ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 1 settembre 2017

“Non potete più indietreggiare”

AD 2017: 5 ANNIVERSARI CHE PREANNUNCIANO LA SCONFITTA DI SATANA


Considerando l’intero evento-messaggio di Fatima inserito nel quadro della storia universale e leggendo l’avventura umana e il procedere storico della Chiesa degli ultimi sei secoli alla luce della Teologia della storia, possiamo dire che le apparizioni della Madonna in Portogallo nel 1917 segnano un intervento eccezionale di Dio nel tempo per soccorrere la sua Chiesa nello scontro epico contro le forze rivoluzionarie e, allo stesso tempo, preannunciano profeticamente la vittoria della Controrivoluzione sulla Rivoluzione per mezzo di Maria Santissima.

La permanenza del grande dono

02_La Santa Casa di Loreto: lettura simbolica delle miracolose traslazioni


Non è privo di fondamento voler cercare, nei diversi stazionamenti, un messaggio spirituale teso a farci comprendere da una parte la dignità e la sacralità del luogo e della persona stessa della Vergine Maria, dall’altra la necessità di una degna ricezione e accoglienza dei doni e dei favori di Dio. 

Trovo affascinante ed edificante la spiegazione proposta più di un autore sul perché la traslatio miraculosa è avvenuta attraverso diverse stazioni.

Non vide (o lo vide?)


SONO PARTE DEL COMPLOTTO ?        

Non hanno capito nulla o sono parte del complotto. Dal 1717 sono 3 secoli che la élite massonica sta lavorando per giungere al suo obiettivo finale il dominio mondiale da realizzarsi senza che le sue vittime se ne rendano conto 
di Francesco Lamendola   


 
  
I casi sono due, tertium non datur: o non hanno capito assolutamente nulla di ciò che sta accadendo nel mondo, e di conseguenza anche nella Chiesa, con ritmo sempre più veloce e secondo una regia ben precisa; oppure sono parte essi stessi del complotto, per le ragioni più svariate, ora sordide, ora nobili, o così almeno essi amano rappresentarle: ma sordide e peggio, in realtà, anch’esse, anzi, perfino più sordide di quelle bassamente materiali, per la perfidia dei metodi dei quali si servono e per l’intrinseca malvagità dello scopo a cui tendono.
Certo, è singolare il fatto che, proprio nel momento del massimo pericolo, quando le forze anti-umane - e, di conseguenza, anti-cattoliche - si stanno scatenando e preparano l’assalto finale per ridurre in schiavitù tutta la popolazione del pianeta, si siano moltiplicate le voci proclamanti l’apertura, il dialogo, la solidarietà indiscriminata, l’accoglienza a trecentosessanta gradi, il perdono a senso unico, la cecità davanti al male, la fiducia irresponsabile nell’altro, anche nel nemico dichiarato; è singolare che proprio quando moltissimi segnali indicavano che si stava avvicinando l’ora X, l’ora in cui le forze diaboliche avrebbero tentato lo sforzo supremo per conquistare le anime e i corpi del genere umano, con una audacia e una vastità di disegno quale mai prima avevano osato, proprio in quell’ora le sentinelle si siano addormentate, i pastori abbiano girato la testa dall’altra parte, gli “spiriti critici” abbiano esortato alla serenità e alla collaborazione fraterna con chiunque, e perfino i pontefici si siano messi a deprecare la voce sgradita degli “eterni profeti di sventura”, come li chiamò Giovanni XXIII nel discorso di apertura del Concilio Vaticano II. 

Gli zombie tacciono

Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti


Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti, è ciò che viene a noi in mente mentre leggiamo i terrificanti dati pubblicati in questi giorni  dalla conferenza episcopale tedesca. Terrificanti davvero per il futuro del cattolicesimo in quelle terre: nell'ultimo anno (2016) la Chiesa tedesca ha perso 162.000 fedeli e chiuso 537 chiese. Dal 1996 ad oggi il numero dei fedeli è crollato de15%  e a questo si aggiunge la chiusura di un quarto delle comunità cattoliche... la diocesi di Monaco per esempio nell'anno scorso ha avuto un solo candidato al sacerdozio... potremmo dilungarci in questo tristissimo elenco.

 Tutto suona come una beffa: nell'anno centenario di Lutero, la Chiesa cattolica che si è ammodernata diventando così simile alla chiesa protestante, deve celebrare il proprio funerale, constatando il progressivo e inesorabile assottigliamento della sua presenza.

