ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 14 aprile 2019

E’ stato questo il “pianto di Ratzinger”?

OSSERVATORE MARZIANO: GRETA DAL PAPA. IL GLOBAL WARMING C’È, LE ANIME CHE BRUCIANO. IL PIANTO DI RATZINGER…


Cari amici, nemici e odiatori professionali di Stilum Curiae, Osservatore Marziano non riposa neanche nella Domenica delle Palme, quel trionfo a Gerusalemme che come tutti i trionfi decretare dagli esseri umani è purtroppo effimero. Osservatore oggi ci predice che cosa accadrà nell’incontro fra il mini-personaggio ecologico creato da un’interessate regia, Graeta Thunberg, e il Pontefice regnante. E ne trae conclusioni interessanti…

ΘΘΘ
“Caro Tosatti, il grazioso “pupazzetto” sfruttato come un migrante, Greta Thunberg, la bimba ecologista, ambientalista, simbolo del futuro dell’umanità salvata dall’uomo “cancro della natura” che distrugge la sacra terra (dove si incorporò l’angelo ribelle dopo la cacciata da parte di S. Michele Arcangelo…), incontrerà prossimamente a Roma Papa Bergoglio (che non dubito, la nominerà membro d’onore della Pontificia Accademia delle Scienze, quella presieduta dal Vescovo argentino Sanchez Sorondo).
L’incontro, vedrete avrà questo tono: “Greta, che rappresenta il futuro del mondo e Bergoglio, il papa venuto dalla fine del mondo, insieme a pregare e agire per fermare la fine del mondo”. Geniale ! In tal modo si dà anche la risposta a Ratzinger ed al suo documento, spiegando che la fine del mondo non è legata alla perdita della fede ed al disconoscimento del Creatore da parte delle Sue creature, ma è dovuta al riscaldamento globale, generato dall’uomo.
In un suo libro, il cui titolo non ricordo, il prof. Gotti Tedeschi scrisse che il riscaldamento globale è vero, verissimo! E’ però dovuto, non tanto all’inquinamento, bensì al numero imprevisto ed eccessivo di anime che finiscono a bruciare all’inferno per aver perso la fede, tradite dai propri pastori.
Insomma, per combattere il riscaldamento globale si deve dar ragione a Greta e Bergoglio (riducendo il numero di esseri umani, cancro della natura) oppure a Benedetto XVI e Sarah (esaltando dunque gli esseri umani quali figli di Dio e riportandoli alle Verità di fede?).
In gioco c’è tutto, non stiamo scherzando ….
Oggi è la domenica delle Palme .Mentre Gesù discendeva dal monte degli Ulivi verso Gerusalemme, Gesù pianse (Lc,19-41) nel veder Gerusalemme sommersa nel peccato,, nell’ignoranza, nella cecità. Pochi anni dopo la città sarebbe stata rasa al suolo. Potrebbe esser stata questa la visione di Ratzinger del Vaticano che lo ha costretto a scrivere il documento ? E’ stato questo il “pianto di Ratzinger”? Forse si, leggendo che tutti questi personaggi tipo Falasca, Faggioli e compagnia bella, hanno gridato ferocemente: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. (…non abbiamo altro Re (o papa) che Cesare …!)”.
OM

Marco Tosatti
14 Aprile 2019 Pubblicato da wp_7512482 18 Commenti --

Greta Thunberg in Italia, mercoledì l'incontro con Papa Francesco

Nell'agenda dell'ambientalista bambina - oltre all'intervento in Senato e in piazza del Popolo - anche un incontro con Papa Francesco

Anche un appuntamento in Vaticano. Greta Thunberg, che la prossima settimana sarà in Italia, incontrerà anche Papa Francesco.
L'udienza - richiesta dalla sua famiglia qualche settimana fa - era stata fissata per giugno. Papa Francesco, però, ha anticipato l'incontro, che si terrà ora il 17 aprile.
All'agenda della bambina ambientalista si aggiunge quindi un altro appuntamento fondamentale. Già in programma, invece, l'intervento in Senato. Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, riceverà il 18 aprile a Palazzo l'attivista svedese diventata simbolo della mobilitazione mondiale giovanile contro i cambiamenti climatici.
Greta Thunberg, al suo primo viaggio in Italia, interverrà al seminario promosso dal Presidente del Senato "Clima: il tempo cambia. È tempo di cambiare", incentrato sugli effetti globali del cambiamento climatico e sui possibili rimedi da adottare. L'evento, che si terrà in Sala Koch alle 11, sarà introdotto dal Presidente Casellati.
Oltre agli appuntmenti in Senato e in Vaticano, l'attivista sarò il 19 parile in piazza del Popolo con i giovani di Fridays for Future Roma.




