ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 6 gennaio 2018

Pochi sono coloro che ancora restano fedeli



Le apparizioni mariane (soprattutto quelle degli ultimi due secoli, a partire da Parigi 1830) sono interconnesse da un meraviglioso “filo d’oro” assimilabile a quell’unico progetto mariano salvifico che la Vergine Maria, per volontà di Dio, sta portando avanti con le sue apparizioni e manifestazioni nel mondo. Per queste intime e misteriose relazioni talvolta i singoli eventi mariofanici si comprendono meglio, assumono sfumature contenutistiche più profonde e svelano ulteriori misteri se le si mettono in relazione le une con le altre. È quello che avviene in modo avvincente con Fatima accostata alle manifestazioni della Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola: attraverso le rivelazioni della Vergine a Cornacchiola, infatti, è possibile scoprire il contenuto ed il significato integrale del Segreto di Fatima per “una via alternativa ed indiretta”. 

A questo punto mi sembra decisivo, per cogliere a fondo la correlazione tra le due apparizioni e i relativi messaggi, un sogno-visione che il veggente ebbe il 24 febbraio 1968 in cui si trovò alla presenza di suor Lucia, la quale gli diceva alcune cose relative al Segreto, gli raccontava che avevano una “missione comune” parlando come due fratelli nella fede. La data del sogno-visione mi sembra profondamente significativa: si tratta proprio dell’anno della famigerata Rivoluzione sessantottina, quella che gli esperti chiamano “Quarta Rivoluzione”, ultima tappa e coronamento di quelle precedenti fasi del processo rivoluzionario empio e satanico (Protestantesimo, Rivoluzione francese, Comunismo) elaborato dalla plurisecolare Rivoluzione anticristiana a partire dal lontano XV sec. con l’Umanesimo-Rinascimento.
Gli incontri “mistici” tra i due veggenti – suor Lucia e Cornacchiola – rappresentano un capitolo avvincente della storia delle apparizioni mariane moderne, sono rivelatori di misteri profondi e proiettano nuove luci anche sull’evento-messaggio di Fatima. A questo punto passo la parola a Saverio Gaeta che racconta l’inimmaginabile: ciò che la Madonna di Fatima, per mezzo di un “secondo intermediario inatteso”, Cornacchiola, ha voluto rivelarci perché fossimo “moralmente pronti” a quell’imminente futuro che adesso, a distanza di qualche decennio da quelle rivelazioni, costituisce il nostro attualissimo e drammatico presente:
« Particolare interesse riveste un testo, vergato da Cornacchiola a mano su tre facciate di foglio protocollo, che descrive quanto gli accadde il 24 febbraio 1968, da lui stesso definito “un sogno, o non so che possa essere”.
La descrizione è molto vivida: “Mi vedo sopra un’alta collina, dove c’è un convento, non saprei dire quale. Suono e mi viene ad aprire un vescovo, che mi sorride e mi dice: ‘Quanto tempo ci hai impiegato a venire, ma ora ne sia fatta lode a Dio per la Vergine Maria’. Mi fa entrare e mi conduce dentro una cappella con Gesù esposto. Mi indica, con modi gentili, un inginocchiatoio. Sono solo, mi guardo attorno e vedo una religiosa, questa si gira e riconosco in lei Lucia di Fatima. Mi sorride, poi piange: ‘Avvicinati’ mi dice. Ubbidisco. ‘Da quanto tempo ti aspetto. So che è molto difficile potermi vedere, ma per te vedi quanto è stato facile? Qui tutti ti aspettavamo. Ora scrivi quello che ti detto”.
Il discorso di suor Lucia è articolato e drammatico:
“Parla e rendi pubblico il messaggio della Madonna bella, non aver paura, come mi dice lei stessa tante volte. Questa volta è tramite me che ricevi quello che lei vuol dire al mondo.
Quanti uomini non ricevono il perdono delle loro colpe perché non vengono istruiti nella conoscenza della Parola vivente di Dio Padre, Gesù! Quando parlerai sarai perseguitato: non badare a niente e vai avanti nell’opera voluta dalla Madre bella. Tutti devono chiedere perdono dei peccati commessi, laici, sacerdoti, suore e tutti gli uomini viventi sulla Terra per il Cielo. Tu esorta, scrivi e consiglia con amore!
Tu vedi quanta confusione è riuscito a fare in tutti gli spiriti Satana, ed è lui che ormai regna in tutti i posti più alti di comando e lavora indisturbato adoperando tutti i suoi affiliati: facendo secondo il suo volere, porta tutte le cose al suo fine. SPECIALMENTE, E QUESTO NON LO CREDERANNO, SATANA ENTRERÀ NEI POSTI GUIDA DELLA CHIESA seducendo tutti con le sue mire vanagloriose, specialmente nel togliere la devozione alla Madre bella e raffreddando la fede in tutti.
Il potere sarà esteso sopra coloro che, responsabili del bene dei popoli, saranno spinti con armi potenti a distruggersi tra di loro in un modo spaventoso. Scrivi che, se non si convertono alla verità e non distruggono le armi per far fiorire la pace e l’amore  nel mondo, come l’erba verde e i fiori per dare frutto di vita, tutti saranno distrutti e periranno, maggiormente cadrà sopra i responsabili.
Sono tempi di disubbidienza e ribellione. Chi ubbidisce più all’autorità celeste? Chi ubbidisce alla Santità del Padre? Chi all’autorità della Chiesa? Tutti si ribellano, i cardinali al Papa, i vescovi ai cardinali, i sacerdoti ai vescovi e i fedeli ai sacerdoti. Satana, nel caos e confusione religiosa, trionferà nel cuore, nella mente e nella volontà di tutti!
Chi aspetta il ritorno di Gesù Cristo? Chi crede più alla fine del mondo? Chi invita a fare penitenza? Pochi sono coloro che ancora restano fedeli.
Le tentazioni saranno terribili, il mondo vivrà in una confusione tale che gli eletti stessi sosteranno nel dubbio! Non c’è scampo, il suono delle trombe della distruzione l’udranno tutti, e tutti vivranno momenti terribili di guerra, distruzione e il caos politico, religioso e culturale.
Tutti riceveranno le conseguenze disastrose sataniche e periranno. Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni nazione, in ogni convento e in ogni stato in cui si trova l’umanità. Chi ama la vita la perderà, chi ama la scienza inventerà per la morte, e chi ama il pericolo in esso cadrà per il peccato!
Evangelizzare le anime non significa mettergli un giogo che non sia quello di Cristo e insegnargli cose che non sono di Cristo, ma dare alle anime non serpenti ma il pane quotidiano, cioè l’Eucaristia, la Parola di verità, l’Evangelo della luce e dell’amore (…)”» (1).
Note:
1) S. Gaeta, Il veggente. Il segreto delle Tre Fontane. Salani, Milano 2016, pp. 72-74.

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