ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 25 settembre 2017

Il caffè corretto non è stato gradito

          La Bussola nel mirino dei cecchini


Cercare di spiegare la complessità di una realtà in un articolo di giornale non è facile. Ma ricorrere a degli schemi precostituiti per ingabbiarvi la realtà è sintomo di pigrizia intellettuale, nel migliore dei casi, o di malafede e disonestà, nel peggiore. Ora, riguardo alle cose di Chiesa qualcuno ha “imposto” una gabbia di interpretazione per cui tutto viene ridotto a “pro-Bergoglio” e “contro-Bergoglio”, e schiere di giornalisti vi si accodano volentieri. Così quando quattro cardinali hanno resi pubblici i Dubia presentati al Papa, in cui si ponevano questioni decisive per il contenuto della fede dei cattolici, sono stati immediatamente bollati – e da alcuni perfino sbeffeggiati – come “nemici” del Papa. Ottima tattica per evitare di discutere dei contenuti.


Vedo che sempre di più in questo tritacarne ci si vuole far rientrare a forza anche la Bussola Quotidiana, arruolandola ovviamente tra i “nemici”. Un esempio viene dall’inchiesta che l’inviato Stefano Filippi sta pubblicando su Il Giornale (qui e qui). Quando mi ha chiamato una decina di giorni fa, in un lungo colloquio telefonico ho sottolineato più volte che è sbagliato personalizzare, che non stiamo partecipando a un referendum sul Papa, che la Bussola – quando si occupa di questioni cattoliche - si preoccupa soprattutto di giudicare i contenuti e la continuità con ciò che la Chiesa ha insegnato per duemila anni (“Permanere nella verità di Cristo” era anche il titolo del libro che cinque cardinali e altri hanno scritto in occasione del Sinodo sulla famiglia); e che in questa prospettiva vanno colti anche accenti critici su parole o azioni di papa Francesco. Come non detto: leggo le prime due puntate dell’inchiesta di Filippi, mi trovo citato in entrambe, ma in uno scenario in cui appare una folla rumorosa e scomposta di siti “tradizionalisti” che urlano contro il Papa, e il sottoscritto che appare come novello Goffredo di Buglione che lancia la Crociata ma contro Roma. Alcune frasi (vere) ma messe in un contesto che confermasse la tesi dell’autore dell’inchiesta. Evidentemente a Filippi non stiamo simpatici, ma confondere le nostre posizioni con i suoi pregiudizi, non è un bell’esempio.

Più infido (come solito) il servizio di Andrea Tornielli su Vatican Insider che, riferendo ieri della Correzione firmata da 62 fra preti, teologi e studiosi (qui), lascia intendere che la Bussola sia fra i siti sostenitori dell’iniziativa per il fatto di avere pubblicato la notizia tra i primi, e quindi eccoci messi nella compagnia di siti tradizionalisti e «giornali online collegati alla fronda anti-Francesco». Sicuramente questo è anche il modo con cui Tornielli informa sistematicamente papa Francesco, con cui ha una frequentazione assidua, facendo la lista dei buoni e dei cattivi (giornalisti).

Ma anche se a Tornielli non fa piacere, la Correzione presentata ieri costituisce una notizia rilevante al punto che lui stesso è stato costretto a parlarne, così come tanti altri quotidiani e agenzie di tutto il mondo. In ogni caso un documento aperto alla firma di chiunque lo voglia, è sostenuto solo da chi lo sottoscrive, e se la firma della Bussola non c’è, è quantomeno capzioso tirarla in ballo. Peraltro il coordinatore di Vatican Insider, sa benissimo che il sottoscritto ha il coraggio delle proprie azioni: se voglio fare mia una iniziativa lo faccio apertamente, senza ricorrere a trucchetti e sotterfugi. Ma si sa, chi è abituato ad agire in un certo modo pensa che anche gli altri facciano lo stesso.

Vorrei quindi chiarire ancora una volta che la Bussola non fa parte di alcuna fronda così come il cardinale Caffarra non guidava presunte truppe anti-Bergoglio. La Bussola, essendo una testata giornalistica cattolica, si occupa di tutti i temi con il desiderio di giudicare tutto alla luce della fede e del magistero della Chiesa: non delle idee di un Papa o di un altro, ma di ciò che la Chiesa insegna da duemila anni e che ogni Papa è tenuto a trasmettere. Come scrivevo qualche giorno fa, facciamo nostra l’immagine di san Luigi Maria Grignion di Montfort che, descrivendo le persone guidate e sostenute dalla Madonna in questi che hanno la caratteristica degli ultimi tempi, parlava di «combattere con una mano e costruire con l’altra». Non sempre saremo perfetti, faremo anche noi i nostri errori come tutti, ma questa è la nostra carta d’identità. Chi dice altro mente sapendo di mentire.

