare e snervante inflizione di morte e paura nella nostra società, di per sé già indebolita da una laicizzazione senza contenuti che tende solo a omologare al ribasso. Viviamo nella società del sentito dire amplificato e reso verità dai social network: a Monaco la CNN dice che l’attentatore avrebbe urlato Allah Akbar, mentre il filmato della demenziale lite con il condomino del palazzo di fronte mostra altro. Ieri in Francia, gli attentatori, prima di sgozzare il parroco, avrebbero gridato Daesh. E, a differenza di Nizza, le forze di sicurezza sarebbero intervenute con tempismo magistrale, facendo irruzione e freddando gli assalitori.
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Dunque, a Nizza, dove era normale avere un dispiegamento di forze in massa, cecchini compresi, perché si attendevano 40mila persone per i fuochi d’artificio, c’era solo una macchina della polizia municipale, mentre ieri le teste di cuoio sono arrivate in un baleno in una paesone della Normandia profonda. E poi, avete notato, la velocità con cui gli inquirenti, in un quadro di caos e concitazione come è quello di un atto terroristico, comunicano i disagi psichici degli assalitori, mancano solo i nomi della medicine che gli avevano prescritto i medici e la loro mutuabilità eventuale? Vedete quante domande, quante incongruenze, quante mezze verità e tesi di comodo. Poi, ci sono le certezze, come quelle espresse da Francois Hollande: “L’Isis ci ha dichiarato guerra e noi dobbiamo fare guerra all’Isis, utilizzando qualsiasi mezzo necessario”. E nessuno fiaterà. Viviamo dentro un enorme videogioco globale ma siamo soltanto comprimari. E, nessuno, ci ha spiegato né le regole, né l’obiettivo da raggiungere. Si naviga a vista tra mostri che appaiono e scompaiono all’improvviso. E’ il nuovo terrorismo. E serve molti padroni.
Di Mauro Bottarelli , il 50 Comment

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Il Parlamento lo sa, cosa manca ai nostri giovani.


Si replica. Niente di nuovo.  Devono farlo, è “un megatrend”, ossia le centrali  globali fanno  fretta; del resto i nostri parlamentari sono, pare, grandi consumatori di coca – volete che si induriscano sullo spinello?
Le centrali globali hanno fretta.  Di cosa precisamente?  Mi sembra ovvio: di  eliminarci.  Tutti, o come popoli, identità e culture.

Generazione scarsa e perduta





Salari a confronto
Salari a confronto


Seguite il ragionamento: non è difficile.   Noi italiani non facciamo quasi più figli. Già il numero dei morti supera quello dei nati, siamo a -161 mila l’anno, le stesse  mortalità del tempo di guerra, del 1943.  Gli italiani sotto i 15 anni sono sempre meno (13,7%) i vecchi sopra il 64   sempre di più, sono il 22 per cento. I primi calano, gli altri aumentano.




Tasso di fecondità italiano
Tasso di fecondità italiano

E non basta. Non solo facciamo sempre meno figli; quei pochi, sono disoccupati. La disoccupazione giovanile   in Italia tocca il 40%.  Gente che non lavora, non produce; gente che non paga  tasse né contributi,  anzi campa a  carico della famiglia, spesso della pensione del nonno;  una gioventù  invecchiata senza impegno, che  sta perdendo quelle poche competenze che ha imparato a scuola, che non ne acquista di nuove nel posto di lavoro che non ha, né troverà..
Si (stra)parla di “generazione perduta”,  e d è vero – ma senza che i  governi (e la burocrazia avida e parassitaria e incompetente) abbiano mosso un dito per risolvere un così disperato problema, un così angoscioso spreco di risorse umane, e il pericolo sociale, morale, di una generazione di senza futuro che non ha davanti se non il degrado e una piccola criminalità –   tipicamente lo spaccio.




Disoccupazione giovanile
Disoccupazione giovanile. Germania 7%, Italia 38.

