ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 8 maggio 2016

Le misteriose vie della sua Provvidenza

il trono del mostro è minato


Gesù all'anima:

"Quando crederai il mondo abbandonato ai prepotenti e ai tiranni, e tutto schierato contro la Chiesa, allora sappi che il trono del mostro è minato e che si dissolve in un baleno per una pietruzza dal monte che lo percuote. Lasciami fare perché io armonizzo la libertà e le esigenze della divina gloria, e lascio il corso agli uomini cattivi per poi trarne la divina gloria. Anche nel piccolo lo vedrai, perché certi violenti spariranno dalla sera al mattino e le famiglie riacquisteranno la pace e la prosperità.

In Cielo cominciano a preoccuparsi?


«Alla destra del Padre»

La mirabile Ascensione
Più volte Gesù Cristo ha annunciato che come è venuto dal Padre così vi sarebbe tornato. Ed ecco finalmente, dopo quaranta giorni dalla sua Risurrezione, finalmente ascende glorioso al Cielo, si asside «alla destra del Padre». Egli vuole che noi siamo dove Egli è: è la Sua gloria «che prepara e precede quella dei suoi membri».

La gloriosa Ascensione completa l’architettonica dei misteri cristologici. Per essa infatti, l’Uomo-Dio, compiuta la sua missione nel mondo, ritorna al suo principio, descrivendo un circolo. Gesù stesso lo sintetizza: «Io sono uscito dal Padre e venni nel mondo; ora lascio il mondo e vado al Padre» (Gv 18,28).
Il Verbo eterno discende dall’alto dei Cieli, dal seno del Padre, s’incarna nel Grembo della Vergine Immacolata, nasce a Betlemme, vive nascosto a Nazareth, esce a predicare il Vangelo del Regno (cf. Mt 4,23), è crocifisso e muore sulla croce, risuscita all’alba del terzo giorno e ascende al Cielo dalla cima del monte degli Olivi, che conobbe la sua dolorosa agonia e il suo «fiat» sanguinante.

Forse voluto, forse imprevisto, anche se facilmente prevedibile...

“Amoris Laetitia”: Mons. Livi parla ai penitenti e ai confessori

6 maggio 2016, San Giovanni alla Porta Latina

Padre Pio e Leopoldo Mandic - i santi del Confessionale - esposti nella Basilica di San Pietro nel febbraio 2016

Nello scorso mese di aprile, in onore alla schiettezza e lealtà ecclesiale di Santa Caterina da Siena, Mons. Antonio Livi ha tenuto una conferenza presso la Basilica di San Giovanni alla Porta Latina, organizzata dalla “Sacra Fraternitas Aurigarum Urbis”. Pubblichiamo la trascrizione dall’orale, approvata dall’autore, nella certezza che il suo contenuto contribuirà a far chiarezza fra tanti laici (ma forse anche fra tanti sacerdoti) che oggi si sentono smarriti.



Attenti a quei Due

Un antico sodalizio
Non senza significato è l’importante coincidenza, nel giorno 8 maggio, della memoria dell’Apparizione di San Michele Arcangelo sul Gargano con la festa mariana della Madonna di Pompei. Qual è il legame tra il potente Arcangelo e la Vergine Immacolata
La festa di San Michele Arcangelo dell’8 maggio ricorda la sua apparizione avvenuta sul monte Gargano in Puglia nel 490. Non è la più solenne delle due che ogni anno la Chiesa consacra a San Michele; quella del 29 settembre è difatti liturgicamente più importante, ma meno personale per l’Arcangelo, perché vi si onorano in pari tempo anche gli Arcangeli Gabriele e Raffaele.
Il particolare interessante, considerata la data, è la sua convergenza con la memoria mariana della Madonna di Pompei. Lo stesso giorno, infatti, è scelto per la Supplica alla Madonna del Rosario. 

È qui che vogliono arrivare, certi teologi?

