MACRON CI TROVA “VOMITEVOLI”. AVVISO DI ATTENTATO CONTRO SALVINI?
E’ evidente la sorpresa, ed evidente che la strategia adesso è quella dell’attacco. Anche la MErkel è stata sorpresa da Conte: aveva preso posizione a favore del ritorno della Russia nel g7, dando ragione a Trump, senza prima consultarsi con lei, la kapò, per ricevere ordini.
G7, Merkel contro Conte sulla Russia: “Sanzioni? Era meglio parlarne prima”
La Merkel scottata dalle parole di Giuseppe Conte al G7 sulle sanzioni alla Russia. La Cancelliera sperava di poter concertare prima con l’Italia la posizione da prendere
la sfrontatezza che mostra MAcron – da anni chiude i porti ai migranti, ONG e scafisti ONG, fra gli applausi generali. E’ un segnale pericoloso.
Ora, non cambia solo la narrativa. La Aquarius non vuole più fare rotta verso Valencia.
Leggete questo articolo da Scenari Economici,
L’Italia oggi diventa ad altissimo rischio attentati, probabilmente per colpire Salvini ed il governo. Il motivo? La foto qui sotto
Salvini deve fare estrema attenzione in quanto il suo governo temo verrà presto messo in discussione, probabilmente anche mettendo sotto attacco l’Italia ed il suo governo con accuse al ministero degli Interni, ossia quello che lo stesso Salvini dirige. Come? Con il terrorismo (esterno), leggasi attentati in Italia. E dunque incolpando Salvini di incapacità, eccetera eccetera, con tutti gli annessi e connessi mediatici che inevitabilmente seguirebbero (soprattutto oggi che coi migranti non ci sono riusciti, ndr)
Il motivo sta tutto nella foto sopra: l’asse USA-UK-Italia si è ufficialmente formato in Canada, all’ultimo G7, con l’allineamento strategico in tema non solo di fine delle ostilità con la Russia ma anche di cancellazione dei dazi per tutti (chiaramente tale geniale e pacificatoria proposta trumpiana non era nell’interesse di Cina, Francia e Germania, che invece prosperano ad es. coi loro prodotti sui mercati USA anche grazie a tariffe e dazi contro le importazioni USA 4 o 10 volte superiori a quelli USA per gli omologhi prodotti, ad es. automobili).
Dunque con un tempismo incredibile – tanto da permettere alla gente in piazza a Quebec di comprendere immediatamente che un nuovo asse anti-globalista si era formato ed inscenare proteste, chiaramente qualcuno che parla francese (in Quebec) lo ha suggerito “da dentro” il G7 – ecco che vediamo bruciare la bandiera americana, italiana ed inglese in piazza da parte dei dimostranti addirittura durante lo svolgimento dello stesso G7 (mi fanno notare, occhio al tatuaggio di uno dei manifestanti incendiari).
Salvini deve fare molta attenzione perchè tale bandiera italiana in fiamme rappresenta molto più di quanto può apparire: l’Italia diventa ufficialmente un problema di grado superiore da risolvere da parte di coloro che volevano un fronte comune anti-USA, fronte che può essere sommariamente condensato nei poteri che mirano a sostituirsi agli USA al comando del Vecchio Continente.
Or dunque, chi scrive ritiene che l’Italia da oggi sia a massimo rischio attentati sul proprio suolo. Immagino che le forze dell’ordine sappiano bene di cosa sto parlando. Faccio presente che, a prescindere dall’etichetta che potrebbe essere data a tali ipotetici – e speriamo mai attuati – attacchi (ISIS, anarchici, immigrati ecc.) nel caso dovessero essere perpetrati molto probabilmente non bisognerebbe guardare molto lontano ad est o in medio oriente ma vicino, a nord ed a nordovest (…). I risultati elettorali comunali di ieri in cui il PD non è tracollato sembrano spingere purtroppo per questa tesi, vedasi oltre.
