Signore, dacci un papa!
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L’attualità profana dimostra che occorre rivedere la nostra Costituzione per fornirle il fondamento metafisico di cui è priva, così da restituire alle istituzioni dello Stato la necessaria solidità, una corretta connotazione morale e l’intrinseco fine ultraterreno. Una repubblica non può fondarsi su un’attività umana come il lavoro: è un non-senso filosofico, di chiara impronta marxista, che è stato imposto da quella regia massonica che si lascia scorgere nel suo emblema: una stella a cinque punte (pentacolo opentalfa, quello che pure “papa Francesco” aveva inizialmente inserito nel suo stemma) inscritta in una ruota dentata, idea dettata dall’alto ed eseguita da un artista valdese… Lo Stato può fondarsi soltanto su Dio e sulla legge naturale; per un popolo cristiano, sulla signoria di Cristo.
Nel 1948 gli Italiani erano ancora cattolici praticanti in stragrande maggioranza, ma i massoni travestiti da democristiani, a quanto pare, non ne tennero conto. Oltretutto la nostra finta repubblica era nata con uno sfacciato broglio elettorale, che quel demonio incarnato di Togliatti aveva imposto al re ricattandolo per certe sue inconfessabili debolezze.
Uno Stato fondato sul nulla finisce inevitabilmente col produrre mostruosità non soltanto a livello locale, come nel caso di Bibbiano, ma pure a livello universale: aborto, fecondazione artificiale, droga libera, soppressione dei disabili per fame e sete, cosiddette unioni civili e indottrinamento del gender. Di fronte a simili derive, il fatto che una nave carica di clandestini, in totale spregio della sovranità di un Paese, della legge del mare e del diritto internazionale, forzi i confini e speroni un’imbarcazione delle forze dell’ordine, con il rilascio quasi immediato dell’autrice di tale atto criminale, complice dei trafficanti di esseri umani, è solo il sintomo estremo della sovversione totale perseguita dalla sinistra e dagli oligarchi della finanza che la usano come braccio operativo (un nome per tutti: George Soros). A chao ordo: secondo il noto motto della setta massonica, la barbarie pianificata è premessa dell’instaurazione di un “ordine” satanico, contrario a quello naturale. Anche se non lo meritiamo… che Dio salvi l’Italia.
Il crimine orrendo che lo Stato francese ha consumato contro un disabile innocente, Vincent Lambert, da noi è già stato commesso dieci anni fa contro Eluana Englaro. In quella forma di crudeltà disumana abbiamo ampiamente battuto sul tempo i nostri cugini d’Oltralpe, i quali ci hanno pur indottrinato con quelle brillanti idee rivoluzionarie che ci han regalato una libertà puramente apparente, utilizzata dalle istituzioni pubbliche per farci ingoiare qualsiasi aberrazione legale. Ma nemmeno un’atrocità del genere è valsa a scuotere le coscienze e a provocare un sussulto di resipiscenza: dopo gli effimeri sfoghi emotivi, tutto è tornato a scorrere come prima e gli operatori della sovversione hanno ripreso il loro lavoro come niente fosse, di “conquista” in “conquista”. L’unica differenza, rispetto al 2009, è che ora neanche dalla Chiesa Cattolica si leva più una seppur flebile voce di avvertimento e condanna. Il massimo che il coraggioso Arcivescovo di Parigi, monsignor Michel Aupetit, è riuscito a fare è questo: proporre ai sacerdoti di applicare l’intenzione della Messa per Vincent, essendo questo «il tempo del raccoglimento, della compassione e della preghiera». Mi raccomando: tutti zitti a compatire, d’accordo con i carnefici…
Dove sono dei Faulhaber e von Galen che urlino contro lo spaventoso regime attuale, ben peggiore del nazismo? Purtroppo non esistono più: i vescovi son tutti rintanati nelle loro curie, terrorizzati dalla prospettiva di esser coinvolti in un’inchiesta sugli abusi del clero – non fosse che per presunta inadempienza – con l’avallo del despota argentino. Il cardinal Barbarin, Arcivescovo di Lione e Primate delle Gallie, nel marzo scorso è stato condannato in tal senso dal tribunale civile; ora persino il nunzio apostolico in Francia, monsignor Luigi Ventura, è stato privato dell’immunità diplomatica per esser gettato in pasto a magistrati e giornalisti massoni, come già il malcapitato cardinal Pell. Nel frattempo, mentre continua a demolire l’indipendenza della Chiesa con il pretesto degli abusi, il dittatore persevera nel promuovere e proteggere sodomiti notori e pederasti impenitenti, come ha di recente ribadito monsignor Viganò nell’intervista concessa allo Washington Post; la stampa finge però di ignorarlo, esaltando invece l’apparente rigore della tolleranza zero, che serve unicamente a togliere di mezzo personaggi invisi al regime romano.
