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martedì 25 aprile 2017

Senza vergogna

Migranti, la Cei difende le Ong: "Accuse ipocrite e vergognose"

Il direttore della Fondazione Migrantes contro chi ha attaccato le organizzazioni impegnate nei salvataggi nel Mar Mediterraneo
"Credo che queste accuse abbiano dietro una visione ipocrita e vergognosa di chi non vuole salvare in mare persone in fuga", così il direttore della Fondazione Migrantes della Cei, monsignor Giancarlo Perego, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la bufera che si è scagliata negli ultimi giorni sulle Ong impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo e accusate di essere collise con i trafficanti.




La posizione di monsignor Perego è chiara: "Voltare la faccia dall'altra parte o puntare il dito contro le organizzazioni internazionali, che stanno dando una grossa mano nel salvataggio in mare nel Mediterraneo, credo che sia un'operazione da condannare. È necessario, invece, portare la coscienza europea a rafforzare i canali umanitari".
Nelle ultime ore anche "Medici Senza Frontiere" e "Save the Children" sono intervenute per difendere il proprio operato: "Siamo indignati per i cinici attacchi al nostro lavoro in mare da parte di alcuni esponenti della politica e valuteremo in quali sedi intervenire a tutela della propria azione, immagine e credibilità". Il riferimento è al vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che nei giorni scorsi, dopo l'inchiesta de Il Giornale, ha attaccato le organizzazioni che soccorrono i migranti accusandoli di essere coinvolti nel "business dell'immigrazione". Nelle stesse ore il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, ha avviato un'indagine per fare luce sui rapporti tra organizzazioni e trafficanti.

Migranti, le Ong negano l'evidenza: "Gli attacchi sono vergognosi"           
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/accuse-ong-msf-e-save-children-siamo-indignati-1389403.html

Lo scoop del "Giornale" sulle Ong scatena la rissa Di Maio-Saviano      

Filantropi..call me Jorge!



Saviano, le navi delle Ong e le "rivoluzioni colorate"



Non è certo la prima volta che Roberto Saviano – icona della sinistra sushi&spumantino - attacca 
il Venezuela da lui accomunato, già nel 2015, ad uno Stato canaglia da abbattere con ogni mezzo, 
fossero pure gli “oppositori” (tanto amati dal nostrano PD) che, proprio in questi giorni, 
hanno assassinato una attivista pro-Maduro. Non varrebbe, quindi, la pena, soffermarsi 
su questa, ennesima, dichiarazione di Saviano (agghiacciante, come le tante da lui dette, 
poniamo, su Israele) se non fosse che questa rientra in una campagna diffamatoria contro 
chiunque si oppone al dogma della “risorsa immigrazione” e quindi alla conseguente 
“politica dell’accoglienza” a tutti i costi.


Come Luigi di Maio che ha osato portare in Parlamento una analisi di Frontex 
(l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera). E cioè che buona parte dei migranti 
vengono portati in Italia da navi di ONG (idolatrate da Repubblica, ça va sans dire ) che vanno, 
non già a salvarli in mare aperto, ma a prenderseli dai barconi dei trafficanti a poche miglia dalle
 coste libiche.

Col risultato, secondo Frontex , di moltiplicare i morti in mare in quanto, oggi, i trafficanti
 non si degnano nemmeno di rifornire di adeguate scorte di carburante i loro barconi.

E a crocifiggere di Maio, anche i media mainstream che inneggiano alla manifestazione 
a Pontida e – come Saviano - alla “rivoluzione colorata” contro il Venezuela. 



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