ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 28 luglio 2019

Una misericordiata evergreen

BREAKING NEWS DA SAN PIETRO: SODOMA E GOMORRA SI SONO SALVATE.


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vi riporto senza averla potuta controllare con fonti indipendenti una notizia che ci è stata data da un frequentatore abituale del nostro sito, che era presente alla messa celebrata oggi a San Pietro alle 10.30. La trattiamo in modo scherzoso, ma se è vera, come penso che sia, è un segnale preoccupante, uno dei tanti, della leggerezza con cui questi professionisti della fede (altrui) trattano le Scritture, cioè la base fondante dell’edificio che stanno amministrando. Buona lettura, e sorrisi amari. 

Ω

“Ho appena assistito a una bestialità,  sono appena stato alla messa delle ore 10.30 alla basilica di San Pietro, la messa è stata celebrata da circa 3-4 vescovi e circa 20 sacerdoti.
Colui che presiedeva la messa (che non so chi fosse esattamente) ha detto queste testuali parole durante l’omelia: “Sodoma e Gomorra sono state salvate, grazie ad Abramo e alla sua intercessione, perché lui sapeva quanto è misericordioso il Signore”……
Spero per lui che abbia avuto un lapsus oppure si sia sbagliato,  visto che il capitolo viene tagliato e la distruzione di Sodoma e Gomorra avverrà nel prossimo….
Avevo già sentito dire che qualche sacerdote proponeva la teoria della salvezza di Sodoma e Gomorra….ma è la prima volta che me ne sono trovato davanti uno…ed ero a San Pietro. Messa delle 10.30″.
Ha risposto uno Stilum Curiale:
“‘Sta storia di “Sodoma salvata” è una misericordiata evergreen: il copyright potrebbe appartenere al mons. Galantino, che la propalò – vado a memoria – in occasione della giornata della gioventù in Polonia. Dopodiché ha preso piede, giungendo fino a S. Pietro, da quanto ci racconta. Ora deve intervenire il papa e cambiare la Bibbia: è insopportabile che Dio disattenda le attese dei gay Vaticani!”.

Ω

Purtroppo sarà un lavoro difficile, perché con buona pace di James Martin sj, di altri suoi confratelli e di quanti praticano performances rischiosissime per la salute del corpo in primis, e dell’anima poi, Gesù nei Vangeli è piuttosto esplicito.
Gesù parlando del giudizio e della condanna eterna cita Sodoma e Gomorra,; e le colloca giusto un gradino più in altto degli increduli. Ma la condanna non appare in dubbio, con buona pace dei Salvatori di Sodoma.
Matteo 10:14-15 – 14 E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere da’ vostri piedi. 15 In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.
Matteo 11: 23-24 – 23 E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai!
Perché, se in Sodoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
24 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!”.
Luca 10:10-12 – 10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 Perfino la polvere che dalla vostra città s’è attaccata a’ nostri piedi, noi la scotiamo contro a voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s’è avvicinato a voi. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.

Ω

Piuttosto chiaro, non vi sembra? Da dove quei preti fantasiosi prendano l’idea che Sodoma e Gomorra si siano salvate vorrei saperlo. Anche perché Genesi 19 non aiuta lungo questa strada, anzi…
Genesi 19
1 I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. 2E disse: «Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada». Quelli risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere pani azzimi e così mangiarono.
4Non si erano ancora coricati, quand’ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono attorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. 5Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». 6Lot uscì verso di loro sulla soglia e, dopo aver chiuso la porta dietro di sé, 7disse: «No, fratelli miei, non fate del male! 8Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all’ombra del mio tetto». 9Ma quelli risposero: «Tìrati via! Quest’individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!». E spingendosi violentemente contro quell’uomo, cioè contro Lot, si fecero avanti per sfondare la porta. 10Allora dall’interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero la porta; 11colpirono di cecità gli uomini che erano all’ingresso della casa, dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
12Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. 13Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandato a distruggerli». 14Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: «Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!». Ai suoi generi sembrò che egli volesse scherzare.
15Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città». 16Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. 17Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». 18Ma Lot gli disse: «No, mio signore! 19Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato grande bontà verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. 20Ecco quella città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù – non è una piccola cosa? – e così la mia vita sarà salva». 21Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. 22Presto, fuggi là, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Soar.
23Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, 24quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. 25Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. 26Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
27Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; 28contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
29Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
Marco Tosatti
28 Luglio 2019 Pubblicato da  5 Commenti --

Voglio una crema come progresso comanda

Il desiderio di idratarmi senza effeminarmi mi vieta creme di stilisti, animalisti, paladini di Sodoma e di Gea. Cerco chimica e tecnica. E chi se ne frega dei coniglietti

Voglio una crema industriale, piena di chimica e di tecnica, virile, una crema coi parabeni e i petrolati e gli acetati sintetizzati e che se ne frega dei coniglietti. Avevo comprato una crema dopobarba in erboristeria, una crema artigianale, troppo artigianale visto che con le mostruose temperature padane si è degradata, scomposta, ha cambiato colore e un po’ anche odore. Sfido, è priva di conservanti. Adesso voglio una crema come progresso comanda. Voglio idratarmi senza effeminarmi e questo mi vieta creme di stilisti, animalisti, paladini di Sodoma e di Gea. Mi propongono Palmea che è di San Benedetto del Tronto, bene, ho degli amici a San Benedetto del Tronto, mangio sempre bene a San Benedetto del Tronto. Purtroppo sulla confezione c’è scritto “Eco Bio Cosmesi” e a casa mia anche la mensola del bagno deve dare testimonianza cristiana, gli ospiti non devono pensare sia diventato panteista. Mi propongono Acqua di Parma, ottimo, sono di Parma, peccato abbia la forma di un tubetto di dentificio, quando torno tardi e casco dal sonno non vorrei sbagliarmi e metterla sullo spazzolino. Mi propongono Bottega Verde: mi dispiace, sono anti-verde, credo nel diesel e nella dirty economy. Mi propongono L’Oreal: ma non è la ditta dei rossetti? Mi propongono The Body Shop, marchio “cruelty free”: combattono i test sugli animali e però (lo dichiarano esplicitamente) fanno test sugli uomini. Puro Anticristo. Mi propongono Erbolario, sì, mi piacciono nome, grafica, reperibilità (negozi ovunque), sede (Lodi), ma pure loro hanno sul sito il coniglietto contro i test animali. Tempo esaurito, l’epidermide può attendere, devo correre in macelleria.




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