Una strana tendenza si è affermata ultimamente, l’uso di bambine nella propaganda. Si tratta di un’ennesima trovata che va oltre il marketing per sconfinare nella manipolazione sociale
Chi non conosce il volto di “Greta”, la quindicenne che negli ultimi tempi ha imperversato su tutti i media rampognando tutti gli adulti (dai premier all’uomo della strada) sulle loro colpe nei confronti delle future generazioni?
Quella che passa per una storia nata spontaneamente è in realtà una studiata operazione di marketing, cosa che tra l’altro non ci voleva molto a capire, chi volesse saperne di più può farlo su “Gli occhi della guerra” nell’articolo Ecco chi c’è davvero dietro Greta Thunberg.

Greta accusa gli adulti di rubare il futuro alle nuove generazioni, è l’ultima strategia messa in campo per rilanciare una campagna contro le emissioni di CO2 che ha perso sempre più presa presso l’opinione pubblica, non riuscendo a convincere con gli argomenti ci si prova con i sensi di colpa.
Poi è arrivata la baby vegana a chiedere al Papa di fare una quaresima vegana con l’iniziativa “Million dollar vegan“.
Poi sono arrivate le “altre Greta“, come spiegato dall’agenzia agi:
La sedicenne svedese, punto di riferimento e fonte di ispirazione per i suoi coetanei, può contare su altre ‘piccole donne verdi’ che come lei lottano per l’ambiente dal Belgio alla Germania fino agli Stati Uniti. Vediamo chi sono..
Proprio ieri si è infine aggiunta anche l’Italia con una bambina di otto anni che si è rivolta al Presidente Mattarella per chiedere una città più pulita, notiziona prontamente riportata sul Corriere della Sera:
Chi ha un minimo di attenzione alle dinamiche dei media e della manipolazione dell’opinione pubblica ha riconosciuto in una frazione di secondo il tipo di operazione che viene condotta, a partire dal voto sulla Brexit si accusarono i “vecchi” di egoismo puntando a porre le generazioni le une contro le altre, si è puntato a dipingere gli adulti con più esperienza come egoisti mossi a privare i giovani del loro futuro per biechi interessi immediati, in pratica si è puntato alla frattura generazionale per rendere ancora una volta di più tutti soli ed isolati in una società liquida.
Ma in più sono tutte bambine quelle che rimproverano gli adulti, nella frattura generazionale si inserisce quella tra maschi e femmine che già a livello di adulti ha introdotto la diffidenza come base del rapporto.
Dunque non solo marketing per i provvedimenti sulle emissioni di CO2 ma più propriamente manipolazione sociale operata sfruttando dei minori che dovrebbero invece essere tutelati anziché venire sovraesposti mediaticamente.
Una grande operazione di spin che distoglie l’attenzione dal vero futuro negato ai giovani, quelli che non troveranno un lavoro, che nella migliore delle ipotesi saranno precari a vita e sottopagati, che saranno privati della possibilità di farsi una famiglia, che non avranno una sanità pubblica, che avranno una cultura di basso livello, che avranno un’infinità di diritti negati ma che nelle immagini degli sin doctors appaiono minacciati principalmente dalle emissioni di CO2, dagli hamburger e dalla città sporca.
Dopo il danno anche la beffa, venerdì 15 è stato indetto uno sciopero scolastico contro i cambiamenti climatici, quel diritto allo studio, ad una vera preparazione culturale che viene demolito da decenni di riforme folli, non solo non viene messo al centro della protesta ma viene ulteriormente ridotto, anche se di un giorno, in un’azione di spin contro un gas identificato idealmente come l’emblema di tutti i mali, un po’ come il Goldstein di 1984.
Per questo motivo il 15 la vera protesta la si farà andando regolarmente a scuola.