E visto che in campo cattolico ormai si usa affibbiare l’etichetta “tradizionalista” in senso dispregiativo a chiunque non si allinei ai “guardiani della rivoluzione” – un po’ come in politica si usa dare del fascista a chiunque non segua il pensiero dominante – vorrei precisare che la Bussola non è un sito “tradizionalista”. Il tradizionalismo corrisponde a un filone ben preciso nella Chiesa, con caratteristiche sue proprie, che non ha niente a che vedere con la mission della Bussola. Non è un giudizio negativo su chi tradizionalista si definisce, è una semplice constatazione e richiesta di rispettare l’identità di ciascuno, anche in questi momenti in cui la tensione nella Chiesa è al massimo.

Riccardo Cascioli





Il Riassunto del lunedì. Caffè corretto


di Francesco Filipazzi 

Correzione. Storiella: ore 8.30, vibra il telefono. "E' il giorno della Correzione e voi state ancora a dormire?". Guardo, ignoro, dormo. Alle 10 dalle nebbie del dormiveglia il cervello ha un sussulto. "LA CORREZIONE?". Ebbene, un gruppo di coraggiosi cattolici, docenti e sacerdoti, ha effettivamente inoltrato una correzione filiale a Papa Francesco. Bevendo il caffè, gli internauti iniziano a capire i contorni del documento e iniziano a scambiarsi informazioni. Certo non è la correzione dei cardinali, ma in Vaticano probabilmente il caffè corretto rifilato dai 62 firmatari non è stato gradito. La giornata si svolge tranquillamente. A quanto pare la parola "eresia" contenuta nella correzione ha fatto colpo e tutti i giornali ne parlano. Cercano di scaricare la tempesta mediatica sul firmatario più noto, Ettore Gotti Tedeschi, ma ottengono solo che il diretto interessato li metta tutti in riga con una magistrale dichiarazione di fedeltà alla Chiesa. La serata si conclude con l'annunciatrice di La7 che parla di un documento di lefebvriani ed estremisti di destra anticattolici. Intanto Melloni ha detto che i firmatari sono servitori di Mammona. Detto da uno della scuola di Bologna, quella che incassa fior di soldi da mamma Repubblica! Insomma, questi stanno tutti peggio di noi. Caffè lisergico, corretto LSD. Ora attendiamo azioni da alti prelati.

L'affare Milone si ingrossa. Oscurato un po' dalla notizia precedente, Libero Milone è finito comunque su tutti i giornali denunciando di essere stato dimissionato dall'ufficio di Revisore Generale del Vaticano con metodi eterodossi. Mons. Angelo Becciu, uomo forte del corso bergogliano (e organizzatore del papocchio sullo Ius sola fra il Papa e Gentiloni) lo avrebbe messo alla porta e il capo della Gendarmeria lo avrebbe fatto firmare sotto minaccia. "Non mi sono dimesso volontariamente. Sono stato minacciato di arresto. Il capo della Gendarmeria mi ha intimidito per costringermi a firmare una lettera che avevano già pronta". Insomma, sembra che quanto a gestione del personale dietro le sacre mura ci sia qualche incomprensione, e poca misericordia. Per non avere problemi d'ora in avanti pagheranno gli stipendi con i voucher.  

Sfasciato l'istituto Giovanni Paolo II. Per non farci mancare niente, Bergoglio ha pubblicato un motu proprio, Summa Familiae Cura, nel quale azzera l'istituto per gli studi familiari Giovanni Paolo II. Nel documento si parla di "cambiamento antropologico-culturale" dell'uomo (e noi pensavamo che l'antropologia fosse sempre la stessa, ma siamo dei beceri creazionisti) e si apre alle "scienze familiari". Quali sarebbero queste scienze? Temiamo di saperlo. Per la cronaca, l'attuale Papa in quattro anni ha fatto quasi lo stesso numero di Motu Proprio del pontificato di Giovanni Paolo II. "Come è collegiale lei"...