Per non finire come Sosa

Giuda Iscariota in un esorcismo rivela che la presenza reale di Gesù nell'Eucaristia stava scomparendo già nel 1975

t.me/IstruzioneCattolica

Da un esorcismo del 1975:
Soltanto l'intervento di Dio può salvare la Chiesa Cattolica
G: Soltanto l’intervento di Dio stesso, di ESSO LASSÙ (mostra in alto) può salvarla ancora. La Chiesa è completamente nei nostri lacci. Perisce, impappinata. É strettamente ingolfata nelle modernità, nelle idee dei professori, dei dottori, dei sacerdoti, che si credono più intelligenti di altri. Soltanto la preghiera e la penitenza possono ancora salvarla, ma sono soltanto pochi che lo compiono (respiro ansante, penoso).
E: Dì la verità Giuda Iscariote...!
Cristo è presente ancora In tutti i tabernacoli?
G: ... fin nel coro possiamo ballare, persino davanti al tabernacolo. Perché non c’è più in ogni tabernacolo... Non voglio dire questo, non voglio dire (ringhia fortemente).

Nec dividit nec imperat


La Chiesa o divide o diventa apparato di potere (I parte)


La Chiesa  gerarchica: certo, quante ingenuità, quanto superficiale ottimismo nel suo voler vedere del buono anche dove non c'è, ossia nel mondo secolarizzato. Ma nello stesso inganno sono caduti molti credenti.

Secondo la sociologia della religione schematicamente esistono tre tipi di credenti:
Quelli che si proclamano cristiani;
Quelli che si proclamano cristiani e frequentano i riti e i sacramenti della chiesa cattolica;
Quelli che si proclamano cristiani, frequentano riti e sacramenti cattolici e adottano uno stile di vita fondato su valori e precetti cristiani.
E’ evidente che i cristiani del primo tipo corrispondono all’ampia maggioranza, quelli del secondo tipo sono nettamente meno numerosi del primo, quelli del terzo tipo sono nettamente meno numerosi del secondo.

Diaconi con le gonne

MÜLLER SI RIFIUTÒ DI PRESIEDERE LA COMMISSIONE SUL DIACONATO FEMMINILE. LO RIVELA UN TEOLOGO TEDESCO. 



Il cardinale Müeller, già prefetto della Congregazione per la Fede e licenziato dal Pontefice regnante al termine del suo primo mandato quinquennale non stimava positiva la commissione di studio sul diaconato femminile, e si è rifiutato di esserne a capo. Per questo incarico è stato scelto invece il gesuita Ladaria, segretario della Congregazione e successore di Müller come prefetto. La rivelazione appare autorevole: viene a un’intervista che il sito austriaco Kath.net ha fatto al prof. Thomas Schirrmacher, un famoso teologo protestante, segretario generale dell’Alleanza Evangelica Mondiale. È amico di Müller da molto tempo, ha molteplici contatti in Vaticano, conosce e ha frequentato il Pontefice, e ha addirittura scritto un libro sulla sua frequentazione papale. Trovate su OnePeterFive il testo in inglese dell’intervista e alcuni commenti.

Ma ce l'ha una psiche?

La confessione di Bergoglio: ​"Sono stato dallo psicanalista"

Papa Francesco racconta in un libro la sua esperienza con una psicanalista ebrea: "Era una persona buona. Per sei mesi mi ha aiutato molto, quando avevo 42 anni"

"Ho consultato una psicanalista ebrea. Per sei mesi sono andato a casa sua una volta alla settimana per chiarire alcune cose.

Lei è sempre rimasta al suo posto. Poi un giorno, quando stava per morire, mi chiamò. Non per ricevere i sacramenti, dato che era ebrea, ma per un dialogo spirituale. Era una persona buona. Per sei mesi mi ha aiutato molto, quando avevo 42 anni". Il protagonista di questa apparentemente normale storia di psicanalisi non è un personaggio qualsiasi. Ma si tratta di Jorge Maria Bergoglio, al tempo 42enne rettore del Collegio Maàximo in Argentina e oggi successore di Pietro in Vaticano.

giovedì 31 agosto 2017

E' Dio a guidare il corso della storia!