Esistono politiche formative e di inclusione; altri Stati le applicano; il nostro no.
Lo Stato  non ha fatto niente per affrontare la più grave  depressione economica in corso ormai da  quasi dieci anni, peggiore di quella del 1929-39;  e voi vi siete lasciati raccontare, italiani, che  avrebbero provveduto “i mercati” a risolvere il problema, che non occorreva più alcun intervento pubblico in economia. Quel che ha  fatto  lo Stato, i partiti, i ministri, gli alti burocrati e i media, è stato di  “annunciare la ripresa”  che sarebbe venuta da sé: ecco, l’anno  il FMI o la BCE prevedono un aumento del Pil; ecco, tutti gli altri paesi sono già “usciti dalla recessione”;  guardate, gli Stati Uniti sono in ripresa,   la marea   della  crescita che sale, farà salire anche la vostra barchetta. Per dici anni hanno chiamato “ripresa”  quello che era un affondare nella depressione, un avvitarsi su sé stessa della crisi del capitalismo terminale.
Un non-governo totalitario.  In Italia, si son fatti pagare da voi stipendi giganteschi come se governassero – invece non hanno governato nulla, né economia né altro. Ci pensavano “i mercati”, ci pensava l’Europa, loro hanno intascato e vi hanno raccontato: ecco, c’è la ripresina – ci sarà. Il Fondo Monetario   ha fatto le proiezioni. La Fed lo assicura.  Migliorano  le statistiche. La Borsa sale a New York. .

Da dieci anni ve la raccontano: verrà la ripresa





Euro-strangolati  (L'Italia è in fondo a destra)
Euro-strangolati (L’Italia è in fondo a destra)

Eran tutte balle. Non hanno fatto nulla, nemmeno saprebbero cosa fare, avendo demandato ogni competenza e responsabilità alla Europa e ai “mercati”.
Avete creduto al Progresso come vi veniva raccontato dai progressisti.
Avete creduto a  Mario Monti  – progressista perché lo assicurava Bersani, il PD –   avete accettato come un toccasana le sue ricette di  austerità che hanno stroncato quel poco di economia che vi restava. Credete a Mario Draghi. Credete all’euro:  rifiutandovi di accettare che  la disoccupazione mostruosa, intollerabile, della vostra scarsa gioventù, è proprio causata dall’euro – l’euro che vi ha fatto perdere il 25 per cento delle imprese industriali, delle quote di mercato dei prodotti italiani, che sono andati alla Germania  (guardate la disoccupazione giovanile in Germania: 7%). Non è un “fatto naturale”, la crisi economica: è un effetto della deflazione  imposta dalla moneta unica a gestione estera: non potendo svalutare la moneta, dovete svalutare il lavoro. I salari.
A chi ve lo diceva, non avete creduto. Adesso i salari   per i giovani – i pochi giovani che hanno lavoro – tendono a scendere verso le paghe dei        minjob tedeschi: 480 euro  al mese. Oppure occupazione   coi voucher, un mese sì e due no. Perché di quei (pochi) vostri figli che lavorano, il 30% sono pure precari. Senza contare il 33 per cento delle donne che non   portano alcun reddito, “stanno a casa”.




Per la classe dei 30 enni, reddito calante
Per la classe dei 30 enni, reddito calante

