IL PATRIARCA DI VENEZIA NON PONTIFICA IL GIORNO DI NATALE PER PREDICARE IN UN TEMPIO LUTERANO
Gli amici di Anonimi della Croce ci informano che l'ipértimo Patriarca di Venezia (questo il titolo che gli spetta), mons. Francesco Moraglia, anziché celebrare il solenne Pontificale del giorno di Natale nella Basilica Cattedrale, si recherà a predicare nel tempio luterano, per il culto eretico che verrà trasmesso in eurovisione, a conclusione del quinto centenario della Pseudoriforma Protestante.
La sua mancata creazione a Cardinale, iterata in più occasioni, deve aver persuaso il Presule che siede sulla Cattedra che fu di San Pio X a compiere un atto di omaggio al Sedicente, pagando il tributo all'idolo conciliare e all'ecumenismo.
Nel messaggio natalizio, il Prelato ha detto:
«Così siamo chiamati ad assumere la logica di Dio e inserirla nel nostro tempo segnato da una grave crisi di fede, d’intelligenza, di cultura. La logica del Natale riconduce l’uomo a se stesso e ci domanda di chiamare le cose col loro nome: il bene bene e il male male».
Lutero celebra il Natale in famiglia con la moglie ex-suora e la prole
Chiamiamo dunque il bene bene e il male male: così ci permettiamo di ricordare a Sua Eccellenza Reverendissima che tenere l'omelia durante un culto acattolico è azione grave, che viola i Sacri Canoni, costituisce una communicatio in sacris aggravata dal fatto che, venendo meno al suo dovere di Pastore, egli non celebra la Messa in die in Cattedrale,in una delle maggiori solennità dell'anno liturgico, ma si reca con i suoi seminaristi a rendere omaggio ad una setta eretica che, a Venezia, conta nientemeno che 120 adepti.
Se da un lato questa iniziativa suscita scandalo nei fedeli, perché offende Dio e umilia la Santa Chiesa, dall'altro c'è da immaginare che questa pubblica professio fidei modernista farà sì che il suo dossier, lasciato a prender polvere sul Sacro Tavolo, meriterà a mons. Moraglia l'agognato cappello cardinalizio.
E adesso basta: pensiamo al Natale, al divino Redentore, e lasciamo perdere questi sciagurati che Lo offendono, inerme e bambino, fin dalla culla.
Buon Natale a tutti.
Gli amici di Anonimi della Croce ci informano che l'ipértimo Patriarca di Venezia (questo il titolo che gli spetta), mons. Francesco Moraglia, anziché celebrare il solenne Pontificale del giorno di Natale nella Basilica Cattedrale, si recherà a predicare nel tempio luterano, per il culto eretico che verrà trasmesso in eurovisione, a conclusione del quinto centenario della Pseudoriforma Protestante.
La sua mancata creazione a Cardinale, iterata in più occasioni, deve aver persuaso il Presule che siede sulla Cattedra che fu di San Pio X a compiere un atto di omaggio al Sedicente, pagando il tributo all'idolo conciliare e all'ecumenismo.
Nel messaggio natalizio, il Prelato ha detto:
«Così siamo chiamati ad assumere la logica di Dio e inserirla nel nostro tempo segnato da una grave crisi di fede, d’intelligenza, di cultura. La logica del Natale riconduce l’uomo a se stesso e ci domanda di chiamare le cose col loro nome: il bene bene e il male male».
Lutero celebra il Natale in famiglia con la moglie ex-suora e la prole |
Chiamiamo dunque il bene bene e il male male: così ci permettiamo di ricordare a Sua Eccellenza Reverendissima che tenere l'omelia durante un culto acattolico è azione grave, che viola i Sacri Canoni, costituisce una communicatio in sacris aggravata dal fatto che, venendo meno al suo dovere di Pastore, egli non celebra la Messa in die in Cattedrale,in una delle maggiori solennità dell'anno liturgico, ma si reca con i suoi seminaristi a rendere omaggio ad una setta eretica che, a Venezia, conta nientemeno che 120 adepti.
Se da un lato questa iniziativa suscita scandalo nei fedeli, perché offende Dio e umilia la Santa Chiesa, dall'altro c'è da immaginare che questa pubblica professio fidei modernista farà sì che il suo dossier, lasciato a prender polvere sul Sacro Tavolo, meriterà a mons. Moraglia l'agognato cappello cardinalizio.
E adesso basta: pensiamo al Natale, al divino Redentore, e lasciamo perdere questi sciagurati che Lo offendono, inerme e bambino, fin dalla culla.
Buon Natale a tutti.
Anche questo Natale sono in tanti a fare piangere Gesù bambino
Preghiera contro l’apostasia del clero
Antoniazzo Romano, Natività e i santi Andrea e Lorenzo, 1609 |
Caro eletto pargoletto, contro l’apostasia del clero io non posso fare nulla, posso soltanto cantare, con le parole di Sant’Alfonso, “Caro non pianger più, ch’io t’amo e t’amo”.
https://www.ilfoglio.it/preghiera/2017/12/23/news/anche-questo-natale-sono-in-tanti-a-fare-piangere-gesu-bambino-170303/
Se muore Natale sparisce anche l’Occidente
Piero della Francesca, Doppio ritratto dei duchi di Urbino. 1465-1472 ca, olio su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze |
Nino Spirlì
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/12/23/se-muore-natale-sparisce-loccidente/
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