ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 29 gennaio 2018

I "misericordiati"

Non erano in linea con il Papa: ecco i cardinali "misericordiati"

Bergoglio "monopolizzatore" della Curia di Roma. Ecco i "misericordiati", cioè i cardinali allontanati dal pontefice perchè non in linea dottrinalmente


Papa Bergoglio monopolizzatore della Curia di Roma.
I detrattori dell'operato del pontefice insistono molto sul fatto che Papa Francesco sia solito "esautorare" o direttamente "rimuovere" coloro che si oppongono alle sue aperture dottrinali. I vaticanisti "antibergogliani" hanno coniato un termine specifico per questo fenomeno: "misericordiati", cioè uomini di Chiesa che, mediante la somministrazione della "misericordina", hanno dovuto abbandonare i loro incarichi o sono finiti ai margini delle logiche vaticane.
La Chiesa promossa dall'argentino, insomma, sarebbe sì "accogliente", ma solo a partire dall'accettazione passiva delle svolte progressiste. Poca compassione, invece, verrebbe mostrata ai cardinali conservatori, gli stessi che hanno sollevato forti perplessità su Amoris Laetitia, sulla rivalutazione di Lutero, sulla carenza di spiritualità della pastorale bergogliana e così via.


Le disposizioni sull'eucarestia, fanno notare da ambienti tradizionalisti, rientrerebbero nelle competenze del cardinal Robert Sarah, che è il prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. La commissione per la cosiddetta "messa ecumenica", invece, cioè la discussa celebrazione di un rito comune tra cattolici e protestanti, sarebbe stata affidata al cardinale Walter Kasper, appartenente all'ala più progressista della Chiesa tedesca. Quella rappresentata dal cardinale Marx, per intenderci, favorevole ai "viri probati" e all'affidamento ai laici delle diocesi rimaste prive di un sacerdote.
Il cardinale africano in questione, peraltro, è stato anche corretto pubblicamente da Bergoglio sull'interpretazione del Motu Proprio Magnum Principium, riguardante le competenze per la traduzione dei testi liturgici. Sarah, insomma, sarebbe rimasto solo formalmente al vertice della Congregazione di cui è prefetto, ma in realtà sarebbe stato "esautorato".
Il cardinale Sarah e il papa Emerito in una foto recente
                                                 Il cardinale Sarah e il papa Emerito in una foto recente
"Non lo rimuove solo perché troppo vicino a Benedetto XVI", osano dire dal fronte tradizionalista.
Il cardinale Mueller, che com'è noto è a sua volta dottrinalmente molto contiguo a Joseph Ratzinger, non è più il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Al suo posto è stato nominato un gesuita: il cardinale Luis Franciso Ladaria. Il cardinale Raymond Leo Burke, ancora, è stato rimosso da Bergoglio dall'incarico di prefetto del Tribunale supremo della Signatura apostolica, cioè della Cassazione del Vaticano. Gli è stato conferito, quasi in sostituzione, il titolo onorifico di Sovrano Ordine di Malta. Burke, come i lettori ricorderanno, è uno dei quattro sottoscrittori dei "dubia" su Amoris Laetita, l'esortazione apostolica del pontefice che ha aperto all'accesso ai sacramenti per i "divorziati risposati".
Antonio Cañizares Llovera è un cardinale tradizionalista che sta molto "simpatico", per usare un termine improprio, agli ambienti della comunità di San Pio X. Non è un seguace di Marcel Lefebvre, ma è un sostenitore, come Robert Sarah del resto, della messa in rito antico. E questo sarebbe il motivo per cui Bergoglio lo avrebbe "rispedito" nella sua diocesi d'origine, quella di Valencia. il cardinale genovese Mauro Piacenza, invece, ha dovuto lasciare la Congregazione per il clero, per essere "declassato" a penitenziere maggiore. Questa scelta del papa fece molto rumore dato che Piacenza era considerato da tutti l'erede naturale del cardinal Tarcisio Bertone.
Il cardinale Zen, che è un esponente di spicco della Chiesa cinese, ha recentemente tuonato contro Papa Francesco per due nomine in sostituzione di vescovi legittimi: due esponenti dell'episcopato cinese graditi al governo, insomma, sarebbero stati scelti al posto dei due presuli titolari. Zen non avrebbe avuto voce in capitolo sulla decisione del pontefice e sarebbe stato a sua volta "esautorato".
Cardinali "silurati", "espropriati" delle loro competenze o più banalmente allontanati dalla posizione ricoperta. Per i vaticanisti apertamente contrari all'operato del Papa, lo scopo di Bergoglio è quello di "monopolizzare" la Curia escludendo dai ruoli chiave l'ossatura delle investiture promosse dal suo predecessore. Il carattere dell'argentino, sottolineano alcuni commentatori tradizionalisti, non è incline al dialogo e per niente predisposto alla dialettica interna. Secondo queste considerazioni, quindi, anche il cardinale Sean O'Malley, che ha criticato Francesco per le parole sul "caso Barros", e il cardinale olandese Eijk, che invece è tornato a chiedere "chiarezza" su Amoris Laetitia, dovrebbero subire a breve le conseguenze della "rottamazione" in salsa bergogliana. Vero è, infine, che ogni Papa ha ridisegnato la Curia romana a sua "immagine e somiglianza". Sotto Francesco, però, non sarebbe più concesso criticare l'operato del pontefice.
Giuseppe Aloisi 
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ecco-i-misericordiati-cos-bergoglio-ha-monopolizzato-chiesa-1487805.html

