ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 20 novembre 2017

Si va indietro e non avanti!

Riforme controriforme e rivoluzioni: cosa sta accadendo dentro la Chiesa oggi?


Cari Amici, come ben sapete in questo sito ci occupiamo di sana apologetica Cattolica, della sua dottrina, della sua storia e – “cooperatori della Verità” – cerchiamo di non essere “autoreferenziali”, ma di ascoltare e seguire i veri maestri, cerchiamo umilmente di procedere col discernimento della sana ragione in obbedienza alle Leggi divine in Cristo Gesù per mezzo della Sua santa Chiesa e, proponendoci molte domande, cercare delle risposte cattoliche.
Fin dai primi giorni della sua elezione a sommo Pontefice, Papa Francesco ha da subito manifestato il legittimo e santo desiderio di “Riforma” della Curia Romana, si veda qui, e, sempre legittimamente, ha creato un piccolo gruppo di cardinali per dare vita ad un “Consiglio” più ristretto che lo aiutasse in questa decisione. Tutto legittimo sia ben chiaro, altri Papi prima di lui hanno creato questo “Consiglio” e tutti i Papi, ognuno nel suo piccolo, hanno portato novità e trasformazioni all’interno della Curia Romana, perciò nulla di nuovo.

La vera Riforma che si doveva fare, in verità, nasce già con san Pio X ed è un peccato che la maggior parte della gente e delle Membra della Chiesa non lo sappiano, ed altri che facciano finta di non sapere! Con la condanna del Modernismo, san Pio X, aveva però portato allo scoperto le trame dei RIVOLUZIONARI della Chiesa i quali, tanto per farla breve, trovarono nel sacerdote – scomunicato – Buonaiuti, il loro mentore, il loro “guru” della RIVOLUZIONE, facendo proprie le sue devastanti parole che furono e sono il vero programma di questi rivoluzionari: “Bisogna riformare Roma con Roma….” il che significava che la riforma che intendevano era della “nuova teologia” (la nouvelle theologia) la quale doveva filtrare e passare nelle mani di coloro che dovevano riformare… I GESUITI, ma anche alcuni domenicani e francescani. Per i Gesuiti consigliamo di approfondire i tre studi che abbiamo fatto qui:
Consigliamo anche l’articolo di Francesco Agnoli, da La Nuova Bussola Quotidiana, che conferma, seppur indirettamente, il nostro duro lavoro:  I papi e i gesuiti: quanti cartellini gialli. Così come per il gesuita Karl Rahner, suggeriamo i seguenti approfondimenti qui….
Perdonateci tutta questa serie di collegamenti ma… se si vuole davvero capire la situazione è necessaria una minima informazione. Ora vediamo quello che davvero ci interessa di più.
RIFORMA E CONTRORIFORMA
Chiariamo i termini poiché la confusione dilaga e regna sovrana. Consigliamo l’approccio alla verità attraverso la dettagliata spiegazione della storica Angela Pellicciari: “…gran parte della nostra classe dirigente si rivela estimatrice della Riforma protestante, sicura che tutti i mali della penisola derivino dalla presenza della Chiesa e di teste coronate cattoliche. Perché? La prima risposta potrebbe essere: perché non conoscono la storia, né la teologia, né hanno mai letto una riga di quanto scrisse Lutero…” (vedi qui il resto, perché è imperdibile).
Il “Lutero riformatore” nasce come idea, e come titolo, solo dal 1700 e con l’aiuto della Massoneria, di fatto egli fu un vero rivoluzionario eretico e non un riformatorevedi qui.
CONTRORIFORMA è fuorviante perché si da così per scontato che quella protestante fu una vera “Riforma” per la quale la Chiesa reagì con una… controriforma… In verità la vera Riforma fu proprio quella della Chiesa attraverso il Concilio tridentino; il Catechismo, in risposta al catechismo rivoluzionario di Lutero; la nascita dei seminari per la formazione dei sacerdoti, e così via. Per comprendere la situazione, si legga anche il famoso “Sacco di Roma“, presentando il quale il prof. de Mattei precisa: “La Chiesa vive un’epoca di sbandamento dottrinale e morale. Lo scisma è deflagrato in Germania, ma il Papa non sembra rendersi conto della portata del dramma. Un gruppo di cardinali e di vescovi propugna la necessità di un accordo con gli eretici. Come sempre accade nelle ore più gravi della storia, gli eventi si succedono con estrema rapidità….” vedi qui il resto.
Dietro la rivoluzione di Lutero più che un sincero spirito di purificazione si scorge un’inspiegabile insofferenza verso Roma e mal celate ragioni politiche. Lutero parla unicamente ai principi tedeschi, dimenticando l’universalità del messaggio cristiano, e invita alla battaglia contro un nemico soprannaturale: il papato che, per lui, è istituito da Satana.. Dietro la cosiddetta “controriforma”, invece, troviamo l’autentica Riforma della vita della Chiesa, atta a porre un riparo e un freno alla deriva non solo protestante, ma anche etica e morale interna alla Chiesa.
