ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 12 giugno 2018

I veri migrati non devono tornare!


“UNHCR INTIMIDISCE I PROFUGHI SIRIANI IN LIBANO CHE VOGLIONO TORNARE”


Il ministro degli esteri del Libano ha manifestato l’intenzione di denunciare l’UNHCR perché i suoi operatori intimidiscono e minacciano i profughi siriani che vogliono far ritorno in patria.
Via via che le forze siriane e i loro alleati liberano nuovo territorio, il presidente Assad chiama i cittadini fuoriusciti e profughi a tornare nelle aree tornete in sicurezza.  Il  governo libanese, che ospita 1 milione di profughi della guerra in Siria (un quarto della sua popolazione), sta accordandosi con Damasco per organizzare i ritorni.  La UNHCR – ossia l‘ente ONU in cui ha lavorato la Boldrini – sta dissuadendo, con  l’intimidazione, il  ritorno di chi vuole tornare volontariamente.  L’ente cosiddetto umanitario non vuole concedere a Damsco la vittoria, e non vuole che popolazioni normali tornino nelle zone devastate dall’ISIS per la ricostruzione, modificando la componente ideologica dei territori contesi.
Il ministro libanese degli Esteri Gebran Bassil ha denunciato il fatto e minacciato di “prendere misure”  contro l’UNHCR. Sull’esempio di Salvini?


Il ministro degli esteri Gebran Bassil.

L’alleanza della organizzazione umanitaria ONU con l’ISIS e le truppe USA  è sempre più scoperta. Naturalmente l’UNHCR sostiene che le zone dove i cittadini siriani sono invitati a tornare, “non sono sicure”.  Ma davvero non è stato debellato Daesh? Entri il prissimo titolo:

“Daesh non esiste più se non in prossimità delle basi americane”

Lo ha dichiarato il portavoce del ministero russo della Difesa, Igor Konashenkov. Ha risposto al capo del Pentagono, Mattis, secondo cui se  le truppe USA abbandonano la Siria, sarà una catastrofe per il povero popolo siriano. Aggiungendo che  le Forze Democratiche siriane (i kurdi anti-Assad) “sono la sola organizzaizone che ha debellato l’ISIS”: Il portavoce russo ha consigliato Mattis di studiare meglio le carte sulla disposizione attuale dlele forze in Siia: “Ciò che resta dei terroristi di Daesh non si trova più se non nelle zone controllate dagli USA”.
Vi domanderete : a cosa servino ancora questi islamisti, oggi ridotti a campare sotto la protezione armata delle basi americane? Ecco il  terzo titolo:

I guerriglieri distruggono i raccolti nel sud della Siria


Nella campagna settentrionale di Quneitra, jihadisti non identificati hanno sparato bombe incendiarie su dozzine di alberi, campi di grano e piantagioni durante il fine settimana vicino a Kroum al-Hamria. L’ agenzia di stampa siriana SANA riferisce che nel villaggio di Haddar, ad esempio, alberi di mele, ciliegi e fichi erano distrutti e  che gli agricoltori locali subirono perdite considerevoli. Si dice che i campi illuminati siano bruciati lunedì a causa del vento. Inoltre, molti ulivi sono stati distrutti.
Attualmente, i jihadisti controllano gran parte delle province di Daraa e Quneitra, che sono vicino al confine con la Giordania e le alture del Golan occupate da Israele. C’è stato un cessate il fuoco nella regione da molto tempo. Tuttavia, gli elicotteri dell’esercito hanno recentemente lanciato volantini sui quartieri tenuti dai jihadisti a Daraa City, dove l’esercito ha minacciato un’offensiva.


Jihadisti distruggono il raccolto  vicino a Sion  (cerchietto nero). Onda dei rifugiati attesa  (frecce blu).


Israele aveva precedentemente proposto la costruzione di una zona di sicurezza per Daraa e Quneitra. Secondo un rapporto del Wall Street Journal , la Siria sta trasferendo milizie filo-iraniane e iraniane a Daraa e Quneitra. Tuttavia, questi dovrebbero indossare uniformi siriane per sfuggire all’attenzione dell’aviazione israeliana.
Insomma i terroristi islamici che incendiano i raccolti sono al servizio di Israele.

Boldrini, niente da eccepire?

