I giovani italiani emigrano sempre più ma non riescono ad individuare le cause del problema.
La migliore strategia di un potere oppressivo è quella di non mostrarsi e creare falsi nemici, è così che agisce il neoliberismo.
La visione del docufilm di Barbara Pavarotti è impressionante, alza il velo su un argomento che altri hanno appena sfiorato mostrandolo in tutta la sua drammaticità.
La cosa che più colpisce è che il fenomeno, giustamente messo a confronto con l’emigrazione tra fine Ottocento e inizio Novecento ma anche con quella del secondo dopoguerra, non viene percepito nella sua drammaticità o comunque in modo molto diverso, in parte perché oggi si tratta di esponenti della classe media che quindi vivono in condizioni non disagiate rispetto agli emigranti del secolo scorso, ma in parte anche perché la guerra economica che ha prodotto il fenomeno è del tutto ignorata al contrario della II Guerra mondiale che ha generato il fenomeno precedente.
L’effetto devastante è che quindi le vittime non hanno nessuna reazione di difesa verso le cause del problema né si pongono più di cercare e correggere tali cause.
Nel video ripreso da Pandora TV insieme a Guido Grossi parliamo di questo aspetto oscurato.