ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 11 novembre 2017

Troppi spunti?

BESTIARIO CLERICALE. ANTIPATIA PER BENEDETTO? – FERRARA, VESCOVO CONTRO POPOLO DELLA FAMIGLIA. – CUPICH: FEDE, TEXAS, E LGBT. – ROSARIO BLOCCATO DA FB. – NIENTE DIALOGO A GROTTAGLIE. – SAGGEZZA DI ARINZE.


Il problema, con Bestiario Clericale, è che ci sono ogni settimana troppi spunti, ahimè, da offrire allo sguardo dei lettori di Stilum Curiae.
Antipatia per Benedetto?
Cominciamo con un tweet di Rorate Coeli, che dà conto e critica il commento di Pope_News. C’è una foto di Benedetto XVI, e la didascalia: “Benedetto riceve il vescovo Rudolf Voderholzer e una delegazione di Ratisbona lunedì 6 novembre. Per qualcuno “nascosto dal mondo” ci sono un sacco di foto-opportunity”. E Rorate Coeli commenta, non a torto: “Questo odio di papa Benedetto da parte di un account chiamato ‘Pope News’ è davvero realmente bizzarro. Non c’è bisogno di deridere Benedetto per proteggere Francesco!”.

Ferrara, il Popolo della Famiglia, il decreto vescovile
Un altro caso, decisamente più serio, coinvolge il nuovo vescovo di Ferrara, mons. Perego, e Il Popolo della Famiglia. Che come il nome indica si occupa di un tema che alla Chiesa dovrebbe stare a cuore. Almeno così si diceva fino a qualche tempo fa. Un parroco di Ferrara ha ospitato un incontro nella sua parrocchia con gli esponenti del Popolo della Famiglia. Il che gli è valso un decreto formale e ufficiale di rimprovero. Che potete leggere qui sotto.



Il Popolo della Famiglia non è rimasto silenzioso. Come potete vedere qui.
Citiamo solo una frase delle reazioni: “Perego vuole fare il vescovo pilota che fa politica e considera il Popolo della Famiglia un avversario politico cui negare addirittura il diritto di parola – attacca Adinolfi -. Accoglienza è la parola più amata da Perego, ma per tutti tranne il Pdf. Non ama il nostro partito e pare ossessionato dalla necessità di ‘de-negrizzare’ la sua diocesi: a dispetto del suo predecessore, Luigi Negri, Perego vuole essere gradito al colore politico che domina nella sua diocesi, tifa esplicitamente per lo ius soli, fa pressione sulle Camere affinché sia subito approvato, così come nei nove anni alla guida della fondazione Migrantes ha sempre fatto propaganda per la migrazione indiscriminata e un distorto concetto di ‘accoglienza’”. “Da figli della Chiesa siamo pronti a dare battaglia per i nostri spazi di agibilità e a difesa dei sacerdoti coraggiosi che ci ospitano perché credono che con le nostre parole sia resa testimonianza alla verità, anche se è una verità scomoda” annuncia il presidente nazionale del Pdf a cui non va proprio giù che “vengano serrate le porte a noi – che negli ultimi anni abbiamo parlato in centinaia di sale e teatri parrocchiali – mentre si concedono gli altari a Renzi e alla Bonino, sostenitori della legge Cirinnà e di quella sull’eutanasia”.



E in effetti tutti abbiamo visto le foto di Renzi in chiesa, come quelle di Leoluca Orlando – alla vigilia delle elezioni siciliane, sempre in Chiesa – abbiamo visto Emma Bonino, capofila degli abortisti italiani, sempre in chiesa, e potete vedere una foto del presidente del Senato, Grasso, a presentare il suo libro sempre in chiesa. Dimentichiamo qualcuno? Ah sì, Laura Boldrini, anche lei in chiesa. Ci aspettiamo una raffica di decreti vescovili. Ah no, loro sono del PD…


Cupich invita ad abbandonare ciò in cui i cattolici credono?
Ci spostiamo negli Stati Uniti, dove a Chicago c’è il card. Blaise Cupich che è generoso, verso Bestiario. Come potete vedere qui sotto parlando all’Unione Teologica Cattolica ha detto che intraprendere il “discernimento”, termine caro al Pontefice, significa che dobbiamo essere pronti “ad abbandonare le nostre convinzioni di fede più care”. Commenta chi ha postato la notizia su Twitter: il cardinale vuole che i cattolici lascino ciò in cui credono.



