ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 26 giugno 2019

Dopo ottobre la Chiesa non sarà più la stessa

ROMA: MISTERIOSO VERTICE TEDESCO SUL SINODO. — ROME: MYSTERIOUS GERMAN SUMMIT ON THE SYNOD.

Una singolare riunione sta svolgendosi in questi giorni in Vaticano. È sicuramente collegata al Sinodo sull’Amazzonia che si svolgerà in ottobre a Roma; e conoscendo come in passato è stata gestita la preparazione dei Sinodi, in particolare quelli sulla Famiglia, da cui è nata la più che controversa Amoris Laetitia, c’è da essere incuriositi, se non preoccupati.
A questo “vertice” partecipano il Segretario generale del Sinodo, il card. Lorenzo Baldisseri. E fin qui tutto normale: Baldisseri è l’uomo di mano e di fiducia nei Sinodi del Pontefice, il grande regista (i suoi avversari dicono manipolatore) di questi eventi, che come sappiamo sono diventati sempre meno trasparenti e sempre più controllati dall’alto. Ma stupisce l’identità degli altri partecipanti. Infatti alle riunioni partecipa il vescovo emerito di Xingu Erwin Kräutler. È tedesco naturalizzato brasiliano; è uno dei fautori più accesi della necessità di avere “viri probati” in Amazzonia (e forse altrove…); è un sostenitore della TdL e della Teologia India, che l’ha in parte sostituita. Poi c’è il cardinale Walter Kasper; che certo non ha bisogno di presentazioni. Un quarto membro della compagnia è il card. Christoph Maria Michael Hugo Damian Peter Adalbert Schönborn, uomo di fiducia, anche lui, di papa Bergoglio (che demondò a lui il compito di “spiegare” Amorisl Laetitia). Non poteva mancare il card. Claudio Hummes, (brasiliano, ma di famiglia tedesca, guarda caso…); mentre una certa sorpresa può venire dalla presenza del vescovo di Essen, mons. Franz-Josef Overbeck, vice-presidente della Comece, l’associazione de vescovi europei, e responsabile di “Adveniat” la Commissione per l’America Latina dei vescovi tedeschi, grande finanziatrice della Chiesa brasiliana e non solo. Infine c’è anche un laico, lo storico della Chiesa, l’ultraprogressista Huber Wolf.

Ignoriamo il tema delle conversazioni. Ma dobbiamo pensare che se fanno venire a Roma da tanti posti diversi e lontani persone così importanti e vicine al cuore del Pontefice per discutere di un Sinodo che si terrà a ottobre un motivo, o più motivi, seri, ci devono essere.
Straordinario è l’interesse che la Germania sta dando a questo Sinodo. Un vescovo tedesco ha dichiarato giorni fa che dopo ottobre la Chiesa non sarà più la stessa. E non si riferiva certamente a quella presente nelle sterminate lande di giungla e natura nel subcontinente americano. Il sospetto è che dall’Amazzonia qualcuno speri di ottenere cambiamenti esportabili altrove, e specialmente fra l’Oder-Neisse e il Reno. E da lì chissà dove…

A unique meeting is taking place in the Vatican these days. It is certainly linked to the Synod of the Amazon which will take place in Rome in October; and since we know how in the past the preparation of the Synods was managed, in particular those on the Family, from which the most controversial Amoris Laetitia was born, there is to be intrigued, if not worried.
The General Secretary of the Synod, Card. Lorenzo Baldisseri is there. And so far everything is normal: Baldisseri is the man of hand and trust in the Synods of the Pontiff, the great director (his opponents say manipulator) of these events, which as we know have become less and less transparent and increasingly controlled from above.
But the identity of the other participants is surprising. In fact, the bishop emeritus of Xingu Erwin Kräutler participates in the meetings. He is German, naturalized Brazilian; he is one of the most vocal advocates of the need to have “viri probati” in the Amazon (and perhaps elsewhere …); he is a supporter of TdL and of the Indian Theology, which has partly replaced it.
Then there is Cardinal Walter Kasper; which certainly needs no introduction.
A fourth member of the company is card. Christoph Maria Michael Hugo Damian Peter Adalbert Schönborn, a trusted man of Pope Bergoglio (who gave him the task of “explaining” Amorisl Laetitia).
Of course there is card. Claudio Hummes, (Brazilian, but of German family, coincidentally …); while a certain surprise may come from the presence of the bishop of Essen, Msgr. Franz-Josef Overbeck, vice-president of Comece, the association of European bishops, and head of “Adveniat”, the Commission for Latin America of the German bishops, great financier of the Brazilian Church.
Finally there is also a layman, the historian of the Church, the ultra-progressive Huber Wolf.
We ignore the topic of conversations. But we must think that if they bring to Rome from so many different places so many people, so important and close to the heart of the Pope to discuss a Synod to be held in October a reason, or more serious reasons, must be there.
The interest that Germany is giving to this Synod is extraordinary. A German bishop said days ago that after October the Church will never be the same. And he certainly did not refer to the one present in the endless lands of jungle and nature of the American subcontinent.
The suspicion is that from Amazonia someone hopes to achieve exportable changes elsewhere, and especially between the Oder-Neisse and the Rhine. And from there who knows where …
Marco Tosatti
25 Giugno 2019 Pubblicato da  49 Commenti --