ABOLIRE LA CREAZIONE

    Si vuol mettere fra parentesi la Creazione per affrancare l’uomo dal legame con Dio. Senza il legame con Dio creatore siamo esseri incompleti miseramente mutilati cosa che dispiace non poco alla cultura moderna laicista 
di Francesco Lamendola  




Da molto tempo la cultura laicista vorrebbe mettere fra parentesi il fatto della Creazione, affinché l’uomo venga affrancato da qualunque legame, da qualunque dipendenza, da qualunque gratitudine, dovere o affetto, nei confronti di Dio. Questo, lo si riesce a capire: se Dio c’è, se Dio ha creato l’universo, allora noi siamo sue creature; ma, se siamo creature, non siamo dei soggetti assoluti, aventi in se stessi la propria ragion d’essere. Peggio ancora: se Dio ci ha creati, ci ha creati a sua immagine, necessariamente: ma allora noi non siamo veramente noi, non siamo perfetti in noi stessi, non siamo autosufficienti: senza il legame con Dio creatore, siamo esseri incompleti, imperfetti, miseramente mutilati. Tutto questo, però, dispiace non poco alla cultura moderna, laicista, secolarista, materialista, edonista (e chi più ne ha, più ne metta); essa vorrebbe affrancare l’uomo da una simile “servitù”; dunque, bisogna abolire Dio, o, quanto meno, abolire la sua creazione.

Ma è davvero così?

SVILUPPO DELLA DOTTRINA
In un recente articolo della Civiltà Cattolica, in riferimento all’esortazione Amoris laetitia, si dice che è «opportuna una riformulazione dell’enunciazione del deposito della fede… affinché sia efficace sotto il profilo pastorale». Nell’articolo, si cita a conferma di ciò anche il beato J.H. Newman. Ma è davvero così?
di Lorenzo Bertocchi
Il beato J.H. Newman


Saluti non bergogliani

Lettera d’amore a Marco Pannella

"Caro Marco…Cristo ci aspetta e perdona tutto ciò   che mettiamo nelle sue mani".
  Di qui c'è il tempo, di là c'è l'eternità"
Videomessaggio – Lettera all'amico Marco
 di Danilo Quinto
Danilo Quinto – Lettera d’amore all’amico Marco Pannella
 Se Egli mi ama e mi ha affidato la Sua stessa missione…                          
"Se Egli mi ama e mi ha affidato la Sua stessa missione, la devo compiere in quelle condizioni in cui Egli mi ha voluto. Posso essere anche un semplice straccione, ma non vuol dire nulla, perchè debbo vivere la missione che il Signore mi affida, senza che io possa constatare il potere della mia vita. Io debbo credere a quello che il Signore mi ha detto. Se non credo, ecco qui il mio peccato". (Don Divo Barsotti)

sabato 7 maggio 2016

Soltanto rivelazioni private?

Il Segreto delle Tre Fontane

Saverio Gaeta ha scritto un interessante libro intitolato “Il veggente. Il segreto delle tre fontane” (Salani editore, Milano, 2016). L’Autore ha potuto consultare i Diari che Bruno Cornacchiola aveva scritto dal 1947 al 2001, anno della sua morte, custoditi presso l’associazione dei fedeli da lui fondata, e ne svela i contenuti nel suddetto libro.
Il 12 aprile 1947 Cornacchiola presso la località delle Tre fontane in Roma, ove San Paolo subì il martirio, ebbe una apparizione della Madonna contenente alcune rivelazioni. Esse (circa una sessantina) son continuate per tutta la sua vita e Cornacchiola stesso le ha trascritte nei suoi Diari.
In questo breve articolo riassumo quelle più attuali, che possono aiutarci a capire meglio il terribile periodo che stiamo attraversando.

I frutti della «Mini-liturgia»

6 maggio 1967: minigonna e minimessa

6 maggio 1967: in Vaticano, papa Paolo VI riceve esponenti del mondo dello spettacolo e giornalisti. Indossate da Claudia Cardinale e da Antonella Lualdi, compaiono per la prima volta le minigonne.



