Dopo lo scandalo della pedofilia in Vaticano, quello della magistratura che ha portato alle dimissioni il Procuratore Generale della Cassazione, abbiamo visto venire a galla il Sistema criminale organizzato, gestito da assistenti sociali, psicologi e magistrati per strappare i bambini alle famiglie e darli per soldi ad amici. Fino ad oggi tutti l’avevano fatta franca, ma ora dopo l’arresto di Epstein e l’acquisizione dei file pedofili, con nomi e cognomi nelle mani dell’FBI, gli sviluppi saranno molto interessanti.
Tutti questi accadimenti indicano che è in atto un vero e proprio Piano di pulizia del marcio a tutti i livelli e in tutti i gangli vitali della società. La Piramide pedosatanista sta per sgretolarsi...
Pubblicato il 21 lug 2019
IL LEGAME DI EPSTEIN COL MOSSAD
Il panfilo da cui “cadde”, fortuitamente o no, si chiamava Lady Ghislaine, il nome dell’amata figlia, che ora ha seguito le sue orme.
E’ il parere di Robert Steele, ex agente della CIA esperto informatico, che con Bill Bonney (informatico della NSA) schiera la sua competenza dalla parte di Trump contro il Deep State: “Resto dell’idea che Epstein è un agente clandestino del Mossad, assistito dalla operativa clandestina Ghislaine Maxwell, con la missione di fare precisamente quel che fanno: incastrare politici statunitensi, magistrati, celebrità, pubblici accusatori e capi di grandi imprese alla sua Lolita Island – col Mossad che ottiene i video. Penso inoltre che siccome Epstein è “on the job”, anche CIA e Fbi si sono associate al “lavoro”: per loro è più importante essere in grado di ricattare più gente importante possibile , perché così fanno aumentare gli stanziamenti, che beccare traditori, pedofili e delinquenti in cravatta – e il fatto che ora l’ FBI abbia sfondato la porta di Epstein può significare che i vecchi accordi non sono più attivi, e il nostro presidente potrebbe iniziare una campagna di terra bruciata per prosciugare la palude. Io lo prego di farlo”
Effettivamente, è saltato fuori un documento della polizia federale dove si dice che “Epstein ha fornito all’FBI le informazioni concordate” per cui “non ci saranno procedimenti giudiziari federali finchè continuerà a mantenere il suo accordo con lo stato della Florida”.
Insomma il pedofilo era un informatore dell’FBI di Robert Mueller, l’uomo che ha cercato di incastrare Trump montando il Russiagate come procuratore speciale.
Inoltre Epstein era negli affari con un’agenzia di modelle israeliane che procurava ragazze giovanissime dall’Est Europa. Tra l’altro, proprio con gli stessi aerei della DynCorps, la ditta di mercenari (contractors) che si è distinta nei Balcani proprio per il traffico di ragazzine da prostituire.
Per questo Robert Steele (da non confondere con Chris Steele, la falsa spia britannica il cui falso rapporto sulle orge moscovite di Trump è servito a Mueller per alimentare il RussiaGate) fa un appello al presidente:
“Se il presidente Trump avanza su questa strada, e poi apre la scatola dell’11 Settembre e mette fine al nostro appoggio all’Israele sionista e ai suoi agenti illegali che corrompono e ricattano tutti quelli che contano, (AIPAC e ADL) sarà rieletto a valanga”.
Difficile, visto che degli agenti non registrati è suo genero. Ma giova sperare.
Per Steele, anche Leslie Wexner – i miliardario padrone di un impero dei reggiseno, Victoria’s Secrets che ha regalato ad Epstein la sua magione di lusso, 40 stanze e stile rinascimentale a Manhattan, è un agente del Mossad: un agente pagatore, “uno del gruppo di mega-finanziatori sionisti che hanno finanziato e progettato con Dick Cheney l’11 Settembre”. Ma non fornisce particolari.
Naturalmente Wexner è ciò che i media definiscono “filantropo”: ha fondato e finanzia la Wexner Foundation, che ha la missione di “rafforzare la leadership ebraica”, sia con borse di studio a studenti che vogliono un master in studi rabbinici, sia a funzionari pubblici israeliani a cui paga un master in amministrazione pubblica presso la John F. Kennedy School of Government dell’Università di Harvard .
Secondo Vanity Fair, Wexner avrebbe affidato ad Epstein le sue fondazioni e trust – anzi sarebbe l’unico cliente di Epstein (che nei media era detto un finanziere gestore di un fondo speculativo: cosa comprovata falsa ) avendogli affidati i suoi miliardi da far rendere… versione alquanto improbabile, dato che Epstein non ha finito nemmeno il college (liceo) e non ha i titoli universitari per fare lo speculatore. In un articolo del Times del 1996, il miliardario e filantropo chiamava Epstein “il mio protetto”; ed Epstein chiamava Wexner “il mio mentore”. Ora Wexner fa saper di aver rotto i rapporti col caro pedofilo e sfruttatore di minorenni “una decina di anni fa”.
