Nel 1572 ci fu una grande tempesta sul litorale del Portogallo, che distrusse molte navi, tra cui una nave che veleggiava vicino Siviglia. Su questa nave c’era un giovane portoghese di nome Peter Mendy. Quando si rese conto del grande pericolo che correva la nave, prese il suo Rosario benedetto, se lo mise al collo e chiese alla Santa Vergine Maria di salvargli la vita. Pochi istanti dopo la nave affondò. Tutti i passeggeri persero la vita. Si salvò solo Peter. Quando riprese conoscenza, Peter Mendy si ritrovò sulla riva, col rosario intorno al collo. Immediatamente andò in una chiesa per rendere grazie a Dio.
Tutta la gente rimase sorpresa per questo salvataggio miracoloso e il Vescovo locale ordinò di fare un’indagine sul caso. Essa confermò che Peter Mendy era stato salvato da un miracolo.
Cari fedeli!
Il mese di ottobre è particolarmente dedicato alla Madonna del Santo Rosario. È per questo che la Chiesa ha voluto che si celebrasse questa festa la prima Domenica del mese di ottobre.
Il Rosario è un grande dono del Cielo. La Madonna lo diede a San Domenico come arma contro i catari nel Sud della Francia. E infatti egli poté distruggere questa eresia. E quando i musulmani giunsero in Europa, furono sconfitti col Santo Rosario a Lepanto (Grecia) e a Vienna (Austria).
Pensiamo quindi al grande valore del Santo Rosario!
Il Rosario è un sacramentale. Ciò significa che è un oggetto benedetto dalla Chiesa cattolica. Se lo portiamo, sarà una protezione contro qualsiasi tipo di pericolo, come abbiamo visto nel caso di Peter Mendy.
Il Rosario è un’arma importante soprattutto contro il pericolo di perdere il fine eterno. Eresia, errore e peccato provengono dal diavolo. Da Maria viene la fede, la verità e la virtù.
In diverse apparizioni, come a Lourdes e a Fatima, la Madonna ha ricordato ai fedeli di recitare il Rosario.
Come sacramentale, la corona del Rosario dev’essere interrata o bruciata quando non può essere più usata.
Il Rosario è costituito da preghiere di Nostro Signore, della Sacra Scrittura e della Chiesa. Questo è il motivo per cui è certamente una preghiera che piace a Dio. La Santa Chiesa ha anche concesso l’indulgenza plenaria per questa preghiera quando è recitata in una comunità, in una chiesa pubblica, in una cappella o in famiglia. Si devono aggiungere i Misteri della nostra fede, che dovrebbero essere meditati.
Il Rosario è la preghiera più raccomandata dai Papi. Più e più volte essi hanno parlato di questa preziosa preghiera, perché ci mantiene nella Fede cattolica. Essa ci mostra dove dobbiamo cercare la vera gioia, con i Misteri gaudiosi: nella venuta del nostro Redentore; con i Misteri dolorosi: che ci mostrano il motivo per cui dobbiamo soffrire e come dobbiamo soffrire, a causa dei nostri peccati; tutti i peccati sono la causa delle Sue sofferenze, i nostri peccati commessi prima e dopo la sua morte; con i Misteri gloriosi: che ci insegnano ciò che viene dopo questa vita se seguiamo Nostro Signore sulla sua strada per il monte Calvario.
E’ degno di nota il fatto che, nel 1986, quando Giovanni Paolo II organizzò lo scandaloso incontro di Assisi, un gruppo di cattolici chiese di poter portare una statua della Madonna in processione; la risposta fu: “La Madonna non è ecumenica”.
E un tale incontro scandaloso è nuovamente stato organizzato nel settembre di quest’anno. La nostra gioia è in Cristo Gesù, nostro vero Redentore. “In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.” (Atti degli Apostoli 4,12)
Tutte le altre religioni sono invenzioni del diavolo, come si legge nel Salmo 95, 5: “Tutti gli dei delle nazioni sono diavoli”.
Non ci è permesso di invitare altre religioni a pregare con noi o per farle pregare a parte, perché sappiamo esattamente che adorano un falso dio, un idolo. Ci renderemmo colpevoli del peccato di idolatria.
Il Santo Rosario è un esorcismo. Il diavolo non vuole questa preghiera. La Madonna è sempre saldamente in piedi contro il diavolo. Dopo il peccato originale, Dio predisse il Salvatore nato da una donna: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe … questa ti schiaccerà la testa” (Genesi 3:15).
Tutti gli esorcisti chiamano la Madonna per schiacciare la testa di Satana, per espellere il demonio da una persona posseduta.
Padre Gabriele Amorth, il celebre esorcista della diocesi di Roma, che è morto da poco, ha descritto la grande influenza di Lei nei suoi libri. Egli ha potuto aiutare un sacco di gente anche se non posso essere d’accordo con le sue dichiarazioni circa il movimento carismatico e Medjugorje.
Il Santo Rosario è una confessione della Religione Cattolica. Nessun’altra religione ha questa preghiera.