Riportiamo il commento di Tito Casini a questo episodio, segno della intrusione della mondanità nella Chiesa: sono gli anni in si accorciarono le gonne e si accorciò anche la Messa...
(d A.M.)

«Minigonna» e «Minimessa»

Di corto metraggio, in altro senso da quello che comunemente s'intende (e che intese a nostro proposito il cardinale Lercaro), voglio dir di vestiti corti, si parlò molto, nei giornali di quel giorno e dei successivi, e la data resterà negli annali della basilica di San Pietro, che parve poter far proprie, quel giorno, le parole di Geremia per Gerusalemme: Vidit gentes ingressas Sanctuarium tuum, de quibus praeceperas ne intrarent... Sicure di non esserne, dai soliti rigidi custodi, impedite, donne del mondo, donne del cinema, donne del teatro, donne d'ogni varietà di spettacoli, notoriamente adultere, notoriamente concubine, notoriamente «divise» non meno che notoriamente «accoppiate», fanciulle e madri di figli d'incerto padre non marito, si presentarono, infatti, ed entrarono a fronte ben alta nel Santuario.

La differenza fra chi è uomo, e chi no.

UOMINI E NO

    Ci sono uomini e ci sono esseri che hanno solamente l’apparenza di uomini. Gli intellettuali italiani: servi per 20 anni del fascismo per 70 anni del marxismo ora felicemente intruppati sotto le accoglienti bandiere del cattocomunismo 
di F.Lamendola  




Ci sono uomini e ci sono esseri che hanno solamente l’apparenza di uomini, ma non lo sono; sono qualcos’altro: vermi, corvi, o forse dèmoni.  Gli uomini “veri” sono quelli che stanno dalla propria parte ideologica; gli altri, sono quelli che si aggirano, con fare losco e con pessime intenzioni, nelle ideologie “altre”, esplicitamente o implicitamente nemiche. Così, almeno, la pensa l’intellettuale italiano tipico: sempre molto politically correct, sia che il vento soffi da sinistra, sia che soffi da destra o, magari, dal centro.
Un tipico intellettuale italiano, e tipicamente di sinistra, è stato Elio Vittorini: già fascista (oh, ma fascista di sinistra: mi raccomando, bisogna specificarlo!), poi “compagno” inossidabile del grande Partito dei lavoratori, delle persone oneste e serie, dell’Italia “giusta” (contro quella sbagliata, che comunista non era, né voleva esserlo).  E il suo più tipico romanzo è stato Uomini e no, scritto negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale e apparso in libreria nel 1945, portato dal soffio impetuoso del “vento del Nord” e della meravigliosa Liberazione (ma come, quale “liberazione”? la Liberazione per antonomasia, che discorsi; l’unica che vada scritta con la lmaiuscola).

La ‘religio duplex’


Più immigrati meno figli. Ce lo chiede la UE – ed El Papa.


“L’Italia deve prendere spunto dalla Germania e colmare la discrepanza che ci divide dai tedeschi. L’accordo odierno è solo l’ultimo passo dopo il Jobs Act e La Buona Scuola per riformare radicalmente il nostro sistema”, secondo la Giannini. E ha dipinto, con la Wanka, una società completamente nuova: “Non ci sarà più spazio per la famiglia come la intendiamo oggi. La flessibilità induce le persone a spostarsi individualmente, il modello di famiglia a cui siamo abituati, che rappresenta stabilità e certezze, non esisterà più”. E ancora: “Dobbiamo tendere sempre più verso un modello americano, in cui la flessibilità, che è sinonimo di precariato, è la base di tutto il sistema economico”.

Jorge lo sa:..fanno il multiculturalismo!

Uighuri ad Aleppo? Che fanno?
 
“Intanto vengono confermate le voci secondo cui 5 mila jihadisti sarebbero entrati dalla Turchia in Siria e si sarebbero attestati a Idlib e nelle periferie di Aleppo. Tra di essi, massiccia la presenza di combattenti jihadisti del Partito islamico turkmeno...Sarebbero turchi uiguri cinesi".