    Il vertice segreto dei progressisti per un "golpe" dentro la Chiesa

    Le fonti tradizionaliste parlano di un "misterioso vertice" in vista del Sinodo organizzato in Santa Sede. La parte progressista prepara la "rivoluzione"

    Quelli che vengono chiamati "tradizionalisti" ne sono sicuri: la Chiesa cattolica, attraverso una strategia messa in campo dalla parte progressista in vista del Sinodo sull'Amazzonia, sta preparando una svolta.
    Una di quelle in grado di cambiare per sempre l'assetto dottrinale del cattolicesimo. L'ultimo monito lanciato dai commentatori conservatori riguarda un "vertice" svoltosi in Santa Sede, che ha coinvolto alcuni porporati e alcuni presuli. Esistono almeno due fonti, entrambe non proprio in linea con l'operato del pontefice argentino, che ne hanno parlato.
    Secondo quanto si legge su Corrispondenza Romana, si tratta di "cospiratori panamazzonici". Sul blog di Marco Tosatti si legge, invece, di un "misterioso vertice tedesco". Non è questa la prima volta in cui alti ecclesiastici e teologi progressisti vengono tirati in ballo per presunti conciliaboli tesi magari a mettere a punto un disegno. L'assembela sinodale di ottobre è fondamentale per comprendere la direzione intrapresa dalla Chiesa: sul tavolo c'è lo studio sui "viri probati", cioè sull'ordinazione sacerdotale di uomini, che hanno però contratto un matrimonio in passato, al fine di coprire un territorio, quello amazzonico, che presenta necessità pastorali, ma anche l'introduzione dell'ecologismo integrale quale urgente priorità. È in relazione a questi temi che va interpretata la "preoccupazione" di chi non intende assecondare un "cambio di paradigma", che è un'espressione molto in voga di questi tempi. Il vescovo Overbeck che, stando alle fonti citate, fa parte di coloro che si stanno riunendo in Vaticanoaveva commentato così l'avvicinarsi del Sinodo: "Niente sarà come prima".
    Poi vengono fatti altri nomi. I cardinali che starebbero partecipando a questa "riunione segreta" sono quattro: dal cardinale brasiliano Claudio Hummes, che è il relatore del Sinodo, al porporato italiano Lorenzo Baldisseri, passando per il teologo progressista Walter Kasper e per l'arcivescovo viennese Christoph Schönborn. Non sarebbe presente il cardinale Reinhard Marx, che è favorevole alla laicizzazione della gestione parrochiale. Ma i presuli chiamati in causa nell'elencazione sono per lo più appartenenti alla Conferenza episcopale che il porporato teutonico presiede. Dalla Germania, insomma, potrebbe arrivare quella "rivoluzione" che alcuni ritengono necessaria per far sì che la Chiesa cattolica, in maniera definitiva, abbracci il mondo, con tutto quello che ne consegue, e si discosti dall'isolazionismo fondato sulla tradizione e sui rigidismi.
    I cospiratori panamazzonici
    Confermiamo la notizia che il sempre informato Marco Tosatti ha appena diffuso. Una riunione segreta ha riunito un gruppo di vescovi e teologi, per lo più di lingua tedesca, in una casa religiosa nei pressi di Roma per stabilire una strategia comune in occasione del prossimo sinodo sull’Amazzonia che si aprirà il 6 ottobre in Vaticano. 
    I “cospiratori panamazzonici”, a quanto ci risulta, sono: il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del sinodo dei vescovi; il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e presidente della Conferenza episcopale austriaca; il cardinale Cláudio Hummes, brasiliano, uno dei sostenitori della possibilità di rivedere il celibato sacerdotale, presidente della rete ecclesiale panamazzonica che riunisce 25 cardinali e vescovi dei paesi di quell’area; il cardinale Walter Kasper, secondo il quale, nel caso lo richiederanno i presuli partecipanti al Sinodo, il Papa sarebbe disposto ad accettare la possibilità di ordinazione sacerdotale  di uomini sposati; il vescovo Franz-Josef Overbeck, ordinario della diocesi di Essen, in Germania e responsabile dell’organizzazione di soccorso cattolico dell’America Latina Adveniat, secondo cui il Sinodo di ottobre a Roma sull’Amazzonia porterà ad una “rottura” nella Chiesa e “nulla sarà lo stesso come è stato”; mons. Erwin Krautler, vescovo emerito di Xingu, Brasile, membro del consiglio preparatorio del sinodo dell’Amazzonia, uno dei principali consulenti di Francesco per l’enciclica Laudato sìil teologo Josef Sayer, ex presidente di Misereor; il canonista Thomas Schüller, e una donna, l’ex suora Doris Wagner-Reisinger, accusatrice di padre Hermann Geissler ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede che in seguito alle accuse di molestie sessuali si era dimesso dal suo incarico, dichiarandosi assolutamente innocente, e che  2019 è stato da poco assolto dalla Segnatura Apostolica. L’avvocato Schüller,  ha definito “scandalosa” la sentenza del Tribunale romano ed ora “cospira” con la signora Wagner e con gli altri prelati tedeschi. (E. B.)
    Pan-Amazon Synod Watch: un importante strumento di informazione e orientamento