Anni fa, un medico è stato chiamato per un incidente. Ha trovato una corona del Rosario nei pantaloni di un uomo ferito e così ha mandato a chiamare un prete cattolico.
Quando una persona muore, mettiamo due oggetti nella bara: la Santa Croce e il Santo Rosario. Questi sono gli oggetti più preziosi per un cattolico.
Recitiamo il Rosario tutti i giorni con la famiglia!
Approfittiamo di ogni occasione per diffondere questa importante e preziosa preghiera!
Amen.
Omelia di Don Martin Fuchs del 2 ottobre 2016, Praga, Repubblica Ceca
Don Martin Fuchs, austriaco, uscito dalla Fraternità San Pio X, dal 2014 svolge il suo apostolato in Austria, nella Repubblica Ceca, a Budapest e in parte della Germania
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1669_Don_Fuchs_Un_dono_del_Cielo.html
SUPPLICA ALLA REGINA DEL SANTISSIMO ROSARIODI POMPEI
Da recitarsi l'8 maggio a mezzogiorno e nella prima domenica di ottobre
[La Supplica in formato pdf]
[La Supplica in formato pdf]
I
O augusta Regina delle Vittorie, o Vergine Sovrana del Paradiso,
al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi,
o Regina gloriosa del Santissimo Rosario,
noi tutti, fortunati figli vostri,
che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi,
in questo giorno solennissimo della festa
dei novelli vostri trionfi sulla terra degl’idoli e dei demoni,
effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore,
e con la confidenza di figli Vi esponiamo le nostre miserie.
Deh! da questo trono di clemenza dove sedete Regina,
volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi,
su tutte le nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, su tutta la Chiesa;
e Vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo
e dei travagli che ci amareggiano la vita.
Vedete, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo ci circondano:
quante calamità ed afflizioni ci costringono!
O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato
e vincete con la clemenza il cuore dei peccatori:
sono pur nostri fratelli e figli vostri,
che costarono sangue al dolce Gesù,
e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore.
Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.
II
È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli,
coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù,
e trafiggiamo nuovamente il vostro Cuore.
Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli.
Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota
raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino
e l’ultimo testamento del Redentore moribondo.
E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio,
Vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Voi, dunque, come nostra Madre,
siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza.
E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà Vi prenda, o Madre buona,
pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie,
dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti,
e soprattutto dei nostri nemici,
e di tanti che si dicono Cristiani,
e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo.
Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate,
per tutta l’Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al Cuor vostro.
Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.
III
Che Vi costa, o Maria, l’esaudirci? Che Vi costa il salvarci?
Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori
delle Sue grazie e delle Sue misericordie?
Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo,
redimita di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli.
Il vostro dominio si estende per quanto sono estesi i Cieli,
e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette.
Il vostro dominio si estende fino all'inferno,
e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.
Voi siete l'onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci.
Che se dite di non volerci aiutare,
perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione,
diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti.
Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia,
e la mistica corona che miriamo nella vostra mano,
c’ispirano fiducia che saremo esauditi.
E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi,
ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri,
e oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.
Salve Regina.
CHIEDIAMO LA BENEDIZIONE A MARIA
Un’ultima grazia noi ora Vi chiediamo, o Regina,
che non potete negarci in questo giorno solennissimo.
Concedete a tutti noi l’amore vostro costante,
e in modo speciale la vostra materna benedizione.
No, non ci leveremo dai vostri piedi,
non ci staccheremo dalle vostre ginocchia,
finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice.
Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario,
onde siete chiamata Regina delle vittorie,
deh! aggiungete ancor questo, o Madre:
concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società.
Benedite il nostro Vescovo,
i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei,
e quanti coltivano e promuovono la devozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria;
Catena dolce che ci riannodi a Dio;
Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli;
Torre di salvezza negli assalti d’inferno;
Porto sicuro nel comune naufragio,
noi non Vi lasceremo mai più.
Voi ci sarete conforto nell’ora di agonia;
a Voi l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave,
o Regina del Rosario della Valle di Pompei,
o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori,
o sovrana Consolatrice dei mesti.
Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo.
Così sia.
O augusta Regina delle Vittorie, o Vergine Sovrana del Paradiso,
al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi,
o Regina gloriosa del Santissimo Rosario,
noi tutti, fortunati figli vostri,
che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi,
in questo giorno solennissimo della festa
dei novelli vostri trionfi sulla terra degl’idoli e dei demoni,
effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore,
e con la confidenza di figli Vi esponiamo le nostre miserie.
Deh! da questo trono di clemenza dove sedete Regina,
volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi,
su tutte le nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, su tutta la Chiesa;
e Vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo
e dei travagli che ci amareggiano la vita.
Vedete, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo ci circondano:
quante calamità ed afflizioni ci costringono!
O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato
e vincete con la clemenza il cuore dei peccatori:
sono pur nostri fratelli e figli vostri,
che costarono sangue al dolce Gesù,
e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore.
Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.
Salve Regina…
II
È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli,
coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù,
e trafiggiamo nuovamente il vostro Cuore.
Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli.
Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota
raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino
e l’ultimo testamento del Redentore moribondo.
E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio,
Vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Voi, dunque, come nostra Madre,
siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza.
E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà Vi prenda, o Madre buona,
pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie,
dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti,
e soprattutto dei nostri nemici,
e di tanti che si dicono Cristiani,
e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo.
Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate,
per tutta l’Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al Cuor vostro.
Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.
Salve Regina…
III
Che Vi costa, o Maria, l’esaudirci? Che Vi costa il salvarci?
Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori
delle Sue grazie e delle Sue misericordie?
Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo,
redimita di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli.
Il vostro dominio si estende per quanto sono estesi i Cieli,
e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette.
Il vostro dominio si estende fino all'inferno,
e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.
Voi siete l'onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci.
Che se dite di non volerci aiutare,
perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione,
diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti.
Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia,
e la mistica corona che miriamo nella vostra mano,
c’ispirano fiducia che saremo esauditi.
E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi,
ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri,
e oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.
Salve Regina.
CHIEDIAMO LA BENEDIZIONE A MARIA
Un’ultima grazia noi ora Vi chiediamo, o Regina,
che non potete negarci in questo giorno solennissimo.
Concedete a tutti noi l’amore vostro costante,
e in modo speciale la vostra materna benedizione.
No, non ci leveremo dai vostri piedi,
non ci staccheremo dalle vostre ginocchia,
finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice.
Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario,
onde siete chiamata Regina delle vittorie,
deh! aggiungete ancor questo, o Madre:
concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società.
Benedite il nostro Vescovo,
i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei,
e quanti coltivano e promuovono la devozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria;
Catena dolce che ci riannodi a Dio;
Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli;
Torre di salvezza negli assalti d’inferno;
Porto sicuro nel comune naufragio,
noi non Vi lasceremo mai più.
Voi ci sarete conforto nell’ora di agonia;
a Voi l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave,
o Regina del Rosario della Valle di Pompei,
o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori,
o sovrana Consolatrice dei mesti.
Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo.
Così sia.
Ave Maria…
Questa Supplica, approvata dalla Sacra Congregazione dei Riti, fu arricchita da Leone XIII con l’indulgenza di sette anni e sette quarantene, a chi, con il cuore almeno pentito e devoto, la recita l’8 maggio e la prima Domenica di ottobre (Rescritto dell’8 giugno 1887).
Indulgenza confermata in perpetuo da San Pio X e resa applicabile alle anime del Purgatorio (Rescritto del 28 novembre 1903).
Pio XI, con Breve Apostolico del 20 luglio 1925, ha confermato la detta indulgenza e ha concesso in più l’indulgenza plenaria a coloro che reciteranno la Supplica, confessati e comunicati.
Questa Supplica, col nome di Atto d’amore alla Vergine, venne composta nel 1883 dal Beato Bartolo Longo, che sollecitava i fedeli a recitare un Ave Maria alla fine delle preghiere da lui composte: si aggiunga una preghiera di suffragio per la sua anima benedetta.
Santissima Vergine prega per noi!
RispondiEliminaProteggi le nostre vite e tienici stretti stretti a Te.
W la Madonna del Rosario
“La Madonna non è ecumenica”. : se questa risposta la dette personalmente Karol Wojtyla la cosa mi sorprende e mi addolora, conoscendo la sua filiale devozinoe a Maria SS.ma. se invece l'avrà data qualche suo giannizzero modernista, filoprotestante, filocomunista e massonico, allora non mi sorprendo più di tanto. Voglio però ricordare che San Massimiliano Kolbe, un grande santo del '900, soleva dire che la Madonna è nemica dell'ecumenismo, e questo mi conforta molto, da quel tradizionalista incallito che mi reputo (emico quindi del CV II e di tutte le eresie da esso propalate, trmite i due papi conciliari e tutti i modernisti successivi). Dat che oggi siamo veramente al 7 ottobre, ricordo nuovamente la vittoria di Lepanto, capolavoro di Maria SS.ma, come pure quella di Czestochowa contro i protstanti svedesi. Ha che bello ricordarglo loro il 31 ottobre, proprio quando Bergoglio sarà a Lund per celebrare i 500 anni della ribellione di Lutero, eretico impenitente (e quindi sicuramente all'inferno). Ma che voglia seguirlo anche Bergoglio, là dove è finito il sassone ?
RispondiEliminaJade
RispondiElimina@Catholicus.
".....conoscendo la sua filiale devozione a Maria SS.ma...".
Karol Wojtyla era così devoto alla Vergine SS.ma che l'ha voluta sul suo stemma massonico: una croce con una parte della traversa più corta dell'altra, e la lettera M, anche questa con un lato accorciato. Questi due 'simboli' si trovano i 'tutte' le logge massoniche.
"Per chi suona la campana(?)", pare per pochi, troppo pochi.