Un amico con un passato di esperto di antiterrorismo (o qualcosa del genere, …) mi ha fatto riflettere in merito ai recenti sequestri di armi e soprattutto esplosivi ad alto potenziale ai “confini stradali” con l’Italia – sempre con ex jugoslavi come manovalanza -: magari il crimine organizzato italiano necessita di armi e/o esplosivi dall’estero? La risposta la sanno tutti, no. O i vari estremismi storici di destra o sinistra hanno forse bisogno di esplosivi? Assolutamente no, ne hanno sempre avuti in abbondanza. Idem sulle cellule stile Gladio sul suolo nazionale (…). Dunque, chi ha cercato di importare detto esplosivo alla frontiere stradali italiane (Monte Bianco, Slovenia ecc.), via auto con targhe straniere e manovalanza ex jugoslava? Il mandante era forse qualcuno che non aveva “materiale” in loco e/o non poteva nemmeno comprarlo da chi il “materiale” in Italia ce l’aveva? (…).
Da, ilsussidiario.net, 24.04.2018, vedasi LINK
I giornalisti a bordo della Quarius quanti sono? 224 Ore ne cita quattro, di grosse agenzie o di giornalì ufficiosi ed europeisti, coem El PAis. . A dimostrazione del fatto che tutta l’operazione dis fida all’Italia è stata accuratamente organizzata e preordinata
Sara Alonso Esparza (@SAlonsoEsparza) lavora per Radio Nacional Espana. Scatta foto, va in diretta e posta video. Racconta come le donne sulla nave cantino per esorcizzare le paure ma soprattutto per la libertà: “Mentre, estranee alla politica, queste donne nigeriane cantano sul ponte. Si sentono libere per la prima volta da tempo…La vita va avanti”.
Anelise Borges (@AnneliseBorges), invece, è corrispondente da Parigi per Euronews e Nbc. Il suo contributo è quello di comunicare la posizione della nave fra Italia e Malta a seconda dell’evoluzione della situazione. E di dare un volto, con brevi video, alle persone che sono sulla nave: un neonato in braccio al suo papà, un minore non accompagnato disteso a ripararsi il volto con il braccio dal sole, un coordinatore dle progetto di salvataggio. I cuori che battono all’unisono fra le onde del mare.
Naiara Galarraga(@naiaragg) è giornalista della redazione esteri di El Pais. Viaggia con il videogiornalista Oscar Corral (@corralfoto), sue le fotografice che stanno illustrando questo viaggio della speranza sulle pagine e sul sito del quotidiano spagnolo.
https://www.maurizioblondet.it/macron-ci-trova-vomitevoli-attenti-allattentato-contro-salvini/
Chi mi segue sa bene come la penso di Salvini, della Lega e delle loro pulsioni reazionarie e persino fasciste. Ma che il partito di Macron si permetta di definire "vomitevole" la posizione dell'Italia è un autentico capolavoro di ipocrisia che può solo accontentare gli amici italiani (tipo Saviano. Renzi o la Bonino) di questo ultra-liberista guerrafondaio che sull'immigrazione avrebbe solo il dovere di tacere.
Basti vedere cosa accade ai confini con l'Italia, ai tanti morti che la politica di Macron ha provocato tra i disperati che cercano di passare il confine, morendo congelati sulle nostre Alpi. Basti vedere come il governo francese si è comportato a Calais nei confronti degli immigrati che cercavano di passare in Inghilterra.
Che coraggio! Fare queste affermazioni nello stesso giorno in cui il ministro degli interni francese proibisce alla Corsica di aprire i suoi porti alla nave alla deriva nel Mediterraneo.
Da questi mascalzoni che governano la Francia e che, tra l'altro, bombardano con i cannoni ad acqua i manifestanti che, a centinaia di migliaia, protestano contro le misure inique e antipopolari dell'esecutivo di merda diretto da Macron, tutti gli italiani, comunque collocati, non devono ricevere lezioni di sorta.
E tacciano anche i signori e le signore del PD che in Macron hanno sempre visto il loro modello. Una volta tanto, abbiano anche loro il senso del pudore.
