A che tipo antropologico appartengono questi preti? In verità questi novelli "Che Guevara" hanno solo "perso la fede" forti della protezione di una neochiesa schierata a sinistra, che va contro tutti i valori morali del Vangelo
di Francesco Lamendola
C’è un parroco di un paese abruzzese, Avezzano, che è uscito dall’anonimato e si sta godendo il suo momento di celebrità mediatica per una intervista rilasciato alla trasmissione La Zanzara di Radio 24. Non ne faremo il nome, perché non se lo merita; così come non se lo meritano gli altri preti simili a lui che riempiono, anzi intasano, le cronache della chiacchiera quotidiana: quello che si rifiuta di celebrare la Messa del santo Natale, per “rispetto verso i migranti”; quello che si rifiuta di far recitare il Credo ai suoi parrocchiani, perché tanto, lui, non ci crede; quello che appende un cartello sulla porta della sua chiesa, con la scritta Vietato l’ingresso ai razzisti, dove i razzisti sono, ovviamente, tutti gli italiani che non sono d’accordo con l’auto-invasione africana ed islamica mascherata da solidarietà e accoglienza (e intanto lui ne ospita un bel po’ nei locali parrocchiali, li porta in piscina perché, poveretti, d’estate soffrono il caldo, e se qualcuno di loro si fa beccare dalla polizia a spacciare droga ai giardini, lo scusa dicendo che è stata solo una sciocchezza e che non era giusto trasferirli in altro luogo); quello che presenta una coppia di lesbiche davanti all’altare e che edifica i fedeli, nel mezzo della santa Messa, celebrando la bellezza del loro reciproco amore, purtroppo offuscato da una nube, l’impossibilità, per ora, di unirle sacramentalmente davanti a Dio; quello che, con l’approvazione del suo vescovo, tiene un corso di affettività per le coppie omofile, e per farlo sceglie, come sede, un convento di suore; quello che, sempre alla televisione, dichiara tranquillamente che l’Atto di dolore è una preghiera brutta e deleteria, e che non vede l’ora che venga totalmente abbandonata; quello che fa da testimone di nozze al matrimonio civile di due uomini, uno dei quali animatore scout, e si schiera contro il suo diretto superiore, il parroco che si è permesso d’invitare quel signore a fare un gesto di coerenza e a lasciare la sua attività in parrocchia, e così contribuisce a isolarlo e a farlo mandar via dal vescovo dialogante e inclusivo (ultimissimo significato del verboincludere: cacciar fuori i veri cattolici); e così via. L’elenco sarebbe lunghissimo.
Vietato l’ingresso ai razzisti? dove i razzisti sono, ovviamente, "tutti gli italiani" che non sono d’accordo con l’auto-invasione africana ed islamica mascherata da solidarietà e accoglienza!
Molti di loro hanno un blog o sono comunque attivissimi sui social. Parlano e parlano, scrivono e scrivono. Ci vien detto che i preti ormai sono pochi e sovraccarichi delle loro responsabilità pastorali; che uno solo, non di rado, deve servire due o perfino tre parrocchie; anzi che le parrocchie, propriamente parlando, non ci sono più, ci sono le unità pastorali che accorpano diverse parrocchie sotto la cura di uno o due preti. Ci dicono, loro stessi, di essere talmente indaffarati da non aver tempo di visitare gli anziani, di andare a benedire le case (ma forse anche perché non credono al significato della benedizione), però trovano sempre il tempo per postare commenti, per rilasciare interviste a radio e televisioni, per scioccare i loro parrocchiani, anche e soprattutto nel bel mezzo della Messa, dichiarando cose che contraddicono frontalmente il vero Magistero, che offendono la pietà e il sensum fidelium della gente e strumentalizzano smaccatamente il Vangelo. Inoltre, se non hanno tempo per i vecchi, i malati e i poveri che hanno la colpa di avere la pelle bianca, sono sempre disponibili a trovarlo per i rom, i sinti, gli africani, anche clandestini, anche delinquenti, inventandosi, sull’esempio del loro capobanda Bergoglio, ogni sorta di falsità e di cialtronerie blasfeme, per esempio che anche Gesù era un profugo, che la Sacra Famiglia era composta da migranti, e che accogliere qualunque clandestino si presenti in Italia è come accogliere Gesù Cristo, quindi non è solo un bel gesto, ma un preciso dovere di ogni vero cristiano, e chi non è d’accordo non è un cristiano e farebbe meglio a sparire. Parimenti essi dicono, scrivono e ripetono che Salvini è un orco, che la sua politica è inumana e anticristiana, e che un vero cristiano mai e poi mai può dargli il suo voto, perché ciò equivarrebbe a un tradimento nei confronti della propria religione. Se poi Salvini mostra il Rosario e se invoca la protezione della Vergine Maria sul popolo italiano, si fanno prendere dalle convulsione e con la schiuma alla bocca, come altrettanti posseduti, si mettono a strepitare che quei gesti e quelle parole sono intollerabili; che Salvini è il nuovo Satana e che sta profanando i simboli sacri; eccetera, eccetera.
A che tipo antropologico appartengono questi preti?