Sempre Cupich, questa volta commentato da Ignatius Insight, nelle sue parole dopo la strage compiuta in una chiesa in Texas qualche giorno fa. “Interessante: nessuna menzione del male, del peccato, di Gesù Cristo, di Dio, della speranza eterna (o persino della misericordia). Ma c’è un accenno a ‘pensieri e preghiere’”. Di che cosa parla il porporato? Di controllo delle armi, di controllo statale sulla salute mentale, e di altre cose certamente giuste. Che però forse erano di pertinenza più di un uomo politico, che di un uomo di Chiesa.


Non c’è due senza tre. E allora vi diciamo che proprio l’altrieri il solito Cupich ha tessuto lodi sperticate del gesuita James Martin, l’avvocato della causa LGBT, autore discusso di un discusso libro. “E realmente uno dei, se non il principale evangelizzatore della Chiesa oggi – ha detto il cardinale parlando all’Università di Chicago – specialmente per la gente giovane”. Martin chiede che la Chiesa cambi il suo insegnamento sull’omosessualità e sugli atti omosessuali. “Apprezzo quello che sta facendo – ha detto Cupich – . Credo che abbia un messaggio meraviglioso, e apprezzo il modo in cui porta il suo messaggio alle persone”.
Grottaglie, un convegno, un’epurazione…
Torniamo in Italia, e andiamo a Maruggio.
Uno scrittore cattolico di Maruggio, Pierfranco Bruni, lamenta di essere stato cancellato da un dibattito, per cui erano già pronti i manifesti, e a cui doveva partecipare mons. Viganò, perché ha posizioni critiche verso l’attuale politica ecclesiastica. Potete trovare su La Voce di Maruggio la storia; qui pubblichiamo qualche riga della protesta: “La chiesa di Bergoglio epura nel nome della bugia fingendo un dialogo falso. Ieri venerdì 27 ottobre a Grottaglie con la presenza di monsignor Viganò si è consumato un atto di Inquisizione. Ai Padri Minimi è stato dato il diktat sul mio nome nel moderare la manifestazione. Pare che sia venuto dalla Santa Sede. Perché? Semplice e banale. Perché la mia posizione non è in linea con il relativismo bergogliano. Quindi il confronto tra me e Viganò non era gradito. Anzi infastidiva una voce libera. Ecco perché Venerdi 27 ottobre 2017 non ero a Grottaglie. Addirittura al manifesto iniziale è stato sostituito un nuovo manifesto. Intanto i comunicati stampa erano già partiti con il mio nome”.


Qui potete vedere i due manifesti….
Il rosario da fastidio e FB. E allora lo blocca.
Sul Sussidiario.net abbiamo letto invece una storia che ha dell’incredibile. E cioè: perché un prete che prega su Facebook deve essere bloccato ripetutamente su Facebook? La storia che viene da Gatteo Mare, in provincia di Forlì Cesena, e ha davvero dell’assurdo. Senza particolari motivi Facebook ha bloccato il profilo di Don Mirco Bianchi (questo il nome del parroco vulcanico a cui hanno più volte oscurato il rosario diffuso via web). Evidentemente a qualcuno dà fastidio che un prete con una preghiera online produca tutte quelle condivisioni e like: il prete ha fatto un ‘boom’ di visualizzazioni con la sua iniziativa di recitare in diretta il rosario a mezzanotte e mezzogiorno. La preghiera online ha raccolto tantissime adesioni ma ha scatenato anche contestazioni da parte di anticlericali e estremisti islamici. Qui trovate la storia del rosario da un milione di visualizzazioni.
Ci sarebbe dell’altro, ma ci fermiamo qui, per oggi.
Arinze, la saggezza.
Con alcune sagge parole del cardinale Francis Arinze, che “mettono in luce la difficoltà di evangelizzare nella chiesa di Francesco: “Come può qualcuno unirs a un gruppo di gente in permanenza confusa che non sa dove sta andando?”.


  

Buona domenica…
Marco Tosatti
http://www.marcotosatti.com/2017/11/11/bestiario-clericale-antipatia-per-benedetto-ferrara-vescovo-contro-popolo-della-famiglia-cupich-fede-texas-e-lgbt-rosario-bloccato-da-fb-niente-dialogo-a-grottaglie-saggezza-di-ari/ 

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