ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 27 febbraio 2017

Le idi di marzo

“Visita di Bergoglio agli anglicani: prove generali di apostasia” di Fra Cristoforo


Si è svolta oggi, nella chiesa anglicana “All Saints” di Roma una sorta di “pseudo-liturgia”, presieduta da Bergoglio (http://ilsismografo.blogspot.it/2017/02/italia-visita-del-santo-padre-francesco.html#more).
Ormai è noto, come avevamo anticipato, lo stretto legame tra Bergoglio, i luterani e gli anglicani, (attraverso lo studio di una commissione riservata) per arrivare ad una “liturgia comune” dove sarà abolito il Santo Sacrificio.
E’ noto, come già avevamo detto, degli incontri frequenti tra il cardinale argentino e Welby, l’arcivescovo di Canterbury, tant’è che hanno anche insieme in programma un viaggio “ecumenico missionario” in Sud Sudan
(http://ilsismografo.blogspot.it/2017/02/vaticano-papa-francesco-e-allo-studio.html).
Il 13 di Marzo, nella Basilica di San Pietro si terrà anche una liturgia anglicana. Sarà forse per restituire la visita. Mai come oggi si moltiplicano queste iniziative di dialogo ecumenico, di connubi con luterani, anglicani e via dicendo. Mai come oggi ci si prepara all’apostasia totale, che comunque è già in atto.
Anche nel discorso che Bergoglio ha fatto oggi nella chiesa anglicana, si è guardato bene dal parlare della Centralità dell’Eucaristia nella vita del cristiano. Dell’indissolubilità del matrimonio, eccetera.
Il cardinale argentino sta portando avanti  ogni giorno di più la demolizione della Chiesa Cattolica, partendo dal cuore di tutto il messaggio di Gesù: l’Eucaristia.
Bergoglio non è mai stato affidabile, insieme a tutto quel codazzo di lecca calzini che si porta appresso. Imperterrito va avanti per la sua strada, conducendo tutti nel baratro più totale.
Non vi nascondo che spesso sono colto da una angoscia interiore e da tanta rabbia. Come si può seguire un uomo che dice e fa cose del genere (http://www.ilgiornale.it/news/politica/papa-ministro-boliviano-voglio-masticare-foglie-coca-1146087.html)?
Anche negli “Spifferi” che talvolta ci giungono, si respira l’aria terribile di una chiesa arcobaleno che va allo sfascio completo.
DOBBIAMO PERO’ RESISTERE. Anche questo blog ha lo scopo di radunare quanti VOGLIONO ESSERE E RESTARE FEDELI ALLA VERITA’ DI GESU’ CRISTO. PERCHE’ I TEMPI DELL’APOSTASIA SONO MATURI. E QUESTO SARA’ UN ANNO TERRIBILE, PIENO DI SCONVOGLIMENTI, E CON IL RISCHIO DI UN VERO SCISMA DI FATTO.
E come il gesuita argentino riferisce ai suoi intimi – di fare un Concilio Vaticano III umma umma – così sta accadendo nella realtà.
L’ultima, solo l’ultima…dice che bisogna accogliere i “giovani che preferiscono convivere” (http://www.quotidiano.net/cronaca/papa-francesco-1.2920908).
Certo. Lo abbiamo sempre fatto. MA ABBIAMO ANCHE DETTO A QUESTE COPPIE CHE CONVIVERE E’ PECCATO MORTALE. E CHE BISOGNA SPOSARSI. COSA CHE NON HAI FATTO TU, BERGOGLIO. E CHE TI GUARDI BENE DAL FARLO.
Perché tu non sei un pastore per le tue pecore. E come dice Gesù: CHI NON E’ PASTORE E’ LUPO O MERCENARIO. A TE LA SCELTA.
Fra Cristoforo
p.s. Vi lascio con questa immagine che parla da sè: il Pontefice della Chiesa Cattolica che si fa benedire da un vescovo di una chiesa scismatica (Archbishop Justin Welby of Canterbury della chiesa Anglicana).
“Visita di Bergoglio agli anglicani: prove generali di apostasia” di Fra Cristoforo

