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domenica 15 aprile 2018

La speranza di poter mutare le cose

RICONSACRARE IL MONDO A DIO


È necessario "riconsacrare il mondo a Dio". Alle origini della civiltà moderna c’è un progetto assolutamente lucido: un progetto che potremmo definire "luciferino" il cui scopo è sostituire al culto di Dio il culto del diavolo 
di Francesco Lamendola   

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Il mondo moderno si è allontanato da Dio e si è votato al diavolo. Questo concetto, da noi espresso tante volte nel corso di numerosi articoli, potrebbe essere inteso in senso puramente allegorico e figurato; si potrebbe cioè pensare che riguardi solo la sfera dell’atteggiamento filosofico degli uomini moderni, con le sue ricadute pratiche. Ad esempio, è evidente che se la società è dominata dalla lussuria, dalla superbia e dalla cupidigia, saranno sempre più diffusi, fino a divenire la norma, tutti i comportamenti nei quali si manifestano questi vizi. Tuttavia, se le cose si limitassero a questo, la situazione, pur essendo estremamente grave, non sarebbe ancora del tutto compromessa. Dopotutto, esiste sempre la possibilità che una nuova corrente morale e intellettuale provochi una inversione di tendenza, e che negli uomini rinascano l’amore e il timor di Dio, come altre volte è accaduto, ad esempio sotto la spinta di figure eccezionali, come san Francesco d’Assisi, e per il mutare delle condizioni storiche complessive. Purtroppo, è pressoché certo che le cose non si limitano a questo; che la civiltà moderna, nella quale ci muoviamo e della quale siamo figli, o piuttosto figliastri, non è semplicemente il risultato di forze e di tendenze “naturali”, nel senso di spontanee, cioè determinate liberamente dal concorso delle intelligenze e delle volontà in una determinata direzione, attorno a determinati valori e obiettivi. C’è dell’altro, di cui si parla poco e male, e che, invece, è necessario conoscere e approfondire, se vi vuol avere un quadro veritiero della situazione e se si nutre la speranza di poter mutare le cose: una speranza che sia realistica, fondata sulla verità dei fatti, e non una speranza del tutto astratta e generica, poggiante sul nulla e destinata inevitabilmente ad essere disillusa.