On the train to the EU Parliament, the Italian Senate, the Vatican and House of Parliament during the Easter holiday. And on Friday I’ll participate in the school strike in Rome. I know it’s a holiday but since the climate crisis doesn’t go on vacation nor will we.

Greta, in un tweet, annuncia di essere "sul treno per il Parlamento europeo, il Senato italiano, il Vaticano e la Camera dei deputati durante le feste di Pasqua". "Lo so che è vacanza - aggiunge -, ma la crisi climatica non va in vacanza e nemmeno noi".


Arcivescovo di Berlino paragona Greta Thunberg a Gesù Cristo



L'arcivescovo di Berlino, Heiner Koch, ha paragonato la sedicenne Greta Thunberg a Gesù Cristo.

La Thunberg è il volto del movimento svedese "venerdì per il futuro", che incoraggia i bambini a saltare la scuola per promuovere l'isteria sul clima.

Koch ha detto alla radio state tedesca RBB (13 aprile) che la campagna della Thunberg gli ricorda l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, e che considera la Thunberg un "vero" profeta. Nega tuttavia di voler trasformare la Thunberg in un "Messia femmina".

Tre membri del parlamento norvegese hanno nominato la Thunberg a marzo candidata per il controverso premio Nobel per la Pace.

Foto: Greta Thunberg, © Anders Hellberg , CC BY-SA#newsDexjdycfgp
it.news
https://gloria.tv/article/47rYb8L4FqE2Bp6BiPxuqmR8Q

FACCIAMO UN ESPERIMENTO CON GRETA.

Noi  vi proponiamo, se  vi trovate a Roma, di provare un esperimento.  L’ha già fatto il giornalista francese Marc Reisinger.  Ecco l’antefatto.  A febbraio scorso, il giornalista era presente alla “marcia per  il Clima” che Greta guidava  a Bruxelles. Interrogando con gli studenti e scolari che seguivano la   ragazzina, ha avuto modo di constatare che dei  problemi del Clima, questi, non sapevano praticamente niente  (la stessa constatazione  s’è dovuta fare  allo “sciopero per il clima”  che gli studenti romani hanno fatto tanto, tanto spontaneamente, rispondendo all’incitamento di  Greta,  a Roma il 15 marzo:

Il giornalista decide di andare a Stoccolma per intervistare direttamente Greta;  la quale sta davanti al parlamento ogni venerdì a fare il suo sciopero, e qui parla con gli studenti, i giovani.  Reisinger va una volta, ma la ragazzina non c’è, è a Berlino (una delle sue tournée). Ostinato, ci riprova l’altro venerdì, e stavolta  Greta c’è.  Sta parlando con un gruppetto di giovani   stranieri. Lui si mette in fila e quando arriva il suo turno, le spiega: “L’ho vista a Bruxelles, volevo parlare con lei ma c’era tanta gente ….Ho sentito che lei   invita i giovani a studiare il clima.  Sarei onorato di poterle fare una breve intervista, se è d’accordo.
Improvvisamente, Greta appare a disagio, timorosa. Non sa dire di no, ma si capisce che non vuole.  A questo punto, si toglie il suo famoso berrettino  – ed ecco all’istante comparire una donna sopra la quarantina, occhiali neri, che si mette di mezzo: “Buongiorno –   ma abbiamo  una cosa  da fare adesso. Devo portarla a fare una cosa …grazie”.  Fine  dell’intervista. Una guardia del corpo nerovestita – che già  prima sorvegliava il giornalista – le accompagna qualche metro più lontano:    giusto per mettere al riparo dalle domande  dell’intruso la ragazzina.
“Qualche ora dopo ripasso, e Greta è  di nuovo là,  spenta, fra alcune  persone. Le sue guardie  del corpo sono state sostituite da altre due. Ad un segnale,  di colpo va a cercare  il suo cartello   con la scritta SKOLSTREJF  FOER  KLIMATET (sciopero per il clima) e come un automa  si mette in posa per  una foto di gruppo con dei bambini”.
Eppure Greta ha parlato all’ONU, ha parlato   alla Merkel, a Juncker, a Macron…. Ha pronunciato discorsi di qualche minuto davanti  alle personalità.  In quello davanti al segretario dell’ONU appare  sicura, anzi imperiosa:
“Per 25 anni innumerevoli persone  alle conferenze sul clima delle Nazioni Unite, hanno chiesto  leader delle nazioni di fermare le emissioni. Ma, chiaramente, questo non ha funzionato da quando le emissioni continuano a salire. Quindi non chiederò loro nulla.   Chiederò ai media di iniziare a trattare la crisi come una crisi.  Invece, chiederò alle persone di tutto il mondo di rendersi conto che i nostri leader politici ci hanno deluso” .
E via a snocciolare dati: Paesi ricchi come la Svezia devono iniziare a ridurre le emissioni di almeno il 15% ogni anno per raggiungere l’obiettivo del riscaldamento a 2 gradi. Penseresti che i media e tutti i nostri leader non parlino d’altro invece nessuno nemmeno lo menziona  […] Né quasi mai nessuno dice  siamo nel mezzo della sesta estinzione di massa,   e fino a 200 specie che si estinguono ogni giorno. ….. I paesi ricchi come il mio devono scendere a zero emissioni, entro 6-12 anni con la velocità di emissione di oggi, in modo che le persone nei paesi più poveri possano aumentare il tenore di vita costruendo alcune delle infrastrutture che abbiamo già costruito. Come ospedali, elettricità e acqua potabile pulita”.
E  allora perché una che  può senza  alcuna timidezza e  con sicumera dire cose del genere  ai grandi, poi  si inquieta all’idea di rispondere a domande  di un giornalista?
“Mi sono trovato  davanti a una ragazzina spenta, senza passione,  come una  bambola gonfiabile,  manipolata da gente inquietante”, dice Reisinger: “Una  bambina sotto terrore, programmata per quei discorsi apocalittici di qualche minuto”.  Ai ragazzi che le hganno parlato priuma del giornalista, chiedendole cose della sua vita personale, ha parlato.  Come    mai ad un intervistatore che vuole farle domande sulla sua specialità  – il Clima – la ragazza si toglie il berretto?
Perché sì’, per Marc,  quello è un segnale.  Quando lei si toglie il celebre  berretto, vuol dire che  è a disagio,  chiede soccorso e subito  appare  qualche suo sorvegliante, inquietante,  che la porta  via.
Qui è  postato il video della tentata intervista. Giudicate voi.  E se   siete a Roma il 19 aprile, provate a ripetere l’esperimento: vedete se si toglie il berretto, e   se arriva uno dei suoi inquietanti guardiani, povera ragazzina.

Intanto però, la  potenza  organizzativa,  la coordinate internazionalizzazione, il costo del finanziamento del “fenomeno Greta”  (basta  solo pensare alle sue tournées  con la trpupe di sorveglianti) mostra che grandi poteri  finanziari e politici spingono per imporre il controllo del Clima.   Da una parte, è un vecchio progetto per l’estensione del controllo sulla vita umana, e per rendere un business il sistema di regole “per il clima”,  attraverso la vendita di bond di “ diritti” ad inquinare, un sistema di multe e restrizioni dell’attività economica,   sorveglianza con satelliti ecologici eccetera.  Da quando Trump  ha distrutto questo piano ritirando gli Usa dall’Accordo di Parigi  (in cui Obama era riuscito a rinchiudere 195 paesi, obbligandoli ad operare per “mantenere  l’aumento della temperatura globale  sotto i 2 gradi”: già solo l’enunciazione dice quanto sia truffaldino un simile programma),  occorreva una risposta: nel senso di “una richiesta che sale dal basso”  dai giovani, dai bambini, e il fenomeno Greta è creato per questo.