Ma tornando al parroco di Avezzano, e inquadrando il suo caso nella cornice psicologica ed emotiva del dopo elezioni per il Parlamento europeo del 26 maggio 2019, che ha visto una strepitosa affermazione della Lega, vale la pena di riportare alcune delle migliori “perle” della sua intervista, così che chiunque sia dotato di sanità intellettuale e un certo grado di buona fede possa giudicare da sé e farsi un’idea esatta del fenomeno che egli rappresenta:
Confermo tutto quello che ho detto tempo fa. Le ultime scelte che sta facendo lo riconfermano, tipo la chiusura dei porti. Salvini è il ministro dell’Inferno, io lo chiamo Selfini. (…) Il ministro andrebbe portato davanti al tribunale internazionale per crimini contro l’umanità. Calpesta il Vangelo, portare il rosario è una cosa oscena. (…) Salvini è un delinquente e fascista che trascina il Paese nella bassezza disumana. (…) Prende voti? Mussolini ne prendeva di più. (…) Anche le piazze di Berlino quando c’era Hitler erano piene. (…) Lo Stato deve restare aperto agli immigrati, come fece l'America con noi. (…) Gli immigrati italiani in America hanno portato la mafia, di che cosa ci lamentiamo?. (…) Salvini deve scomparire per il bene del Paese, lo dico a tutti. (…) Ho votato per il Pd, dico a tutti di non votare Salvini, e il Papa fa bene a non riceverlo, non è un buon cristiano. (…) Salvini è come Hitler. Hitler metteva i disgraziati nei forni, lui li butta nel mare.
Le elezioni del 26 maggio 2019 e la strepitosa vittoria leghista di Salvini, hanno dimostrato la siderale lontananza degli Italiani, anche cattolici, da questa "contro-chiesa" schieratasi platealmente per il partito di sinistra che rappresenta la negazione vivente di tutti i valori morali del Vangelo!
Queste cose il buon prete le va dicendo da parecchio tempo e le aveva già anticipate in un’altra intervista radiofonica di un anno fa. A quanto pare, il suo vescovo lo lascia fare; tanto, lui non è mica come don Alesandro Minutella, il quale si è permesso di criticare il signor Bergoglio ed è stato scomunicato ufficialmente, e cacciato dalla sua parrocchia palermitana in quattro e quattr’otto.Riassumendo il suo pensiero:
1) Salvini non è il ministro dell’Interno, regolarmente nominato dopo che vi sono state elezioni democratiche e un giuramento davanti al Presidente della Repubblica, ma il ministro di un nuovo speciale dicastero, il dicastero dell’Inferno;
2) Salvini andrebbe trascinato davanti a un tribunale internazionale e processato per crimini contro l’umanità;
3) Salvini calpesta il Vangelo e sfrutta oscenamente la devozione al santo Rosario;
4) Salvini è un “delinquente” e un “fascista” e trascina il popolo italiano verso l’abiezione morale e la disumanità;
5) È vero che Salvini ha avuto moltissimo voti, ma la stesa cosa succedeva con Mussolini;
6) Salvini riempie le piazze di folla, ma anche Hitler le riempiva, quindi la sua popolarità è malvagia e immorale, perché come Hitler metteva la gente nei forni crematori (viva?), lui la butta in mare (questa veramente ci giunge nuova; al contrario, ci risulta che i morti in mare, che annegano e non sono gettato fuori bordo, sono da addebitarsi a chi li incoraggia a mettersi in mare su barconi fatiscenti e stracarichi);
7) L’Italia deve spalancare le frontiere marittime e terrestri a qualsiasi flusso migratorio e accogliere chiunque lo voglia, come faceva l’America un tempo (cosa non vera, perché il governo americano stabiliva i contingenti delle singole etnie e rimandava indietro gli indesiderati e i clandestini, e che, comunque, non tiene conto delle lievi differenze fra gli Stati Uniti di un secolo fa e l’Italia di oggi);
8) Gli italiani non hanno alcun diritto di lamentarsi della criminalità portata dagli stranieri e specialmente dai clandestini, perché anche i nostri emigranti, a suo tempo, esportarono la mafia, dunque non sarebbe coerente lamentarsi (questa è una piatta ripetizione di quanto detto a suo tempo dal rozzo e ignorante impostore argentino);
9) La sola cosa buona che potrebbe fare Salvini è quella di sparire; in che modo, fisicamente o moralmente, non viene detto; la frase comunque ricorda la soluzione finale del sinistro personaggio evocato dal parroco e accostato proprio a Salvini;
10) Gli italiani non devono votare per la Lega, semmai prendere esempio da lui che vota per il PD; e complimenti al papa che si rifiuta di ricevere un simile personaggio, che è un così cattivo cristiano (mentre gli uomini del PD, evidentemente, sono “buoni”, dato che sono favorevoli all’aborto, all’eutanasia, alle unioni omofile, eccetera).
Sull’esempio del loro capobanda Bergoglio, questi signori "vestiti" da prete, ci propinano ogni sorta di falsità e cialtronerie blasfeme, come per esempio che anche Gesù era un "profugo"!, che la Sacra Famiglia era composta da migranti, e che accogliere qualunque clandestino si presenti in Italia è come accogliere Gesù Cristo, quindi non è solo un bel gesto, ma un preciso dovere di ogni vero cristiano, e chi non è d’accordo non è un cristiano e farebbe meglio a sparire!
A che tipo antropologico appartengono questi preti?
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