Catalogna. Gran caos in Catalogna. Il 1 ottobre avrebbe dovuto svolgersi un referendum per decidere sulla secessione dalla Spagna. Il governo centrale ha però deciso di bloccare tutto, facendo arrestare un po' di gente importante e sequestrando le schede elettorali. La situazione è molto tesa e si rischia una balcanizzazione della regione. C'è in corso un interessante dibattito in area cattolica, fra chi sostiene che la secessione sarebbe uno schiaffo all'Unione Europea e al globalismo, mentre c'è chi preferirebbe lo stato unitario come ultimo baluardo contro la stessa UE. Va detto che la secessione catalana sarebbe tesa a trasformare il nuovo stato in un paradiso del gender e dell'immigrazione, anche peggio della stessa Spagna, ormai ombra - ma pur sempre vessillo - di una civiltà perduta. La puzza di rivoluzione colorata è comunque molto forte.

Martin. Come tutte le settimane ci occupiamo del gesuita padre Martin, il famoso sostenitore di tesi omoeretiche promosso ad alti incarichi in Vaticano. Mentre sparuti cattolici veri hanno protestato fino a far cancellare molte delle sue conferenze in giro per il mondo, i gesuiti americani lo hanno difeso, ribadendo che "tutti i libri di padre Martin sono scritti con il pieno consenso dei suoi superiori religiosi e in conformità con le linee guida di pubblicazione della Chiesa cattolica”. Noi invece inizieremo a perorare la causa di beatificazione di Clemente XIV, che soppresse l'ordine. Unico uomo vero in un mondo falso.

Il tantra alla gregoriana. Rimanendo in ambito fallico, segnaliamo un grande incontro all'università gregoriana, dal titolo "Illuminazione e via tantrica", incontro fra cristiani e induisti. Per chi non lo sapesse, il tantra è una di quelle dottrine, composta da vari testi il cui studio sarebbe molto complesso, che mescola assieme insegnamenti spirituali e tradizioni esoteriche di varie religioni orientali. In occidente generalmente se ne parla solo in virtù delle pratiche sessuali legate ad essa. Alla gregoriana probabilmente diranno un mucchio di idiozie, ci chiediamo che illuminazione potrebbe dare al cristianesimo la via tantrica...

Germania, boom dei populisti. In Germania la CDU-CSU della Merkel è crollata alle elezioni, mantenendo la maggioranza relativa, incaricata di formare il nuovo governo, ma registrando il peggior risultato dal '49. C'è stato invece un balzo in avanti dei sovranisti di AFD (senza contare le forze antisistema di estrema sinistra), che entrano in grande stile al Bundestag con quasi 100 parlamentari. Lo sconfitto vero della tornata elettorale è però il SPD. Minimo storico e grandissima figuraccia di Schulz. Lo proporremo nel ruolo di Kapò.
http://www.campariedemaistre.com/2017/09/il-riassunto-del-lunedi-caffe-corretto.html

“Gestire gli obiettori di coscienza facendo lo gnorri: il metodo Jorge” di Finan Di Lindisfarne