     (di Emmanuele Barbieri) Nella sua appendice a Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, il prof. Plinio Corrêa de Oliveira denunciò nel 1977, la nascita di nuove correnti “tribaliste” all’interno della Chiesa cattolica. Esse, scriveva il pensatore brasiliano, «mirano a trasformare la nobile e ossea rigidità della struttura ecclesiastica, come Nostro Signore Gesù Cristo l’ha istituita e venti secoli di vita religiosa l’hanno magnificamente modellata, in un tessuto cartilagineo, molle e amorfo, di diocesi e parrocchie senza territorio, di gruppi religiosi in cui la ferma autorità canonica viene gradatamente sostituita dall’ascendente dei profeti più o meno pentecostali, dello stesso tipo degli stregoni dello strutturalismo, con le cui figure finiranno per confondersi».
    Nello stesso anno, in un libro dal titolo Tribalismo indigeno, ideale comunistico-missionario per il Brasile nel secolo XXI (Editora Vera Cruz, São Paulo 1977). il pensatore brasiliano analizzava 36 documenti pubblicati dalla nuova missiologia progressista, denunciandone l’infiltrazione nella struttura della Chiesa.
    Capovolgendo la concezione cattolica tradizionale – secondo cui il fine delle missioni cristiane è quello di portare, con la fede, la civiltà – la nuova corrente missiologica vedeva nel tribalismo la possibilità di realizzare in terra un utopico “regno di Dio”. «È bene ripeterlo: il maggior problema sollevato da questi delirii – scriveva il prof. de Oliveira – non sta nei missionari stessi né negli indios. Sta nel capire come mai, in seno alla Santa Chiesa Cattolica, possa insinuarsi impunemente questa filosofia, avvelenando seminari, deformando missionari, snaturando missioni. E tutto questo, con un così forte appoggio ecclesiastico di retroguardia» (p. 48).
    Come Plinio Corrêa de Oliveira aveva previsto oltre quarant’anni addietro il vero problema consiste nella penetrazione di questa delirante teologia all’interno della Chiesa cattolica. Sotto il pontificato di Papa Francesco, il tribalismo è divenuto il fulcro di una nuova ecclesiologia, esposta che troviamo esposta nell’Instrumentum laboris del Sinodo sull’Amazzonia, convocato per il mese di ottobre in Vaticano.
    Di fronte a questa scandalosa situazione, assume una fondamentale importanza l’opera. dell’Istituto Plinio Corrêa de Oliveira (IPCO), che raccogliendo l’insegnamento del pensatore brasiliano è sceso in campo per informare tutti coloro che sono legittimamente preoccupati per le notizie circolanti sul prossimo Sinodo. L’ IPCO, presieduto dal dott. Adolpho Lindenberg, insieme alle Società per la difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP) e entità affini, ha creato il Pan-Amazon Synod Watch (http://panamazonsynodwatch.info/it/), un sito di informazione e di orientamento, per mettere in guardia l’opinione pubblica mondiale sulla grave minaccia che il Sinodo sull’Amazzonia potrebbe rappresentare per la civiltà occidentale.
    Sul sito si trova un’eccellente analisi dell’Instrumentum Laboris di José Antonio Ureta, che spiega come questo documento «sul piano ecclesiologico è un vero terremoto per la struttura gerarchica che la Chiesa ha per mandato divino». In nome della “incarnazione” nella cultura amazzonica, l’Instrumentum Laboris invita a riconsiderare «l’idea che l’esercizio della giurisdizione (potere di governo) deve essere collegato in tutti gli ambiti (sacramentale, giudiziario, amministrativo) e in modo permanente al Sacramento dell’Ordine (n° 127). Risulta inconcepibile che il documento di lavoro del Sinodo possa mettere in discussione una dottrina di fede, come è la distinzione, nella struttura della Chiesa, tra clero e laici, affermata sin dal Primo Concilio di Nicea in poi e basata sulla differenza essenziale tra il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale dei chierici, che ha la sua radice nella successione apostolica ed è dotata di un potere sacro. In questa diluizione del sacerdozio cattolico, simile in qualcosa a un pastore protestante, si inserisce la chiamata a riconsiderare l’obbligatorietà del celibato (n° 129 § 2) e, peggio ancora, la richiesta di identificare che tipo di “ministero ufficiale” può essere conferito alla donna (§ 3)».
    La teologia indigenista promossa dall’Istrumentumlaboris, non è altro che una radicalizzazione della condannata Teologia della liberazione, che punta a trasformare la Chiesa in un’organizzazione pneumatica ed essenzialmente “tribale”, in netta opposizione a venti secoli di Cristianità. I seguaci della “Teologia indigenista della liberazione”, o semplicemente “Teologia indigenista”, come scrive Julio Loredo, si stanno già mobilitando in tutta l’America Latina, e anche in Europa. «Annidati nei dipartimenti delle varie Conferenze episcopali, coordinati dalla Repam, costoro stanno già preparando gli schemi, pubblicando testi base e organizzando la propaganda mediatica. Un po’ come fecero i progressisti all’epoca del Concilio Vaticano II».
    Un’aggressione alla civiltà occidentale e cristiana è in atto e il Pan-Amazon Synod Watch contribuisce a smascherarla e a combatterla. (Emmanuele Barbieri)

