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sabato 13 ottobre 2018

Questa chiesa (non più maestra)

PEZZO GROSSO: LA CHIESA CHE NON ORIENTA SUI TEMI ETICI PREOCCUPA PERSINO IL MONDO DEL BUSINESS.


Cari lettori di Stilum Curiae, il nostro Pezzo Grosso oggi mi appare davvero sconsolato, dopo aver parlato ne giorni scorsi con persone importanti a Londra. Il panorama che disegna della situazione della Chiesa, e di conseguenza del mondo, che dalla Chiesa si aspetterebbe parole di verità, anche sgradevoli, non ottimistico. Leggiamolo.

“Caro Tosatti, un paio di giorni fa a Londra ho partecipato ad un incontro a porte chiuse fra colleghi “pezzi grossi” della business community europea. Il tema era lo stato della crisi in corso e le possibili soluzioni. E’ stato interessante rilevare che parte della business community comincia a trovare che la Chiesa cattolica Romana abbia alcune responsabilità nella difficoltà di trovare soluzione della crisi. Faccio una sintesi estrema. La Chiesa cattolica avrebbe potuto o potrebbe giocare un ruolo di orientamento etico realistico, il che non ha fatto – o meglio: non le è stato permesso di farlo – con Benedetto XVI; e si è invece assunta un ruolo contrario con il successore. Fino a ieri la Chiesa era Autorità morale; oggi non lo è più. Oggi sembra essersi trasformata in una diplomazia di conciliazione con tutto e su tutto, anche con il male. Oggi la chiesa è vista ai margini, implosa e senza più credibilità, ormai inascoltata. La sua massima guida è considerata “muta” nei temi in cui gli si riconosceva autorità; non si capisce che cosa pensi sui temi etici, su bene e male; si contraddice, non convince più nessuno.
Ma, soprattutto, sta riuscendo ad azzerare in questo modo quel ruolo che cercava di avere con Benedetto XVI (condiviso o no, persino avversato, ma sempre ascoltato). Ma il problema oggi più preoccupante, anche nel mondo laico saggio, è che questa autorità morale dialoga con chi è origine di tutti gli errori e rischia di esser presto sconfessata; persino messa da parte. Questi responsabili della crisi hanno camuffato i loro errori, vorrebbero ora gestirne le conseguenze e si aggrappano al Papa per aver maggior credibilità, non avendo più nulla da proporre e da difendere. Ma oggi – attenzione-  la necessità del mondo intero è riscoprire l’etica nella scienza e tecnologia, nell’economia e nella finanza, nella società, nella politica. E questa chiesa (non più maestra) sembra invece essersi autoesclusa da un ruolo di guida. Il mondo oggi deve fare riforme etiche su tutto (si pensi alla riforma etica sul lavoro, sulla vita, salute,…) e la chiesa invece di che si occupa? Di dimostrare che sa riconciliarsi con i valdesi e “scomunicare “ mons. Viganò? Ma lo han capito i consiglieri del Papa quali saranno le conseguenze? Mi commentava un amico inglese anglicano che quello che più lo ha sorpreso è che oggi il Papa, per ridare valore alla Chiesa e riprendere il ruolo perduto, dovrebbe chiedere all’Europa di rimettere le radici cristiane nella Costituzione. Ed invece dichiara di non conoscere i principi non negoziabili. Mi diche che prevede che fra poco tempo ci convertiremo noi all’anglicanesimo, altro che il contrario come poteva essere fino a Benedetto XVI…”.
PG


Marco Tosatti

13 ottobre 2018 Pubblicato da wp_7512482 12 Commenti --

Oggi è il quarantanovesimo giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.


http://www.marcotosatti.com/2018/10/13/pezzo-grosso-la-chiesa-che-non-orienta-sui-temi-etici-preoccupa-persino-il-mondo-del-business/

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