Dove ci porta "la svolta a sinistra" della Chiesa? Questi "traditori di Cristo" vogliono l’instaurazione di un "Nuovo Ordine Mondiale": lo stesso voluto dai signori della globalizzazione, cioè dai grandi capitalisti finanziari
di Francesco Lamendola
Con l’attuale pontificato dell’impostore argentino è giunta a compimento una svolta della Chiesa cattolica, o meglio dei suoi vertici e di buona parte delle sue strutture organizzative, curie vescovili, seminari, parrocchie, ordini religiosi, in primo luogo quello dei gesuiti, con tutta la relativa stampa ufficiale e ufficiosa, che da anni era nell’aria ma che ora è giunta, per ammissione dei suoi stessi fautori, a un punto di non ritorno. La politicizzazione della Chiesa si è attuata in una misura quale mai si era vista in passato, neppure alle elezioni politiche italiane del 1948, le prime delle Repubblica democratica, dopo il ventennio fascista; con due importanti differenze.
La prima è che allora si trattava di un Paese, l’Italia, mentre oggi si tratta di un fenomeno mondiale, che prende impulso direttamente dalla Santa Sede, mentre allora esso partiva dai vescovi e dai sacerdoti, ma in forma non ufficiale. La seconda è che allora le indicazioni di voto andavano a un partito, la Democrazia Cristiana, che si collocava in un’area politica sostanzialmente di centro-destra e dichiarava di voler difendere i valori cattolici nella vita sociale, mentre ora le indicazioni vanno di preferenza contro quei partiti, come la Lega in Italia e il Raggruppamento Nazionale in Francia, che le rispettive conferenze episcopali attaccano dal punto di vista ideologico e accusano di sovranismo, populismo e razzismo e solo secondariamente si invita al voto per i partiti che ad essi si oppongono, il PD in Italia ed En Marche in Francia. E quel che più balza evidente è che sul piano ideale la Chiesa di oggi attacca proprio quei contenuti che allora erano caratterizzanti della visione cristiana, la difesa della famiglia, della patria e della religione, mentre approva e benedice quelle forze politiche che sono portatrici di pratiche diametralmente opposte alla morale cattolica, come l’aborto, l’eutanasia e le unioni omosessuali con tanto di adozioni dei bambini (mentre il divorzio è ormai del tutto acquisito e considerato perfettamente normale). Vi è stato, quindi, un autentico capovolgimento nell’orientamento complessivo e uno scambio di ruoli fra destra e sinistra, che ha visto al centro la Chiesa cattolica, passata da spettatrice discreta, e propensa a far sentire la sua voce solo in casi eccezionali, a luogo di mobilitazione permanente e di politicizzazione estrema, con vescovi e preti, per non parlare del signore che si fa chiamare papa, i quali moltiplicano documenti e omelie di sapore ultraprogressista e censurano severamente ogni atteggiamento “conservatore” da parte dei fedeli, ad esempio le preghiere di riparazione per i Gay Pride, considerate segnali di ottusità, grettezza e chiusura ai valori sociali del mondo moderno.
Dove ci porterà questa Chiesa ultra politicizzata e totalmente sbilanciata a sinistra? L’obiettivo dei suoi vertici è dare un contributo decisivo all’instaurazione di un "Nuovo Ordine Mondiale", quello voluto dai signori della globalizzazione, cioè dai grandi capitalisti finanziari. In altre parole si sono messi al servizio di una radicale trasformazione della civiltà mondiale, che ha i suoi cardini nella distruzione di tutte le identità, nazionali, culturali, spirituali, a cominciare dal cattolicesimo stesso, e la loro sostituzione con un amalgama indistinto d’individui sradicati, condizionati e manipolati secondo le precise strategie distruttive e nichiliste della globalizzazione stessa, volte a operare una radicale decostruzione delle società odierne per creare al loro posto un "Villaggio globale" che sarà molto simile a un enorme campo di concentramento!