    FORSE SARÀ VESCOVO A LIMA. ANCHE SE HA UN’AMANTE (DONNA) SPOSATA.



    Infovaticana ha oggi una notizia che ci sembra particolarmente interessante, e che perciò traduciamo nella sua integralità. Inutile fare commenti; ma è un altro ulteriore segnale di un processo di putrefazione della Chiesa, favorito o non contrastato dai massimi responsabili.

    Δ

    Diversi vescovi hanno scritto al Nunzio per cercare di fermare la nomina a vescovo auslirae di Lima di Ricardo Augusto Rodrìguez Alvarez, parroco a Santa Maria di Nazaret, Surco, perché vive una relazione amorosa con una donna sposata il cui matrimonio è in difficoltà.
    Il vescovo ausiliare “proposto” di Lima, Ricardo Augusto Rodríguez Alvarez, vive in concubinato con una donna sposata. Sono le denuncie che sono giunte nelle mani del Nunzio Apostolico in Perù, Nicolas Girasolli, del Presidente della Conferenza Episcopale, Mons Miguel Cabrejos e dell’arcivescovo di Lima, Carlos Castillo.
    Le denuncie, a cui ha avuto accesso InfoVaticana e le prove che sono corredate di prove e testimonianze definitive non hanno ricevuto risposta da nessuno dei destinatari, che procedono con la nomina e consacreranno Rodriguez vescovo, se nulla lo impedisce, ai primi di luglio .
    InfoVaticana può confermare che Rodriguez  era nella terna di candidati a succedere al card. Cipriani a capo dell’arcidiocesi della capitale del Perù, a cui è stato eletto infine Carlos Castillo, noto per le sue posizioni non ortodosse.
    Come è raccontato in una delle lettere a cui InfoVaticana ha avuto accesso, Rodriguez promise alla sua amante che avrebbe lasciato il sacerdozio pochi giorni prima di essere proposto come nuovo vescovo ausiliare di Lima.
    Questo sacerdote, secondo numerosi rapporti ricevuti da questo portale, mantiene una relazione con una donna  di nazionalità colombiana il cui marito risiede all’estero per lavoro, e il cui matrimonio passa attraverso “una grave crisi”.
    Secondo i denuncianti, Rodríguez “si manifesta in modo provocatorio con i sacerdoti e i parrocchiani di Lima” quando gli rinfacciano la sua condotta sessuale.
    Ricardo Augusto Alvarez Rodriguez è nato nel 1962 a Lima ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Dopo gli studi di filosofia e teologia laureato in pastorale giovanile a Santiago (Cile) e Bogota (Colombia). Nel suo ministero sacerdotale fu vicario parrocchiale e parroco in varie chiese dell’arcidiocesi.
    Ci sembra che ogni commento sia superfluo. Il card. Cipriani era dell’Opus Dei, ed era nato il 28 dicembre 1943. Neanche un mese dopo aver compiuto 75 anni è stato rimpiazzato da qualcuno di una linea ecclesiale totalmente opposta. D’altronde, come abbiamo già scritto, è da anni che i nunzi in tutto il mondo vengono “sconsigliati” dal presentare candidati vescovi che provengano dall’Opus Dei, e in alcuni casi, che abbiano come direttori spirituali sacerdoti dell’oxus Dei. Che spesso però potrebbero garantire dirittura di Chiesa e di vita forse non così facili da trovare sempre e ovunque.
    Marco Tosatti
    26 Giugno 2019 Pubblicato da  16 Commenti --

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