23 luglio 2016
Quella che vi proponiamo è una foto scattata da una persona di cui conosciamo bene la serietà mentre affrontava la salita del Podbrdo, la collina di Medjugorje sulla quale il 24 giugno 1981 è apparsa la Madonna a sei bambini, diventati i sei veggenti conosciuti in gran parte del mondo che ricevono apparizione, alcuni quotidiane, della madre di Gesù.
Su quella montagna sono tante le cose apparentemente inspiegabili segnalate da chi si reca in quella cittadina, sono tanti quelli che hanno scattate foto al paesaggio trovando impressionata sulla pellicola qualcosa che non avevano visto.
E’ questo il caso della foto che vi mostriamo. Non intendiamo suggerire quello che vediamo, lasciamo a voi l’interpretazione della foto chiedendovi soltanto di guardare senza preconcetti.
http://www.pupia.tv/2016/07/home/medjugorje-da-una-foto-spunta-apparizione-sulla-collina/360169
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L’Assunta di Montallegro che appare e scompare
L’Assunta di Montallegro che appare e scompare
Di certo Guareschi l’avrebbe inserita nel suo Mondo Piccolo, questa storia che sembra una novella e che è accaduta al santuario della Madonna di Montallegro, in quel di Rapallo. Il Mistero dell’Icona Rubata comincia (e finisce) il 14 luglio, quando il sacrestano scopre il furto con scasso. Cassette per le offerte sventrate, arredi sottratti, la miracolosa immagine dell’Assunta sparita.
Sconcerto nella cittadinanza, nel clero, nelle autorità civili. I carabinieri indagano, i fedeli pensano di tassarsi per pagare il riscatto. Dopo qualche ora i militi trovano nei paraggi un grimaldello e due pissidi abbandonate dai ladri. Balordi? Furto su commissione? Boh. Comunicati stampa, interviste, dichiarazioni, sindaco, vescovo, comandante dei Carabinieri. Poi, il colpo di scena. Il giorno stesso qualcuno alza gli occhi e l’icona è di nuovo al suo posto. Ma come, anche quelli che hanno effettuato i rilievi sulla cornice forzata giurano che prima non c’era! Ad aggravare la circostanza, il fatto che quell’icona è venerata proprio perché specializzata in sparizioni-riapparizioni.
Il giornalista genovese Diego Pistacchi ricorda che tutto cominciò il 2 luglio 1557, quando il popolano Giovanni Chichizola, di ritorno dal mercato di Genova, stanco e accaldato si appisolò all’ombra di una roccia sul monte Leto. Fu svegliato dalla Madre di Dio, che gli apparve e gli disse di voler essere onorata in quel luogo. Come prova, fece sgorgare una polla da cui il veggente poté dissetarsi e lasciò impressa sulla roccia la scritta «Nessuno osi trasferirmi da qui». Quando sparì, l’uomo vide una cosa che prima non c’era: un’icona bizantina raffigurante la Dormizione della Vergine tra Angeli e Apostoli.
Il popolo di Rapallo, arciprete in testa, portò devotamente l’icona in chiesa, in attesa di metterla nella cappella che la Madonna aveva chiesto e che sarebbe sorta con calma. L’indomani, quando il prevosto aprì l’armadio in cui l’aveva riposta, sorpresa. Non c’era più. Chi era stato? Tutti però avevano un alibi. Fu ritrovata sotto la famosa roccia sul Leto e di nuovo ricondotta in processione a Rapallo, dove questa volta fu custodita meglio (con certi fedeli, zelanti a modo loro circa la volontà della Vergine, non si sapeva mai). Ma sparì di nuovo. Non si perse tempo in ricerche e si andò a colpo sicuro: era tornata nella cavità sul monte.
Capìta l’antifona mariana, i lavori per la cappella in loco partirono subito e in breve tempo la Madonna ebbe ciò che aveva chiesto. E, siccome Ella non è usa domandar qualcosa senza elargire nulla in cambio, ecco che i miracoli cominciarono a fioccare, tanto che la fama si sparse e la cappella divenne chiesa e poi santuario. Nel 1572 a lei si rivolsero i marinai di una nave dalmata proveniente da Ragusa (oggi Dubrovnik) e a rischio naufragio nel golfo. Scampati, salirono al monte per ringraziare. Altra sorpresa: quella era l’icona scomparsa da Ragusa nel 1557.
La cosa finì davanti alla magistratura genovese, che, dopo accurate indagini, dovette arrendersi: i ragusei avevano ragione. Così, si dovette restituirla. Quelli la portarono sulla loro nave e salparono verso casa. Ma, una volta in mare, a bordo non la si trovò più. Indovinate dov’era andata. Esatto. Da allora, per cinque secoli, è rimasta lì; nemmeno Napoleone, roi des voleurs, osò toccarla. Fino al 14 luglio 2016. Anche qui, scomparsa e ricomparsa. Miracolo pure questa volta? No. Un semplice (ma complesso) antifurto: al primo tentativo di effrazione, un sensibile meccanismo “ingoia” l’icona e la fa risalire dopo qualche ora. Il mistero, semmai, è dato dal fatto che nessuno ne era a conoscenza, né parroco, né vescovo, né sindaco, né carabinieri. Eh, siamo in Italia…
poverina la Madonna logorroica.... confusa con un riflesso dell'obbiettivo.....a furia di vederla da per tutto si finirà per perdere la fede....beato chi crede anche se aver visto!
RispondiEliminaI sedicenti cattolici cosiddetti medjugorjani in teoria avrebbero oggettivamente già perso, ammesso che l'abbiano mai veramente professata, la Santa Fede cattolica! Certo poi solo Dio può leggere nei cuori, io mi limito a fare osservazioni oggettive: l'idolatria e l'eterodossia medjugorjana sono oggettivamente incompatibili con la Fede Cattolica.
EliminaUffa...ma quanto siete noiosi con 'sti commenti insulsi! Blaterate sempre le stesse idiozie!
EliminaAh ah ah la Medjugorjana si sente toccata.. credulona! si informi..poi se vuole ne riparliamo ...
EliminaIl solito fumo negli occhi che periodicamente scaricano sui plagiati megiugoriani.....
RispondiEliminaQualche foto taroccata o con qualche naturale riflesso, per alimentare la truffa......
E i dieci segreti?..... Nell'attesa qualche gioco di prestigio è gradito, per non annoiarsi.
Però è " rassicurante " sapere che a rivelare i segreti sarà padre Petar, che è anche sostenitore della sedicente mistica di religione Ortodossa Vassula Ryden, ritenuta eretica dalla sua Chiesa e, altro "piccolo " particolare, dice di comunicare con Gesù e altri esseri con la scrittura automatica che è una pratica ritenuta demoniaca dalla Chiesa Cattolica !
Che aspettino pure i segreti, nel frattempo i lupi sanno cosa fare.....
- Cristina