ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 16 maggio 2017

“Un peccato contro lo Spirito Santo”

Fatima: un appello al cuore della Chiesa. Un nuovo libro per celebrare i cento anni di un Messaggio attualissimo


Esce quest'oggi un nuovo libro di P. Serafino M. Lanzetta sull'evento-Fatima, il più importante Messaggio soprannaturale del XX secolo che ancora ci interpella. Una profezia che deve ancora compiersi, una lettura celeste degli eventi storici ed ecclesiali. Fatima ci interroga sul modo in cui stiamo vivendo la nostra fede e il nostro Cristianesimo.

Due sono i capisaldi di questo grande Messaggio: una lezione di teologia della storia - Dio ci governa e non il caso o la necessità - e la richiesta dell'offerta sacrificale per riparare i peccati commessi contro i Cuori di Gesù e di Maria. In quest'ottica si comprendono i due mezzi salvifici per eccellenza: la Consacrazione della Russia e del mondo al Cuore Immacolato e i Primi Cinque Sabati del mese in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore di Dio nel Cuore di Maria.


Dalla quarta di copertina:

«Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia compiuta». Con queste parole pronunciate da Benedetto XVI a Fatima, il 13 maggio 2010, il mistero di questa grande profezia ritornava al centro della Chiesa. La terza parte del Segreto non era da leggere solo al passato, in riferimento ai martiri del XX secolo, ma era una visione di ampio respiro, riguardante il mondo e la Chiesa nel suo interno. La Russia ha diffuso abbondantemente i suoi errori nel mondo e la diga celeste che poteva arrestare lo spargere del male non ha funzionato.
Il Portogallo nel quale si sarebbe conservato il «dogma della fede» è sicuramente la Nazione portoghese, come Russia è il nome preciso di una nazione e di un’ideologia. Si potrebbe però allargare il discorso e vedere quel “Portogallo” come ogni luogo e ogni anima che, accogliendo la richiesta della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, avrebbe scampato alla rovina materiale e spirituale? Il campo è ormai devastato dal nemico. La vera fede è combattuta e si spegne. L’unica alternativa alla distruzione è il Cuore Immacolato: un luogo puro nel quale possiamo rifugiarci e così conservare la fede, la speranza e la carità; quel luogo dove abita Dio, mai sporcato dal peccato e dall’orgoglio.
Fatima è una grande lezione di teologia della storia: gli eventi non sono forze cieche che ci sovrastano, ma sono guidati dalla Provvidenza. Se l’uomo si pente e si converte, con lui cambia anche il corso della storia, altrimenti la punizione divina è inevitabile. Parole come infernopeccatosacrificiocastigo, per troppo tempo andate in disuso, ritornano con tutta la loro freschezza e ci interrogano. A cento anni di distanza dall’apparizione della Bianca Signora venuta dal Cielo l’evento-Fatima si impone per la sua attualità.

http://catholicafides.blogspot.it/2017/05/fatima-un-appello-al-cuore-della-chiesa.html

BENEDETTO XVI “IL TERZO SEGRETO DI FATIMA DEV’ESSERE SVELATO”

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“Non ascoltare la Vergine Santissima, inviata da Dio, è un peccato contro lo Spirito Santo”, questo il messaggio che lanciò Suor Lucia in un intervista rilasciata a Padre Augusto Fuentes nel Convento delle Carmelitane scalze di Coimbra. Il monito della veggente di Fatima si riferiva chiaramente alla terza parte del segreto che la Madonna le aveva consegnato nel 1917 ed oggi, in occasione del centenario dell’apparizione, è il caso di ricordare che non tutto il messaggio è stato ancora rivelato.

A conferma di ciò ci sono le parole di Padre Dollinger, amico fraterno di Benedetto XVI, che sono state pubblicate di recente sul sito ‘OnePeterFive’ tramite il racconto di Mike Hickson: “Non molto dopo la pubblicazione nel giugno 2000 del Terzo Segreto di Fatima da parte della Congregazione per la Dottrina delle Fede, il Cardinale Joseph Ratzinger disse a padre Döllinger durante una conversazione di persona che c’è una parte del Terzo segreto che non hanno ancora pubblicato! Inoltre disse a Döllinger che la parte pubblicata del segreto è autentica e che la parte inedita del Segreto parla di ‘Un cattivo Concilio e di una cattiva Messa che sarebbero arrivati in un futuro prossimo’. ‘Padre Döllinger – continua Hickson – mi ha dato il permesso di pubblicare questi fatti nella festa dello Spirito Santo e mi ha dato la sua benedizione’”.
E’ noto come Papa Giovanni Paolo II abbia deciso di rivelare parte del terzo segreto di Fatima in occasione del Giubileo del secondo millennio e non è un segreto che dopo il tentato omicidio del 1981 lo stesso Papa disse al mondo di essere stato salvato dalla Santissima Vergine di Fatima. Per quale motivo allora Woytjla ha deciso di tenere per se l’ultima parte del segreto? Suor Lucia ha detto varie volte che la terza parte della rivelazione era di esclusiva competenza del Vicario di Cristo e che spettava, dunque, ad ognuno di essi decidere se, come e quando informare i fedeli sul contenuto del messaggio.

Esistono quattro memorie scritte da Suor Lucia, ma solo un diario, consegnato nel 1944 al Vescovo di Leira, Monsignor José Alves Correia da Silva, in cui è conservato il contenuto del terzo segreto di Fatima (ovviamente il Vaticano è in possesso del messaggio). Il documento è e rimarrà secretato finché non sarà un pontefice a decidere di renderlo pubblico. Per quale motivo allora nessuno dei Papi a conoscenza del segreto ha deciso di rendere pubblico il messaggio?

La risposta ad una simile domanda la conoscono in pochi, a noi rimane solo quanto scritto da Suor Lucia su quanto visto nell’apparizione:

“Un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo (…) un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarci, attraversò una grande città mezza in rovina e tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.
(Fonte la luce di Maria)

1 commento:

  1. S'illuderebbe chi pensasse che Bergoglio è il cattivone, Ratzinger una povera ingenua e immacolata vittima, e Woytjwa, Luciani, Montini e Roncalli dei santi uomini di Dio! Le apparenze ingannano anche se l'odierno ultimo impostore che siede sul Trono di Pietro, grazie a Dio, non sembra nemmeno più preoccuparsi di far buon viso a cattivo gioco... La Sede è vacante e a quanto pare anche i cervelli di quanti si ostinano a non ammetterlo!

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