UNA SVOLTA ALLO IOR? ROMANA VULNERATUS CURIA NON CI CREDE MOLTO. IN ATTESA DELLA PROSSIMA FUTURA DECAPITAZIONE.


 Non c’è pace per le finanze del Vaticano. Oggi il collega Paolo Rodari, su Affari e Finanza, ci parla di una prospettiva, di una decisione imminente del Pontefice relativa allo Ior, ma Banca vaticana. Dove peraltro dal 15 giugno 2013 ha già collocato un suo fedelissimo, mons. Battista Ricca, il responsabile anche di Santa Marta, un diplomatico che ha avuto la carriera troncata da problemi personali di un certo rilievo,come potete leggere qui. Nell’articolo si parla di una possibile nuova figura, che dovrebbe sostituire i laici. Una specie non protetta, in Vaticano, forse troppo curiosa, e forse per questo non particolarmente amata dai presbiteri, se vediamo le ultime decapitazioni, a partire da Milone e a finire con Mattietti….Ma insomma, non è che i prelati abbiano poi compiuto meraviglie, allo Ior. Se ci ricordiamo di Marcinkus e di mons. De Bonis. Non a caso dal 1993 fino al luglio 2006 la carica è rimasta vacante. Dal 2000 in poi fu addirittura cancellata dall’Annuario Pontificio. Nel 2006 la carica fu rivitalizzata e affidata al segretario particolare del card. Sodano, (in procinto di lasciare la Segreteria di Stato), mons. Piero Pioppo. Fino al 2010, quando mons. Pioppo fu nominato nunzio in Cameroun. E non si sentì il bisogno di nominare qualcuno. Ma erano i tempi di Benedetto, e di Nicora, che misero mano alla pulizia dello Ior. Un lungo cappello, per dirvi che Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ha scritto al blog questa mattina per commentare la notizia.
“Scusi Tosatti, ha notato come Repubblica, con un articolo di Rodari oggi su Affari e Finanza (“Ior, la svolta di Francesco..”) comincia a dimostrare insofferenza verso l’incapacità del Papa di affrontare e risolvere qualsiasi problema? Anzi direi che fra le righe si legge che il Papa i problemi o li aggrava o persino li crea. Son quasi 5 anni che si annunciano “svolte “ di Francesco su Ior, su riforme curiali varie, ed altro. Ed in realtà le svolte ci son state, ma sempre in peggio e sempre, e solo, cambiando persone, sempre alla ricerca di un miracolo fatto da qualcuno la cui capacità e competenza, il Papa, non sa valutare né direttamente né attraverso consiglieri. I “successi” di Papa Francesco son decretati d’imperio solo dai giornali che lo affiancano. Ma oggi Repubblica, con l’apparente intento di mostrare la sua volontà di far qualcosa di buono, lo affossa. Basterebbe il titolo: “Ior, la battaglia di Francesco, la banca del Vaticano torna ai <preti economi >”. Basterebbe leggere il curriculum del nuovo, ultimo, prete sacrificale, per capire quanto durerà.E sarà colpa sua, naturalmente. Ed in 5 annni, mai è venuto fuori il nome del vero responsabile tecnico (non parlo del Papa) di tutta questa serie di insensati comportamenti ed errori. Eppure c’è! Caro Tosatti, ma non si deve sapere. Perché”?

MARCO TOSATTI
http://www.marcotosatti.com/2018/01/29/una-svolta-allo-ior-romana-vulneratus-curia-non-ci-crede-molto-in-attesa-della-prossima-futura-decapitazione/

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.