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domenica 27 gennaio 2019

La Valle dei Caduti

Il Vaticano senza misericordia… misericordiosamente !


Il nuovo governo spagnolo ha preso una decisione eroica: esumare i resti dell’ex Capo di Stato, il Generale Francisco Franco, dal mausoleo della Valle de los Caidos, posto a 58 km da Madrid. La decisione, di stampo prettamente marxista, servirebbe a caratterizzare il nuovo governo socialista di Pedro Sanchez, lo stesso che lo scorso 2 giugno 2018 ha giurato per sua volontà, davanti al Re cattolico Felipe VI, senza la Bibbia e con il crocifisso rimosso dalla sala del giuramento, cosa mai accaduta prima.
A 80 anni di distanza dalla Guerra Civile spagnola, i marxisti hanno preteso così di affermare la loro ridicola rivincita: dato il cambiamento dei tempi, non potendo più fucilare i Crocifissi, devastare le chiese e i conventi, uccidere i preti e i religiosi, stuprare e seviziare le religiose, come fecero dal 1936 al 1939, ecco che assumono il governo della nazione pretendendo di scartare, per la prima volta nella storia della nuova Spagna monarchica e democratica, sia la Bibbia, sia il Crocifisso.



Spagna -  Guerra civile - 1936-1939 -  Miliziani rossi fucilano la statua di Cristo

Non contento di questo suo gesto tra il ridicolo e il blasfemo, il marxista Pedro Sanchez ha pensato che fosse il caso di contrassegnare il suo governo con un altro gesto “storico”: espellere i resti di Francisco Franco dalla Basilica della Santa Cruz nella Valle de los Caidos.




Cos’è la Valle de Los Caidos (Valle dei Caduti)?
E’ un monumento costruito dal Generale Francisco Franco, il Caudillo di Spagna, tra il 1940 e il 1958. Esso comprende la Basilica della Santa Cruz, scavata nella roccia, l'annessa Abbazia e due cappelle in cui sono sepolti i resti di 33.872 caduti nella Guerra Civile, appartenenti alle due fazioni in lotta, oltre ai resti del Caudillo stesso e del fondatore e capo della Falange Spagnola, José Antonio Primo de Rivera.


    
Il Generale Francisco Franco, Caudillo di Spagna, e José Antonio Primo de Rivera, capo della Falange 


Il complesso, ad un’altezza di oltre mille metri, nella valle di Cuelgamuros, della Sierra de Guadarrama, è sormontato dalla croce più alta al mondo, 150 metri, che si scorge anche da 40 km di distanza. I basamenti della croce portano le sculture dei quattro Evangelisti con i loro animali simbolici e delle quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.




Secondo le intenzioni di Francisco Franco, il monumento doveva rappresentare la fine dell’epoca delle contrapposizioni tra gli Spagnoli e la loro riconciliazione.
Ma il nuovo governo socialista di Pedro Sancez ha deciso che debba essere cassata ogni riconciliazione e debba essere riaperta la piaga della Guerra Civile… 80 anni passati invano, secondo la più sperimentata prassi marxista.


   

Le tombe di Francisco Franco e di Jose Antonio Primo de Rivera - nella Basilica - 


L’Abbazia della Santa Cruz è affidata alla cura dei Benedettini. Il priore, Padre Santiago Cantera Montenegro, si è opposto alla decisione del governo spagnolo, anche di fronte alle divergenze registratesi tra i 23 monaci dell’Abbazia.
Da parte sua, il cardinale di Madrid, Carlos Osoro Sierra, di concerto con l’Abate di Solesmes, Philippe Dupont, Superiore del Priore, ha fatto sapere al Padre Santiago che “bisogna evitare che la traslazione dei resti di Franco diventi un problema che seminerà la discordia nelle relazioni fra la Chiesa e lo Stato, già sufficientemente difficili.”




Padre Santiago Cantera Montenegro


E il Vaticano?
Il direttore della Sala Stampa del Vaticano, Alessandro Gisotti,  ha dichiarato di non avere nulla da aggiungere a quanto già detto dal suo predecessore, Greg Burke, il 30 ottobre 2018: “il Vaticano non si opporrà all’esumazione di Francisco Franco se così decideranno le autorità competenti”; e ha ricordato che riguardo al nuovo luogo della sepoltura, il Vaticano ha raccomandato che si instaurasse il dialogo con la famiglia; incurante del fatto che i sette nipoti di Franco si sono opposti all’esumazione e hanno intentato causa al governo.
Per di più, alla richiesta da loro presentata di trasferire eventualmente i resti dell’ex Capo di Stato spagnolo nella cripta di famiglia, nella cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena, a Madrid, il governo ha opposto un netto rifiuto, perché – ha detto - questo permetterebbe agli Spagnoli di accedere più facilmente alla tomba di Franco.
Evidentemente il nuovo governo socialista spagnolo non ha alcuna intenzione di rappresentare tutti gli Spagnoli, visto che ignora deliberatamente, e faziosamente, che da quando è stato enunciato il suo progetto di esumazione, nel 2018, i visitatori alla Valle de los Caidos sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente.

In questa occasione, la nuova misericordia del Vaticano non si cura del rispetto per i morti, né del rispetto per un cattolico che si impegnò con i cattolici spagnoli a contrastare e a vincere la barbarie del marxismo, il quale, more solito, procurò la morte di innumerevoli martiri, di cui 11 canonizzati e 2592 beatificati, di cui 1422 sotto lo stesso Francesco.

Molto misericordiosamente e molto poco cattolicamente, il Vaticano si cura di far piacere all’anticattolico Suarez, che continua a considerare la Bibbia e il Crocifisso come elementi contrari al vivere civile e alla nuova democratica ed europea Spagna.

Anche questa volta la misericordia di Bergoglio è a senso unico: tutta per i nemici di Cristo, niente per i fedeli di Cristo.

E poi c’è chi lamenta che si dica in giro che Bergoglio è al servizio dell’Anticristo!

di Giovanni Servodio


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