Torniamo all’oggi….
Papa Francesco ha da sempre parlato di “riforme” ma, per la verità, ciò a cui stiamo assistendo oggi è una imposizione di “riformulazione delle dottrine e dei Sacramenti“! Vorremo tanto sbagliarci e trovare qualche Lettore che ci porti le prove per dire che non è così, attualmente i fatti sono questi. Una serie di riflessioni di Padre Giovanni Scalese dal suo “Querculanus“, ci aiuta ad addentrarci all’interno di una serie di questioni che sono all’origine di quella che oggi è la grande confusione interna alla Chiesa.
L’aspetto più grave e incisivo sulla questione, lo condividiamo dalle parole di Padre Scalese che facciamo nostre:
“… la cosa che piú colpisce, in questo fervore di riforme, è che finora non s’è visto nulla di veramente “nuovo”. Almeno per il momento, ci si è limitati a tornare su questioni che erano state già ampiamente dibattute e chiarite. A cosa sono serviti i due Sinodi, l’esortazione apostolica Amoris laetitia, e tutto ciò che ne è seguito, fino ad arrivare al nuovo Pontificio Istituto teologico per le scienze su matrimonio e famiglia, se non a rimettere in discussione quanto era stato già precedentemente definito? Si dirà: ma le situazioni cambiano. Certo; e proprio per questo la Chiesa ha sempre esercitato un discernimento sulle nuove realtà per offrire ai fedeli i criteri di giudizio per affrontarle. Ma non è questo che è stato fatto con gli ultimi interventi. Con questi ci si è limitati a riaprire il dibattito sulle questioni già risolte, senza fornire nuovi criteri per confrontarsi con le nuove situazioni, a parte un generico rinvio a un non meglio precisato “discernimento pastorale”. Ora si vorrebbe fare lo stesso con l’enciclica Humanae vitae. In campo liturgico si è tornati alla situazione precedente all’istruzione Liturgiam authenticam. Invece di andare avanti, si torna indietro. Piú che riforme, a me paiono tanto… controriforme.” (cliccare qui testo integrale)
Ecco perché parliamo di rivoluzione e non già di riforma! Si va indietro e non avanti, si stanno riaprendo dibattiti che in verità furono ampiamente risolti dalla Chiesa attraverso Documenti magisteriali pontifici che oggi, a quanto pare, non avrebbero più valore… Papa Francesco cita sempre e solo più se stesso, e se cita i predecessori è per modificarne il senso, come è il caso di Avvenire che interviene per distruggere la Humanae Vitae di Paolo VI, vedi qui.
Riaprire dunque dibattiti dai Pontefici passati dottrinalmente chiusi, perché? Come persino il caso dell’eutanasia chiaramente condannata dalla Chiesa, senza se e senza ma, vedi qui, o il caso della “rifondazione” dell’Istituto per la Famiglia che, fondato da san Giovanni Paolo II è stato chiuso (???) per essere riaperto, affidandolo così nelle mani dei peggiori eretici con i quali il Papa oggi si è voluto circondare.
A dirlo non siamo solo “noi” ma anche una serie di interventi del teologo domenicano Giovanni Cavalcoli cliccare qui; l’eresia del segretario, vescovo della CEI; la riabilitazione di Lutero da parte del Pontefice; e quella supplica al Santo Padre Francesco a prendere le distanze dalle diffamazioni (vere e proprie eresie) dottrinali attribuitegli dall’amico Scalfari….
A rigor dei fatti ci troviamo oggi, a distanza di cinque anni, non già ad una riforma della Curia Romana come aveva avviato lo stesso Benedetto XVI, ma se in questo stiamo ad uno stallo chiarissimo, altrettanto chiaro è che si sta usando il concetto nobile della Riforma, per riaprire tutta una serie di questioni dottrinali in verità già risolte dai Papi predecessori e, dunque, dal magistero della Chiesa, riaperte invece oggi per essere ribaltate e riformulate contro la Dottrina Cattolica.
Non a caso il prof. Roberto de Mattei fece una serie di incontri, dal gennaio c.a. dal titolo interessante e significativo: “A 500 anni da Lutero, Controriforma o Riforma Cattolica?” Trento con il Concilio fu una vera RIFORMA della Chiesa, non una contro-riforma dal momento che Lutero non riformò un bel nulla, al contrario, la sua fu una vera rivoluzione contro la Chiesa e il Papato, quella stessa rivoluzione a cui stiamo assistendo oggi, per un golpe fatto dai Modernisti dentro la Chiesa.
Suggeriamo anche altri articoli per comprendere la situazione e che sono l’equivalente delle Note, a prova delle nostre modeste riflessioni:
Laudetur Jesus Christus

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