Già, perché ci sono da considerare “gli inattivi”, quelli che non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano: è fra le percentuali più alte del mondo sviluppato (sviluppato?), un quasi il 36% della popolazione teoricamente occupabile, 14 e passa milioni.  Sono percentuali da Terzo Mondo: vi siete affidati    volontariamente a  un progressismo che vi ha fatto scender  per livelli di educazione, di qualità del lavoro,  di efficienza scientifica o  amministrativa, per sistema legale e scolastico,  di qualità umana, di cultura e di intelligenza, a livelli più o meno sudamericani.
Ma   volevate di più: volevate l’estinzione. L’estinzione come popolo, come entità culturale e storica. Altrimenti non si spiega come mai avete voluto, votato,   acconsentito per referendum, a tutto ciò che vi distrugge la natalità, divorzio, aborti,   l’insegnamento che il”genere” è una questione di scelta individuale, gay pride e propaganda degli invertiti – tutto ciò che avete accettato come “liberazione”.
E adesso vi daranno lo spinello libero,e  ve lo faranno passare come progressista., la liberazione dall’ultimo tabù.
E’ quello di cui la comunità nazionale  ha bisogno? Quello che serve alla nostra scarsa gioventù senza lavoro e  sterile, che non vi darà nipoti? Eppure  lo accetterete, come avete accettato aborto, gender, lgbt, tutte le proposte d i morte che vi hanno impartito  dicendo che vi   ”liberavano”.
Non negatelo, è inutile: volevate morire.   Se no, vi sareste ribellati, non avreste votato quelli c che avete votato.
Ebbene, ora  si sta  realizzando   a ritmo accelerato.  Come le fasi finali di ogni avvitamento, il collasso sarà velocissimo.




Nascite giù, morti sù
Nascite giù, morti sù


Fate il calcolo: già voi (noi) abbiamo fatto meno figli, avevamo già uno dei più bassi indici di natalità.   La  metà dei vostri figli, disoccupati al 40%, non  genererà; né i pochi che lavorano, con salari microscopici, non genereranno molto meglio.   Una generazione italiana sarà sostanzialmente sterile.
E se poi qualche percentuale residuale ancora   fosse in grado di generare piccoli italiani, che cosa farà per loro lo Stato? Assegni familiari? Niente. Salario integrativo  per le madri? Men che meno.   Però – godete  di tanto progresso – vi ha dato di sposarvi se siete invertiti. E   invece di risolvere la crisi economica, ridurre la spesa pubblica parassitaria, operare politiche di formazione  e ammodernare la giustizia e la burocrazia: invece di governare l’immigrazione di massa più demenzialmente incontrollata di folle non assimilabili, che fa? Vi dà   la marijuana. In libera vendita. Legale. Il che aumenterà enormemente il consumo.

Vi volete estinguere

E avrà bellissimi effetti collaterali: ridurrà il quoziente d’intelligenza della rimanente scarsa gioventù (che già non brilla  per facoltà mentali,  non esercitandolo che su Facebook; l’assenza di lavoro, di responsabilità  e di doveri rende stupidi e ignoranti),  distruggerà  il carattere e la volontà (se  ne resta un pochino),  farà  passare a droghe più seducenti – insomma vi trasformerà come i cinesi furono  trasformati dai  britannici con la guerra dell’Oppio: in miriadi di amebe, inservibili  consumatori di oppiacei.  Dimenticavo: lo spinello libero vi renderà ancora più sterili.  Accelererà la vostra sparizione dalla famiglia del genere umano.




Aumenta la povertà
Da 10 anni aumenta la povertà. Non-governo. 