Greta, Mattarella e la bufala della crisi climatica



Secondo il Presidente della nostra Repubblica saremmo «sull’orlo di una crisi climatica». Mi verrebbe da dire che Sergio Mattarella sia sull’orlo d’una crisi di nervi. E mi viene spontaneo chiedermi da dove l’amato presidente s’è inventato l’allarme. Non certo dai propri studi scientifici, visto che di formazione è giurista. La voce più vicina nel tempo che gli ha scosso il sistema nervoso deve allora essere stataGreta, la quindicenne svedese in sciopero dalla scuola ogni venerdì «contro l’ingiustizia climatica» (sic!).
Io conterò meno della quindicenne, almeno quanto a scuotere un qualche sentimento – e come competere con una bimba? – però rimane il fatto che anche costei non può avere avuto il tempo, almeno data l’età, per focalizzare un problema che non esiste. E provare che una cosa non esiste è molto più difficile che provarne l’esistenza. Provate voi a dimostrare che non esistono i cani a tre teste nel sottosuolo di Venere.
Comunque sia, sulla quindicenne è stato costruito una campagna mediatica e pubblicitaria tale da violare ogni articolo del codice penale quanto a sfruttamento minorile. Greta è stata trascinata davanti al Parlamento svedese e nelle pubbliche piazze e indotta a fare affermazioni di una tale stupidità che quando sarà cresciuta e avrà modo di riascoltarsi se ne vergognerà fino a nutrire sentimenti indicibili nei confronti dei suoi sfruttatori, a cominciare dagli stessi genitori. Al momento la piccina è lo strumento della raccolta di circa 3 milioni d’euro, al grido dello slogan, ideato da professionisti nel marketing senza scrupoli, «non abbiamo più tempo» (per ritardare la lotta ai cambiamenti climatici).
Ma si può essere più fessi? L’umanità dovrebbe dedicare i propri sforzi a impedire che il clima cambi: più facile dedicarli a svuotare gli oceani! Perché, caro Presidente Mattarella, non solo il clima è sempre cambiato, ma soprattutto noi non possiamo farci niente. Provo a tranquillizzarla.
In uno stesso luogo la temperatura ha, nel corso di un anno, una variabilità anche di diverse decine di Celsius. Nello stesso momento la temperatura ha, nei vari punti del pianeta, una variabilità dell’ordine di 100 Celsius. Dall’anno Mille, quando si era all’apice del Periodo Caldo Medievale, quando la temperatura media globale era un paio di Celsius superiore a oggi, fino al 1650, al minimo della Piccola Era Glaciale, quando la temperatura era oltre un paio di Celsius inferiore a oggi, la temperatura variava di circa 5 Celsius.
Oggi, stiamo appunto uscendo dalla Piccola Era Glaciale, e lo stiamo facendo da oltre tre secoli e non possiamo farci niente. Anzi, proprio questi ultimi 150 anni ci hanno offerto un clima straordinariamente stabile. Oltre ogni aspettativa: +0.8 gradi appena in ben 150 anni!
E gli eventi climatici disastrosi? Sono diminuiti, Signor Presidente. L’America è stata colpita da 149 uragani (di cui 10 di forza 4) negli 80 anni compresi fra il 1850 e il 1930; e fu colpita da 135 uragani (di cui 8 di forza 4) negli 80 anni compresi fra il 1930 e il 2010 (dati della National Oceanic and Atmospheric Administration americana). Quindi, come vede, gli uragani sono diminuiti per intensità e numero. Ma le emissioni di CO2 sono aumentate senza sosta. Per fortuna. Perché vede, signor Presidente, noi dobbiamo ringraziare Dio di essere nati nell’era del petrolio e non in quella della pietra o in qualunque altra era successiva all’era della pietra: nella nostra era, almeno, la schiavitù è un tabù, differentemente a prima, quando la pratica non era, neanche moralmente, in discussione.

