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Tempo fa su The Remnant ho letto un interessante articolo che, occupandosi della crisi della fede cattolica dovuta alla radicale e sistematica distruzione delle convinzioni religiose condotta da almeno mezzo secolo a questa parte anche all’interno della Chiesa, si concludeva con un simpatico quiz. Lo scopo è verificare se possiamo ancora considerarci cattolici.
Vediamo dunque se e in quale misura crediamo nelle seguenti affermazioni.
– Dio ha creato tutto dal nulla.
– Adamo ed Eva sono persone vere.
– Il peccato originale è reale ed è ereditato. A causa di ciò, c’è un difetto nella natura umana. Il peccato originale trasforma le nostre anime. È una macchia di morte che non può essere rimossa da nessuna forma di purificazione umana, né dall’educazione o dal vivere una buona vita. Solo il battesimo può rimuoverlo dalle nostre anime. Quindi il battesimo è necessario per la salvezza.
– La Chiesa cattolica è l’unica vera chiesa perché tutte le altre religioni sono false.
– I sacramenti ci sono stati dati da Cristo stesso per salvarci. Nessun essere umano li ha inventati e nessun essere umano può cambiarli.
– Ciò che avviene nella santa messa è un vero sacrificio. È l’offerta della vittima innocente a Dio in atto di riparazione per i peccati da noi commessi. La santa messa è la morte di Cristo sul Calvario, rivissuta misticamente e miracolosamente sotto i nostri occhi. È mistero della fede.
– Il sacerdote offre il sacrificio. Solo a lui è stato dato questo potere che va oltre le nostre possibilità di comprensione. Lui solo chiama Gesù all’altare. Quando il sacerdote pronuncia le parole adeguate, nostro Signore viene per salvarci. I fedeli laici partecipano al sacrificio, ma non ne costituiscono una parte necessaria.
– Il paradiso è reale. È un regno, un luogo visibile oltre la morte. Gesù e sua Madre regnano in paradiso con i loro corpi glorificati. Anche l’inferno e il purgatorio sono reali. Non si tratta di condizioni dello spirito, né tanto meno di “non luoghi”, ma di luoghi nei quali le anime vanno.
– Il diavolo non è un mito o una metafora. Lucifero e il suo esercito di angeli caduti sono reali e desiderano conquistare l’anima di ogni persona.
– Quando moriremo saremo giudicati. In quel momento il tempo della misericordia sarà finito e Dio farà i conti con noi. Sarà il tempo del giudizio. Gesù Cristo, Re del Cielo e della Terra, pronuncerà il responso: paradiso, purgatorio o inferno. Non potremo essere noi a decidere dove andare. Deciderà Dio.
– Cristo tornerà sulla Terra nell’ultimo giorno. I nostri discendenti presenti in quell’ora lo vedranno arrivare tra le nuvole del cielo. Sarà il momento del giudizio universale. Ogni anima di ogni persona vissuta sarà lì e tutti conosceremo il nostro eterno destino: amore nella gloria di Dio o dannazione.
– In quel tempo i corpi sorgeranno dalle tombe e si riuniranno con le anime. Tutti vedranno: i salvati saranno belli al di là di ogni dire, i dannati orribili e deformi. Andremo quindi nel luogo designato e non potremo farci niente: o amati per sempre o dannati per sempre.
Ecco, questo il breve quiz proposto da Susan Claire Potts su The Remnant.
Ognuno può farlo e verificare se è ancora cattolico e quanto lo è o non lo è. Il quiz si può fare anche sotto l’ombrellone, magari coinvolgendo il vicino, sempre che costui non si dichiari preventivamente ateo e quindi non interessato a questioni che per lui semplicemente non esistono. Nel caso l’ateo volesse comunque partecipare, gli sarà consentito, ma solo per gentilezza.
Non ci sono punteggi e non si vince niente. Se, davanti ad alcune affermazioni, i partecipanti dovessero sgranare gli occhi e sostenere che si tratta di credenze ormai del tutto superate, sarà possibile consultare il Catechismo della Chiesa cattolica, che il promotore del quiz avrà tenuto in tasca per ogni evenienza.
Qualora alla fine del quiz qualcuno dovesse rendersi conto di non essere più cattolico, potrà decidere che cosa essere. Sempre che agli altri importi qualcosa.
Coloro che scopriranno di non essere più cattolici, o di non esserlo mai stati, potranno fare una classifica delle affermazioni sopra riportate, partendo dalla meno credibile, o più incredibile. Così, per gioco.
Nel caso i partecipanti al quiz avessero sotto mano un prete, nulla vieta di coinvolgerlo per vedere che ne pensa e se è cattolico o meno.
Nel caso i partecipanti avessero sotto mano un gesuita, occorrerà preventivamente obbligarlo a rispondere “sì sì, no no”, impedendogli così di ricorrere a contorte perifrasi e imperscrutabili circonvoluzioni all’insegna del “sì, ma anche no; no ma anche sì”.
Buon divertimento!
Aldo Maria Valli
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