Non hanno fatto nulla per creare lavoro, nessuna politica industriale né monetaria, nessun NewDeal – ma in compenso avete le nozze gay. L’utero in affitto. E adesso, la marijuana acquistabile in tabaccheria. Non sarebbe stato progressista occuparsi della gioventù inoccupata e in occupabile? Della burocrazia spoliatrice e inadempiente che aggrava la nostra economia con le sue rapine? Del  fisco e della UE? Dell’euro forte che vi strangola’ Ma non erano capaci.  Sono capaci di  lasciarvi spinellare. Così morite più presto.
Persino Galli Della Loggia  scrive
“…è stata in gran parte l’opera di elite  superficialmente progressiste, di debolissima cultura storica e politica, succube delle mode, le quali hanno creato così un vuoto sociale e culturale enorme”.
Il  fatto  è che  in  quel vuoto culturale enorme, collettivamente, vi ci siete trovati bene. Vi siete accomodati: non più vita esigente morale e intellettuale,   non più “cose difficili” da fare e da studiare. Il “progresso”, per voi,   è stato  il rigetto   di ogni disciplina.   La “democrazia”,   un rifiuto di ogni gerarchia legittima. Vi siete liberati dal Cristianesimo e dai suoi “tabù”, specie sessuali.    Di fatto e in piena (falsa) coscienza,  avete rifiutato di farvi guidare da Cristo – per farvi guidare da quell’Altro.   Eh sì, perché non sono Emma Bonino o la Cirinnà, non Saviano né Scalfari ,  non sono le centrali globaliste, non sono  i radicalchic quelli da cui vi siete lasciati guidare, ma dal loro comandante. Quello che non caso è stato chiamatoPadre di Menzogna e Omicida fin dall’inizio.
Infatti state estinguendovi. Non posso nemmeno immaginare che nel – diciamo – 2050,   ci sia ancora qualcosa di simile a un “popolo italiano”,   abitante fra le sue cattedrali e le sue rovine romane, fra i templi greci; un popolo italiano col “suo” Dante e il “suo” Ariosto o Manzoni, col suo Duccio e il Caravaggio.
Lo sapete benissimo già vi stanno sostituendo. Alcune vostre discendenti,  figlie o nipotine di voi giovani “liberate” e tatuate, sexy e femministe progressiste, vestiranno il chador  e saranno terze o quarte mogli di qualche marocchino o nigeriano  – e abiteranno fra   il Barocco romano e il romanico lombardo  come il fellah abitano sotto le piramidi:   certo, in più, con lo smartphone importato da Cina e Corea, che nessuno qui sa fabbricare

…Perché la noia vi divora

Devo aggiungere un avvertimento perché sospetto  che a voi, nel profondo, nemmeno dispiace   morire; non morire individualmente, ma estinguervi come popolo, non dover durare più con la vostra lingua e la vostra storia. Il modo stesso in cui trattate i vostri giovani  dimostra che del loro destino non vi interessa, della vostra discendenza ve ne infischiate: morti voi, morti tutti.
Lo negherete? Ma si vede benissimo: dai vostri ‘stare su Facebook mentre siete con gli altri in carne ed ossa, dai vostri videogiochi sul telefonino; si vede dalla pornografia che consumate sempre su smartphone;   dai selfie che vi fate; si vede dai vostri divertimenti, dalle vostre discoteche, dal vostro ammassarvi in qualunque evento pop, ossia che “diverta” e non impegni; dalla vostra passione per il gratta e vinci, dal Pokemon Go.
Cosa si vede? Che siete divorati dalla noia.  Che il tempo non vi passa mai, perché non avete più nulla da fare. perché a forza di essere “liberi” siete svuotati. Né scopo né senso. So perché la noia vi divora: perché siete ignoranti. Un educatore spiegò: insegnare è dare un significato alle cose. E appunto, per voi le cose, gli eventi, non hanno significato – sono dei nulla, noiosi nulla da cui ci si deve solo “distrarre”.
Già  adesso dunque aspettate, giocherellando l morte, l’estinzione collettiva. Basta che avvenga senza sofferenza. E’ la sola cosa che vi fa’ paura, soffrire; ma il progresso vi dà già la sedazione, l’eutanasia sotto droghe che tolgono coscienza e dolore.  Il suicidio assistito, la grande conquista del progresso  quando la vita non ha scopo.   I governanti che nulla hanno fatto per farvi vivere, vi daranno i mezzi legali per morire.