Alle origini della civiltà moderna c’è un progetto, assolutamente lucido e razionale, per quanto esso si serva di strategie che non tutti, oggi, sarebbero disposti a qualificare come razionali. Il progetto, peraltro, parte da lontano: non solo precede la civiltà moderna, ma precede anche la civiltà cristiana medievale. Le sue origini si perdono nelle nebbie dei secoli: è quasi impossibile dire con certezza quando e dove abbia avuto inizio; forse esso è antico quanto l’uomo, o, almeno, quanto le prime società organizzate. È un progetto che potremmo definire luciferino: il suo scopo è sostituire al culto di Dio il culto del diavolo, affinché questi conferisca all’uomo, suo servitore, il potere al quale ambisce. Se deve riconoscersi creatura, l’uomo sarà sempre secondo; ma, se diventa adoratore del diavolo, egli può anche illudersi di essere primo, almeno nella dimensione terrena, l’unica della quale si preoccupi. Alcune sette esoteriche dell’antichità hanno istituito questo culto demoniaco e lo hanno tramandato, nella massima segretezza, fino ad oggi: i cabalisti, i templari, i rosacroce, i massoni, ne hanno tramandato i rituali e i saperi, anche se solo gruppi estremamente ristretti, all’interno di queste società segrete, erano e sono a parte dell’intero progetto, mentre la maggior parte degli adepti ne conoscono solo la parte esoterica, le cui apparenze sono del tutto rassicuranti, anzi, addirittura umanitarie e filantropiche. La funzione di questi gruppi, che attualmente sono diretti dalla ristrettissima élite finanziaria globale, è triplice. Da un lato, essi agiscono per incentivare la cultura irreligiosa e atea, materialista e relativista, cioè per scalzare la fede in Dio, e particolarmente nel Dio cristiano, e sostituirla con la fede nei “lumi” della ragione, nel progresso, nella scienza e nella tecnica. A questo livello agiscono e si muovono le persone che formano la bassa manovalanza, anche se vengono fatte passare per grandi intellettuali, e non sono a conoscenza dei livelli superiori. Le idee che vengono diffuse da questi sedicenti intellettuali sono, nella maggior parte dei casi, vera e propria paccottiglia, però si prestano perfettamente ai piani (apparenti) della élite e hanno una risonanza sproporzionata grazie al fatto che questa controlla la quasi totalità dell'informazione, l'università, l'editoria. Solo così si spiega come mediocri scrittori e pensatori, Svevo, Joyce, Woolf, Gadda, Sartre, Hemingway, e, recentemente, alcuni teologi da strapazzo, però  beniamini della massoneria ecclesiastica, siano stati spacciati per grandi personalità intellettuali e abbiano potuto influenzare, attraverso milioni di copie dei loro libri e articoli, il modo di pensare (se la parola "pensare" non è troppo azzardata) dell'intera società occidentale. La seconda funzione è quella di svolgere le tipiche azioni di supporto agli adepti di ogni società segreta: ed ecco le carriere agevolate, per non dire strepitose, di certi oscuri personaggi i quali, quasi da un giorno all'altro, ascendono agli onori delle cronache. Ciò appare particolarmente evidente nell'ambito della politica, dove delle vere e proprie nullità emergono di colpo, con forza apparentemente irresistibile, e arrivano a conquistare la direzione dei partiti, e anche a formare dei governi: sempre coi finanziamenti occulti delle grandi banche e sempre per fare le politiche ad esse gradite, ma tutt'altro che favorevoli ai cittadini, elettori e risparmiatori. Carriere universitarie, o artistiche, o scientifiche, o manageriali, o militari, seguono gli stessi percorsi: a questo livello si tratta di agevolazioni di tipo mafioso, che i membri delle società segrete si scambiano al fine di occupare tutte le posizioni eminenti e decisionali, e di escluderne sistematicamente coloro i quali, pur se meritevoli, non fanno parte di quei gruppi, o perché ne ignorano l'esistenza, o perché hanno rifiutato di aderirvi. I membri di questo livello sanno già qualcosa in più di quelli del livello più basso, ma non sanno ancora l'essenziale; ad ogni modo, a loro vengono richiesti dei giuramenti solenni, rafforzati da rituali esoterici il cui significato è inequivocabile: non si esce dalla fratellanza; non se ne divulgano i segreti all'esterno: chi trasgredisce a queste due leggi fondamentali, va incontro a dei grossi dispiaceri. La terza funzione è quella di propiziare le potenze demoniache e acquisire da esse gli strumenti del dominio sociale. A questo livello accedono solo le persone più fidate, le quali conoscono gli obiettivi finali e la cui fratellanza è suggellata nel sangue da rituali perversi, compreso il sacrificio umano. Esse agiscono sia attraverso i mezzi ordinari, di cui dispongono in misura pressoché illimitata (denaro, uomini, strumentazioni tecnologiche quanto mai sofisticate), non arretrando davanti a nulla pur di attuare le loro strategie di penetrazione nella società; sia attraverso la magia nera. E qui bisogna precisare un paio di cose, prima di andare avanti.

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Alle origini della civiltà moderna c’è un progetto assolutamente lucido: un progetto che potremmo definire "luciferino"

