ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 24 ottobre 2019

Il "punto" dietro a un essere umano..

Francesco "responsabile di atti abominevoli" – Arcivescovo Viganò

Al Sinodo per l'Amazzonia sono avvenuti "riti pagani aberranti e sacrileghi", scrive il denunciante arcivescovo Carlo Maria Viganò in una lettera pubblicata su LifeSiteNews.com (21 ottobre).

Questi riti hanno avuto luogo non solo nei giardini Vaticani, ma anche in San Pietro, "il centro del Cristianesimo”.

"Vescovi e cardinali, perfino colui che più di ogni altro avrebbe dovuto proteggere la Sposa di Cristo dagli attacchi del diavolo, si sono resi responsabili di questi atti abili abominevoli, di profanazione e apostasia", osserva Viganò.

Viganò invita tutti i Cattolici a svolgere "atti di riparazione" adorando il Santissimo Sacramento e recitando il rosario.

#newsRajtnshuom


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"Leale al Papa. Punto"? – di Don Reto Nay

“Questo è il mio atteggiamento semplice, da Cattolico. Lui è il Papa", ha detto il cardinale di Vienna, Christoph Schönborn, a Zenit.org (23 ottobre) su Francesco.

Schönborn ammette che “ci sono differenze, perché ogni pontefice alla sua storia e il suo carattere, ma è sempre il Papa". La sua conclusione: "Quindi, per me è chiarissimo che devo essere leale al Papa. Punto."

Ci sono però alcuni problemi con le dichiarazioni di Schönborn:

1. “Lui è il Papa” non è un atteggiamento da semplice Cattolico. "Lui è il Signore" è l'atteggiamento (Giovanni 21,7). Il papa non è Cristo, è Pietro. "Pietro" non significa "roccia" (pietra), ma è solo un nome derivato. La vera roccia è Cristo.

2. Dire che "il Papa è sempre il Papa" è una ovvietà. Ci sono stati i papi buoni è un certo numero di papi cattivi. La differenza ha qualche importanza?

3. “Leale” è una parola terribile. Per buone ragioni, non compare mai nella Bibbia o nella tradizione. Deriva da "legge". Ma noi siamo Cristiani, non avvocati. Il termine leale si riferisce all'atteggiamento da tenere verso un sovrano. Non è la relazione dei cattolici con il Papa. Il Papa non è "signore della loro fede" (2 Cor 1,24).

4. Mai mettere un "punto" dietro a un essere umano. Mettre sempre un punto di domanda.

#newsWmuzbreswb


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BENEDETTO XVI INGANNA LA CHIESA? CATECHESI DI DON MINUTELLA
CATECHESI DI DON MINUTELLA 23 ottobre 2019 Radio Domina Nostra


NUOVO GIALLO VATICANO. CHI HA “CORRETTO” IN MALE SU WIKI LA BIOGRAFIA DI UN CRITICO CATTOLICO AMERICANO?

24 Ottobre 2019 Pubblicato da  Lascia il tuo commento --

Marco Tosatti

Il Sinodo e il Vaticano non cessano di generare sorprese. L’ultima è questa, ed è un giallo che merita di essere investigato: qualcuno usando l’IP del Dipartimento della Comunicazione vaticana ha fatto dell’editing offensivo sulla pagina di Wikipedia di Taylor Marshall, scritto e apologeta cattolico, critico dell’attuale situazione della Chiesa, e che aveva lodato il gesto di togliere le statuette della “Pachamama” da Santa Maria in Traspontina e gettarle nel Tevere.

In un tweet di oggi Taylor Marshall scrive:
“Qualcuno all’interno della Città del Vaticano sta cercando di attaccare la mia reputazione tramite Wikipedia. Per favore retweet”.
E aggiunge:
“Ecco perché i vescovi non parlano. Sanno che se mostrano resistenza, c’è una macchina astuta a Roma pronta a screditarli, come hanno cercato di fare con me…su Wikipedia”.
E infatti la pagina originale di Wikipedia, che leggeva così:
“Taylor Marshall (PH.D.) è un teologo e apologista cattolico che è noto per la sua dfiesa della dottrina cattolica e i suoi commenti sulla Chiesa cattolica contemporaneranea via you tube e i suoi scritti”
Dopo l’editing anonimo risultava:
“Taylor Marshall è un teologo cattolico che si è autonominato senza una laura di Teologia cattolica e un apologista per i tradizionalisti radicali cattolici noto per aver lodato il furto del Sinodo delle Amazzoni e la difesa di insegnamenti cattolici radicali tradizionali”.
Qualcuno ha scritto a Taylor Marshall dicendo:
“Questa informazione è fuorviante. Perché l’IP è di proprietà del Vaticano non significa che venga dal dipartimento delle comunicazioni. A meno che qualcuno non abbia verificato che xxx.30.154 IP è realmente il loro indirizzo di firewall”.
Al che Marshall ha risposto:
“È connesso a quello del Dipartimento dell’indirizzo e-mail del Direttore”.

Naturalmente il web si è allarmato, specialmente negli USA; qualcuno ha accusato addirittura il Direttore, Andrea Tornielli, di essere comunque collegato all’operazione.
Il che sembra improbabile, ma comunque sarebbe opportuno che dal Dipartimento della Comunicazione, coinvolto a causa dell’indirizzo IP in tutta questa misera vicenda venga un chiarimento. Credibile, per favore.

§§§

Taylor Marshall

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