“Postilla alle prove generali di Apostasia” di Fra Cristoforo

Ad una delle domande che gli sono state sottoposte oggi nella chiesa anglicana (dove gli si chiedeva a che punto era l’ecumenismo tra cattolici e anglicani) Bergoglio ha risposto così, cito testuale: “Loro non negoziano la fede e l’identità. Quell’aborigeno ti dice nel nord Argentina: “Io sono anglicano”. Ma non c’è il vescovo, non c’è il pastore, non c’è il reverendo…“Io voglio lodare Dio la domenica e vado alla cattedrale cattolica”, e viceversa. Sono ricchezze delle Chiese giovani”. Trovate poi l’intervista completa qui
(http://ilsismografo.blogspot.it/2017/02/vaticano-visita-del-santo-padre.html).
Ecco. Quindi si aprono le danze. Loro possono venire da noi. E noi da loro (a celebrare l’Eucaristia).
Capite la gravità?!
https://anonimidellacroce.wordpress.com/2017/02/26/postilla-alle-prove-generali-di-apostasia-di-fra-cristoforo/

Quando Giovanni XXIII ricevette il primate anglicano. E non fecero una foto



Attesa per questo pomeriggio la visita di papa Francesco alla chiesa anglicana All Saints Church di Roma, ulteriore passo sulla via dell’ecumenismo. Il primo a ricevere in Vaticano un primate anglicano? Giovanni XXIII. Ma non ci sono fotografie a testimoniarlo.
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Grande attesa per la visita di papa Francesco alla chiesa anglicana di Roma All Saints Church (Ognissanti) di via del Babuino 153, prevista per le 16.00 di oggi. Un ulteriore passo sulla strada dell’ecumenismo, dopo che il 6 ottobre dello scorso anno Francesco aveva incontrato i Primati delle Provincie anglicane al seguito dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. Il Pontefice aveva allora richiamato l’attenzione sui «50 anni di incontro e scambio», per un ecumenismo che «non è mai un impoverimento, ma una ricchezza», nella certezza «che quanto lo Spirito ha seminato nell’altro produce un raccolto comune».
La visita di Francesco alla All Saints Church prosegue quanto già avviato nei pontificati precedenti, dai passi compiuti da Giovanni Paolo II e Robert Runcie – che disse di sognare l’unione della Chiesa anglicana e di quella cattolica entro il 2000 – alla costituzione apostolica Anglicanorum coetibus di Benedetto XVI, per «l’istituzione di ordinariati personali per anglicani che entrano nella piena comunione con la Chiesa cattolica». Il primo a ricevere in Vaticano un arcivescovo di Canterbury – all’epoca Geoffrey Francis Fisher – fu però Giovanni XXIII, il 2 dicembre 1960. Il primo incontro fra un pontefice e un primate della comunione anglicana dal 1559 e una pietra miliare dell’ecumenismo. Un evento del quale, però, non esiste alcuna fotografia.
Si narra, infatti, che l’assenso di Giovanni XXIII all’incontro – la richiesta giungeva dallo stesso Fisher – generò un tale scompiglio in Curia che non venne neppure inviato un fotografo per immortalare l’avvenimento. Non una decisione improvvisata, preparata anzi da anni di attento riavvicinamento, ma che nemmeno la formula di una “visita di cortesia” bastò a rendere meno esplosiva. Fra i più critici, l’allora nunzio apostolico in Gran Bretagna, mons. Gerald O’Hara.
L’anno successivo Fisher si sarebbe ritirato a vita privata, non prima di aver sconsigliato la nomina dell’allievo Arthur Michael Ramsey a suo successore. Proprio da arcivescovo di Canterbury, invece, nel 1966 Ramsey si sarebbe recato da Paolo VI in visita ufficiale.
Nell’immagine: Geoffrey Francis Fisher e famiglia.

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