ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 5 aprile 2017

Uovo pasquale?


Fraternità Sacerdotale San Pio X
Comunicato della Casa Generalizia del
4 aprile 2017

sulla lettera della Commissione Ecclesia Dei circa i matrimoni dei fedeli della Fraternità San Pio X 



Come per le disposizioni prese da Papa Francesco, che accordano ai sacerdoti della Fraternità San Pio X la facoltà di confessare per l’Anno Santo (1 settembre 2015), facoltà estesa al di là dell’Anno Santo (20 novembre 2016), la Casa Generalizia apprende che il Santo Padre ha deciso «di autorizzare gli Ordinari del luogo a concedere anche i permessi per la celebrazione dei matrimoni dei fedeli che seguono l’attività pastorale della Fraternità» (Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede del 27 marzo 2017, pubblicata questo 4 aprile).

Questa decisione del Sommo Pontefice prevede che: «Nella misura del possibile, la delega dell’Ordinario per assistere al matrimonio sarà data ad un sacerdote della diocesi (o quanto meno ad un sacerdote pienamente regolare) perché egli riceva il consenso delle parti nel rito del Sacramento che, nella liturgia del Vetus Ordo, ha luogo all’inizio della Santa Messa; seguirà quindi la celebrazione della Santa Messa votiva da parte di un sacerdote della Fraternità.»

Ma essa dispone anche che: «In caso di impossibilità, o se non esiste un sacerdote della diocesi che possa ricevere il consenso delle parti, l’Ordinario può concedere direttamente le facoltà necessarie al sacerdote della Fraternità che celebrerà anche la Santa Messa, ricordandogli che ha il dovere di far pervenire al più presto alla Curia diocesana la documentazione che attesti la celebrazione del Sacramento.»

La Fraternità San Pio X ringrazia profondamente il Santo Padre per la sua sollecitudine pastorale, come espressa attraverso la lettera della Commissione Ecclesia Dei, allo scopo di rimuovere «i dubbi sulla validità del sacramento del matrimonio».
Il Papa Francesco vuole chiaramente che, come per le confessioni, tutti i fedeli che intendono sposarsi davanti ad un sacerdote della Fraternità San Pio X, possano farlo senza alcuna preoccupazione sulla validità del sacramento.
C’è da augurarsi che tutti i vescovi condividano la stessa sollecitudine pastorale.

I sacerdoti della Fraternità San Pio X si adopereranno fedelmente, come fanno fin dalla loro ordinazione, a preparare al matrimonio i futuri sposi, secondo la dottrina immutabile di Cristo sull’unità e l’indissolubilità di questa unione (cfr. Mt. 19, 6), prima di ricevere i consensi nel rito tradizionale della Santa Chiesa.

Menzingen, 4 aprile 2017


pubblicato su DICI

http://www.unavox.it/Documenti/Doc1022_FSSPX_Comunicato_4.04.2017.html

 



Lettera della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” agli Ordinari delle Conferenze Episcopali interessate ai permessi per la celebrazione dei matrimoni dei fedeli della Fraternità San Pio X


Prot. : 61/2010

Eminenza,

Eccellenza Reverendissima,

Come sapete, diversi tipi di incontri e di iniziative sono in corso da lungo tempo per ricondurre la Fraternità Sacerdotale San Pio X nella piena comunione.

Così il Santo Padre ha deciso recentemente di accordare a tutti i sacerdoti di questo istituto i poteri di confessare validamente i fedeli (Lettera Misericordia et misera, n. 12), in maniera da assicurare la validità e la liceità del sacramento che essi amministrano e di non lasciare le persone nel dubbio.

In questa stessa linea pastorale, che vuole contribuire a rasserenare le coscienze dei fedeli, malgrado la persistenza oggettiva, per il momento, della situazione canonica illegittima nella quale si trova la Fraternità San Pio X, il Santo Padre, su proposta della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Commissione Ecclesia Dei, ha deciso di autorizzare gli Ordinari del luogo a concedere anche i permessi per la celebrazione dei matrimoni dei fedeli che seguono l’attività pastorale della Fraternità, secondo le seguenti modalità.

Nella misura del possibile, la delega dell’Ordinario per assistere al matrimonio sarà data ad un sacerdote della diocesi (o quanto meno ad un sacerdote pienamente regolare) perché egli riceva il consenso delle parti nel rito del Sacramento che, nella liturgia del Vetus Ordo, ha luogo all’inizio della Santa Messa; seguirà quindi la celebrazione della Santa Messa votiva da parte di un sacerdote della Fraternità.

In caso di impossibilità, o se non esiste un sacerdote della diocesi che possa ricevere il consenso delle parti, l’Ordinario può concedere direttamente le facoltà necessarie al sacerdote della Fraternità che celebrerà anche la Santa Messa, ricordandogli che ha il dovere di far pervenire al più presto alla Curia diocesana la documentazione che attesti la celebrazione del Sacramento.

Certa che, in questo modo, si potranno evitare gli scontri di coscienza nei fedeli che aderiscono alla FSSPX e i dubbi sulla validità del sacramento del matrimonio, facilitando il cammino verso la piena regolarizzazione istituzionale, questa Congregazione sa che può contare sulla vostra collaborazione.

Nel corso dell’udienza del 24 marzo 2017 accordata al sottoscritto Cardinale Presidente, il Sommo Pontefice Francesco ha approvato la presente Lettera e ne ha ordinato la pubblicazione.

Roma, dalla sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, 27 marzo 2017.

Gerhard Card. Müller, Presidente

+ Guido Pozzo, Arcivescovo titolare di Bagnoregio, Segretario.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.