Assistiamo in questo momento ai pietosi Tweet di Padre Spadino (https://mobile.twitter.com/antoniospadaro/status/912030527565238272) che accusano di giansenismo i promotori della Correctio Filialis.
A parte il fatto di dimostrare una totale incompetenza in filosofia e dottrina, queste frecciate velenose mi fanno avere una consapevolezza strategica:
con queste persone non esiste il dialogo.
Non ammettono di essere contraddetti e negano l’evidenza.
E chi nega l’evidenza è sempre una persona che fa danni.
Loro che promulgano il dialogo, i ponti e tutta la retorica che volete, mettono invece in mostra tutta la loro subdola cattiveria.
Come sempre, quando la bestia viene messa in condizioni di uscire allo scoperto, comincia a sbavare e ad attaccare usando ogni maldicenza.
Viene da ridere quando si rileggono dei magistrali passaggi come il seguente:
In questo articolo non recente, Bergoglio diceva:
Non si può correggere una persona senza amore e senza carità. Non si può fare un intervento chirurgico senza anestesia: non si può, perché l’ammalato morirà di dolore. E la carità è come una anestesia che aiuta a ricevere la cura e accettare la correzione. Prenderlo da parte, con mitezza, con amore e parlagli”.
La correzione fraterna è un atto per guarire il corpo della Chiesa. C’è un buco, lì, nel tessuto della Chiesa che bisogna ricucire. E come le mamme e le nonne, quando ricuciono, lo fanno con tanta delicatezza, così si deve fare la correzione fraterna. Se tu non sei capace di farla con amore, con carità, nella verità e con umiltà, tu farai un’offesa, una distruzione al cuore di quella persona, tu farai una chiacchiera in più, che ferisce, e tu diventerai un cieco ipocrita, come dice Gesù. ‘Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio….’. Ipocrita! Riconosci che tu sei più peccatore dell’altro, ma che tu come fratello devi aiutare a correggere l’altro”.
Del Signore sempre c’è la croce, la difficoltà di fare una cosa buona; del Signore è sempre l’amore che ci porta alla mitezza. Non fare da giudice. Noi cristiani abbiamo la tentazione di farci come dottori: spostarci fuori del gioco del peccato e della grazia come se noi fossimo angeli… No! E’ quello che Paolo dice: ‘Non succeda che dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato’. E un cristiano che, in comunità, non fa le cose – anche la correzione fraterna – in carità, in verità e con umiltà, è uno squalificato! Non è riuscito a diventare un cristiano maturo. Che il Signore ci aiuti in questo servizio fraterno, tanto bello e tanto doloroso, di aiutare i fratelli e le sorelle a essere migliori e ci aiuti a farlo sempre con carità, in verità e con umiltà”.]
Con queste parole Bergoglio aveva già da tempo autorizzato a correggersi fraternamente.
Ed è quello che hanno fatto questi cattolici veri, che hanno deciso, preoccupati, di far presente al Papa che non esiste solo l’ecologia, ma una cosa chiamata “Dottrina”. La Chiesa si fonda da secoli su di essa e chi svirgola incorre nel grave pericolo dell’eresia. Una cosa tanto semplice.
Invece quest’uomo, compresi i suoi cortigiani, si complica la vita, rendendola, ahimè, molto complicata a tutto il gregge.
Nella Bibbia Dio, quando si rivolge agli uomini, li invita sempre a non deviare né a destra né a sinistra” riferendosi alle leggi che ha dato.
Gesù Cristo disse di essere venuto a portare a compimento la legge:
(Matteo 5,17-19) «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
L’atteggiamento di Bergoglio e dei suoi cortigiani gesuiti è proprio quello di TOLLERARE LA TRASGRESSIONE. In che modo? Dicendo che anche nella trasgressione c’è del buono, che chi è nel peccato mortale è anche contemporaneamente nella grazia, che il bianco è anche nero, perché la Misericordia di Dio copre tutto. Quasi quasi il peccato diventa una virtù, a sentirli parlare.
Questo per quanto riguarda il divorzio, l’omosessualità, accostarsi all’Eucaristia NON in stato di grazia, mescolare le verità di fede con dottrine errate, eccetera.
Ma guai a chi non è sensibile al problema del riscaldamento globale!
(A tal proposito leggete questa lettera di 2 anni fa di uno scienziato al quale non è stata data alcuna risposta: https://cronicasdepapafrancisco.wordpress.com/2015/11/15/laudato-si-uno-scienziato-scrive-a-papa-francesco/)
Ed il metodo è sempre il medesimo.
Quello dello GNORRI.
E torno a ribadire la mia umile visione delle cose.
Nonostante l’evidenza incredibile di questa lettera (https://anonimidellacroceblog.wordpress.com/2017/09/24/le-sette-eresie-di-amoris-laetitia-ecco-il-documento-della-correzione-di-finan-di-lindisfarne/) e anche l’atteggiamento di umiltà filiale con cui è stata scritta, ecco come il minestrone viene cucinato:
La caccia dei media al tradizionalista è cominciata!
Mentre da Santa Marta la cosa verrà gestita attraverso lo “GNORRISMO” e un paio di battutine a qualche microfono su quelli che vivono il rigore ma sotto sotto nascondono una patologia mentale.
Queste sono le argomentazioni, in sostanza, del Vicario di Cristo:
CHI DIFENDE LA DOTTRINA CATTOLICA E’ UN MALATO MENTALE.
E la cosa si limiterà a questo.
Ecco come Bergoglio costruisce i ponti.
Ponti costruiti sulle macerie della retta Dottrina.

Finan Di Lindisfarne

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