Uomini giusti (e ragazzine giuste) ai posti giusti / 15

    Il nostro primo uomo giusto al posto giusto di oggi è un prete olandese. Si chiama Maikel Prasing, è parroco nella regione meridionale del Brabante, Paesi Bassi, e ha invitato i fedeli a firmare una petizione a favore di un passaggio pedonale colorato di arcobaleno di fronte alla basilica cattolica di Oudenbosch, della quale è rettore.
L’appello di don Maikel è arrivato durante la Messa celebrata nella domenica prima dell’inizio della Quaresima. È importante, ha spiegato il parroco, che tutti –  omosessuali, lesbiche, bisessuali o transgender – si sentano benvenuti. Di qui l’idea di del passaggio pedonale con i colori dell’arcobaleno, da posizionare proprio di fronte alla basilica di Sant’Agnese e Barbara, edificio del XIX secolo che è una replica in scala ridotta di San Giovanni in Laterano.
Le strisce pedonali con i colori dell’arcobaleno porterebbero (sarà un caso?) verso la Piazza dei Gesuiti, dall’altra parte della strada, e costituirebbero, ha detto don Maikel, un “ingresso da sogno alla basilica”.
Molto bene. Ed eccoci a un’altra bella iniziativa: le ceneri “glitterate”.
Di che si tratta? Semplice: sono ceneri con glitter (brillantini luccicanti). E a che servono? Semplice: a difendere la causa Lgbtq.
L’idea (veramente brillante, è il caso di dire) è venuta a un gruppo, Parity, che sostiene la causa Lgbtq e chiede di “dare forza ai nuovi leader della fede e della giustizia sociale”, “aiutare le comunità di fede ad affermare e a connettersi con le persone queer”, “aiutare le organizzazioni e le comunità Lgbtq ad affermare la loro spiritualità” e “promuovere la libertà e la libertà religiosa Lgbtq”.
Ecco così Glitter + Ash, ceneri brillanti da apporre sulla fronte dei fedeli nel Mercoledì delle Ceneri, messaggio chiaro ed esplicito all’inizio del cammino quaresimale. Grazie ai glitter, spiegano i promotori,  “saremo visti”. Perché “lo scintillio è come l’amore. È irresistibile e irrefrenabile”.
Sarebbe interessante sapere, in ogni caso, con quale frase il prete accompagna l’imposizione delle ceneri glitterate. Qualcosa tipo “ricordati che sei un brillantino e un brillantino ritornerai”?
E concludiamo con una donna giusta al posto giusto. Anzi, con una ragazzina giusta al posto giusto. Trattasi infatti della dodicenne Genesis Butler, che si è rivolta al papa per proporgli di sponsorizzare una “Pasqua vegana”.
Combattere il cambiamento climatico cambiando dieta: ecco l’idea di Genesis, “la dodicenne che ha fatto della causa ambientalista una ragione di vita”. Ed ecco il perché della proposta rivolta al papa, nella quale la giovane ha illustrato a Bergoglio la campagna promossa dall’associazione Million Dollar Vegan, che offre al pontefice un milione di dollari per una o più cause benefiche a patto che egli accetti di seguire una dieta vegana per la Quaresima.
In un video la dodicenne chiede al papa di poter avere l’opportunità di condividere con lui un pasto vegano, in qualunque momento della Quaresima: “Sarà un onore enorme per me e per tutti i membri della comunità”.
E il papa, il quale si è sempre guardato bene dal rispondere ai cardinali dei dubia, a monsignor Viganò sulla vicenda McCarrick e a tanti altri che si sono rivolti a lui per quisquilie relative alla Chiesa, alla dottrina e alla fede, che cosa ha fatto? Ha prontamente risposto, ovviamente.
“Sua Santità Papa Francesco – si legge nella lettera inviata a Genesis da un officiale della Segreteria di Stato –  ha ricevuto la sua missiva e mi ha chiesto di ringraziarla. Apprezza le preoccupazioni sulla cura per il Pianeta, la nostra casa comune, che l’hanno spinta a scrivergli. Il Santo Padre la ricorderà nelle sue preghiere e le manda la sua benedizione”.
Evviva!
Aldo Maria Valli