Il collante fra la Chiesa odierna (continuiamo a scrivere Chiesa con la maiuscola per riguardo alla sua essenza soprannaturale e non per ciò che essa è diventata sul piano meramente umano) e le ideologie politiche di estrema sinistra è racchiuso nell’europeismo, nel migrazionismo e nella piena accettazione della globalizzazione, indicata, contraddittoriamente, da un lato come la causa della miseria dei popoli del Sud della terra e della sperequazione economica mondiale, dall’altra come l’insieme delle circostanze che favoriscono l’apertura fra i popoli, gli scambi, gli spostamenti, la creazione di ponti e l’abbattimento dei muri. E poco importa se esponenti del clero locale dicono agli africani, come fa il cardinale Sarah, di abbandonare il sogno funesto di cercare una vita migliore in Europa e di restare nelle loro famiglie e nella loro terra; quel che conta è la predicazione incessante del (finto) papa, delle conferenze episcopali e dell’insieme della Chiesa cattolica nei Paesi del Nord, i quali vogliono imporre l’accoglienza indiscriminata di qualsiasi massa di “migranti”, cioè, in pratica, l’auto-invasione islamica dell’Europa, come l’undicesimo e il più importante comandamento della religione cattolica. Manca del tutto, da parte di questo clero, una seria analisi economica, sociologica e culturale del fenomeno delle migrazioni; si dà per scontato che i “disperati” che fuggono da “guerra e fame” hanno ogni diritto di emigrare e di essere accolti; non ci si chiede quali ripercussioni abbia la partenza dei giovani più validi sulle già stremate società africane, né ci si sofferma sul commercio di carne umana da parte dei trafficanti e degli scafisti, né, soprattutto, sul ruolo svolto dalla grande finanza nel sostenere le operazioni e le attività “umanitarie” che supportano, incoraggiano e difendono, anche legalmente, sia i migranti, sia gli equipaggi delle navi delle O.N.G. Non c’è la benché minima riflessione sulle ripercussioni di tale fenomeno sull’abbassamento ulteriore del costo del lavoro, con conseguente ulteriore impoverimento dei lavoratori italiani ed europei; non ci si preoccupa affatto delle condizioni di sfruttamento bestiale cui sono sottoposti i clandestini; non si spende una parola sugli affari inconfessabili che tanti, singoli e associazioni, intrecciano sulla cosiddetta accoglienza; meno ancora ci si interroga sul ruolo dell’Unione Europea e della BCE, o sulla convergenza di posizioni che si realizza fra la Chiesa stessa e quel capitalismo finanziario che ormai tutti gli economisti qualificano “di rapina”, e che ha i suoi cinici esponenti in “filantropi” come George Soros. Infine, manca totalmente una riflessione sul futuro demografico, culturale e religioso dell’Europa: nessuno di questi preti e vescovi politicizzati si scomoda a dire la sua opinione sul fatto che, proseguendo la migrazione/invasione con i ritmi di questi ultimi anni, e, d’altra parte, con il calo della natalità, la pratica dell’aborto e il dilagare della sodomia nelle società europee nel giro d’un paio di generazioni l’Europa stessa avrà cessato di avere i suoi riferimenti culturali e spirituali nel cristianesimo ed è destinata a una progressiva africanizzazione e islamizzazione.
Gli stessi obbiettivi "criminali"? La Chiesa oggi è alleata con quel capitalismo finanziario che ormai tutti gli economisti qualificano “di rapina”, e che ha i suoi cinici esponenti in “filantropi” come George Soros!
E qui appare evidente la saldatura fra l’ossessione dell’ “accoglienza” e l’ossessione della UE, che ha spinto le conferenze episcopali, in occasione delle elezioni per il Parlamento europeo del maggio 2019, a schierarsi nettamente contro i partiti di orientamento sovranista e a sostegno di quelli europeisti, gli stessi che predicano le politiche di austerità che hanno distrutto la Grecia, stanno distruggendo l’Italia e provocano, attraverso il ricatto del debito pubblico, la nascita di milioni e milioni di nuovi poveri. Anche se questi ultimi sono favorevoli all’aborto, all’eutanasia, alle unioni sodomitiche e sono portatori di una ideologia radicalmente materialista, relativista e naturalista. In questo senso, nulla è più illuminante del signor Bergoglio che si profonde in elogi per la signora Bonino, o di monsignor Paglia che fa altrettanto alla memoria di Pannella, e dei direttori di Avvenire e Famiglia Cristiana, per non parlare dellaCiviltà Cattolica, i quali si scagliano incessantemente contro Salvini, da essi paragonato al diavolo in persona, mentre non trovano nulla da eccepire nei confronti di Soros, Juncker, Moscovici, Macron e Merkel, e soprattutto non parlano mai dei Rotschild, dei Rockefeller, della massoneria (specie ecclesiastica) e dei misfatti quotidiani di Wall Street.