Tutti al passatempo
Tutti al passatempo

Ebbene, non v’illudete. Il collasso di una collettività  un tempo civile, non   sarà indolore. Non sto pensando alla popolazione islamica (i  nuovi italiani) che vi sgozzerà, e spadroneggerà su di voi – che non avrete figli capaci di difendervi con le armi.   O sì,  anche a quella, ma sospetto  che   la vostra reazione sarà sottomissione,vi adatterete. Dopotutto, vi siete già sottomessi a quell’inverosimile  totalitarismo del mal-governo   fra Roma, Bruxelles e Francoforte, senza una reazione, passivamente. Vi sottometterete all’IS con altrettanta passività.  Sgozzano i preti in chiesa? Ma  voi in chiesa non ci andate, nessun pericolo.-
No. Sto pensando ad un fenomeno che vi sarà sfuggito,   uno degli esiti  del totale non-governo dell’economia, dei bisogni vitali collettivi,  e dell’abbandono di ogni cosa ai “mercati”: il crollo dei prezzi del grano.   Il prezzo dei grani è caduto di oltre il 42 per cento: effetto della deflazione mondiale (che viene tradotta con sovrapproduzione), il crollo   sta rovinando gli agricoltori, e si subisce senza governarla  la concorrenza dei grani esteri.
Ho sentito perfino dire questo, da economisti liberisti-pop: ebbene, è ovvio, anche il petrolio è calato del 70 per cento…E’ una analogia che è utile solo a mostrare la necessità che i prezzi delle materie prime vadano ‘governati’, non abbandonati al mercato. Ricordo sempre che un tal Enrico Mattei fece coi paesi produttori accordi decennali, con prezzi fissati che salvassero i paesi produttori da  ribassi abissali e consentissero loro di contare su introiti prevedibili per lo sviluppo, e a noi consumatori la possibilità di scongiurare le selvagge altalene e i picchi al rialzo: non si abbandonavano le materie prime ai “mercati”.
Un giorno, i prezzi ora bassissimi –che sembrano così convenienti  – saliranno. La produzione sarà infatti diminuita al punto da rendere scarso ciò che adesso è troppo abbondante sui mercati; e allora saranno i rincari.  Siccome avremo comunque bisogno di petrolio, lo pagheremo – quanto? Da 45 a 100, a 120. Come abbiamo già pagato. E i grani, altrettanto: raddoppieranno, triplicheranno.
Ma c’è una differenza   fra grani e petrolio. Questo, appena  rincara si estrae dai pozzi temporaneamente chiusi perché non competitivi. Il grano va’ coltivato, e si deve aspettare che cresca. Mancherà per un anno. Avrete fame, avremo fame e non i soldi per sfamarci.
Avrete la droga. Se potrete pagarvela. Godetevi l’ultima trovata del progressismo.