Per meglio comprendere questi allucinanti sviluppi occorre risalire all’opera di un famoso occultista britannico, Aleister Crowley (1875-1947), fondatore dell’Ordo Templi Orientis, società segreta dedita al satanismo e alla stregoneria sessuale, una sorta di “religione” della perversione incentrata sulla sodomia e su rituali fallico-solari mutuati dall’antico Egitto. Questo distinto signore aveva scelto la Svizzera come patria d’elezione (come pure un certo Josè Maria Escriba, prete spagnolo che si era modificato il cognome per occultare le proprie origini ebraiche). Com’è noto, un altro personaggio con ascendenze analoghe, tale Vladimir Ul’janov detto Lenin, vi soggiornò per qualche anno, prima di far ritorno in Russia per scatenarvi il flagello preannunciato dalla Madonna a Fatima. Ma il dato più interessante è che Mister Crowley, per le sue famigerate messe nere, frequentava con particolare assiduità la città di San Gallo… Nessun rapporto con una certa “mafia” cardinalesca responsabile dell’ultima elezione pontificia?
Come vedete, i cerchi finiscono sempre col chiudersi e anche le situazioni più incomprensibili col ricevere una spiegazione. I dirigenti della Chiesa Cattolica sono praticamente tutti ricattabili, chi per colpe proprie, chi per omissione del dovuto intervento, chi semplicemente per minaccia: basta una falsa accusa per distruggere un prelato, quand’anche si dimostri innocente. Sia i tribunali che i mezzi di comunicazione sono controllati da un potere trasversale che tiene stretta la gerarchia in una morsa capace di strangolarla. Che sia per convinzione o per costrizione, di fatto il capo supremo collabora con la piovra, sostenendo altresì in modo parossistico i suoi piani di invasione dell’Europa da parte di masse di clandestini che vi penetrano illegalmente grazie al coordinamento tra bande criminali e organizzazioni non governative. Non sarà certo la soluzione definitiva, ma dobbiamo chiedere con insistenza al Signore di togliere ai manovratori occulti dell’unico governo mondiale il principale complice ecclesiastico: che Dio gli apra gli occhi o glieli chiuda per sempre.
Da oggi al 6 ottobre prossimo, data in cui è prevista l’apertura del disastroso Sinodo per l’Amazzonia, propongo una campagna spirituale di preghiera e penitenza: recitazione quotidiana delle tre corone del Rosario, digiuno il mercoledì e il venerdì, adorazione eucaristica frequente, veglie notturne, offerta delle sofferenze fisiche e morali, mortificazioni corporali compatibili con le possibilità di ciascuno. Ogni cosa deve essere offerta secondo le intenzioni del Cuore Immacolato di Maria, fra le quali c’è sicuramente la riforma e purificazione della Chiesa e, a tal fine, l’elezione di un nuovo Pastore universale che eserciti degnamente il suo mandato. Un conclave in ottobre per dimissioni o decesso, oltre ad annullare il sinodo, rimetterebbe tutto in gioco. È ovvio che, per poter sventare il ripetersi delle manovre attuate con successo nel 2013 dai traditori in porpora collusi con i satanisti, dovremmo persistere nelle suppliche e nelle penitenze, ma chi ha una fede sincera non può dubitare di essere esaudito in materia di tanta importanza.
Il Salvatore non può tollerare più a lungo che l’istituzione da Lui fondata per la salvezza delle anime redente col Suo Sangue sia piegata al servizio della loro perdizione. Se un’autorità opera in modo contrario ai fini in funzione dei quali esiste, è del tutto lecito chiedere a Dio che chi la detiene sia tolto di mezzo, se non dà segni di volersi ravvedere; quanto più è alto il bene posto in pericolo, anzi, tanto più la richiesta è non solo legittima, ma pure urgente e doverosa. Qui si tratta del fine ultimo dell’esistenza umana, la vita eterna, che è lo scopo supremo di tutta l’attività della Chiesa, la sua stessa ragion d’essere. Se dunque si può domandare la rovina dei responsabili civili che mettono a repentaglio il bene comune, a maggior ragione lo si può e deve fare con quelli ecclesiastici, dal cui operato dipende la sorte definitiva dei sudditi. Bando allora ai falsi scrupoli: imploriamo dal Cielo la grazia di una valida guida sia livello politico che a livello spirituale.
Dio delle potenze, volgiti, guarda dal cielo, vedi e visita questa vigna, ripara quella che la tua destra ha piantato […]. Essa è arsa dal fuoco e scalzata, ma i colpevoli periranno alla minaccia del tuo volto. Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio d’uomo che per te hai reso forte(Sal 79, 15-18 Vulg.).
Pubblicato da Elia
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