Mauro Gemma, direttore di Marx21
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-vomitevole__lipocrisia_del_partito_di_macron/11_24327/
Salvini non è un orco cattivo
La questione legata alle Ong operanti nel Mediterraneo è certamente spinosa, tuttavia sono comprensibili anche le ragioni del Ministro degli Interni, Matteo Salvini.
Primo, vero, banco di prova per il governo giallo-verde è il caso della nave “Aquarius” e delle sue simili che con il loro carico di immigrati hanno, infatti, catalizzato l’attenzione del dibattito politico sia nostrano che internazionale. Come si poteva prevedere, la scelta del nostro Ministro degli interni di chiudere le infrastrutture portuali italiane alle attività delle varie ONG operanti nel Mediterraneo ha scatenato le ipocrite rimostranze di tutto il mondo liberal. Nonostante la lotta all’immigrazione, cavallo di battaglia del carroccio e inserito all’interno del contratto di governo, sia stata accettata e premiata dall’elettorato italiano con il voto del 4 marzo, la sorda e autoreferenziale levata di scudi del variegato mondo liberale non si è fatta attendere.
Dai soliti noti di casa nostra, fino al palazzo delle nazioni unite lo sdegno è stato unanime. Peccato che questi signori, fin ora, non abbiano fatto nulla per risolvere il problema; al contrario, sia i tromboni nostrani che sono sempre stati pronti all’accoglienza incondizionata fin tanto che non interferisse con la loro vita dorata e mondana, sia le cancellerie europee che ci hanno lasciato soli a fronteggiare il problema sono i veri responsabili delle sofferenze di tutti gli sventurati che questa situazione ha “prodotto”.
La scelta di fermare il traffico di esseri umani come può essere considerata razzista? Com’è possibile che un Ministro legittimato dal volere popolare possa essere paragonato a Vileda o Pinochet? Analizziamo le cose e cerchiamo di capire dove si annida realmente il marcio.
Le politiche progressiste dell’ultimo decennio hanno permesso ad un flusso enorme di manodopera inattiva l’entrata in un paese che, in meno di 10 anni, ha perso quasi il 10% del PIL. Un flusso che è stato costretto a convivere con gli strati più impoveriti del paese. Quest’ultimo, completamente impreparato ad accogliere sia economicamente che culturalmente un’immigrazione di tale portata si è rivoltato rivalutando anche la bile e lo stomaco, ma cosa si poteva pretendere da un popolo che si è visto imporre un tenore di vita così diverso in così poco tempo dai morsi delle crisi finanziarie ordite in grattacieli d’oltreoceano? Un flusso migratorio, scientificamente cercato, che non entra in contatto né con i centri urbani né con i benestanti, ma solamente con le periferie più povere. Un flusso migratorio che costringe lavoratori dei campi e operai a umilianti gare al ribasso di diritti e salari: ecco il vero volto della bontà progressista.
Un esercito di schiavi che involontariamente distruggerà il nostro stato sociale e ingrasserà pochi lungimiranti. La lotta del governo a tutto questo è sacrosanta, indice di una ritrovata sovranità nazionale e di una naturale, e non ideologica, difesa dei diritti umani. Recuperando il nostro welfare, faremo fronte anche alla perdita dei posti di lavoro che questa infamia ha creato, che l’Italia torni a prosperare attraverso il lavoro e non con la sofferenza dei più deboli. Guai a chi non sarà pronto a rimboccarsi le mani, è ora di rivalutare la massima: “Chi non lavora non mangia.”
di Andrea Scaraglino
http://www.lintellettualedissidente.it/cartucce/immigrazione-aquarius-governo-salvini/
Qualcosa è cambiato. O sta cambiando alla faccia dei disfattisti, dei cacadubbi, di quelli che ...intanto non c'è niente da fare, quelli che intanto non cambierà mai. Quelli che l'immigrazione è un fatto ineluttabile e si muove da sé. Palle!
Salvini non è un orco cattivo
La questione legata alle Ong operanti nel Mediterraneo è certamente spinosa, tuttavia sono comprensibili anche le ragioni del Ministro degli Interni, Matteo Salvini.