http://www.maurizioblondet.it/parlamento-lo-sa-cosa-manca-ai-nostri-giovani/

Italia, il Mercatino del progresso: famiglie
di finocchi e marijuana free
Qui in Italia tutto bene!! Un "Paese illuminato"
Avanti col modello Renzi, Saviano e Veronesi 
di Roberto Pecchioli
integrazioni e note a cura di Sergio Basile
Saviano-Veronesi-Renzi
 Qui in Italia, tutto bene!                                                                                   
Roma, Rouen – di Roberto Pecchioli / integrazioni e note a cura di Sergio Basile  Nella vicina Francia, nei pressi di Rouen –  a Saint-Etienne-du Rouvray, in Normandia - si piange un nuovo strano omicidio "islamico": un commando di soli 2 uomini ha fatto irruzione in una Chiesa, prendendo in ostaggio i fedeli, e ucciso, tagliandogli la gola, l'anziano parroco, padre Jacques Hamel, 86 anni. Qui da noi, in Italia, invece, va tutto bene! Splende il sole, il mare è calmo, ristoranti e trattorie lavorano a pieno regime, la squadra di calcio campione d’Italia può permettersi di spendere 95 milioni di euro, oltre 180 miliardi delle vecchie lire, per acquisire le prestazioni di un centravanti spagnolo, che vivrà in un sobrio appartamentino di settecento metri quadrati ( meglio del cardinal Bertone !) e guadagnerà, premi, bonus e pubblicità a parte, 7, 5 milioni all’anno per cinque anni.  I proprietari della medesima società calcistica, che si occupa(van)o di automobili, hanno deciso di spostare la finanziaria di famiglia, la Exor, in Olanda. Nei Paesi Bassi non splende il sole, le spiagge sono freddine e la cucina poco raccomandabile, ma le tasse sono favorevoli ai ricconi: anche la Ferrari , casualmente di proprietà degli stessi signoroni, è società di diritto olandese. Dopo aver privatizzato i profitti e socializzato le perdite in Italia per decenni, i soci della Exor – il cognome di famiglia èAgnelli – ci lasciano soli. Ce ne faremo una ragione, specialmente se restituissero il maltolto o, almeno, chiedessero scusa. Ma è il mercato, my friends, e la concorrenza tra sistemi fiscali è molto amata tra padroni progressisti e molto liberali. 
 Italia, il nuovo mercatino del progresso (massonico)                                
Tutto bene davvero. Infatti, per suggellare questo periodo fortunato della storia nazionale, due fatti dimostrano la felice condizione della Patria (loro):  a Castel San Pietro Terme, nell’Emilia avanzata e cooperativa, il locale sindaco, democratico, ça va sans dire, ha celebrato la prima“unione civile” tra omosessuali. Due donne del posto, cui il Corano/Talmud degli Illuminati italianiLa Repubblica, ha dedicato molto spazio e adeguata commozione nell’edizione stampata ed un filmato strappalacrime su quella digitale. Qualche settimana fa, del resto, Matteo Renzi maritato PD/Verdini/Berlusconi (con ricevimento presso le più accreditate logge massoniche europee – Ndr – 1) – un poli amore – aveva garantito ad una coppia di anziani omosessuali che laprovvidenziale legge Cirinnà (la signora che ha “figli non umani”, ipsa dixit – 2) sarebbe stata applicata con ogni urgenza.
 Mercatino Italia – La bancarella della droga                                                 
L’altra questione che solleva l’animo degli italiani e fa sperare in un’agonia abbreviata di quel che resta del “Paese” è la posta in discussione della legge che legalizzerà la cannabis, ovvero lamarijuana e le droghe leggere. Munita dell’imprimatur di saggi vegliardi ( il professor Veronesi, vedi foto, lo stesso che definisce quello omosessuale l’amore più puro – 3 ) e di giovani  maestri del pensiero italico (Saviano, vedi foto, il gomorroide, filo-talmudista e filo-sionista – 4), la legge che consentirà a chiunque di farsi dei cannoni in santa pace è forse l’ultimo regalo postumo del  peggiore figuro della politica italiana, Marco Pannella (5)Il cosiddetto antiproibizionismo -  la lingua invertita immaginata da Orwell è ormai molto perfezionata –  ha la firma di oltre duecento parlamentari e, come si dice in questi casi, il consenso è trasversale. Oltre ad alcuni centristi, come il buon Della Vedova liberalissimo purosangue della scuderia radicale e qualche superstite montiano cui difetta la vergogna, sono in azione deputati vicini a Pippo Civati, statista meneghino, gli immancabili corsari di Sel, orfani del simil-padre Vendola impegnato a coccolare il piccolo Tobia insieme con il marito (o forse il moglio? - 6) , un’ampia rappresentanza del partito della “nazione”, i fieri democratici bastione del Bene e dell’Ottimo Governo, oltre a 87 (ottantasette) grillini,(7) reduci dagli esercizi spirituali sull’Onestà, la Trasparenza nel nome di Robespierre l’Incorruttibile.
