ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 10 settembre 2018

Non ci son più le poste vaticane di una volta..

Il card. John Henry Newman è stato proclamato beato da Benedetto XVI nel 2010.

“… fin dall’inizio mi sono opposto ad una grande sciagura. Per trenta, quaranta, cinquant’anni ho cercato di contrastare con tutte le mie forze lo spirito del liberalismo nella religione. Mai la santa Chiesa ha avuto maggiore necessità di qualcuno che vi si opponesse più di oggi, quando, ahimé! si tratta ormai di un errore che si estende come trappola mortale su tutta la terra... (…)

Il liberalismo in campo religioso è la dottrina secondo cui non c’è alcuna verità positiva nella religione, ma un credo vale quanto un altro, e questa è una convinzione che ogni giorno acquista più credito e forza. È contro qualunque riconoscimento di una religione come vera. Insegna che tutte devono essere tollerate, perché per tutte si tratta di una questione di opinioni. La religione rivelata non è una verità, ma un sentimento e una preferenza personale; non un fatto oggettivo o miracoloso; ed è un diritto di ciascun individuo farle dire tutto ciò che più colpisce la sua fantasia. La devozione non si fonda necessariamente sulla fede. Si possono frequentare le Chiese protestanti e le Chiese cattoliche, sedere alla mensa di entrambe e non appartenere a nessuna. Si può fraternizzare e avere pensieri e sentimenti spirituali in comune, senza nemmeno porsi il problema di una comune dottrina o sentirne l’esigenza. Poiché dunque la religione è una caratteristica così personale e una proprietà così privata, si deve assolutamente ignorarla nei rapporti tra le persone. Se anche uno cambiasse religione ogni mattina, a te che cosa dovrebbe importare? Indagare sulla religione di un altro non è meno indiscreto che indagare sulle sue risorse economiche o sulla sua vita familiare. La religione non è affatto un collante della società.
Finora il potere civile è stato cristiano. (…) Ora questa struttura civile della società, che è stata creazione del cristianesimo, sta rigettando il cristianesimo. Finora si pensava che bastasse la religione con le sue sanzioni soprannaturali ad assicurare alla nostra popolazione la legge e l’ordine; ora filosofi e politici tendono a risolvere questo problema senza l’aiuto del cristianesimo. Al posto dell’autorità e dell’insegnamento della Chiesa, essi sostengono innanzitutto un’educazione totalmente secolarizzata, intesa a far capire ad ogni individuo che essere ordinato, laborioso e sobrio torna a suo personale vantaggio. Poi si forniscono i grandi principi che devono sostituire la religione e che le masse così educate dovrebbero seguire, le verità etiche fondamentali nel loro senso più ampio, la giustizia, la benevolenza, l’onestà, ecc.; l’esperienza acquisita; e quelle leggi naturali che esistono e agiscono spontaneamente nella società e nelle cose sociali, sia fisiche che psicologiche, ad esempio, nel governo, nel commercio, nella finanza, nel campo sanitario e nei rapporti tra le Nazioni. Quanto alla religione, essa è un lusso privato, che uno può permettersi, se vuole, ma che ovviamente deve pagare, e che non può né imporre agli altri né infastidirli praticandola lui stesso.
Le caratteristiche generali di questa grande apostasia sono identiche dovunque; ma nei particolari variano a seconda dei Paesi. (…)
Il principio del liberalismo, poi, ci è imposto dalle circostanze stesse. (…)  non dimentichiamo che nel pensiero liberale c’è molto di buono e di vero; basta citare, ad esempio, i principi di giustizia, onestà, sobrietà, autocontrollo, benevolenza che, come ho già notato, sono tra i suoi principi più proclamati e costituiscono leggi naturali della società. È solo quando ci accorgiamo che questo bell’elenco di principi è inteso a mettere da parte e cancellare completamente la religione, che ci troviamo costretti a condannare il liberalismo. Invero, non c’è mai stato un piano del Nemico così abilmente architettato e con più grandi possibilità di riuscita. E, di fatto, esso sta ampiamente raggiungendo i suoi scopi, attirando nei propri ranghi moltissimi uomini capaci, seri ed onesti, anziani stimati, dotati di lunga esperienza, e giovani di belle speranze. (…)
Troppe volte ormai il cristianesimo si è trovato in quello che sembrava essere un pericolo mortale; perché ora dobbiamo spaventarci di fronte a questa nuova prova. Questo è assolutamente certo; ciò che invece è incerto, e in queste grandi sfide solitamente lo è, e rappresenta solitamente una grande sorpresa per tutti, è il modo in cui di volta in volta la Provvidenza protegge e salva i suoi eletti. A volte il nemico si trasforma in amico, a volte viene spogliato della sua virulenza e aggressività, a volte cade a pezzi da solo, a volte infierisce quanto basta, a nostro vantaggio, poi scompare. Normalmente la Chiesa non deve far altro che continuare a fare ciò che deve fare, nella fiducia e nella pace, stare tranquilla e attendere la salvezza di Dio. ‘Gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace’ (Ps 37, 11)”.