Primo, vero, banco di prova per il governo giallo-verde è il caso della nave “Aquarius” e delle sue simili che con il loro carico di immigrati hanno, infatti, catalizzato l’attenzione del dibattito politico sia nostrano che internazionale. Come si poteva prevedere, la scelta del nostro Ministro degli interni di chiudere le infrastrutture portuali italiane alle attività delle varie ONG operanti nel Mediterraneo ha scatenato le ipocrite rimostranze di tutto il mondo liberal. Nonostante la lotta all’immigrazione, cavallo di battaglia del carroccio e inserito all’interno del contratto di governo, sia stata accettata e premiata dall’elettorato italiano con il voto del 4 marzo, la sorda e autoreferenziale levata di scudi del variegato mondo liberale non si è fatta attendere.
Dai soliti noti di casa nostra, fino al palazzo delle nazioni unite lo sdegno è stato unanime. Peccato che questi signori, fin ora, non abbiano fatto nulla per risolvere il problema; al contrario, sia i tromboni nostrani che sono sempre stati pronti all’accoglienza incondizionata fin tanto che non interferisse con la loro vita dorata e mondana, sia le cancellerie europee che ci hanno lasciato soli a fronteggiare il problema sono i veri responsabili delle sofferenze di tutti gli sventurati che questa situazione ha “prodotto”.
La scelta di fermare il traffico di esseri umani come può essere considerata razzista? Com’è possibile che un Ministro legittimato dal volere popolare possa essere paragonato a Vileda o Pinochet? Analizziamo le cose e cerchiamo di capire dove si annida realmente il marcio.
Le politiche progressiste dell’ultimo decennio hanno permesso ad un flusso enorme di manodopera inattiva l’entrata in un paese che, in meno di 10 anni, ha perso quasi il 10% del PIL. Un flusso che è stato costretto a convivere con gli strati più impoveriti del paese. Quest’ultimo, completamente impreparato ad accogliere sia economicamente che culturalmente un’immigrazione di tale portata si è rivoltato rivalutando anche la bile e lo stomaco, ma cosa si poteva pretendere da un popolo che si è visto imporre un tenore di vita così diverso in così poco tempo dai morsi delle crisi finanziarie ordite in grattacieli d’oltreoceano? Un flusso migratorio, scientificamente cercato, che non entra in contatto né con i centri urbani né con i benestanti, ma solamente con le periferie più povere. Un flusso migratorio che costringe lavoratori dei campi e operai a umilianti gare al ribasso di diritti e salari: ecco il vero volto della bontà progressista.
Un esercito di schiavi che involontariamente distruggerà il nostro stato sociale e ingrasserà pochi lungimiranti. La lotta del governo a tutto questo è sacrosanta, indice di una ritrovata sovranità nazionale e di una naturale, e non ideologica, difesa dei diritti umani. Recuperando il nostro welfare, faremo fronte anche alla perdita dei posti di lavoro che questa infamia ha creato, che l’Italia torni a prosperare attraverso il lavoro e non con la sofferenza dei più deboli. Guai a chi non sarà pronto a rimboccarsi le mani, è ora di rivalutare la massima: “Chi non lavora non mangia.”
di Andrea Scaraglino
http://www.lintellettualedissidente.it/cartucce/immigrazione-aquarius-governo-salvini/
Salvini e il velo squarciato
Qualcosa è cambiato. O sta cambiando alla faccia dei disfattisti, dei cacadubbi, di quelli che ...intanto non c'è niente da fare, quelli che intanto non cambierà mai. Quelli che l'immigrazione è un fatto ineluttabile e si muove da sé. Palle!