La  BCE  ha urgenza di  investire nel “Clima”  i miliardi creati  dal nulla

Ma poi c’è un altro motivo più fondamentale per attuarlo in Europa. E lo ha spiegato    Paul De Grauwe,  di Lovanio,  docente di Economia politica europea presso l’Istituto europeo   della London School of Economics.
La BCE dal 2015  ha  creato dal nulla 2600 miliardi di moneta nuova, dandoli alle banche –   le  quali non hanno usato questo oceano  di liquidità per dare fiato all’economia reale. Com’è ovvio (ma questo De Grauwe non lo dice),  perché a quello scopo, una banca centrale dovrebbe dare questa moneta  allo Stato  che li investirebbe in lavori pubblici   –  cosa vietata dallo statuto BCE – o per diretti investimenti ad imprese: cosa altrettanto vietata.  Ora  che la BCE ha finito le cartucce  e i trucchi, occorre davverto e con urgenza che il nuovo denaro che creerà dal nulla, vada ad  un qualche tipo di investimento,  scavalcando le banche.
Paul De Grauwe
De Grauwe propone che la BCE investa in   “economia verde”, ossia   finanzi investimenti per  ridurre in Europa l’inquinamento,  la pulizia dei mari e dei fiumi,  il riscaldamento,  abbassare il CO2 (sic),  soprattutto sostituire le varie centrali energetiche con immensi impianti di “energie rinnovabili e sostenibili”, ossia attualmente anti-economiche  secondo il “mercato”, e far passare tutti all’auto elettrica
E’ un  impiego  “ideale” dal punto di vista dei poteri forti finanziari, perché esso non aumenta la produzione  di alcunché,  ma se mai la diminuisce. E’  una forma di crescita zero (come piace a Grillo).  Investire nella “green economy” garantisce che con quei soldi non nasceranno, che so,  nuove fabbriche, ossia più lavoratori, che chiederanno salari più alti riacquistando un potere sindacale che il Capitale ha stroncato felicemente  da tre decenni.  chiudendo fabbriche qui e aprendole in Cina; non nasceranno nuovi processi industriali  più produttivi   o rivoluzionari, che (lorsignori ne hanno l’esperienza storica)  comporta che una classe prima dominante perde potere a vantaggio di una nuova; l’investimento “ecologico” è un investimento  “vuoto”, sostanzialmente sterile, che “sterilizza”  la moneta creata dal nulla,  la dissipa  in    un suo uso innocuo per il potere finanziario.
Lascio la parola a De Grauwe: “…. è perfettamente possibileper la BCE utilizzare lo strumento della creazione di moneta  dal nulla  per favorire gli investimenti ambientali senza mettere a repentaglio la stabilità dei prezzi [cioè senza produrre inflazione,  come accadrebbe se il denaro fosse investito  nella produzione]”.
Ineffabile la frase che segue: “Naturalmente, si potrebbe  argomentare  che la BCE può  il suo strumento monetario   per favorire altri progetti validi, come la riduzione della povertà.Se la maggioranza della popolazione lo desidera, dovrebbe essere fatto. Ma creerebbe il rischio che la BCE fosse caricata  di troppe responsabilità sociali che non può gestire correttamente”.
(Leggere qui integralmente l’idea dell’economista  belga: https://www.socialeurope.eu/green-money-without-inflation
Niente riduzione della povertà, dunque.  C’è tutto il  parco auto  inquinante  da rinnovare per renderlo elettrico,  un gigantesco affare che non cambia nulla nelle vite reali delle persone reali (anzi sarà un costosos e pericolos buco nell’acqua, come  denuncia un articolo di Analisi Difesa, che postiamo sotto)  ma farà  contenta Greta. Le migliaia di cretinetti che la seguono, e il Capitale.

“Francesco”  la riceverà (ovvio)

Poteva mancare l’appoggio della neo-Chiesa a questa  gigantesca truffa del capitale transnazionale  ai danni dei poveri?  Il vescovo di Berlino, Heiner Koch,  ha  dichiarato che “i venerdì per  il futuro” lanciati da Greta in tutta Europa, gli ricordano  l’entrata di Gesù in Gerusalemme la Settimana Santa.
E adesso  si apprende che Bergoglio incontrerà Greta venerdì. Tutto come da programma, master Soros.
Vedrete che le bacerà i piedi, alla bambina.
https://www.maurizioblondet.it/facciamo-un-esperimento-con-greta/

3 commenti:

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  2. Chi volete Gesù o Greta? La folla rispose Greta e il Vaticano glielo concesse.Pietà di noi, Signore.

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