ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 4 settembre 2017

Il latte, non si può più rimettere nel cartone?


Il Riassunto del lunedì. Delirio autodistruttivo negli USA


Fine della civiltà statunitense. Negli Stati Uniti è esploso definitivamente il delirio autodistruttivo. O forse è solo un aumento del consumo estivo di allucinogeni? Fatto sta che dopo aver distrutto le statue dei confederati, si sono rivolti alle statue di Cristoforo Colombo, reo in pratica di aver scoperto l'America e di aver poi sterminato i nativi americani. Ripetiamo. Gli statunitensi accusano Colombo di aver scoperto l'America. In realtà è un fenomeno relativo a qualche grande città però certe immagini sono davvero apocalittiche. La rimozione della statue sembra una specie di rimozione della civiltà. Sicuramente del cervello.

La messa dei giovani? Il Catholic Herald ha pubblicato un numero dal titolo "Is this the Mass young people want?". All'interno si parte dalle frasi papali sulla riforma liturgia irreversibile, per giungere ad alcune considerazioni sulla partecipazione dei giovani alla messa tridentina. "Pope Francis con irreversibilità vorrà dire che una volta rovesciato il latte, non si può più rimettere nel cartone?", spiega un simpatico Matthew Schmitz. Nei prossimi giorni proveremo a tradurre l'articolopubblicato sul sito internet del Magazine. 
Postilla. Ci sono in corso isterie collettive fra i sostenitori dello sfascio liturgico. Stanno urlando NO da due giorni, per rispondere al titolo del settimanale inglese. La loro voce stridula si sente a chilometri di distanza: poveretti, gli hanno rovinato l'estate. 
  
Nuovo libro intervista di Bergoglio . In un nuovo libro che uscirà a breve, Bergoglio spiega alcuni particolari della sua vita, fra cui il fatto che è andato da una psicologa ebrea negli anni scorsi. Ha fatto molto scalpore, ma quello che secondo noi dovrebbe essere verificato all'uscita del libro è un pensiero sulle unioni civili. In pratica Bergoglio dice "quello fra uomo e donna è matrimonio, il resto sono unioni civili". Sembra quindi un'esplicita accettazione delle unioni civili. Sarebbe dirompente, quanto inaccettabile. I giornali non riportano il resto della frase. Ci sembra però fuori luogo che molti araldi della contestazione alla legge sulle unioni civili prendano questa frase come se fosse un appoggio alla loro causa. Quindi tutto il casino dei mesi scorsi era solo una questione di semantica? Perché dunque la legge Cirinnà sarebbe sbagliata? Possiamo unire civilmente i cani con gli uomini, basta che non pronunciamo la parola matrimonio? Speriamo vivamente che la frase del libro sia più chiara, ma l'andazzo di questo papato probabilmente ci deluderà.

Il cardinal Sarah asfalta James Martin e rilancia la controriforma liturgica.Probabilmente più di uno in Vaticano sta pensando di rispolverare qualche teoria suprematista del KKK. Il cardinal Sarah sembra aver deciso che la follia di James Martin, il gesuita gay friendly (quello che vuole evidentemente farci sapere qualcosa) deve in qualche modo essere contestata e ha pubblicato un intervento sul New York Times nel quale di fatto seppellisce il ben poco intelligente sacerdote. Sarah ha anche pubblicato un intervento sul mensile cattolico "La Nef" nel quale spiega che è necessario riconciliare i due riti romani. A noi sembra che si voglia provare a tridentinizzare il messale di Paolo VI, il che non sarebbe certo un male, posto che il messale di San Pio V non va assolutamente consegnata all'oblio.

Stuprare è bello. La sinistra italiana, dopo un aberrante caso di stupro a Rimini, ad opera di quattro immigrati, fra cui un richiedente asilo, non sa più dove nascondersi. I militanti di quell'area politica sono definitivamente usciti di testa e hanno iniziato a scrivere in giro frasi assurde per giustificare lo stupro. Un mediatore culturale ha anche detto che lo stupro è come un rapporto normale: certo, all'inizio la donna si ribella un po', ma poi la smette, magari gradendo pure.