La via del disastro

PREMIO KALERGI 2016 A PAPA FRANCESCO 1°

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PREMIO KALERGI 2016 A PAPA FRANCESCO 1°
Premio Carlo Magno o KALERGI 2016 a papa Francesco, Merkel e Renzi alla cerimonia in Vaticano
Il premio è un “tributo al Suo straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia” gds.it
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CITTA’ DEL VATICANO. È stato ufficialmente conferito a papa Francesco il premio internazionale Carlo Magno 2016. A consegnare l’attestato nelle mani del Pontefice, durante la cerimonia nella Sala Regia in Vaticano, il presidente del Comitato direttivo del premio, Juergen Linden, e il sindaco di Aquisgrana Marcel Philipp.
Il Papa, entrando nella Sala Regia, accolto dall’applauso dei presenti, ha stretto la mano ai rappresentanti delle istituzioni europee seduti in prima fila, il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, quello della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e quello del Consiglio europeo Donald Tusk, che aveva ricevuto in udienza prima della cerimonia e prima dell’altra udienza con la cancelliera AngelaMerkel.
Tra i presenti anche il premier Matteo Renzi che ha avuto un breve dialogo con la cancelliera Merkel prima dell’inizio dell’evento. I due hanno scambiato alcune battute, seduti fianco a fianco, con fare cordiale e sorridente.

“Chiesa in uscita”


II MAGISTERO DEL NOTO VESCOVO DI NOTO

Come ti canto la misericordia


Il 30 aprile 2016, nella diocesi di Noto, si è svolto il “Giubileo diocesano dei giovani”, in preparazione alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù,
che si terrà a Cracovia, dal 25 al 31 luglio 2016.
La giornata si è conclusa con questa prodezza del vescovo Antonio Staglianò,
che vale la pena segnalare per comprendere fino a che bassezza si possa arrivare in questa neo-Chiesa non più cattolica.





Sagrato del Duomo di Noto, 30 aprile 2016
Il palcoscenico con al centro il vescovo-cantante

I lettori si ricorderanno che ci siamo già occupati di questo “successore degli Apostoli” molto singolare e molto “giovanile”: Mons. Antonio Staglianò, che tiene cattedra nella diocesi di Noto, importante cittadina della Sicilia sud-orientale famosa per il suo barocco.
A suo tempo segnalammo la sua Messa domenicale blasfema nella quale sostituì il Vangelo con delle canzonette, oggi lo ritroviamo sul sagrato del “suo” Duomo intento a “insegnare” ai giovani l’amore per il mondo di qua, piuttosto che l’amore per il mondo di là.

La coscienza di un ministro di Dio


La grande impostura

Tempus est, ut incipiat iudicium a domo Dei (1 Pt 4, 17).
«La fede cattolica va bene, purché sia riveduta e corretta secondo i nostri gusti; ci piace nella misura in cui corrisponde alle nostre idee». È su questa ingannevole premessa che si sono formate le ultime generazioni di chierici e, per mezzo di loro, di fedeli. L’uomo si è messo al di sopra di Dio e della Sua Parola, giudicandola dall’alto delle proprie pretese conquiste intellettuali e dei propri imperativi categorici. Perfino la preghiera ispirata dei Salmi è stata spurgata, nel nuovo breviario, di tutte le frasi che urtavano la nuova concezione del cristianesimo, irenistica e inclusiva (cioè svuotata del proprio nucleo per potervi integrare anche ciò che le è incompatibile, come in una manipolazione genetica). Lutero e Marcione, per difendere le proprie eresie, ebbero un atteggiamento del tutto simile nei confronti della Sacra Scrittura. Il risultato è che gran parte dei cattolici, oggi, hanno perso gli anticorpi che li immunizzavano dagli errori manifesti che la propaganda massonica ha insinuato nella predicazione e nella prassi ecclesiale; è per questo che, ormai, essi ingoiano avidamente – e gioiosamente – qualsiasi veleno, specie se spacciato per amore e misericordia.