Fatima 100 anni dopo: un appello mariano alla Chiesa intera

(P. Serafino M. Lanzetta) Quest’anno la Chiesa è particolarmente benedetta per la celebrazione del Centenario delle apparizioni di Fatima. La “Bianca Signora” venne a parlare – da maggio a ottobre 1917, il tredici di ogni mese – a tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta. Gli ultimi due sono stati canonizzati da Papa Francesco lo scorso 13 maggio, mentre è in corso il processo di beatificazione di Lucia. Tra tutte le apparizioni private approvate dalla Chiesa, Fatima riveste un significato particolare per la sua visione teologica della storia. Nostra Signora non solo rivelò un messaggio soprannaturale – un invito alla preghiera e alla penitenza per salvare i peccatori dalla perdizione eterna – ma predisse pure ciò che sarebbe successo se il suo appello fosse stato inascoltato. In quanto messaggio celeste, Fatima non appartiene al passato, ma è una profezia che si staglia all’orizzonte della Chiesa. 

“Ma come è possibile questo?”

La Casa di Loreto, “mistico grembo di Maria”: il Santuario più importante del mondo



Potrebbe sembrare eccessiva una tale affermazione, eppure non appare infondata se si pensa al motivo per cui questa piccola “casetta” – con annesso santuario – può a ragione avere la precedenza ed il primato su tutti gli altri luoghi di culto mariani del mondo. 
La ragione è indicata dalla incisiva frase che si trova sullo stipite della casetta, ben visibile a tutti i pellegrini che vi entrano: “HIC VERBUM CARO FACTUM EST”.
Ebbene si, tra quelle anguste e povere mura si è compiuto, oltre duemila anni fa, l’evento più importante della storia che l’ha cambiata una volta per sempre: lì il Verbo di Dio si è fatto carne, ha preso la nostra natura per salvarci.
Queste mistiche mura che giacciono nel grembo dell’amata terra marchigiana. Ma qualcuno che non conosce ciò di cui sto parando potrebbe domandarsi, riecheggiando le parole stesse dell’Ancella del Signore: “Ma come è possibile questo?”come può trovarsi in Italia quell’umile abitazione che al momento dell’evento dell’Incarnazione si trovava nella Terrasanta insieme con tutti i suoi protagonisti?
Ed è da qui che prende le mosse questa mini-serie alla scoperta di quello che potremmo definire il “mistico grembo di Maria”…

E venne il giorno del demonio

Friedkin, il regista dell'"Esorcista" filma gli indemoniati salvati da padre Amorth

Sconvolgente documentario del maestro dell'horror a 45 anni dal suo capolavoro

E venne il giorno del demonio. Nella Serenissima Venezia, poche centinaia di metri dalla parrocchia di Sant'Antonio, al Lido, si è materializzato il lato diabolico del cinema.
Sala Giardino. Sedetevi comodi sulle poltroncine rosso vermiglio: sgombrate la mente dai preconcetti e lo spirito dalle incertezze. La Mostra d'arte cinematografica proietta titoli di testa, voce off: Pater noster, qui es in cælis... - The Devil and Father Amorth, inquietante documentario fuori concorso di William Friedkin, regista di culto a-cattolico dell'impressionante L'esorcista, anno di scarsissima grazia 1973. In sala, strapiena, ci sono cinefili, amanti dell'horrorifico, credenti dubbiosi, scientisti scettici, curiosi, e persino la coppia Palombelli-Rutelli. Repelle Domine...

La confusione tra carità e dottrina


Diego Fusaro: “Prima la comunità e i beni comuni. Con Tommaso d’Aquino”


UNA CONFUSIONE VOLUTA

Stanno sovvertendo la fede cattolica con una voluta confusione di piani tra carità e dottrina. Le variabili del cristianesimo; per sapere se siamo ancora al suo interno, o se ne siamo usciti, magari senza rendercene ben conto 
di Francesco Lamendola  