 Sabino Paciolla

https://www.sabinopaciolla.com/la-religione-rivelata-non-e-una-verita-ma-un-sentimento-e-una-preferenza-personale/

Francesco riceve i pro-gay Wuerl e Cupich, ignora DiNardo



Il presidente dei vescovi USA, cardinale Daniel DiNardo ha richiesto udienza al Papa per discutere delle molestie omosessuali del cardinale McCarrick, ma non ha ricevuto alcuna risposta, come scrive la giornalista di EWTN Anna Mitchell su Twitter (7 settembre).

Mitchell ha detto che la richiesta è stata ricevuta dal Soglio Pontificio il 20 agosto. Secondo Rocco Palmo, DiNardo ha anche chiesto un'udienza già a luglio senza ricevere risposta.

Invece, papa Francesco ha ricevuto i due cardinali pro-gay Donald Wurl di Washington (6 settembre) e Blase Cupich di Chicago. Sono entrambi implicati nello scandalo McCarrick dalla testimonianza del denunciante arcivescovo Carlo Viganò.

Francesco ha una lunga storia nell'ignorare i cardinali che dovrebbero essere i suoi più vicini collaboratori. Per incontrare Francesco, l'ex cardinale di Hong Kong Joseph Zen, di 86 anni, ha dovuto partecipare a un'udienza generale di mercoledì in cui Francesco non lo poteva evitare.

Foto: Daniel DiNardo, © M&R Glasgow, CC BY-ND#newsSjuutsbpqx
Per p. J. Martin SJ lo Spirito Santo è femmina. Eresia o no?
Se Giovanni Paolo I, citando la Bibbia, ricordó che Dio è come una madre per rimarcare l’amorevole sguardo protettivo di Dio sulla Sua prole eletta (e su questo nulla quaestio), se Papa Francesco ha ribadito il concetto dicendo che l’amore di Dio è come una mamma che canta la ninna nanna al figlioletto, va bene. 
MA SE un semplice prete come p. Martin (che Papa, grazie a Dio, ancora non è) dice che lo Spirito Santo é femmina, È SCANDALOSO E INACCETTABILE! La notizia è dello scorso novembre 2017 ma gira adesso sui social. 
Questo scandalo è dovuto maggiormente alle abiette intenzioni del gesuita omofilo: la bandiera arcobaleno su cui campeggia questa eresia è abbastanza eloquente. Dopo gli sforzi per sdoganare il transgender, si vuole anche strumentalmente far cambiare sesso allo Spirito Santo per biechi scopi personali: solo per accontentare tutti i fedeli LGTB. Roba da matti. 
Vergognoso: qui sono tutti matti, e vogliono smantellare tutto, pensando pure di avere ragione.
Facciamo appello alla Congregazione per la Dottrina della Fede perché intervenga.
Roberto 

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