venerdì 6 maggio 2016

La moralina

CHIESA CATTOLICA E MODERNISMO
L’appello del Papa all’Europa suona come una sentenza di morte

Papa Francesco
Roma, 6 mag – Qualche settimana fa ci domandavamo se Papa Francesco non fosse il peggior nemico degli Europei. Più passano i giorni e più quell’interrogativo suona retorico e ridondante. Un’ulteriore prova di ciò è fornita dal discorso tenuto da Bergoglio in occasione del conferimento al Pontefice del Premio Internazionale Carlo Magno 2016 “in tributo al Suo straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia in una società europea di valori”.
Cosa un Papa argentino, massima espressione di una religione globale, abbia a che fare con i valori specificatamente europei sarebbe un mistero anche se su Francesco si avesse un giudizio meno severo.

Supplica al mondo

VIDEO. Padre Anglicano di Aleppo supplica il mondo di aiutare l'esercito siriano

VIDEO. Padre Anglicano di Aleppo supplica il mondo di aiutare l'esercito siriano

Messaggio del Reverendo siriano Ibrahim Nasir, capo della comunità anglicana siriana, durante i bombardamenti  dei "ribelli moderati" ad Aleppo.

Il giorno e la notte

vive di notte quanto di giorno condanna

La perversione della Chiesa ... 
Non poche volte in questo blog ho ricordato quello che, per i cristiani, è un dato rivelato: l’origine e l’anima soprannaturale della Chiesa  affermazione, questa, teoricamente sostenuta anche nel Cristianesimo occidentale sia riformato sia cattolico. I tempi attuali hanno conosciuto uno sdoppiamento sempre maggiore tra quanto si afferma teoricamente e quanto si vive


La nuova Ascensione!


Eugenio Scalfari: “Papa Francesco mi ha detto, mi raccomando non si converta!”


Un non credente convinto e un credente di ferro (e di mestiere): Eugenio Scalfari e Nunzio Galantino. Queste due le personalità scelte da Lucia Annunziata per il primo appuntamento del ciclo di incontri “Processo al potere”. No, non è il sequel o uno spin-off del format “Processo alla storia” in scena al Teatro Parioli: anche se lo evoca, Annunziata vuole parlare di persone vive attraverso personalità che non recitano e ha scelto di farlo nella cornice del Teatro Eliseo, in via Nazionale, a Roma. Si è iniziato con Jorge Maria Bergoglio e si chiuderà, mercoledì 25 maggio, conMatteo Renzi, passando per Beppe Grillo e Angela Merkel. Il fil rouge è il potere, l’arma messa in campo sono i ricordi personali (e non) che legano gli intervistati con il potente di turno.

Hai voluto la bici?!

Il vescovo, la bicicletta, la mitra.
Il blog “Il Faro di Roma” di qualche giorno fa da’ notizia del Giubileo degli sportivi, organizzato dal Panathlon di Palermo con l’Unione stampa sportiva italiana (Ussi) e con il Centro Sportivo Italiano (Csi). La foto del vescovo, in paramenti liturgici, in bicicletta.

La "scuola fiorentina" o argentina?

Unioni civili, per la prima volta seconda fiducia sui temi etici. La Chiesa ha fallito?
Risultati immagini per Unioni civili, per la prima volta seconda fiducia sui temi etici. La Chiesa ha fallito?
Il premier Renzi è deciso ad accelerare sulla legge sulle unioni civili facendo approvare il 9 maggio dalla Camera il testo uscito dal Senato e "depurato" della stepchild adoption (l'adozione per una coppia gay del figlio biologico del partner) considerata dai cattolici della maggioranza "un incentivo all'utero in affitto" (pratica condannata ieri da una mozione piuttosto blanda di Area Popolare approvata a maggioranza ma senza il riconoscimento del reato di maternità surrogata previsto invece da altre mozioni respinte). 
Come già a Palazzo Madama anche alla Camera sarà messa quasi certamente la fiducia. 
E qui i malumori non mancano perché nessun Governo mai prima d’ora aveva mai posto la fiducia sulle questioni etiche.