Apostasia delle Opere. Nel travaglio interiore a Comunione e Liberazione, è emerso un grande esponente dell'apostasia esplicita di quel movimento. Vittadini, fondatore della Compagnia delle opere, ha pronunciato un discorso memorabilenel quale di fatto propone una società in cui i cristiani sono comunisti, i comunisti sono cristiani, gli atei sono cristiani, i cristiani sono atei... lui non vuole essere un muro, ma un materasso. Magari Eminflex, con interni in lattice. Le doghe in legno completano il quadro.

Adorato un elefante in una chiesa spagnola. In una chiesa spagnola hanno adorato Ganesha, il dio elefante indiano. Non vediamo sinceramente cosa ci sia di male, d'altronde tutte le religioni cooperano alla pace nel mondo, che sarà mai un elefante. Mica era un vitello d'oro! 

Pellegrinaggio del Summorum Pontificum. Ricordiamo a tutti che dal 14 al 17 settembre si svolgerà a Roma il pellegrinaggio del popolo del Summorum Pontificum. Quest'anno cadono i 10 anni del Motu Proprio. Campari&deMaistre sarà in loco. Non mancate.
di Francesco Filipazzi
http://www.campariedemaistre.com/2017/09/il-riassunto-del-lunedi-delirio.html


Quarantaquattro gatti "senza padrone" fanno tanto paura?


Nella cantina di un palazzone
tutti i gattini senza padrone
organizzarono una riunione
per precisare la situazione.

Quarantaquattro gatti,
in fila per sei col resto di due,
si unirono compatti,
in fila per sei col resto di due,
coi baffi allineati,
in fila per sei col resto di due,
le code attorcigliate,
in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue,
più due quarantaquattro!

Cosa c'è da temere da qualche dozzina di gatti, spelacchiati, senza un euro, costantemente divisi e rivali fra di loro?
Al limite quei quarantaquattro gatti potrebbero essere annoverati nella schiera degli "anarchici" idealisti...
Una specie, in via d'estinzione, di individui degni di essere ingozzati "per legge" con psicofarmaci alienanti...

Eppure quei quarantaquattro gatti "senza (il) padrone" ( del mondo, il grande seduttore  nemico dell'uomo)  stanno meritando la gloria dei discorsi  personalizzati e preannunciatidell'Australe e la gloria degli articoli intimidatori dei gozzoviglianti e ricchi liturgisti "alla moda" nonchè quelli " a comando " dei turiferari pronti a mutar casacca dopo ogni conclave...

Quei quarantaquattro gatti fanno paura ai dittatori del "pensiero unico" perchè sanno benissimo che quando Dio vorrà,  con la potenza dello Spirito Santo e l'intercessione della Madonna Santissima e di tutti i Santi :
" si unirono compatti, in fila, le code attorcigliate " per resistere al progressimo imperante che sta deturpando il radioso volto di Santa Madre Chiesa.

Pian piano i quantaquattro gatti convinceranno " tutti i gattini senza padrone " a resistere ai dittatori del pensiero unico ritornando al Vangelo per liberare dalle infernali catene la Santa Madre Chiesa.


 
Immagine: Le pagine di Lo' QUI )

Video Youtube:  ( QUI )

 Quarantaquattro gatti ( QUI ) con il video originale dello Zecchino d'Oro del 1968 ( QUI )

Pubblicato da Andrea Carradori 



La "deriva tradizionalista" e la (prima) reazione del Papa mentre i piragna liturgici s'ingozzano


Alcuni giorni fa il Papa ha parlato ai "partecipanti alla 68.ma settimana liturgica nazionale" ( QUI ).

Alcuni osservatori hanno messoquel discorso in relazione   con una telefonata che il Papa aveva fatto all'inizio di luglio ad un parroco della diocesi di Verona dopo che gli aveva mandato una lettera nella quale il Sacerdote confessava di essere particolarmente preoccupato a causa della crescente "deriva tradizionalista" nella liturgia.