Fede e carità; fede e dottrina; dottrina e carità: sono queste le variabili del cristianesimo; per sapere se siamo ancora al suo interno, o se ne siamo usciti, magari senza rendercene ben conto, bisogna vedere se la loro reciproca relazione è rimasta impostata nei termini corretti.
Si consideri quest’affermazione di Giovanni XXIII nel discorso d’apertura del Concilio Vaticano II:
Nell’indire questa grandiosa assemblea, il più recente e umile Successore del Principe degli Apostoli, che vi parla, si è proposto di riaffermare ancora una volta il Magistero Ecclesiastico, che non viene mai meno e perdura sino alla fine dei tempi; Magistero che con questo Concilio si presenta in modo straordinario a tutti gli uomini che sono nel mondo, tenendo conto delle deviazioni, delle esigenze, delle opportunità dell’età contemporanea (2, 2). […]
Per intavolare soltanto simili discussioni non era necessario indire un Concilio Ecumenico. Al presente bisogna invece che in questi nostri tempi l’intero insegnamento cristiano sia sottoposto da tutti a nuovo esame, con animo sereno e pacato, senza nulla togliervi, in quella maniera accurata di pensare e di formulare le parole che risalta soprattutto negli atti dei Concili di Trento e Vaticano I; occorre che la stessa dottrina sia esaminata più largamente e più a fondo e gli animi ne siano più pienamente imbevuti e informati, come auspicano ardentemente tutti i sinceri fautori della verità cristiana, cattolica, apostolica; occorre che questa dottrina certa ed immutabile, alla quale si deve prestare un assenso fedele, sia approfondita ed esposta secondo quanto è richiesto dai nostri tempi. Altro è infatti il deposito della Fede, cioè le verità che sono contenute nella nostra veneranda dottrina, altro è il modo con il quale esse sono annunziate, sempre però nello stesso senso e nella stessa accezione. Va data grande importanza a questo metodo e, se è necessario, applicato con pazienza; si dovrà cioè adottare quella forma di esposizione che più corrisponda al magistero, la cui indole è prevalentemente pastorale (6, 5).

NOM coincidono nella sigla e nei tempi di attuazione


Papa Francesco, Ratzinger e il problema della liturgia della messa


L’attuale Pontefice (Francesco) ha recentemente affermato di considerare la riforma liturgica, avviata dal Concilio Vaticano II, “irreversibile”. Detta irreversibilità suona come una sfida, se non una censura, al precedente Pontefice (Benedetto XVI) che aveva autorizzato la celebrazione della messa preconciliare, con il motu proprio “Summorum Pontificum”. In questi giorni proprio il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, il Card. Sarah, ha proposto (in una intervista al mensile La Nef) una riconciliazione liturgica orientata ad accorpare il rito liturgico preconciliare con quello conciliare.
Bene, dirà il lettore di Formiche.net, ma a noi perché dovrebbero importare questi “conflitti clericali”? Con tutti i problemi che ci sono perché dovremmo occuparci di liturgia? Stiamo assistendo impotenti al crollo di una civiltà, di una cultura e di valori morali e ci fan perder tempo con discussioni sulla liturgia? Ma se fosse la liturgia della messa un elemento chiave di spiegazione di tutto? NOM (Nuovo Ordine Mondiale) e NOM (Novus Ordo Missae) coincidono nella sigla e nei tempi di attuazione. È bene riflettere su questa disputa, che non è sulla forma, bensì sulla sostanza (della liturgia), che non è affatto la stessa nei due casi sopra citati e la a posto in gioco è sugli effetti conseguenti, sul comportamento (anche economico) del fedele, che interessano l’intera società, non solo i cattolici.

Il papa emerito e il papa demerito…



Bergoglio: l’ anti-Benedetto?


Non siamo più abituati, da tempo, agli antipapi. Eppure nella Chiesa sono esistiti. Ci sono stati anche momenti in cui dei papi hanno scomunicato dei santi, come sant’Atanasio, portando la Chiesa sul limite del baratro. In altri momenti abbiamo avuto tre papi contemporaneamente.


E oggi?

Abbiamo un papa e un papa emerito. Evidentemente all’opposto, su tutto. Non solo nel metodo (teologico, riservato, colto, il primo, Benedetto; politico, mediatico, per nulla versato in teologia, il secondo), o nell’arte del governo, ma anche nella sostanza.


L’ultimo discorso di Bergoglio sulla liturgia lo dimostra chiaramente e senza più ombra di dubbio.
Ma prima di affrontarlo, vediamo qualche aspetto di questa discontinuità assoluta.

