La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi, di Padre Francesco Bamonte.
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IL GIOCO DELLA MORTE
Attenzione al Blue Whale il gioco satanico della morte. Un gioco criminale che spinge gli adolescenti al suicidio attraverso agenti e manipolatori tutor del Nuovo Ordine Mondiale: dalla Francia arrivano dati allarmanti
di Cinzia Palmacci
Sono i satanisti, e l'ideologia del satanismo naturalista, gli agenti che stanno alla base di un gioco criminale che spinge gli adolescenti al suicidio attraverso agenti e manipolatori tutor del Nuovo Ordine Mondiale. C'é un concetto chiave che unisce satanisti farisei ed islamici del Corano: loro dicono che “sono scarti biologici”, goym, dhimmis murtids, dalit, ecc... Coloro che non entrano nella religione del massimalismo politico e autocratico o che non sono nati in questa elezione sono schiavi Kafir che devono essere distrutti se non accettano la conversione al demonio. Del tipo: “sono nati senza anima” oppure “sono rifiuti sociali”, ecc.. ma Dio non crea rifiuti sociali! Il gioco criminale che istiga gli adolescenti al suicidio si chiama Blue Whale. Dalla Russia è approdato in Francia, e le reti social si sono attivate per bloccare il macabro gioco che fa morire davvero, ma le visualizzazioni aumentano sempre di più e non è detto che non raggiunga altri Paesi. Blue Whale si riferisce ad una tendenza nata in Russia e legata ai social media, in cui dei ragazzi si suicidano seguendo una specie di "gioco" composto generalmente da 50 regole dettategli da un "curatore o amministratore". Il terrore si sta espandendo fra la Russia e i paesi di Kazakistan e Kirghizistan nell’Asia Centrale; attraverso giochi online si invitano i ragazzini a commettere il suicidio. In Italia non si è ancora manifestato, ma dalla Francia arrivano dati allarmanti tanto da essere segnalato a presidi e insegnanti per sensibilizzare le famiglie. È un gioco, se così è lecito chiamarlo, che comprende 50 prove: le prime di solito inoffensive, ma poi si passa di grado, svegliarsi di notte per ascoltare musiche tristi, ferirsi, non parlare con nessuno, salire su una gru, fino a quella finale di uccidersi, proprio come la balena blu che si dà la morte spiaggiandosi. Una volta iniziate le prove, non ci si può più ritirare, a causa delle minacce degli amministratori ai partecipanti e ai componenti della famiglia della stessa. Infatti ogni giocatore ha l'obbligo del silenzio con chiunque e, se volesse ritirarsi, gli amministratori minacciano il giocatore di punizioni, ad esempio, con la tortura dei familiari. Ci sono i tutor che, con pseudonimo, tengono i rapporti con chi accetta di partecipare alla sfida senza però capire il pericolo nascosto. La terribile sfida che prende di mira adolescenti e persone inclini alla depressione è nata due anni fa in Russia da un trio di ragazzi oggi in prigione: le loro motivazioni restano poco chiare e le loro spiegazioni poco credibili. Ma hanno pensato a tutto, al logo, alle musiche e alle domande in crescendo e sempre legate al tema della morte. L’idea sarebbe nata nel 2013 intorno al gruppo VKontakte chiamato F57, uno dei nomi del cosiddetto "gruppo della morte"; a questa pratica sono riconducibili circa 130 suicidi. Il gioco è stato creato da Philipp Budeikin, un ex studente di psicologia che è stato espulso dalla sua università ed è stato arrestato e condannato. Budeikin ha dichiarato che il suo scopo era quello di "ripulire" la società spingendo al suicidio coloro che riteneva come non degni di vivere: “Ci sono le persone e gli scarti biologici. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società - ha spiegato , 22enne russo Philipp Budeikin, il reo confesso studente di psicologia e ideatore del gioco - Ho fatto morire quelle adolescenti, ma erano felici di farlo. Per la prima volta avevo dato loro tutto quello che non avevano avuto nelle loro vite: calore, comprensione, importanza’’. A lui sono riconducibili 16 suicidi di altrettante ragazze. In Russia si contano già più di 150 morti, tutti ragazzi tra i 9 e i 17 anni. Questa serie di regole sono studiate per inculcare nella mente del giovane istinti depressivi, autolesionistici e suicidi. Ogni prova è ideata e studiata per far cadere i giocatori in uno stato di oblio, depressione e isolamento, sfruttando le vulnerabilità della psiche adolescenziale che è più debole e manipolabile. La portavoce del Comitato Investigativo russo, Svetlana Petrenko, ha detto che dopo aver condotto un indagine, è partito un procedimento penale con l’accusa di istigazione al suicidio. La testata giornalistica RBTH riporta: “Secondo gli inquirenti, dal dicembre 2013 a maggio 2016, i colpevoli hanno creato otto gruppi virtuali sul social network VKontakte per promuovere atteggiamenti suicidi e condurre minorenni a suicidarsi”. Una delle vittime era Galina Sibiryakova, 19 anni, di Karaganda. E’ stata trovata morta il 7 febbraio dai suoi genitori. La famiglia ha affermato che la ragazza usava il suo telefono per stare in costante contatto con qualcuno su Skype, riporta la testata giornalistica Astana Times. Al momento, le autorità in Kazakistan hanno bloccato l’accesso ai “gruppi della morte” sul social media e, nell’Asia Centrale, il Ministro dell’Interno Kalmukhanbet Kasymov ha chiesto la creazione di una banca dati nazionale degli utenti del social media. Nella capitale del Kirghizistan, la polizia ha iniziato a cercare nelle scuole controllando sui bambini la presenza di segni da tagli o messaggi sospetti nei loro telefoni. Mentre tutto ciò sembra essere una reazione eccessiva per qualcuno, altri trovano le azioni intraprese dalle autorità giustificate. Le reti social si sono attivate, dopo l’allarme per cancellare i siti o impedire la diffusione dei contenuti sospetti, ma ancora in rete si possono trovare tutor e non è certo che la rete che istiga al suicidio sia stata strappata per sempre senza che raggiunga altri Paesi. In rete ci sono veramente una miriade di esche lasciate da questa gente malata e distorta che si approfitta delle fragilità adolescenziali. Per esempio un segnale da seguire sono gli # hashtag che vengono usati. Il blocco dei siti con hashtag #SeaOfWhales, #BlueWhales, #WhalesSwimUpwards e #WakeMeUpAt420, così come #F58, e molti altri è già iniziato. Occorre saper cogliere i campanelli di allarme e saper riconoscere la navigazione dei nostri ragazzi. Il consiglio ai genitori di figli adolescenti è quello di prestare particolare attenzione ad atteggiamenti strani e inediti, a tracce di sangue sui vestiti, alla musica che i figli ascoltano e alle compagnie che frequentano; una delle prove può consistere nel silenzio per 24 ore, altro elemento che deve mettere in allarme. Ci sono sette sataniche, adescatori sessuali, manipolatori mentali, troppi spazi virtuali di perversione e di rischio per i ragazzi che non sono in grado di gestire queste situazioni più grandi di loro perché non hanno ancora gli strumenti adatti. Insomma, dopo il diabolico Pokemon go le minacce virtuali per la salute fisica e mentale dei giovani sembrano aumentare e divenire sempre più insidiose. Tutto questo non può che richiamare l'attenzione dei genitori verso gli svaghi e le "evasioni virtuali" dei propri figli.
ATTENZIONE A BLU WHALE IL GIOCO SATANICO DELLA MORTE
di
Cinzia Palmacci
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