Il falso papa con la grande italiana Emma Bonino
Il tutto mentre la Chiesa si rifiuta di parlare delle cose spirituali, della grazia, del peccato, della morale e della salvezza eterna (o dell’eterna dannazione), e riduce il Vangelo a un prontuario, peraltro taroccato, di buone intenzioni e misericordismo a buon mercato, con Gesù Cristo e i Suoi Genitori trasformati, chi sa come, in migranti pure loro; a un pacifismo e un ambientalismo che sanno apertamente di naturalismo e non fanno mai un preciso riferimento alla divinità di Gesù Cristo, al mistero della sua Passione per la nostra Redenzione, e all’abolizione di tutto ciò che è specificamente cristiano, perfino la benedizione nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per una pretesa forma di rispetto nei confronti dei non cattolici e dei non credenti. Per cui siamo arrivati all’assurdo di un clero che non confessa, che garantisce la salvezza senza pentimento dei peccati, che distribuisce la Comunione a tutti, che rifiuta le preghiere tradizionali o ne cambia le parole con pretesti filologici; che giunge a negare i miracoli di Gesù, come la moltiplicazione dei pani e dei pesci (lo ha fatto Bergoglio nella santa Messa del Corpus Dominidel 23 giugno 2019) e perfino la divinità di Cristo (come fa il sedicente teologo Enzo Bianchi), ma non trovano nulla di strano nel fatto che si formino delle associazioni di sedicenti cattolici invertiti e felici (gay significa “allegro”, per chi non lo sapesse) e che fior di vescovi e cardinali concedano l’uso di chiese e cattedrali per celebrare eventi di propaganda omosessualista, o per allestire mense per i poveri, o per ospitare conferenze di personaggi come Emma Bonino, la grande italiana.
Quel che più balza evidente è che sul piano ideale la Chiesa di oggi attacca proprio quei contenuti che un tempo erano caratterizzanti della visione cristiana: vi è stato un autentico capovolgimento nell’orientamento complessivo della Chiesa cattolica, passata da spettatrice discreta a luogo di mobilitazione permanente e di politicizzazione estrema, con vescovi e preti, per non parlare del signore che si fa chiamare papa in prima fila!
I fedeli cattolici stentano a rendersi conto di questa mutazione genetica della loro Chiesa, perché sono stati abilmente cucinati a fuoco lento a partire dal Concilio Vaticano II e hanno subito il condizionamento di una serie di cambiamenti che per molto tempo sono stati ben dissimulati fra le pieghe del tanto sbandierato rinnovamento pastorale e del tanto magnificato aggiornamento ecclesiale; solo negli ultimi anni i vertici della contro-chiesa massonica, e parecchi membri del clero di base, han lasciato cadere la maschera e abbandonato ogni cautela, cominciando a mostrandosi apertamente per ciò che sono: dei post-cattolici e degli anti-cattolici, che abusano del nome di cattolici e dei beni materiali e dottrinali della Chiesa cattolica, per veicolare una trasformazione, sia morale che materiale, ispirata ai principi dello gnosticismo massonico, e che di cattolico non ha praticamente più nulla. In questo senso è emblematica la vicenda delle Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore, una congregazione religiosa francese che conta 120 suore e che è incorsa nelle ire del Vaticano perché pregano troppo e in forma troppo tradizionale, ragion per cui Bergoglio le ha fatte commissariare e ha cerato d’imporre loro un drastico mutamento nella loro regola; ma esse hanno deciso di reagire si sono rivolte a un avvocato, il quale ha querelato la Santa Sede per molestie morali e calunnia. Ciò che hanno fatto quelle religiose è un segnale e indica la via di una possibile riscossa a tutti quei religiosi, come i Francescani del Immacolata, e a tutti quei laici che non ne possono più di vedere avvilita, umiliata e svillaneggiata la loro fede dal contro-clero massonico e politicizzato, e che ormai da qualche tempo si chiedono quali passi, anche di ordine legale, intraprendere a difesa di essa e contro i lupi travestiti da pastori che stanno perpetrando un così odioso tradimento nei loro confronti. Un’altra forma di riscossa e di protesta si può cogliere nel rifiuto di sottoscrivere o rinnovare l’abbonamento a riviste un tempo cattoliche, come i giornali diocesani o il settimanale nazionale Famiglia Cristiana, ora del tutto non cattoliche; e, più ancora, nella mobilitazione affinché i fedeli cessino di destinare l’otto per mille a una “chiesa” che si dice ancora cattolica, ma che non solo non è più tale, ma si fa apertamente sostenitrice di pratiche e stili di vita apertamente immorali e del tutto anticristiani.
Oggi è illuminante che il signor Bergoglio si profonde in elogi per la signora Bonino, mentre i suoi servitori si scagliano incessantemente contro Salvini, da essi paragonato al "diavolo" in persona; mentre non trovano nulla da eccepire nei confronti di Soros, Juncker, Moscovici, Macron e Merkel, e soprattutto non parlano mai dei Rotschild, dei Rockefeller, della massoneria (specie ecclesiastica) e dei misfatti quotidiani di Wall Street!
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