E' bello sentire che il nostro Ministro dell'Interno Matteo Salvini finalmente ha avuto quel sussulto d'orgoglio che aspettavamo da tempo facendo bloccare i porti in accordo con Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Toninelli. Ci voleva tanto? Con ogni evidenza sì, se in tutti questi anni non c'è mai stata la volontà politica di farlo. Tutti avrete sentito la faccenda dell'Aquarius con 600 immigrati, che batte bandiera di Gibilterra, mentre la Sea Watch batteva bandiera tedesca. Le navi delle ONG sono delle autentiche "scatole cinesi" anche solo per poter essere identificate. "Prendeteli voi", ha detto Salvini ai maltesi. Risposta: "NO, non siamo attrezzati". Comodo! Malta ha un suo salvacondotto "moralmente superiore" del quale nessuno parla: Il Commonwealth.Pertanto Malta è un protettorato britannico, cosa del quale nessuno ricorda di far cenno. Sappiamo anche che l'Unione Europea è un Fattoria degli animali, dove qualcuno è "più uguale" degli altri. Qualche esempio?
La Francia non accoglie immigrati a Ventimiglia e respinge a Bardonecchia. L'Austria non accoglie al Brennero. La Germania accoglie solo i siriani. L'Ungheria di Orban è blindata. La Slovenia pure. E allora, qual è il problema per l'Italia? Adeguarsi ai "respingitori" o estinguersi.
Alla fine la nave Aquarius come è noto è stata accolta a Valencia dalla Spagna nella quale si è appena insediato il governo socialista Sanchez. Avete sentito la frase rosicona del PD? Oh, Uh, Ih, ah: grande umanità da parte della Spagna. O impostori ipocriti!
Ma tutto quello che l'Italia si è preso in questi vent'anni come lo chiamereste, di grazia? Razzismo?
Ma tutto quello che l'Italia si è preso in questi vent'anni come lo chiamereste, di grazia? Razzismo?
Non abbiamo fatto altro che accogliere, accogliere, accogliere, a rischio della nostra sostituzione ed estinzione e ora vi profondete in inchini verso la Spagna solo perché compie un beau geste più unico che raro? E pensate forse che se arriverà un nuovo carico, quella stessa Spagna che spara contro chi tenta di varcare la barriera di Ceuta e Melilla, sarà disposta ancora a spalancare le sue braccia, mettendosi contro i suoi cittadini come invece avete fatto voi per anni e anni?
In ogni caso, il velo delle ipocrisie (e non solo) è stato squarciato. Salvini apprezza chi non apre agli immigrati cercando di salvaguardare il proprio territorio (vedi la sua simpatia per Orban), ma fa loro delle reprimende (il caso Malta) sul rispetto della "legge del mare", per fare esplodere le contraddizioni. Si invoca l'intervento della Ue, pur sapendo che il problema è la Ue, quasi a volerli "sgamare". Ma l'importante è creare il caso. Il popolo plaude e premia: i risultati delle elezioni comunali di queste ultime ore, parlano chiaro
Finalmente si comincia a fare sul serio e a invertire la tendenza. Mettono bambini, ragazzini minorenni, donne incinte sulle navi, usati come scudi umani e usano la "pietà" ( meglio , il "pietismo") come arma di distruzione di massa contro di noi sulle navi delle ONG. Salvini vada avanti a chiudere i porti e pretenda dalla Ue che l'Italia non sia il solito "refugium peccatorum", e "consolatrix afflictorum", mentre tutti gli stati membri se ne infischiano. Intendiamoci fanno pure bene, ma non pretendano poi che siamo noi a farci carico di quanto essi rifiutano per primi. Aspettiamoci comunque sindaci crumiri alla Orlando e De Magistris, o addirittura lo "stellino" Nogarin a Livorno, lo stesso Fico, attorucoli che corrono a fare i testimonial pro migrantes, opinionisti in cerca di zizzanie da seminare tra alleati. Inoltre in questi giorni pioveranno le scomuniche del Vaticano, dalla Cei, da qualche zelante prelato che metterà all'indice il Ministro dell'Interno. Arriveranno le dame di San Vincenzo dell'ONU, i Gino Strada, i Medici senza Frontiere: insomma aspettiamoci un ciclone mediatico, un intrigo internazionale a dir poco. E' di queste ore la campagna farneticante di Giuliano Ferrara che urla ai 4 venti ai giudici e giuristi di arrestare Salvini: beh, non tutte le Bombe sono intelligenti!
