ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 10 maggio 2019

La greppia vaticana

Dopo la tragedia, la farsa !


Accade spesso così: di fronte alla constatazione di una tragedia c’è sempre qualcuno, o alcuni, che la mettono in farsa, sia per pochezza, sia per cecità, sia e soprattutto per interessata strafottenza.
Eppure, che dei cattolici siano arrivati al punto da sollecitare ai vescovi di prendere in seria considerazione la possibilità quasi certa che Papa Francesco sia caduto volutamente e pesantemente nell’eresia, e che quindi provvedano come di dovere per il bene della Chiesa e delle anime, è uno di quei fatti che proprio per il suo essere insolito dovrebbe far riflettere chi ha cervello per pensare e dovrebbe far piangere lacrime amare.
E invece, pare che in quel del Vaticano abbiano fatto spallucce sia i curiali in servizio, sia e soprattutto gli elaboratori delle veline che vivono e campano intorno all’attuale a Curia romana.

Così, dopo la diffusione della “Lettera aperta ai vescovi” subito si sono mobilitate le truppe di contenimento, azionando le bombarde cariche dei soliti proiettili a salve di cui papa Bergoglio ha dimostrato da tempo di avere un intero arsenale: “tradizionalisti” – che sembra sia diventata una cattiva parola -, “conservatori e preconciliari” – da tempo invisi ai chierici e ai laici di sinistra o sinistri -, para “lefebvriani” e vecchi in pensione – due categorie che continuano a dare fastidio perché non accennano a diminuire, i primi, e a defungere, i secondi. Tra questi riservisti in servizio permanente effettivo si sono fatti avanti quelli di Repubblica, da sei anni organo para ufficiale dell’italo-argentino Mario Bergoglio, e quelli de La Stampa che animano la sezione staccata di Vatican Insider… staccata perché ancora in mano al simpatico Andrea Tornielli passato armi e bagagli nei palazzi vaticani.

Ci si sarebbe aspettato un qualche intervento di qualche competente canonista, in grado di confutare l’iniziativa di mettere sotto accusa il Papa per il delitto di eresia, ed invece abbiamo letto l’intervento di un incompetente in materia, che giocoforza non ha speso una parola né in merito all’accusa né tampoco in merito alla documentazione a corredo.

Uno sconosciuto Francesco Cernuzio – in forza a Vatican Insider – ha subito parlato di “mossa dei tradizionalisti”, senza rendersi conto che stava usando una cartuccia a salve contro i firmatarii della “Lettera aperta” che saranno tutto tranne che “tradizionalisti”, se non nel linguaggio abusato e retorico di Bergoglio e dei suoi giannizzeri. Eppure, il nostro confessa che si tratterebbe per lo più di sconosciuti, ovviamente noti solo a lui “a posteriori” come “tradizionalisti”… forse un po’ di coerenza nella penna non farebbe male a chi pretende di scrivere sui giornali. E tanta è l’incoerenza che confessa candidamente di sapere che si tratta di “docenti universitari, blogger e para-giornalisti”…ma allora li conosce! E per di più non possono essere “sconosciuti” proprio per il lavoro che fanno!

Ed invece di soffermarsi sul contenuto della “Lettera aperta”, carico di capi d’accusa documentati, il nostro si sofferma sui nomi, usando la vecchia tattica rivoluzionaria di criminalizzare le idee accusando di nefandezze gli autori.
Il particolare, troviamo svillaneggiato Paolo Pasqualucci, stranoto autore competente in dottrina e in liturgia della Chiesa cattolica, da anni sulla breccia in difesa del bi-millenario magistero cattolico. E cosa avrebbe di criticabile Pasqualucci? Il fatto che nell’Università in cui insegna non avrebbero alcuna registrazione delle sue lezioni… chissà da quanto tempo il nostro articolista scartabella negli archivi dell’Università di Perugia!? Ma si vada a leggere ciò scrive Pasqualucci, nel suo sito – ITER – troverà un mucchio di roba utile per crescere in conoscenza e in stile scrittorio!