E’ un crimine contro l’umanità, ma la Boldrini e i suoi complici umanitari italiani, non ci trovano nulla da dire. Sono tutti occupati a denunciare i 600 africani equatoriali al sicuro sulla nave scafista.
L’ONU, che sa in anticipo che quel che resta dei terroristi, potentemente riarmati dagli americani, stanno per lanciare una offensiva (o controffensiva) su Idlib, “è preoccupata per l’escalation delle lotte di 2,5 milioni di persone nella provincia siriana di Idlib. Questi potrebbero venir spostati verso la Turchia”.
O poverini. L’UNHCR dovrà allestire nuovi campi e agitare l’emergenza  umanitaria di quelli che fuggono dalle guerre, e non possono non essere accolti, altriimenti si è razzisti, disumani e machisti.
“Situata nel nord-ovest del paese, Idlib è tuttora occupata dalla milizia jihadista Hayat Tahrir al-Sham (HTS), l’organizzazione  che prima si chiamava Fronte di Al Nusra  (e prima ancora, Al Qaeda) e contraria all’Accordo di pace tra Russia, Turchia e Iran.  Negli ultimi anni, decine di migliaia di mercenari e le loro famiglie da altre parti del paese sono fuggiti lì. Reuven Erlich, capo del Meir Amit Intelligence e Terrorism Information Center (ITIC), ha dichiarato che  il numero di mercenari a Idlib è stimato a 30.000″.

Bachar al-Assad : Israele  è nel panico  per la disfatta dei suoi amati terroristi.

Intervista di Russia Today: Il giornalista domanda: Per quanto riguarda la  liberazione dei territori, sembra inspiegabile che, ognivolta  che voi eliminate una minaccia, per esempio nella Ghouta, un’altra minaccia sembra materializzarsi, e questo avvienne ripetutamente. Adesso abbiamo il ministro dell’energia israeliano  che minaccia che il suo paese può (parole sue) “liquidarvi, lei e il suo governo”. Avete paura?  Come considerate  questa minaccia?
Assad: “Da quando siamo nati – parlo della mia generazione e della maggior parte delle generazioni in Siria – abbiamo vissuto sotto la minaccia dell’aggresione israeliana. E’ una cosa presente nel nostro inconscio. Dunque, dire  che abbiamo paura, dopo aver vissuto sotto la minaccia per decenni,  non ha senso.  Gli israeliani assassinano, uccidono, occupano territori, da sette decenni, ma di solito fanno tutto questo senza  minacciare. Perché ora minaccianmo in questo modo? E’ il panico, una specie di sentimento isterico, perché stanno per perdere i loro “amatissimi” Al Nusra  e DAesh. Ecco  perché ISraele cade nel panico ultimamente, e noi comprendiamo i loro sentimenti.
(il resto qui:
Da noi, la sinistra oligarchica continua le sue battaglie umanitarie








E la sinistra  non demorde dalle vere lotte di liberazione che le stanno a  cuore:
ROSSI : “E’ UNA BELLA MANIFESTAZIONE, CI SONO STATO MOLTE VOLTE, E CONSIGLIO I CITTADINI DI PARTECIPARE, ANCHE CON I BAMBINI”



Bambino che diventa consapevole dei diritti che gli ha regalato la Cirinnà.


Gay pride? Le visioni profetiche sul Gay pride della mistica Beata Anna Maria Taigi  (1769-1837). Nel ‘700 la Beata Anna Maria Taigi lo aveva profetizzato, lei Madre di Famiglia, Moglie, Casalinga, Mistica e Santa in una delle sue tantissime visioni vide e scrisse:

” […] dopo questi segni, quando si sarà vicini alla fine, il Drago sarà sciolto e la Divina Madre inviterà alla penitenza e gli uomini senza tener conto dei Celesti moniti andranno per le vie della Eterna Città Santa bagnata dal Sangue dei Principi (Apostoli), portando la Lussuria in processione; e il Padre della Menzogna sarà a loro capo. Sacrilegi compiranno contro i tempi del Santo Spirito e contro la Religione: gli uomini si vestiranno da donne e le donne si vestiranno da uomini, la Voce del Santo Vicario non sarà ascoltata e l’ Alma Sua figura sara fatta oggetto di scherno e risa, allora il Drago che già ha preso possesso del suo regno istillerà lumi alle menti degli a lui soggetti per diffondere l’alito pestilento della Lussuria ove il Beatissimo pose Sede e per diffondere e moltiplicare l’opera sua nefanda di distruzione e perdizione, dovrà allora dalla Cristianità implorarsi la Misericordia di Dio e fare Orazione per la Chiesa Militante domandando aiuto alla Madre Santa e offrendo penitenze e sacrifici […]”
Anna Maria Taigi fu beatificata il 30 maggio 1920 e il suo corpo, assolutamente incorrotto, si conserva nella basilica di San Crisogono a Roma.
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