Pubblicato da Nessie
http://sauraplesio.blogspot.com/2018/06/salvini-e-il-velo-squarciato.html
I “CECCHINI” ARMATI DI MORALISMO A PALLETTONI
Italia oramai abbiamo i “cecchini” che si caricano di moralismo a pallettoni e sparano poi parole come: “ministri dell’interno razzisti o sbirri in Italia”, “politiche del ministro dal sapore fascista”, o accusano di inumanità e assenza di cuore, o infine come fa Repubblica che dà a Salvini del sequestratore, visto che titola: “629 persone ostaggi di Salvini”.
Sono le stesse persone che finiscono poi per scaricare il risultato del loro moralismo sulla popolazione italiana. Loro si fanno belli, riempiendosi di belle “umane” parole, ma poi lasciano che i problemi derivanti dal loro buonismo ricadano sul popolo italiano. Sono problemi evidenti a tutti, che si accumulano giorno dopo giorno, che si incancreniscono settimana dopo settimana, che non sono visibili immediatamente ma che poi, di tanto in tanto, scoppiano localmente. Diventano infatti sempre più numerosi i casi di immigrati che, sciamando per le città, cominciano sempre più spesso ad importunare persone del luogo o turisti in arrivo, a spacciare droga, a porre le basi per la loro mafia interna, ad aggredire carabinieri che sono costretti a scappare in maniera vergognosa. Vergogna non per colpa loro, ma per il sistema che li ha messi nella condizione di scappare solamente.
Eppure, davanti a questo completo, pluriennale, fallimento, qualcuno ha ancora la faccia tosta di fare il moralista. Ha la faccia di bronzo di usare i migranti come “scudo umano” per i propri fallimenti politici.
Per la prima volta in oltre un quinquennio, un ministro della Repubblica ha cominciato a porre seriamente la distinzione, lecita oltre che di prudenza politica, tra migrante clandestino e rifugiato. Per la prima volta un ministro dello Stato ha offerto sì il soccorso umanitario, ma ha rifiutato la violazione di legge. E cosa succede? Apriti cielo! Un diluvio di accuse semplicemente ridicole. Questi moralizzatori non si sono mai stracciate le vesti davanti al rifiuto all’accoglienza da parte di Malta, della Spagna, della Francia e lo fanno invece nei confronti di un ministro italiano che dice no al business dell’immigrazione clandestina. Sembra quasi che si straccino le vesti perché continui la tratta degli esseri umani, insieme all’ipocrisia degli altri Paesi Europei. Quell’ipocrisia che ha fatto dire il 3 giugno scorso alla cancelliera tedesca Angela Merkel che l’Italia è stata lasciata sola sulla questione dei migranti. Oibò, non ce ne eravamo accorti.
Al reggente del PD, Maurizio Martina, che sospira dicendo: «L’intervento del governo spagnolo non è una vittoria ma solo un respiro di sollievo», dobbiamo dire che non possiamo farci nulla se il governo Gentiloni, quello del suo partito, il 28 giugno del 2017 – esattamente un anno fa – pur avendo annunciato che l’Italia non sarebbe stata più disposta a sbarcare migranti da navi che non battessero bandiera italiana o delle istituzioni europee non sia stato poi capace di mantenere la parola. Purtroppo per lui, Salvini lo è stato, e solo dopo alcuni giorni di governo.
Ma come si fa a non rendersi conto che è una idiozia spendere in Italia 5 miliardi di euro per tener qui quasi 200.000 persone, a poltrire nei centri di accoglienza, a girovagare nelle città o a chiedere l’elemosina davanti ai supermercati, quando invece sarebbe molto più proficuo impiegare quei 5 miliardi di euro ogni anno direttamente in Africa dove, grazie al suo bassissimo costo della vita, si potrebbero sfamare milioni di persone, dove sarebbe possibile creare quelle strutture di produzione, di istruzione e di assistenza utili a tutta la popolazione locale. Quando le azioni e le parole sono animate da un astruso moralismo, le conseguenze non possono che essere pessime e distorte per alcuni (gente comune) ed una manna per altri (cooperative di accoglienza ed assistenza).