Altro firmatario svillaneggiato è Maria Guarini, che ha fondato e da decenni dirige il sito Chiesa e Postconcilio, tanto “sconosciuta” da essere seguita in Italia e all’estero da milioni di lettori. E cosa avrebbe di criticabile Guarini? Il fatto che abbia preso un baccalaureato alla Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura di Roma e lo segnali accanto al suo nome. Forse che la Guarini dovrebbe vergognarsi di avere studiato teologia, a differenza di certuni che sembra non sappiano neanche cosa sia? No! – dice il nostro articolista – dovrebbe vergognarsi, così sembra egli insinuare, perché ospita nel suo sito gli interventi del Cardinale Burke – noto piazzista itinerante della teologia della liberazione? -, gli articoli di Marcello Veneziani – conosciuto da tutti come un pericoloso eversore anticattolico? – e scrive ella stessa degli articoli sull’invasione musulmana dell’Europa – che come si sa è qualcosa come un’offesa personale a Mario Bergoglio, propugnatore dell’Islam e agente neppure segreto del Nuovo Ordine Mondiale anticattolico e anticristico.

Un terzo segnatamente svillaneggiato è Matteo D’amico, insegnante, scrittore e conferenziere, che pare sia inviso al nostro perché lui non è riuscito a trovare il nome del Liceo di Ancona dove insegna da anni… bastava semplicemente chiedere… prima di avventurarsi a tradurre in un articolo la velina passatagli dal Vaticano!
E sorvoliamo sulle battute e le insinuazioni riguardanti gli altri firmatari.

Insomma, una farsa, che non fa minimamente arrossire chi non spende una parola seria sul merito dell’accusa di eresia mossa a Bergoglio. Un’accusa che, a scorrere l’articolo, sembrerebbe mossa da degli scalcagnati solo perché a loro non andrebbe a genio l’italo-argentino venutosi ad assidersi immeritatamente sul Soglio di Pietro.
Che fa che Bergoglio abbia favorito e difeso decine di prelati indegni? Che fa che questo è stato documentato nella “Lettera aperta“? Che fa che nella stessa “Lettera” sono elencati i punti di dottrina negati da Bergoglio accompagnati a carico da decine di citazioni ortodosse?
Non fa niente! Ciò che conta è che per certa gente, interessata, Bergoglio non si tocca, perché toccare Bergoglio equivale a toccare i loro stessi interessi.

E il fatto che la lingua batte dove il dente duole è provato dalla poco intelligente rivelazione che troviamo alla fine: “«Operazioni pilotate», le definiscono alcune fonti curiali consultate da Vatican Insider, «mosse probabilmente da flussi di denaro»”.
Ed uno immagina subito una schiera di occulti “tradizionalisti” che, carichi di borse zeppe di dollari, vanno ad Ancona a riempire di soldi il povero Matteo D’amico; a Teramo e a Roma a fare altrettanto con Paolo Pasqualucci e Maria Guarini; senza contare quelli che stanno ancora distribuendo mazzette a prelati cripto-lefebvriani, a scrittori prezzolati per dire male, ingiustamente, di Mario Bergoglio, e a frequentatori internazionali di siti “tradizionalisti” per fare arrivare a decine di milioni le visualizzazioni.

Cosa dire? Che la greppia vaticana continui a far campare Tornielli e Cernuzio, perché, poverini, non abbiano a soffrire la fame tanto da perdere le forze per sparare bordate contro i cattivi denigratori del loro anfitrione Jorge Mario Bergoglio, alias Papa Francesco!

di
 Belvecchio

1 commento:

  1. Nella foto sta facendo, consapevole, il gesto di saluto e omaggio al maligno. Questo è quanto. Basterebbe questa foto a renderlo indegno. Sarà confuso.

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