ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 30 gennaio 2018

E così via..

Oh, Cris, veramente papa Francesco progetta di abolire il celibato sacerdotale? (Conchita Wurst ha pregato con il cardinale di Vienna nella giornata mondiale contro l'Aids)

Contro i rumors della neo-chiesa sulla proposta di abolizione del celibato ecclesiastico un aforisma del papa Benedetto XV


Fonte: Benedetto XV, Ep. Cum in Catholicae, 29 gennaio 1920

Cfr. A. Tornielli, Stella: “Allo studio l’ipotesi di ordinare preti degli anziani sposati”, inVatican Insider, 22.1.2018; Fra Cristoforo, Spunto di Riflessione: finalmente si scoprono le carte – la commissione di studio per i preti sposati esiste ed è al lavoro. Parola del Cardinale Prefetto del Clero, in Anonimi della Croce, 22.1.2018; M. Hickson, Cardinal Prefect of Congregation for Clergy Promotes Possibility of Married Priesthood, inOnepeterfive, Jan. 24, 2018.

HUMANAE VITAE, LA PILLOLA. LA PAROLA SOLO AI RELIGIOSI? COSTANZA MIRIANO CHIEDE AI LAICI DI PARLARE DELLA LORO VITA.

Costanza Miriano ha scritto oggi un articolo molto bello e interessante, e ha lanciato una proposta che ci sentiamo di condividere con i lettori di Stilum Curiae. Parla di Humanae Vitae, di contraccezione, di pillola e così via. Nota che in genere del problema (come di recente alla Gregoriana) trattano consacrati; cioè persone che si presume non abbiano un’esperienza diretta e personale del problema. La proposta di Costanza è che laici sposati – in relazione anche al ciclo di otto incontri previsto su Humanae Vitae alla Gregoriana – scrivano della loro esperienza personale di Humanae Vitae. Vi consigliamo di leggere l’articolo nella sua integralità; qui ne trovate solo qualche brano.
“Si sa che c’è una commissione di studio su Humanae Vitae, e si sa anche che sono tante anche nella Chiesa (fuori non si pongono proprio il problema) le voci che dicono che è necessario cambiare lo sguardo sulla sessualità umana. La Gregoriana in occasione del cinquantenario – era il cruciale ’68 quando Paolo VI scrisse la sua enciclica profetica – propone un ciclo di otto incontri con sedici relatori, uno dei quali è stato il don Chiodi che ha parlato come si è detto di obbligo di contraccezione. A intervenire sul tema sono quasi sempre persone consacrate. Noi però siamo laici, sposati. Forse andrebbe sentita anche la nostra voce. Anzi, direi che siamo noi gli specialisti perché ci siamo misurati in concreto. Sbagliando, magari, capendo progressivamente, forse. Ma forse anche la nostra esperienza ha qualcosa da dire…..
Io più che mettermi a fare cavilli sulla contraccezione, che non ha affatto bisogno di essere incoraggiata (i cosiddetti cattolici, quelli che vanno a messa la domenica, ne fanno ampiamente uso senza soffrire la contraddizione, senza contare le circa 600 mila pillole del giorno dopo vendute solo in Italia nell’ultimo anno, con un boom tra le adolescenti, 30% in più in un anno, anche grazie al governo che ha tolto l’obbligo di ricetta), più che mettermi a dire che in fondo ci sono dei casi in cui si può, più che arrivare come al solito con qualche decennio di ritardo sul mondo, vorrei che la Chiesa cominciasse ad annunciare una bellezza più alta, e che i pastori non avessero paura di essere impopolari. Che ricominciassero a parlare chiaro ai corsi prematrimoniali, parlando di croce e bellezza, e di che cosa è davvero fatto il sacramento del matrimonio, dove una potenza di amore che brucia può rendere vero il nostro amore piccolo e ingannevole….
L’idea che mi è venuta, insomma, è per evitare che parta la solita contrapposizione cretina tra chi chiede di oltrepassare le regole in nome del discernimento, e i cattoliconi tradizionalisti e rigidi che saltano su come ossessi alla prima avvisaglia di cambiamento. Mi piacerebbe che scrivessimo che HV aiuta a vivere l’unione dei coniugi, e non la procreazione, come primo fine del matrimonio, che è il cammino verso Dio. Noi siamo certi che in unam carnem sia un moto a luogo, sia il viaggio di una vita. Un viaggio che non esclude cadute, pause, difficoltà, dubbi. Non abbiamo un’idea stucchevole della famigliola perfetta, sappiamo forse più di certi pastori “di che lacrime grondi e di che sangue”, sappiamo che siamo chiamati ad amare non col modello “commedia romantica” ma col modello di Cristo crocifisso. Ma a dire tutto questo bastano anche otto parole: qualcosa come “l’Humanae Vitae mi ha salvato la vita”….
Possiamo scrivere alla Pontificia Accademia per la Vita, pav@pav.va, magari anche al professore che organizza il corso alla Gregoriana, Humberto Miguel Yanez (unigre.it) e infine al relatore cui abbiamo fatto riferimento chiodimaurizio@gmail.com Chi vuole, può mandare la sua mail anche al blog (sposatiesiisottomessa@gmail.com), specificando se gradirebbe vederla pubblicata o no: magari potremmo mettere a disposizione di tutti qualche frammento di bellezza…”.

MARCO TOSATTI

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