Gl’inganni che vanno denunciati


LE TAVOLE DELLA NEOCHIESA

Gl’inganni che vanno denunciati e i trucchi che devono esser smascherati. Costoro non sono in buona fede: se lo fossero si renderebbero conto delle enormità che stanno dicendo e quanto sono lontane dall’insegnamento di Cristo 
di Francesco Lamendola  

  
Ecco come si può riassumere ed esporre, nelle tavole della nuovissima legge, il vangelo neomodernista insegnato da molti esponenti della neochiesa:

  1. NON AVRAI ALTRO DIO CHE L’UOMO, IL QUALE È TERMINE DI PARAGONE A SE STESSO ED UNICO GIUDICE DEL PROPRIO OPERATO; EVITA DI PARLARE DELL’ABORTO, PERCHÉ COMPROMETTERESTI IL DIALOGO COL MONDO E METTERESTI IN DUBBIO IL DIRITTO DELL’UOMO A DECIDERE DI CIÒ CHE LO RIGUARDA.

  1. NEL CASO DI UN DUBBIO DI COSCIENZA, LASCIA PERDERE LA DOTTRINA, CHE È FATTA PER LE PERSONE RIGIDE E FANATICHE; INTERROGA LE TUE EMOZIONI E VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE.

  1. RISPETTA LE CREDENZE DI TUTTI, PRENDI PER BUONA QUALSIASI FEDE RELIGIOSA, O ANCHE LA MANCANZA DI FEDE: DIO È GRANDE E MISERICORDIOSO E ACCETTA QUALUNQUE SCELTA DA PARTE DELL’UOMO.

Chi non sa fare i conti con se stesso

Immigrazione e islam, l'Europa si è già arresa E parte della Chiesa è già pronta alla sottomissione
Il timore di essere bollati come islamofobi o razzisti impedisce il rispetto della legalità e copre i responsabili delle violenze sessuali, In Italia come in Inghilterra e in Germania. Ma c'è anche un processo culturale di islamizzazione - con la attiva complicità di cattolici - che passa attraverso l'accettazione di concetti e luoghi comuni che demonizzano la civiltà occidentale e vagheggiano un islam 'ideale' come soluzione
A Londra ci voleva un giudice musulmano, Khatun Sapnara, per rovesciare la decisione del municipio che aveva affidato una bambina cristiana di 5 anni in sequenza a due famiglie musulmane radicali. Ora la bambina è stata affidata ai nonni ma resta lo sconcerto per decisioni che sono espressione di una resa culturale a una identità forte quale quella costituita dalla presenza islamica.

Idolatria in chiesa

BESTIARIO ECCLESIALE
Ideologia del dialogo: divinità indù venerata in chiesa
Ideologia del dialogo: divinità indù venerata in chiesa
Domenica scorsa la cattedrale di Ceuta (Spagna) ha aperto le porte per onorare il dio indù Ganesh. Il vescovo è intervenuto addolorato contro l'atto che "ha danneggiato, scandalizzato e confuso i fedeli", rendendo note le dimissioni del vicario della chiesa. Gli induisti ora chiedono a papa Francesco di restituire l'incarico al sacerdote.


Se avessi meno anni, più energia e più neuroni mi divertirei forse a scrivere un bestiario ecclesiale, elencando alcune – tutte è impossibile – delle scemenze commesse in buona fede da quelli che dovrebbero essere le guide del povero gregge che siamo. A cominciare dal parroco iper-progressista Biancalani che parla di “nemici” (fascisti e razzisti) in un post. Un prete che parla di “nemici” e non di persone da convertire? Ma che prete è? E che vescovo è quello che non lo corregge? Per non parlare del vicario di Ceuta e parroco della cattedrale della città spagnola.

mercoledì 30 agosto 2017

Fece messa in nero?

http://www.frammentidipace.it/wp-content/uploads/2017/05/Canonizzazione-Fatima.jpg

http://www.interris.it/wp-content/uploads/2017/05/cq5dam.web_.800.800-1-1.jpeg

Finché ha potuto disporre di uomini così..


SAN PIETRO E L'INQUISIZIONE                 
San Pietro Martire e alcune leggende a proposito della santa Inquisizione. Si dicono molte cose sbagliate sull’Inquisizione medievale (altra cosa fu quella spagnola) basta pronunciarne il nome che tutti si acciglino 
di Francesco Lamendola   

