ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 28 ottobre 2019

Qualcuno sta meditando uno scisma?

MESSORI: L’IMPRESSIONE È CHE BERGOGLIO VOGLIA CAMBIARE IL DEPOSITUM FIDEI.



Cari amici e nemici di Stilum Curiae troll vari e disperati per la valanga che ha travolto Bassetti, la Cei (vecchio nome dell’Ufficio Religioso del Partito Democratico) e i francescani di Assisi nel voto umbro, con qualche scheggia che è rimbalzata di sicuro anche in testa a Spadaro sj e gli altri gesuiti politicanti, su La Verità di oggi è apparsa una lunga e interessante intervista a Vittorio Messori. Del Maestro ci siamo occupati qualche tempo fa per la nuova edizione del suo best-seller Ipotesi su Gesù. Che costituisce anche lo spunto per l’intervista, che vi consigliamo di leggere. 

Ma ve ne vogliamo comunque riportare qualche frase, che fotografa in maniera icastica la situazione della Chiesa in cui viviamo, e rappresenta una preoccupazione che è evidentemente ben viva e presente nell’autore. E la discrezione del linguaggio, così nello stile di Vittorio, non nasconda la gravità di quello che dice: e che cioè l’impressione è che il Pontefice regnante non difenda più il Depositum Fidei. Un’accusa estremamente grave, e inedita nella storia dei papi. Buona lettura.
“Oggi con Bergoglio si ha l’impressione che si voglia in qualche modo mettere le mani sulla dottrina. Il Papa è il custode del depositum fidei. Dopo il Concilio, i tre grandi papi Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno molto modernizzato lo spirito con cui leggere e vivere il Vangelo, ma non si sono mai permessi di toccare la dottrina.
E papa Francesco?
L’impressione è che Bergoglio metta le mani su quello che un Papa dovrebbe invece difendere. La dottrina così come è stata elaborata in 2.000 anni di ricerca viene consegnata al Pontefice perché la difenda e non la cambi. Ora l’impressione è che stia avvenendo proprio questo, e ciò allarma soprattutto i credenti. Lo stesso Bergoglio di recente ha riconosciuto che qualcuno sta meditando uno scisma. Cosa che egli comunque die di non temere.
Lei che sensazione ha?
Certamente lo scisma non avverrà, ma c’è forte inquietudine perché siamo di fronte al primo Papa il quale molte volte sembra dare del Vangelo una lettura che non segue la tradizione.
….
Oggi i cattolici credono perché ne sono convinti, non perché ne sia impregnato l’ambiente.
Marco Tosatti
28 Ottobre 2019 

PEZZO GROSSO RISPONDE A MESSORI SUL PAPA: NON SI TRATTA DI IMPRESSIONI…

28 Ottobre 2019 Pubblicato da  10 Commenti --


Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, come avete visto e letto Vittorio Messori ha dato un’intervista a La Verità, di cui questa mattina ha parlato Stilum Curiae. E a stretto giro di posta, mentre stavamo inviando quell’articolo, ci ha scritto Pezzo Grosso. Anzi, ha scritto a Vittorio Messori. Leggiamo…

§§§

PG a Tosatti. Su La Verità di oggi c’è una intervista a Vittorio Messori, in occasione della riedizione del suo straordinario libro “Ipotesi su Gesù“.
Chi non lo avesse letto, ora ha una nuova occasione.
Ma non intervengo su Stilum Curiae per far vendere il libro, bensì per rilevare alcuni punti dell’intervista che meritano di esser utilizzati per una riflessione. Il primo: Messori “ ha l’impressione “ che Bergoglio voglia metter le mani sulla dottrina. “Ha l’impressione“ che Bergoglio metta la mani su quello che un Papa dovrebbe difendere.
“Ha l’impressione“ che ciò allarmi soprattutto i credenti.
Caro Messori, per una persona straordinaria come lei, un osservatore della sua profondità e esperienza , dopo sei anni questa è ancora “una impressione“?
Il secondo: Messori scrive che Bergoglio ha riconosciuto che qualcuno sta meditando uno scisma, che peraltro non teme.
E certamente lo scisma non avverrà (dice Messori).
Caro Messori, ma è Bergoglio che sta forzando lo scisma, non ne ha paura, e lo dichiara. Anzi lo scisma secondo lui è utile perché confermerebbe che la Chiesa è il mondo, dove accogliere tutti (idolatri, atei…) tranne i tradizionalisti, e chiunque pertanto può entrare e uscire (meglio se escono i tradizionalisti).
Messori spiega anche che sente forte inquietudine perché siamo di fronte al primo papa il quale molte volte “sembra“ (sembra?) dare al Vangelo una lettura che non segue la tradizione. Ma certo, caro Messori, la tradizione è per Bergoglio un errore pericoloso, perché la dottrina deve evolvere nei tempi, adattandosi alla realtà, quello che andava bene mille, cento, dieci anni fa, andava bene allora, ma non va più bene oggi.
Va rispettata perché a suo tempo fu la ricetta dottrinale di un papa, ma guai a considerarla tradizione intangibile.
Ecco la spiegazione della “continuità“ bergogliana.
Caro Messori, chi farà pubblicità negativa al suo fondamentale libro che spiega che Gesù era Dio incarnato, temo, sarà proprio il personaggio citato e la sua corte.
A meno che qualcuno non metta “Ipotesi su Gesù” sul comodino del Papa e lui lo legga, scoprendo così le ragioni per cui Gesù è Dio incarnato, e così invece della conversione ecologica proponga la conversione alla Rivelazione.
Grazie Caro Messori.
PG

RVC AL PAPA: LA VITA ETERNA È UNA “COSETTA”, E GRETA È “GRANDE”? SICURI?


