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mercoledì 10 ottobre 2018

Questa non è la nostra politica..?

Card. Cupich: “non è nostro indirizzo negare la Santa Comunione agli sposati legati da matrimonio omosessuale”

Continua la confusione nella Chiesa. Il Card. Cupich, di Chicago, promosso cardinale da Papa Francesco, ed uno dei suoi prediletti, ha detto che nella sua diocesi c’è l’indirizzo di non negare la Santa Comunione a coloro che sono sposati in nozze omosessuali. È un indirizzo totalmente opposto a quello preso dal vescovo Paprocki di Springfield, che rispetta l’insegnamento ed il diritto canonico attualmente in vigore nella Chiesa. 
Ecco l’articolo di Michael W. Chapman nella mia traduzione.
Foto: card. Blase Cupich
Foto: card. Blase Cupich
Il Cardinale Blase Cupich, che è stato nominato da Papa Francesco (nel 2014) per sovrintendere all’Arcidiocesi di Chicago, ha detto che non è sua politica negare la Santa Comunione o i funerali cattolici alle persone che sono sposate con persone dello stesso sesso.
Durante un’intervista durante la trasmissione Chicago Tonight del WTTW, l’ospite Phil Ponce ha sollevato la questione di Springfield (città degli USA, ndr), dove il vescovo dell’Illinois Thomas Paprocki, nel giugno 2017 ha emesso un decreto su “‘Matrimonio’ dello stesso sesso e questioni pastorali correlate”.
Ponce ha chiesto al cardinale Cupich, “Come probabilmente sapete, il vescovo di Springfield, Illinois, Mons. Thomas Paprocki, ha decretato a giugno che le persone che si sposano con persone dello stesso sesso non devono ricevere la comunione o riti funebri ecclesiastici. Qual è la sua reazione a questo?”.
Il cardinale Cupich ha detto: “Beh, ci è già stato chiesto di questo e abbiamo risposto che questa non è la nostra politica e noi, come questione di pratica, non commentiamo le politiche di altre diocesi”.
Mons. Paprocki, nel suo decreto, citando le scritture e il diritto canonico che governa la Chiesa cattolica, ha detto che il “matrimonio” omosessuale ha segnato “un rovesciamento di millenni di riconoscimento giuridico e giudiziario dell’unione coniugale possibile solo tra l’uomo e una donna”. Ha anche detto di avere “la responsabilità, come vescovo diocesano, di guidare il popolo di Dio che mi è stato affidato con la carità, ma senza compromettere la verità”.
Sulla “Ricezione della Santa Comunione”, il vescovo (Paprocki) ha decretato, “a) Data la natura oggettivamente immorale del rapporto creato dai matrimoni omosessuali, le persone in tali unioni non si presentino alla Santa Comunione, né siano ammesse alla Santa Comunione (cc. 915-916)”.
“b) I pastori consapevoli di tali situazioni devono affrontare privatamente queste problematiche con le persone che si trovano in tali circostanze, invitandole alla conversione e consigliando loro di non presentarsi alla Santa Comunione finché non sia stata ripristinata la comunione con la Chiesa mediante il sacramento della Riconciliazione”.
“c) In pericolo di morte, una persona che vive pubblicamente in un matrimonio omosessuale può ricevere la Santa Comunione sotto forma di Viatico se esprime il pentimento per i suoi peccati (c. 921)”.
Quanto ai “Riti funebri”, il vescovo Paprocki ha decretato, “a) A meno che non abbiano dato qualche segno di pentimento prima della loro morte, le persone decedute che hanno vissuto apertamente in matrimoni omosessuali, dando pubblico scandalo ai fedeli, devono essere private dei riti funebri ecclesiastici. In caso di dubbio, il pastore o l’amministratore parrocchiale competente deve consultare l’ordinario locale, il cui giudizio deve essere seguito (cfr. c.1184)”.
Per quanto riguarda il tema del “matrimonio omosessuale”, il cardinale Cupich ha detto al Chicago Tribune nell’aprile 2016: “È molto più facile dire alla gente cosa sta facendo (vedendo le cose, ndr) in bianco e nero. La cosa importante in tutto questo mentre andiamo avanti è riconoscere che la vita delle persone è molto complicata. Ci sono circostanze attenuanti, psicologiche, la loro storia personale, forse anche biologica. Non si tratta di sminuire ciò che è l’ideale”.
Nell’ottobre 2015, l’allora Arcivescovo Cupich disse ai giornalisti in Vaticano che “la coscienza è inviolabile, e dobbiamo rispettarla quando prendiamo decisioni”.  Interrogato sulle coppie omosessuali e sulla possibilità di ricevere la Comunione, Cupich ha detto, come riportato dal National Catholic Register, “Anche i gay sono esseri umani; hanno una coscienza, e il mio ruolo di pastore è quello di aiutarli a discernere quale sia la volontà di Dio guardando all’insegnamento morale oggettivo della Chiesa”.
“Allo stesso tempo”, ha detto, è suo compito aiutare le coppie omosessuali “attraverso un periodo di discernimento, per capire a che cosa Dio li chiama in quel momento – quindi è per tutti”.
CNSNews.com ha ripetutamente chiesto all’Arcidiocesi di Chicago se il Cardinale Cupich sostiene l’insegnamento della Chiesa Cattolica riguardo gli atti omosessuali considerati come “intrinsecamente disordinati” e non possono essere approvati in nessuna circostanza. L’ufficio del cardinale ha rifiutato di rispondere a questa domanda.
Fonte: CNSnews

Cardinale Coccopalmerio presenta a festino con droga - Francesco lo sa


Il cardinale Francesco Coccopalmerio (di 80 anni) era fisicamente presente al famoso festino gay a base di droga del 2017, nell'appartamento del suo segretario, Monsignor Luigi Capozzi. Il festino è stato interrotto da una incursione della polizia.

Una fonte vaticana altolocata ha detto a LifeSiteNews.com (10 ottobre) che papa Francesco ne è pienamente consapevole.

Nondimeno, Coccopalmerio, un fido seguace pro-gay di papa Francesco, è stato mantenuto in carica come capo del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi fino all'aprile 2018.

La squadra della polizia che ha effettuato l'incursione nell'appartamento, situato in un edificio della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha detto a Coccopalmerio di andarsene “immediatamente” prima che Monsignor Capozzi fosse arrestato.

Secondo le fonti citate da LifeSiteNews.com, Coccopalmerio è un noto “omosessuale attivo”.

Foto: Francesco Coccopalmerio, © Mazur/catholicnews.org.uk CC BY-NC-SA#newsZhsgxsjxvt
it.news 

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