La magia nera è stata relegata nella sfera delle superstizioni medievali dai "manovali" del livello più basso, diffusori di una concezione del reale rozzamente materialista e razionalista. Ma i signori del terzo livello ci credono, eccome; lasciano agli sciocchi servitori il compito di deridere l'occultismo e la magia, ma essi la praticano e la praticano con successo, perché se ne tramandano i segreti da tempo immemorabile e hanno sperimentato che essa funziona. Né potrebbe essere diversamente: la magia nera, in ultima analisi, è il potere che viene agli uomini allorché essi si fanno adoratori del diavolo; e il diavolo, pur di prenderli all'amo, li illude, concedendo loro tali poteri, nella misura in cui ciò gli serve per legarli a sé irrevocabilmente. In pratica, al vertice della piramide delle società segrete vi sono dei Superiori Sconosciuti che sono le stesse entità diaboliche; i loro servitori del livello superiore lo sanno, perché celebrano il loro culto, ma s'ingannano quanto al fatto di avere il controllo della situazione. Se pure si rendono conto di essere caduti in una schiavitù terribile, in confronto alla quale la signoria di Dio sul mondo, alla quale si erano ribellati per orgoglio, è cosa infinitamente dolce e desiderabile, è troppo tardi per tornare indietro; senza contare che i loro delitti sono così atroci - ivi compreso l'infanticidio -  che non potrebbero sperare alcun perdono da parte degli uomini, qualora decidessero di confessarli. Ma se pure volessero fare una cosa del genere, chi mai li crederebbe? I vertici della magistratura, della politica, delle stesse forze dell'ordine sono infiltrati dalla élite satanista: vuotando il sacco, firmerebbero la loro condanna a morte. E se quel che stiamo dicendo può sembrare difficile a credersi, si pensi a quali risultati sia arrivata la giustizia quando si è trovata alle prese con delitti a sfondo satanico ed esoterico, come quelli del mostro di Firenze, o come quelli compiuti sui bambini dalla rete di pedofilia imperversante in Belgio, fino ai livelli più alti dello Stato. Stesso discorso per gli atroci delitti a sfondo satanico e sessuale che insanguinano alcune città del Messico, specialmente Ciudad Juarez, dove il quadro è reso ancora più cupo dell'enorme flusso di droga controllata da alcuni cartelli che sono dediti, appunto, al satanismo; in qualche caso sono scomparse nel nulla decine di donne e la né la polizia, né la magistratura, sono mai venute a capo del "mistero".
Ora c'è un altro aspetto al quale si deve far cenno. Nei loro rituali diabolici, i membri della super-setta mondiale consacrano al diavolo determinati luoghi, per favorire la tendenza generale degli uomini moderni ad allontanarsi da Dio e per predisporli alla "religione" prossima ventura, quella del demonio, passando attraverso l'auto-celebrazione dell'uomo stesso e, naturalmente, l'erosione sistematica e infine lo smantellamento e il rimescolamento di tutte le religioni esistenti. Nella loro prospettiva, consacrare un luogo al diavolo significa creare una porta d'accesso attraverso la quale le forze malefiche penetrano nella dimensione terrena e alimentano i vizi e i peccati degli uomini, allontanandoli sempre più da Dio. Fra i luoghi consacrati al diavolo ci sono l'aeroporto di Denver, in Colorado, e, probabilmente, il traforo del San Gottardo, in Svizzera; di entrambi abbiamo già parlato a suo tempo (cfr. i nostri articoli Il diavolo comincia a mostrarsi apertamente e Hanno scelto il Diavolo per patrono e vogliono imporlo anche a noi, pubblicati rispettivamente sul sito dell'Accademia Nuova Italia il 26/03/2017 e il 16/12/2017). Anche la capitale federale statunitense, Washington, costruita secondo un preciso progetto massonico, e in particolare il Campidoglio, con la sua cupola classicheggiante, riflette una simbologia esoterica della quale nessuno può dire di conoscere tutti i risvolti e le implicazioni. L'oltraggio supremo consiste nella profanazione dei luoghi sacri, come la costruzione di un vero e proprio tempio massonico al posto di quella che, in apparenza, è una chiesa, come nel caso del santuario di San Giovanni Rotondo, che ospita le spoglie di san Pio da Pietrelcina. L'obiettivo, in quel caso, è quello di neutralizzare gli effetti benefici che la presenza della sua salma potrebbe esercitare su coloro i quali vi si recano a pregare. Bisogna precisare, infatti, che circoli satanici sono presenti e operanti anche all'interno della Chiesa cattolica, e specialmente in Vaticano. Vi sono alti prelati che praticano il culto satanico; ne parla anche il libro Via col vento in Vaticano, scritto da un prelato che era a conoscenza dei fatti, Luigi Marinelli, avendo passato gran parte della vita presso la Curia. E Maria, a La Salette, era in vena di scherzare quando diceva: Roma perderà la fede e diverrà la sede dell’anticristo? Naturalmente, il grosso pubblico non sa nulla di queste cose o, se anche ne sente parlare, non ci crede e alza le spalle, pensando, come vuole la cultura dominante, rozzamente scientista e materialista, che la magia nera sia una sciocchezza, roba da film di terz'ordine, e che quei signori non possono fare poi un gran male a chicchessia, se non nella loro immaginazione.  
È necessario riconsacrare il mondo a Dio

di Francesco Lamendola

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