Papa Francesco condanna come "fanatici" i cattolici circa la chiarezza dottrinale
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Rorate Caeli
Jorge Bergoglio vera condanna cattolica per la sua chiarezza e la vera dottrina
22/05/17 12:03 da Rorate Caeli
Di seguito vi riportiamo alcuni estratti dall'omelia di Papa Francisco a Casa Santa Marta il Venerdì 19 maggio 2017, il giorno dei discorsi dei firmatari della dubia, cardinale Burke e il cardinale Caffarra nel Foro Romano per la Vita. È questa la risposta di Papa Francesco al 'dubia' dei quattro cardinali?:
"Allora siamo di fronte a due gruppi di persone. Il gruppo di apostoli che vogliono discutere il problema e gli altri che arrivano e creano problemi, dividere, dividere la Chiesa. Dicono che ciò che gli apostoli predicano non è quello che ha detto Gesù, e che non è la verità ".
"Ci sono stati molti [consigli], fino al Concilio Vaticano II, che ha chiarito la dottrina: per esempio, quando recitiamo il Credo, è il risultato dei consigli che hanno definito la dottrina ... È un dovere della Chiesa di chiarire la dottrina da comprendere meglio ciò che Gesù ha detto nei Vangeli, o che cosa è lo spirito dei Vangeli .... "
"Ma c'era sempre quelle persone che senza alcun costo disturberà la comunità cristiana con argomenti che disturbano le anime: 'Eh, no. Si è detto che è eretica, che non si può dire che no, la dottrina della Chiesa è questo ...". E sono gli appassionati di cose che non sono chiare, come questi tifosi che erano lì piantando le erbacce di dividere la comunità cristiana. E questo è il problema: quando la dottrina della Chiesa, che viene dal Vangelo, che è ispirato dallo Spirito Santo - perché Gesù ha detto, 'Egli vi insegnerà e renderli ricordare quello che ho insegnato' - che la dottrina diventa ideologia. E questo è il grande errore di queste persone ".
"Non dobbiamo avere paura quando sentiamo il punto di vista degli ideologi della dottrina. La Chiesa ha il suo magistero, il magistero del Papa, i vescovi, i consigli, e andiamo giù per la strada che viene da predicazione di Gesù, e l'insegnamento e l'aiuto dello Spirito Santo, che è sempre aperto, sempre gratis ... questa è la libertà dello Spirito, ma nella dottrina ... la dottrina unisce i consigli sempre aderito alla comunità cristiana ... l'ideologia divide ... per loro ideologia è più importante della dottrina: lasciano lo Spirito Santo. "
"Oggi è il mio dovere di chiedere la grazia di un'obbedienza matura al magistero della Chiesa, l'obbedienza a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e continua ad insegnarci .... Si sviluppa nei Vangeli, ha spiegato sempre meglio, nella fedeltà a Pietro, i vescovi, e, infine, lo Spirito Santo che guida e sostiene questo processo ... pregate per coloro che trasformano la dottrina in ideologia, in modo che il Signore la grazia della conversione per l'unità della Chiesa, lo Spirito Santo e la vera dottrina. "
Osservatore Romano, ed. quotidiana, CLVII Anno, n.116, 2017/05/20,
(In Marilina Manteiga. Articolo originale)
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Fiel A La Verdad 3 ore fa
https://gloria.tv/article/j9x6AM12GnMc37ewm1XkQPLEU
Se il dubbio sorge in un vaticanista serio ed affidabile come Sandro Magister (vedere QUI ) allora vorrà dire che la questione merita un qualche approfondimento.
Non solo Romero e Roncalli: i “dubia” sulle beatificazioni
Se il dubbio sorge in un vaticanista serio ed affidabile come Sandro Magister (vedere QUI ) allora vorrà dire che la questione merita un qualche approfondimento.
Qui avevamo brevemente fatto cenno alla “sospetta” Beatificazione di Romero. Sospetta per diverse ragioni. A partire dal Postulatore (un vescovo italiano, per una persona del Salvador) . Ma un cenno veramente breve, sebbene con un titolo “impegnativo” (vedi QUI) .
Ma il caso Romero è solo il più clamoroso: opportuno sarebbe ricordare che ad inizio Pontificato Sua Santità Benedetto XVI con il solito zelo intervenne anche sulla questione di cui parliamo. Ed ancora una volta rinviamo ad un chiaro articolo di Sandro Magister (CLICCA QUI) .
Poi però, come è accaduto per altre questioni che Benedetto XVI aveva provato ad affrontare (si pensi al delicato tema dell’ammissione in Seminario per persone con tendenze omosessuali od anche alla costituzione del Dicastero per la Promozione della Nuova Evangelizzazione che divenne un inutile “carrozzone” accodatosi alla bizzarra “carovana del giubileo misericordioso”, il primo Anno Santo della storia senza Indulgenza Plenaria) le sue Disposizioni son state disattese o peggio ignorate. Ed ecco il proliferare di processi di beatificazione a iosa. In una Diocesi della Bass’Italia han messo su un Processo in quattro e quattr’otto. Alla apertura del Fase Diocesana del Processo già venne comunicata la data di chiusura. Se il termine “processo farsa” pare forte lo mettiamo tra virgolette ma le perplessità (eufemismo) restano tutte.
E che dire del grande Giovanni Paolo II -un gigante- che per ragioni inspiegabili ha dovuto “dividere” la solennità della Canonizzazione con altro Beato? Forse non tutti sanno che, per quel beato, non è avvenuto il miracolo che le Disposizioni prevedono. Perché è avvenuto questo?
Possono sembrare dubbi marginali -rispetto, per esempio, ai più noti “DUBIA” ma sono comunque perplessità che disorientano i fedeli. Ed i fedeli disorientati sono le “pecore senza Pastore” di cui parla Gesù. Le pecore senza pastore finiscono nelle grinfie dei sulfurei lupi.
Le regole della Chiesa in questo campo erano giudicate rigide ma serie.
RispondiEliminaOra però pare che le deroghe stiano diventando la norma.
E una volta imboccata la scivolosa china, chi ci garantisce che non arriveremo al "una canonizzazione ormai non si nega a nessuno?"