Piccola consolazione. L’Italia, a fronte della spesa di 5 miliardi, sembra che riceva dall’Europa il premio di consolazione di soli 80 milioni di euro.
Rimane infine il tweet del card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, nel quale si può leggere: “Ero straniero e non mi avete accolto (Mt 25,43) #Aquarius”. E’ la frase del Vangelo di Matteo, ma cambiata in negativo. Sarebbe da commentare. Ma poi mi ritorna in mente la mostra al MET GALA 2018, ed allora preferisco tacere.
di Sabino Paciolla
LA CEI CHIEDE INFORMAZIONI ALLE DIOCESI SUI MIGRANTI ACCOLTI. IL COMMENTO DI PEZZO GROSSO.
Stilum Curiae è stato informato di una notizia che se confermata appare molto interessante, visto il clima in cui si vive in questi giorni a seguito delle decisioni del governo per frenare il traffico di esseri umani, e le attività – lucrose – delle ONG. La CEI ha mandato a tutti i Vescovi fogli da compilare per raccogliere informazioni su quanti richiedenti asilo sono stati accolti da loro, dove, in quali strutture e così via.
Non dimentichiamoci che in questo sostanzioso business la Chiesa e organizzazioni collaterali ad essa sono fortemente interessate.
Chi volesse avere informazioni più dettagliate, nel silenzio dei media mainstream (ma come potrebbe essere altrimenti? Un figlio del proprietario del più grande gruppo editoriale italiano è dirigente di una ONG che ha due navi impegnate nel traffico…) può leggere questa inchiesta in tre parti della collega Francesca Totolo.
Noi invece leggiamo che cosa ha da dire in proposito Pezzo Grosso…
“Caro Tosatti, abbiamo avuto notizia che la CEI ha mandato a tutti i Vescovi fogli da compilare per informare di quanti richiedenti asilo sono stati accolti da loro, dove, in quali strutture….Se la notizia è vera, significa che la Cei non è più interessata a chi va a messa, prende i Sacramenti, manda i figli a dottrina, bensì conferma i ‘sospetti’ di che penza che ormai si solo una ONG e venga prima o poi assorbita da Sant’Egidio. Per la CEI di Bassetti/Galantino gli ‘ultimi’ sono quelli che non hanno la fede cattolica e non devono averla, per contribuire a toglierla a chi invece ancora la possiede? Vorrei indirizzare ad entrambi una lettera aperta se Tosatti me lo consente. <Cara CEI, per obbedire a qualcuno, come sembra, rischiate di far perdere credibilità alla figura del Pontefice ed al ruolo della Santa Chiesa. Mi auguro possiate cominciare a intenderlo. State rischiando di fare il male della popolazione residente in Italia più debole e inerme, il male degli immigrati meno forti e volonterosi e il male dei paesi e delle loro famiglie che lasciano sole, abbandonate. State facendo il male dei cattolici dividendoli. State definitivamente trasformando la Chiesa in una ONG a guida Sant’Egidio. I laicisti che fino a ieri attaccavano la Chiesa perché era fondata sul Sacro, perché affermava Dogmi e Mistero, oggi la attaccano, trionfanti, spiegando che è bastato farle prendere paura per vederla mettere in discussione quasi tutto in pochi anni. Stanno esultando. spiegando che è bastato cambiare la ‘guida’ perché tutto cambiasse, non avendo essa in realtà fondamenta, essendo inconsistente. Come Lutero aveva già spiegato. Vedete, la vera e più importante carità sta nella correzione fraterna, che voi invece sembrate considerare offensiva. Ma fate ancora gli esercizi spirituali?>.
Leggo sul Corriere della sera di oggi, a pag. 5, che l’arcivescovo di Agrigento, nonché Presidente della Caritas, card. Francesco Montenegro, riferendosi alla decisione di limitare gli accessi di immigrati, ha dichiarato che ‘Dobbiamo prepararci a un mondo multietnico e non chiudere porte e finestre’. Nessun cenno alla evangelizzazione conseguente. Mah!”.
Marco Tosatti
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