In attesa che altre pentole del diavolo si scoperchino (o del deep state) un lancinante episodio: nel gennaio 2015, il Telegraph ha pubblicato foto del professor Stehen Hawkins, il grande fisico in sedia a rotelle, nell’isola di Epstein – dove lo scienziato deforme ha trascorso una notte di sesso, si dice, con una dodicenne. Epstein aveva organizzato un convegno sulla gravità, invitando a sue spese 21 scienziati di fama internazionale all’hotel Ritz Carlton nell’isola di Sainth Thomas, vicina alla sua isola privata
NELL’ARKANSAS DEI CLINTON, SENATRICE UCCISA – indagava su affidi pedofili
Ma ecco la bomba: mentre il magistrato inquirente ha imposto il più rigoroso segreto istruttorio, l’FBI ha avocato a sé il caso perché – stando a “fonti della polizia federale” – la senatrice stava indagando di persona su casi di pornografia infantile in un giro criminale dell’Arkansas che comprendeva anche un traffico di affidi di bambini, con gravi responsabilità dei servizi sociali dello Stato.
La Collins-Smith aveva esplicitamente sollevato la questione della corruzione del Dipartimento Servizi Umani (sic) dello Stato, e specificamente della sua unità di servizi di protezione dell’infanzia: denunciando un ammanco di 40-50 milioni di dollari in quel settore, ma soprattutto un sistema criminale di affidi a genitori che pagavano per questo. E’ possibile che conducesse le sue indagini in collaborazione informale col l’FBI, perché subito dopo la scoperta del corpo i federali hanno cominciato a condurre interrogatori con una sistematicità che indica che sapevano già dove e chi cercare. Si dice anche che l’uccisa “stava per rendere pubblico lo scandalo”. E si apprestava ad accusare direttamente Hillary Clinton:
Che l’evento possa avere sviluppi impensabili e arrivare al cuore del Sistema, lo suggerisce che il teatro dell’omicidio, l’Arkansas, è lo stato dove i coniugi Clinton (gli abituali clienti di J. Epstein) hanno costruito le loro iniziali fortune, in modi discutibili; per esempio l’aeroporto di Mena in Arkansas, mentre Bill Clinton era governatore, è stato al centro di traffici sporchi della Cia con contrabbando di armi ai Contras del Nicaragua, e droga e riciclaggio. Tutta una serie di storie circondano l’ente creato dal governatore Clinton, in teoria per lo sviluppo dell’Arkansas, che è una zona depressa, lo ADFA (Authority Development and Finance Authority), ma in realtà usato come la cassaforte dei loro affari. Attorno agli anni di Clinton governatore c’è un tale numero di morti sospette,sempre catalogate come “suicidi” anche quando il suiciida si sarebbe sparato due volte alla nuca, da far parlare di Arkancide (Da Arkansas e Omicide) , http://www.arkancide.com/
detta anche
“Sindrome di morte improvvisa dell’Akansas”.
Si va da Vincent Foster, socio di Hillary nello studio legale di lei (e forse suo amante), “suicida” nel 1993 a 48 anni, a Russel Welch, investigatore dello stato dell’Arkansas, avvelenato …con l’antrace mentre stava indagando sugli affari sporchi dei Clinton. La lista (almeno 49 morti sospette) è troppo lunga per raccontarla. Basti dire che di essa si occupò Ambrose Evans-Pritchard, il prestigioso giornalista del Telegraph , che ci ha fatto un’inchiesta, che si può leggere qui:
Chi vuole informarsi della lista di suicidi e omicidi, può farlo alla voce “Clinton Body Count”
Dove troverà anche il servizio che Hillary aveva organizzato “per localizzare, perseguitare, molestare e intimidire le donne legate sessualmente a Bill Clinton”.