A seguito della telefonata del Papa il Parroco in alcune interviste aveva anticipato: «Il Santo Padre mi ha rivelato che intende affrontare personalmente questo tema e preparerà un intervento scritto. Parlerà a un prossimo congresso per liturgisti, per dare linee chiare. ..."(Cfr. L'Arena QUI )

Cosa aveva scritto il Parroco di San Giorgio in Braida al papa? 

"Nella lettera don Rizzini riflette anche sull’applicazione del Concilio Vaticano II e di un certo “revival” del tradizionalismo.
Un’analisi – riferisce Il Corriere del Veneto – che il pontefice ha apprezzato, ma su cui il sacerdote non vuole entrare nei dettagli. 
“È stata una missiva riservata e sono stupito che si sia sparsa la voce”, questo il suo unico commento". ( Cfr. Faro di RomaQUI )


«Nella mia lettera a papa Francesco sottolineavo proprio il valore e l’esempio di apertura e di modernità di don Primo e di don Lorenzo, contrapponendoli a una certa deriva tradizionalista che vedo, purtroppo, avanzare nella Chiesa cattolica, in particolare per quanto riguarda la liturgia» (Cfr. L'Arena QUI )

Il discorso del Papa del 24 agosto scorso sarebbe stato dunque "ispirato" anche dalla lettera  che don Rizzini, impaurito per la recrudescenza della deriva tradizionalista nella liturgia, gli aveva mandato e dal successivo colloquio telefonico.

Purtroppo, come avviene spesso, la "missiva riservata"  è stata resa pubblica: "sono stupito che si sia sparsa la voce” è stato il sincero  commento dello stesso  parroco (v.sopra).

Ci schieriamo a fianco di don Rizzini ogni qual volta quel bravo parroco percepisce dal web il pericolo della deriva tradizionalista.

Ne ha comunque motivo!

Quante volte noi, colpevoli per primi, persino nei siti che dovrebbero parlare di liturgia e di spiritualità cattolica andiamo oltre gli steccati permettendo la pubblicazione di commenti rozzi e violenti, sempre coperti dall'anonimato, che farebbero impallidire chiunque.

Non ci sono scusanti per le nostre colpe e per le nostre mancanze di spiritualità.

Ci scusiamo dunque con don Rizzini per la percezione di pericolo che il mondo tradizionalista gli potrebbe incutere.


Can che abbaia non morde... potremmo dire a nostra parziale giustificazione: nella realtà, fuori dalle tentazioni del web, i feroci mastini sono dei cucciolotti... quasi sempre vittime del bullismo da parte delle consorterie, delle lobby  liturgiche post conciliari che allegramente, tanto allegramente, hanno divorato e continuano a divorare tutto: dalle cattedre alle cantorie... come dei piragna!

Ogni tipo di sopraffazione, come quella che si è avuta nell'immediato post concilio, produce, com'è logico e normale, la reazione opposta  dai toni accesi e talvolta eccessivi.

Nel citato discorso "riparatore" del Papa ai "partecipanti alla 68.ma settimana liturgica nazionale" ( QUI ) ci sembra tuttavia di percepire un lapsus allorchè il Sommo Pontefice ha definito "disinteressato lavoro" l'operato del Consilium ( che non va confuso con il Concilio che era già terminato).

Excusatio non petita, accusatio manifesta: la definizione di"disinteressato lavoronon chiarisce affatto le ombre circa le presunte "offerte"  per i lavori del Consilium . 

Il "disinteressato lavoro" non fa dimenticare affatto le infiniteingiustizie legate alla gestione attuale e passata degli spazi liturgici.


Ognuno si tenga dunque le legittime paure per la "deriva tradizionalista" quando si leggono sul web frasi ispirate  dalla nostra dabbenaggine e dalla nostra congenita stupidità:  è giusto e cristiano denunciarle fermissimamente "senza se e senza ma"!

La "deriva tradizionalista" è però tanto fumo, sul web, mentre il tanto arrosto sta nella pancia dei freddi piragna della liturgia...

E le stelle stanno a guardare... fra una prevaricazione e l'altra...

AC

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