ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 13 settembre 2017

El guru di una setta mondialista

Il messaggio versione New Age di Papa Francesco
per l’Expo 2017 di Astana la massonica





Padiglione della Santa Sede ad Astana


Le dichiarazioni di El Papa argentino riguardanti le molteplici questioni sociali, lasciano sempre molto perplessi. Ci si chiede se si tratta del Papa della Chiesa cattolica interessato alla salvezza eterna delle anime o il guru di una setta mondialista promotrice del futuro “benessere” dell’umanità tramite metodi naturalisti.

Il suo ultimo messaggio ai partecipanti della molto massonica Expo International 2017 organizzata ad Astana dal 10 giugno al 10 settembre nel Kazakistan, ed avente per tema “Le energie del futuro: Azione per la durabilità mondiale”, ha un sapore New Age garantito!

Alle sfide ambientali rese di moda da un pensiero unico divenuto eco-compatibile e alla crisi ecologica dovuta, secondo la vulgata ambientalista, al riscaldamento climatico antropico, non ci si aspetti da Francesco, che si condividano a meno i dogmi ecologici, un minimo di risposte cattoliche! Non sia mai!
Le sue soluzioni sono quelle alla moda, povere proposte lamentose portate dal vento sollevato dai khmer verdi.

Lui che si interessa così poco della salute eterna delle anime, è tutto preoccupato dalla «salute del pianeta», e di conseguenza disserta sul futuro «benessere delle nostre società» che dev’essere «basato» su «una energia» «messa al servizio di ciò che ci rende migliori, di ciò che fa fiorire e fruttificare la nostra umanità, che, per sua natura, è portata verso la relazione, verso gli altri, verso la solidarietà, verso l’amore

Ciò che emerge da questo messaggio di Papa Francesco è il suo profondo pensiero ecologico, ai margini della filosofia della natura sviluppata dal movimento sincretista New Age, il quale fa dell’ecologia il suo terreno prediletto e dell’“Energia” il suo dogma chiave: «Tutto è uno, tutto è energia, tutto è divino».
A partire da ciò, la dottrina New Age teorizza una nuova era di pace e di giustizia mondiali, tramite, tra l’altro, i mezzi ecologisti e sincretisti.

Dal linguaggio di Jorge Mario Bergoglio emergono discretamente diversi cliché del New Age che si muovono su questo filone: l’influenza energetica degli esseri viventi sull’intero pianeta, la «Terra madre» vista come un’entità vivente con la quale l’uomo dev’essere in armonia, la comunicazione che l’uomo deve ristabilire con la natura, la riconciliazione «naturale» dell’umanità con la Creazione, il «divino» che si trova in ciascuno di noi, e, beninteso, l’appello all’unione sincretista di tutte le religioni e le tradizioni.
Tutti questi cliché appaiono in filigrana nel testo bergogliano:

«“I testi religiosi classici possono offrire un significato destinato a tutte le epoche, posseggono una forza motivante che apre sempre nuovi orizzonti […]. I principi etici che la ragione è capace di percepire possono riapparire sempre sotto diverse vesti e venire espressi con linguaggi differenti, anche religiosi [Laudato si’, 199]”. Per questo è importante che ciascuno scopra, nella propria fede, le motivazioni e i principi che rendono possibile o comunque favoriscono l’impegno, il coraggio di migliorare e perseverare, il vivere insieme e la fratellanza.»

Testo che prosegue dicendo:

«Il modo in cui usiamo le risorse energetiche è un indicatore di come stiamo svolgendo il compito che – secondo molte tradizioni religiose – ci è stato affidato da Dio di prenderci cura del pianeta sul quale viviamo e dei nostri fratelli in umanità, vicini o lontani nello spazio e nel tempo. Se usiamo l’energia in modo solidale e sostenibile, allora stiamo svolgendo bene tale compito. Altrimenti, no. È in gioco la nostra stessa dignità; sono in gioco la giustizia e la pace

Dal Vaticano, Papa Francesco si fa promotore della «nuova coscienza planetaria ecologica» inventata dal New Age e ripresa dagli organizzatori dell’Expo di Astana. Egli chiede agli uomini di trasformarsi essi stessi ecologicamente, utilizzando «l’energia in maniera solidale e sostenibile» per trasformare il mondo…

Noi non ci stancheremo mai di dire che il modello economico attuale, liberal-libertario, illimitato, senza freni, è una follia distruttrice per l’umanità, è principio di migrazioni, di sradicamento, di dilapidazione, di pauperizzazione, di materialismo e di individualismo. Ma l’adeguamento di questo papa progressista alle dottrine New Age ed ecumeniche, che in definitiva sono solo un rigetto del vero Dio, non potrà risolvere la crisi profonda, soprattutto spirituale, che sta vivendo l’umanità.

Il Papa San Pio X, la cui festa è stata ieri 3 settembre, aveva ben compreso che, per promuovere il «benessere della società» bisognava «restaurare tutto in Cristo».
Nella sua celebre lettera con cui condannava il movimento del Sillon: Notre charge apostolique, del 25 agosto 1910, egli ricorda il fondamento di ogni rinnovamento della società:

«No, Venerabili Fratelli – bisogna ricordarlo energicamente in questi tempi di anarchia sociale e intellettuale, in cui ciascuno si atteggia a dottore e legislatore -, non si costruirà la città diversamente da come Dio l’ha costruita; non si edificherà la società, se la Chiesa non ne getta le basi e non ne dirige i lavori; no, la civiltà non è più da inventare, né la città nuova da costruire sulle nuvole. Essa è esistita, essa esiste; è la civiltà cristiana, è la civiltà cattolica. Si tratta unicamente d’instaurarla e di restaurarla senza sosta sui suoi fondamenti naturali e divini contro gli attacchi sempre rinascenti della malsana utopia, della rivolta e dell’empietà: “omnia instaurare in Christo»

di Francesca de Villasmundo


Pubblicato sul sito Media Press Info

Le immagini sono nostre


http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2126_De-Villasmundo-Messaggio_new-age_di%20Francesco.html

Perché papa Francesco non si è chiamato Gesù II

Nel suo libro intervista con Dominique Wolton, papa Francesco dice scherzosamente sugli argentini: "Sa qual è l'affare migliore? Comprare un argentino per il suo valore e rivenderlo al prezzo che lui crede di valere". Francesco scherza anche su se stesso: "Guardi quanto è umile questo Papa, sebbene sia un argentino, si è chiamato Francesco e non Gesù II".

Foto: © DonkeyHotey, Flickr, CC BY#newsJdclhvpvnf

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