L’omicidio a revolverate di Seth Rich, l’attivista sospettato di aver soffiato le e-mail compromettenti della Clinton Wikileaks, nel 2016, ha aperto una seconda fase di “conteggio dei cadaveri”. Del resto, la disponibilità ad assassinare, Hillary l’ha mostrata pubblicamente quando propose al gabinetto di Obama (in cui sedeva come segretaria di Stato) di “Drone Assange“, cioè’ uccidere il fondatore di Wikileaks, rifugiato nell’ambasciata, con un drone. E tutti ricordano l’agghiacciante sorrisetto con cui si vantò dell’assassinio di Gheddafi in un’intervista televisiva : “We came, We Saw, he died”. Vedi https://www.youtube.com/watch?v=Fgcd1ghag5Y
Noi possiamo ricordare la furia da belva con cui Killary si scagliò contro Guido Bertolaso, il capo della protezione civile che partecipava ai soccorsi dopo il terremoto di Haiti nel 2010, e criticò l’aspetto militare dei “soccorritorii americani”. Hillary ottenne subito dal ministro degli esteri berlusconiano Franco Frattini (j) prendesse le più vergognose distanze da Bertolaso. Poco dopo, una decina di “soccorritori” americani furono accusati di traffico di bambini: stavano portando in Usa 33 “orfanelli” che invece avevano i genitori.
“Epstein apparteneva all’intelligence”
Che il Sistema Clinton sia prossimo a venire smantellato, dopo l’arresto del pedofilo Jeffrey Epstein, lo lascia sperare la frase di Alex Acosta: il procuratore degli Stati Uniti per la Florida del Sud, che nel 2007-2008 ha costruito il congegno legale per cui Epstein è stato praticamente non-perseguito allora, nonostante le accuse documentate dell’FBI. Un trucco legale molto discusso, come minimo. Che metteva in pericolo la carriera del procuratore. Che ora, invece, è ministro del Lavoro nell’Amministrazione Trump.
Adesso il sito The Daily Beast racconta che quando il “transition team” di Trump ha intervistato l’ex procuratore, gli ha chiesto se “il caso Epstein potrebbe essere un problema [per le udienze senatoriali di conferma della carica]?” Acosta aveva spiegato, in modo casuale, che lui Epstein l’aveva visto una sola volta; e che aveva confezionato l’accordo di non-prosecution con uno degli avvocati di Epstein perché gli era stato “detto” di fare marcia indietro, che Epstein era al di sopra del suo grado di paga. “Mi è stato detto che Epstein” apparteneva all’intelligence “e di lasciarlo in pace”. Il transition team di Trump ha ritenuto la risposta sufficiente.
Infatti: quale servizio d’intelligence non considererebbe un tesoro Epstein, con la sua potente clientela che caricava sul suo Boeing “Lolita Express” a fare sesso con bambine nella sua isola privata?C’è solo da capire quale: CIA? Mossad? Lo sapremo mai?
“Epstein ha messo in piedi una macchina del ricatto”,ha detto la commentatrice tv conservatrice Ann Coulter: risulta infatti dalle deposizioni delle ragazzine che aveva arruolato, “che voleva che facessero sesso con uomini potenti, e poi tornare da lui e riferire, descrivere quello che volevano, quali erano i loro gusti feticisti; aveva telecamere in tutta la casa”. E sicuramente aveva “un protettore a livello di Stato – persone piuttosto potenti …
Immediatamente l’ex presidente Bill Clinton ha tentato di prendere le distanze da Epstein, sostenendo che, lui, ha volato solo quattro volte sul jet privato Lolita Express nonostante i registri di volo che mostravano almeno 26 viaggi.
Basterà? Fose no. Perché frattanto è saltato fuori il nome dell’avvocato di Epstein che ha suggerito al povero procuratore Acosta l’ inghippo legale per salvare il pedofilo: si tratta di Alan Dershowitz, principe del diritto di Harvard, intoccabile e temibile fanatico pro-Israele, e occasionale passeggero sul Lolita Express.
In una lettera di 23 pagine, firmata da Dershowitz e dall’altro avvocato Gerald Lefcourt, parte dell’offerta definitiva patteggiamento prima che Epstein potesse essere processato per corruzione di ragazze minorenni, i due avvocati e principi del foro, citano come particolare benemerenza del loro cliente quanto segue:
“Il Sig. Epstein faceva parte del gruppo iniziale che ha co-fondato la Clinton Global Initiative”, un organo “ che riunisce una comunità di leader globali per ideare e attuare soluzioni innovative per alcune delle sfide più urgenti del mondo: povertà, cambiamenti climatici, salute globale e conflitti religiosi ed etnici.
E per meglio intimidire Acosta, gli avvocati sottolineano gli stretti legami fra Epstein e i Clinton citano il fatto che nel 2002 Epstein ha “ospitato” su suo Boeing 727 privato i dirigenti la Clinton Global Initiative che stavano andando in Africa “per una missione anti-AIDS e di sviluppo economico”: sul volo c’erano l’ex presidente Clinton e celebrità filantropiche come Kevin Spacey e il comico Chris Tucker…
Gli Umanitari globali nella loro miglior forma.
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