 Priorità (della giudeo-massoneria): sposare gli invertiti e fumare erba                
Sì, l’Italia è strafatta e sarebbe persino divertente assistere alle sue convulsioni se non toccasse anche a noi vivere nello stesso territorio, magari diagnosticare se si tratti di gravi crisi epilettiche o di vera e propria agonia. Felici, assistono allo spettacolo diversi milioni di poveri assoluti, reggimenti di precari, giovani inoccupati, poveri cristi pagati in voucher, fessi di varia estrazione che lottano contro le tossicodipendenze,   derubati della banche in "psedudo-fallimento" (Ndr –8), gli imprenditori che non ottengono credito (Ndr - 9), le vittime degli usurai e quelle delle violenze degli immigrati (una preziosa risorsa per il futuro… sempre secondo il "buon" Saviano –Ndr - 10) , i pensionati al minimo, gli esodati, coloro che non trovano casa, gli ultimi creduloni convinti che il matrimonio sia tra uomo e donna, quelli che vorrebbero i 35 euro che lo stato della signora Boldrini destina quotidianamente all’accoglienza di stranieri non invitati e non necessari (strategia di "colonizzazione massonica indotta", che corrisponde in pieno al disegno del "Piano Kalergi", un programma eugenetico di imbastardimento programmato dell'Europa, in vista della creazione di un unico super stato europeista: "C.d. "Stati Uniti d'Europa" -Ndr –  11).  Godono quelli che non ottengono giustizia nei tribunali civili e tutti coloro che vedono assolti o condannati a pene ridicole ladri , rapinatori, assassini, gioiscono i proprietari di case occupate da stranieri e quelli che una casa non ce l’hanno più. I quattro milioni di disoccupati sono i più giulivi: loro sanno meglio degli altri che i problemi da risolvere sono sposare gli invertiti e fumare la marijuana!
(10) Cfr.: 
 L'ordine regna a Varsavia!                                                                             
Personalmente, mi vergogno moltissimo di me stesso: mi occupo di  politica, di cultura e di costume da quando ero un ragazzino, e ho superato il capo dei sessant’anni; perché cosa ho lottato, se la mia gente, che amavo, accetta senza problemi, anzi probabilmente approva, un mondo così  ridotto? Nessun segno di ribellione, solo un muro di indifferenzae chi forse comanderà nei prossimi anni è anche peggiore di chi domina oggi.  “Basta ca che ce sta ‘o sole, basta che ce sta ‘o mare”, cantavano in una Napoli migliore di quella odierna.  Dunque, una volta ancora, bando ai gufi ed ai reazionari che scuotono la testa e sanno solo dire “dove andremo a finire?”. Ci siamo già finiti, in quel posto, ma tutto va magnificamente. Dopo la brutale repressione della sollevazione polacca da parte dell’impero russo nel 1831, il ministro francese Horace Sébastiani mandò il seguente, celebre dispaccio al suo governo: “L’ordine regna a Varsavia”.  Qui da noi, tra Sodoma e Gomorra, va ancora meglio. Nell’incipit dell’Uomo senza qualità, romanzo che ben si adatta all’europeo postmoderno, Robert Musil, dopo un solenne pistolotto scientifico meteorologico, conclude che è proprio una bella giornata.
 Il Paese dei balocchi "illuminato" (dal progresso massonico)                
Anche da noi, naturalmente, ed è un sogno di mezza estate che si realizza, finalmente: dal paese dei balocchi di Collodi a quello dei finocchi (oops, ritiro all’istante l’orrenda parolaccia omofoba e forse sessista), ed una via della città militare di Alessandria, Corso Cento Cannoni, potrà diventare il simbolo dell’”erba” libera e legale. Organizzeranno fumate di massa proprio lì, multando i mascalzoni che gettano per terra mozziconi di MSL’omino di burro, con il suo calesse trainato da asini, condurrà Lucignolo tra gli strafatti, la Fata Turchina è morta, il Gatto e la Volpe sono al governo, Geppetto si è pentito del suo lavoro e Pinocchio, forse, è un transessuale. Qui in Italia, tutto bene!
Roberto Pecchioli (Copyright © 2016 Qui Europa)
integrazioni e note a cura di Sergio Basile
Partecipa al dibattito - Redazione Quieuropa - infounicz.europa@gmail.com

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