Cari Stilumcuriali, questa domenica è speciale. Il Pontefice regnante ieri con il suo discorso è riuscito nell’intento di muovere all’indignazione non solo il serafico gestore di questo blog, che come sapete ha un carattere dolcissimo, ma anche Romana Vulneratus Curia. E in effetti, se dobbiamo dirla tutta, il fatto di essere maltrattati dal Pontefice regnante – ma non era quello del “chi sono io per giudicare? – tutte le volte che le ciambelle non gli riescono proprio col buco come vuole lui comincia a diventare fastidioso. E mi sembra che RVC sia vicino anche lui al punto di dirne quattro, papa o non papa….Buona lettura.

§§§

Caro Tosatti, son certo che stamattina ha visto il Corriere della Sera on line. L’articolo – Preti sposati…di G.G.Vecchi – dice :
“Il Papa non ha mancato di lanciare una frecciata alle «élite cattoliche» che andranno a cercare «le cosette e si dimenticheranno del grande». E ha concluso: «Mi sono ricordato di una frase in cui si dice che c’è gente che, siccome non ama nessuno, crede di amare Dio, e così perdono il contatto con le sfide che affronta l’uomo di oggi e si illudono di stare con Dio»”.
Mi son sentito prudere le mani ; la vita eterna è una “cosetta” e le manifestazioni di Greta sono ciò che è “grande”? Poiché io sono un cattolico, non amo nessuno? Come fa a saperlo? E credo di amare Dio? magari sì, non lo amo abbastanza, ma lotto per riuscirci, lotto per imitare Cristo. Lui, il Papa, ama invece tutti? Anche i cattolici? Sta con certezza con Dio? Anche alla chiesa di Santa Maria in Traspontina?
Ma l’ultima considerazione riportata da Vecchi (che manifestamente fa di tutto per dileggiare il Papa evidenziando le “cose strane” che dice) merita una riflessione, essendo un simbolo di questo pontificato.
Il Papa pensa che il cattolico tradizionalista creda a dogmi o dottrine che andavano bene nel periodo storico in cui furono volute dalla Chiesa, e furono pertanto incorporate nel magistero della stessa.
Ma la storia evolve, la realtà spiega cosa è la Verità.
Pertanto i tradizionalisti, sostenendo una realtà superata, non capiscono in quale epoca vivono e la sua realtà, perdono il contatto con le sfide di oggi  e fanno il male dell’uomo. Ma lo fanno “illudendosi di stare con Dio”.
Forse interpreto in modo errato questo messaggio.
Devo intendere che la realtà, per quanto sia schifosa, è la verità da cui non posso prescindere e devo viverla?
Devo quindi anche  intendere  che invece di illudermi di stare con Dio, dovrei  concretamente e realisticamente cercare di stare direttamente con il suo peggior nemico, satana?
Mamma mia, come sempre più capisco la verità della frase letta nel libro “Un mestiere del Diavolo” di Gotti Tedeschi e Gambi che dice che il riscaldamento globale è dovuto al numero eccessivo ed imprevisto di anime che vanno a bruciare all’inferno perché i preti insegnano una dottrina errata!
Suo RVC
Marco Tosatti
27 Ottobre 2019 Pubblicato da  16 Commenti --

Diego Fusaro, affondo contro Papa Francesco: "La sconfitta della Chiesa, a cosa si sta piegando"



Dal Sinodo, una netta apertura ai preti sposati. Messa nero su bianco nel documento finale. Una richiesta dietro alla quale c'è la precisa traccia progressista di Papa Francesco, un Pontefice mai così contestato in Vaticano, proprio per quelle che vengono bollate dalla frangia conservatrice come eccessive aperture rispetto alla tradizione della Chiesa Cattolica. E tra chi storce il naso per la deviazione rispetto alla tradizione c'è anche Diego Fusaro, che fa viaggiare il suo pensiero su Twitter. "Preti sposati, i vescovi al Papa - cinguetta il filosofo -: Sì al sacerdozio per i diaconi con famiglia. Anche la Chiesta sta per essere sconfitta dal nuovo potere edonista, nichilista e consumista della civiltà dei consumi", conclude Diego Fusaro quella che è una chiara critica a Papa Francesco.
Di seguito il tweet di Diego Fusaro:
Preti sposati, i vescovi al Papa: "Sì al sacerdozio per i diaconi con famiglia". Anche la Chiesa sta per essere sconfitta dal nuovo potete edonista, nichilista e consumista della civiltà dei consumi.



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