  
Si dicono e si pensano molte cose sbagliate sull’Inquisizione medievale (altra cosa fu l’Inquisizione spagnola nel XVI e XVII secolo): basta pronunciare quel nome perché tutti assumano un aspetto accigliato e compreso, e pensino fra sé: Eh, già, l’Inquisizione: che tremendo capitolo della storia passata!, più o meno come si farebbe se venisse nominato il nazismo. Ma la verità è che la maggior parte delle persone non ne sa quasi nulla, e quel poco deriva da romanzi o da film come Il nome della rosa, e poco altro, o poco di meglio. Basta fare una ricerca in rete, per esempio scegliendo Immagini da Google: verrà fuori una galleria degli orrori, strumenti di tortura, sadici frati che interrogano sventurate donne sottoposte ai più tremendi supplizi, meglio se queste sono di aspetto piacente e seminude. Come nel caso della leggenda nera riguardo alla conquista dell’America centro-meridionale da parte degli Spagnoli, la propaganda protestante ha vinto e stravinto e neppure a distanza di secoli è ancora possibile orientare l’opinione pubblica in una diversa direzione o, quanto meno, suggerirle altre possibili interpretazioni del fenomeno “Inquisizione”. 

De minimis non curat praetor…?


MESSA ECUMENICA, LAVORI IN CORSO? LA CONSACRAZIONE IMBARAZZA I RIFORMATI. L’ESCAMOTAGE DEL SILENZIO…

Sono solo voci, e quindi bisogna tenerne conto con un grano e anche due o tre di sale. Ma già il fatto che circolino è un segnale; e le antenne di coloro che me ne hanno parlato sono in genere buone.
Allora, scriviamo tutto al condizionale. Una commissione mista di cattolici, luterani e anglicani legata al segreto sarebbe al lavoro, per mettere a punto una forma di messa a cui possano partecipare i fedeli di tutte e tre le confessioni cristiane. Non si parla di ortodossi. Non sembra che ci sia un qualche documento scritto; saremmo a livello di appunti verbali.

Le chiese, Francisco regnante, si svuotano?


http://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/don-biancalani-1.3357416
SULLA MESSA-COMIZIO DI DON BIANCALANI A VICOFARO/PISTOIA

Qualche annotazione su quanto successo domenica 27 agosto a Vicofaro/Pistoia a margine della Messa domenicale. Il Turiferario Guastalamessa, inviato da ‘Avvenire’ per seguire gli eventi, accantona provvisoriamente il turibolo e ridiventa per un paio di giorni Luciano Moia grazie a due cronache assai interessanti. Dà spazio alla fine anche a una grande paura...

Chi oserà ancora cianciare di chiese che, Francisco regnante, si svuotano? Solo, per dirla con il direttor Tarquinio, alcuni cattivisti incalliti e irrecuperabili nella loro miopia. Sarebbe meglio che anch’essi constatassero ad esempio quant’era affollata il 26 luglio la chiesa di San Defendente a Ronco di Cossato (Biella), dove il parroco don Mario Marchiori aveva invitato la “grande italiana” (Franciscus dixit) Emma Bonino a propagandare l’iniziativa radicale per l’ampliamento dei diritti gli immigrati. E che dire (esempio fresco fresco) del ‘tutto esaurito’ di domenica 27 agosto nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro/Pistoia per la messa parrocchiale delle undici di don Massimo Biancalano. In questo caso addirittura un gruppone occupava in parte la piazza antistante. Vedete, cattivisti, come la cronaca, la pura e nuda cronaca, smentisca le vostre allucinazioni?
Ma… c’è un piccolo ma… Riandiamo brevemente da don Marchiori a Ronco di Cossato: chi affollava la chiesa? Certo una parte dei parrocchiani (quelli catto-fluidi), ma rimpolpata sostanziosamente da simpatizzanti radicali e sinistri della zona. Del resto (vedi anche in questo stesso sito, rubrica Italia: “Senso del pudore, Marco Tarquinio, don Mario Marchiori”) larga parte dei presenti si è distinta sia per le ovazioni a Emma Bonino che per aver impedito - con improperi di ogni genere e cori di Fuori, fuori Buffoni, buffoni – ai pochi rappresentanti dei movimenti per la vita di argomentare il loro motivatissimo dissenso dalle tesi della “grande italiana”.
chi c’era domenica scorsa dentro e fuori la chiesa (edificio nuovo, inaugurato nel 1973. accanto a quello antico) di Santa Maria Maggiore a Vicofaro/Pistoia?

Pastorale o pecorile?

Padre Perrella. Medjugorje, perché il Papa non crede alla «Madonna postina». «È una cosa non vera, i veggenti non vedono niente».IL VESCOVO ESORCISTA ANDREA GEMMA :Adesso lo ha fatto capire anche il Santo Padre..«Prima di arrivare a Papa Francesco io metto la sottolineatura che i vescovi del luogo per 5 o 6 volte si sono pronunciati contro. E secondo il diritto canonico tocca ai vescovi locali decidere sulla veridicità di questi fenomeni preternaturali. Poi la gente dice che lì si vede, ma il primo vescovo di Mostar che ne parlò disse queste parole precise: “È diabolico scambiare la Vergina Santa con il Demonio”». MA A QUANTO PARE FRANCESCO SI STA RIMANGIANDO LE PAROLE …???? E QUELLO CHE DISSE IL 18 MAGGIO 2017??? ” IL PAPA NON CREDE ALLA MADONNA POSTINA” Padre Perrella .



Un’intervista rilasciata dall’arcivescovo di Varsavia mons. Henryk Hoser all’agenzia polacca Kai riaccende i riflettori su Medjugorje. L’inviato del Papa esprime un giudizio sostanzialmente positivo su quanto sta accadendo in Bosnia. Molti hanno interpretato le sue parole come un riconoscimento delle apparizioni mariane. In realtà, l’arcivescovo si è limitato a dire che da una parte anche i più scettici hanno ammesso la soprannaturalità delle prime apparizioni; dall’altra pensa che una decisione della Congregazione per la Dottrina della fede potrebbe arrivare entro l’anno e potrebbe essere favorevole al culto mariano. Su una cosa il prelato polacco è stato molto chiaro: il suo giudizio è positivo sul piano pastorale. E in fondo era l’incarico che gli aveva affidato Papa Francesco: verificare cosa è più opportuno fare di fronte a un fenomeno planetario. Gli aspetti pastorali, secondo monsignor Hoser, sono quelli più importanti. 

L’era della contraffazione e della blasfemia


L'ODIO DEL MONDO               

Il mondo odia quelli che non riconosce come suoi. Gesù:"Il mondo vi odierà per causa mia" non c’è niente da fare è questo lo spartiacque fra il mondo e i cristiani l’odio che il primo riserva ai secondi. Il caso di una suora 
di Francesco Lamendola   

 
  
Nel grande discorso d’addio, durante l’Ultima Cena, Gesù ha messo in guardia i suoi discepoli e li ha ammoniti: Il mondo vi odierà per causa mia. Non c’è niente da fare: è questo lo spartiacque fra il mondo e i cristiani: l’odio che il primo riserva ai secondi, perché non li riconosce come suoi. È una cosa che si annusa di primo acchito, la si “sente”: il cristiano non appartiene al mondo, non pensa, non parla, non agisce come il mondo; neppure si veste, o piuttosto si sveste, come usa far nel mondo: la sua anima è rivolta a ben altre cose. E questo non piace; questo dà fastidio; questo suscita antipatia, inimicizia, odio. Se l’odio del mondo fosse una semplice avversione ideologica, allora esso sarebbe diretto verso quei cristiani che attivamente, intenzionalmente, attraversano i suoi disegni, verso quei cristiani che prendono la parola per denunciare ciò che va contro la morale insegnata da Gesù; un esempio per tutti: la denuncia dell’aborto come un peccato gravissimo. Ma l’odio del mondo è un sentimento molto più ampio, molto più diffuso, molto più capillare e anche più profondo, più istintivo, più irriducibile: è un odio viscerale, che si origina nel vedere che vi sono delle persone le quali non si uniformano allo stile di vita del mondo, non si inchinano davanti a ciò che piace al mondo, davanti ai suoi idoli perversi; non lo applaudono, e, pur restando in silenzio, con il loro silenzio lo disapprovano implicitamente. 

Siamo noi quelli strani?

Chiesa belga: dopo l'islam dilaga l'omosessualismo
L'organizzazione dei genitori dell'insegnamento cattolico, partner del Segretariato generale dell'Insegnamento Cattolico, è (forse) un ex gesuita che parla della sodomia come un dono, contrastando le direttive di Ratzinger e di Bergoglio. Come può un eretico rappresentare le istanze delle famiglie credenti?

Dal Belgio, Paese che in attesa di essere definitivamente assoggettato a quella forma primitiva di cristianesimo ereticale che va sotto il nome di islam, sta attraversando un momento di grande sbandamento: giungono sempre notizie sorprendenti e vi rendiamo partecipi dell’ultima che abbiamo ricevuto. Non è freschissima e se l’avessimo saputo prima ne avremmo scritto, ma tant’è, l’abbiamo saputo solo ora.