TERREMOTO IN VATICANO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ABROGAZIONE DELLA FESTA LITURGICA DELLA TRASLAZIONE MIRACOLOSA DELLA CASA SANTA, CE NE PARLA IL PROFESSORE GIORGIO NICOLINI GRANDE ESPERTO E STORICO DELLA CASA LAURETANA…
CIRCA LA QUESTIONE DELL’ABROGAZIONE DELLA FESTA LITURGICA DELLA TRASLAZIONE MIRACOLOSA DELLA SANTA CASA — Essendomi stata fatta richiesta di “chiarimenti” da vari utenti ed essendo direttamente “interessato” da anni alla “questione lauretana” (cfr. www.lavocecattolica.it/santacasa.htm) nello sforzo di far ripristinare “la verità” sull’autenticità della reliquia della Santa Casa di Nazareth a Loreto e sulla conferma della verità storica dei “voli miracolosi” di essa per “il ministero angelico”, voglio qui esprimere la mia solidarietà al Vescovo di Loreto, Mons. Fabio Dal Cin, che, pur da soli due anni nominato delegato pontificio presso il Santuario di Loreto, aveva chiesto ed ottenuto l’indizione del Giubileo Lauretano, per celebrare il centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione”, in ragione del riconoscimento plurisecolare del magistero pontificio dei “voli miracolosi” della stessa Santa Casa.
In tal modo si offriva l’opportunità di rivalorizzare non solo l’autenticità della reliquia nazaretana, ma anche e propriamente “la miracolosità” con cui la Santa Casa era pervenuta a Loreto, appunto con “voli miracolosi”, per il cui motivo Benedetto XV nel 1920 emanò il decreto del “patronato” della Madonna di Loreto a riguardo dell’Aviazione.Questo inaspettato e inopinato decreto della “Congregazione per il Culto Divino” ha inferto perciò un grave “vulnus”, anche pastorale, al Giubileo stesso, prima ancora che esso abbia ad iniziarsi (come previsto nel periodo 8 dicembre 2019 – 10 dicembre 2020).
Al fine, pertanto, di far conoscere meglio ai lettori “la questione” della Festa Liturgica in oggetto, ne espongo qui di seguito brevemente la storia.
Essendo io stesso presente a Loreto, il 1° novembre u.s. è stato proclamato pubblicamente l’indizione dell’Anno Giubilare Lauretano per commemorare il centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a Patrona dell’Aviazione, in riconoscimento – come detto sopra – della verità storica dei “voli miracolosi” della Santa Casa.
Tale Patronato decretato il 24 marzo 1920 da Benedetto XV era parallelo ad altri assai più importanti decreti pontifici, con i quali da secoli veniva autorizzata e celebrata la memoria liturgica della TRASLAZIONE MIRACOLOSA DELLA SANTA CASA.
Tale festa liturgica è documentato che a livello locale (Loreto e le Marche) era celebrata sin dal XIV secolo, da quando cioè la Santa Casa era “venuta” nelle Marche.
La Chiesa, poi, autorizzò la celebrazione di tale festa di “UN MIRACOLO”, quello della Traslazione della Santa Casa per il ministero angelico, inserendola nel Martirologio Romano già dal 1669, con un decreto di Clemente IX.
Nei primi anni del Novecento, dopo l’attacco dello Chévalier contro la Santa Casa, che fece molto scandalo, prudentemente la Chiesa sospese dal Calendario Romano la citazione della memoria di tale “traslazione miracolosa”, in attesa che il “Collegio di Difesa della Santa Casa” promosso da San Pio X (con circa 50 studiosi di tutto il mondo) confutasse e smascherasse tutte le menzogne dissacratorie propagate dal canonico Ulisse Chévalier (e da un altro autore, il barnabita Leopoldo De Feis). La festa tuttavia continuava ad essere autorizzata e celebrata regolarmente a Loreto e nelle Marche, di cui la Madonna di Loreto è Patrona.
Sconfessato lo Chévalier dall’opera degli studiosi del “Collegio di Difesa”, Benedetto XV – prima della proclamazione della Madonna di Loreto a Patrona dell’Aviazione – fece ripristinare dalla Sacra Congregazione dei Riti, il 16 aprile 1916, la memoria facoltativa nel martirologio romano della “Traslazione Miracolosa” della Santa Casa.
Quindi, a livello universale (anche se facoltativamente) tutti potevano celebrare il 10 dicembre non “la festa della Beata Vergine di Loreto”, bensì IL MIRACOLO DELLA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA, come tante volte ho spiegato nei miei scritti (cfr. www.lavocecattolica.com) ed esposto in conferenze (cfr. www.telemaria.it): come, cioè, la Chiesa aveva disposto per il 10 dicembre la celebrazione di quello che era l’UNICO MIRACOLO ufficialmente riconosciuto in una celebrazione liturgica dalla Chiesa.
Ho scritto sopra che “tutti POTEVANO CELEBRARE il 10 dicembre” la memoria del MIRACOLO DELLA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA, perché dal prossimo 10 dicembre 2019 NON SI POTRA’ PIU’ CELEBRARE LITURGICAMENTE IL MIRACOLO DELLA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA, ma soltanto si può celebrare la FESTA DELLA BEATA VERGINE DI LORETO, cioè una semplice festa mariana, con il titolo attribuitole di “Beata Vergine di LORETO”, come tante altre feste di un titolo mariano: Beata Vergine del Soccorso, Beata Vergine del Carmelo, Madonna della Mercede, Madonna delle Grazie, ecc., ed ora anche “Madonna di Loreto”.
Infatti il nuovo Decreto – che doveva aiutare a solennizzare ed esaltare il Centenario proprio dei “VOLI MIRACOLOSI” della Santa Casa, con il Patronato dell’Aviazione – ora non permette più la celebrazione della “traslazione miracolosa”. Dal prossimo 10 dicembre si potrà celebrare solo la FESTA DELLA BEATA VERGINE DI LORETO”, con la quale naturalmente chi vuole potrà ricordare anche (per chi ancora fedele alla tradizione ci crede) “la traslazione miracolosa”: tuttavia tale “dicitura” della “traslazione miracolosa” viene di fatto abrogata, non è più LITURGICAMENTE esistente nella celebrazione ufficiale del Calendario Romano.
Praticamente questo nuovo Decreto ANNULLA SECOLI DI PRONUNCIAMENTI PONTIFICI e dichiara implicitamente che tutti i sette secoli precedenti (e comunque ufficialmente dal XVII secolo in poi ) tutti i decreti pontifici che riconoscevano e autorizzavano il ricordo delle TRASLAZIONI MIRACOLOSE non valgono più nulla, e lo stesso riconoscimento dell’autenticità della reliquia della Santa Casa viene ora del tutto occultata se non apertamente negata.
Leggendo infatti il decreto – firmato purtroppo dal Card. SARAH – non vi si trova più nessun accenno alla Santa Casa come “reliquia” né la si identifica con l’autentica “Casa di Nazareth”: vi si parla infatti solo del Santuario che ricorda l’Incarnazione, nel senso appunto di “un ricordo devozionale”, non come “un fatto storico” avvenuto realmente tra quelle “tre PARETI” presenti a Loreto nel Santuario, che difatti non vengono mai nominate (d’altra parte si tratterebbe solo di “alcune pietre” aveva scritto papa Francesco recentemente ed erroneamente!…). Anzi, viene persino scritto che le grazie che si sono ottenute nei secoli, anche dai Santi, era perché si rivolgevano all’effigie della Madonna presente nella Santa Casa, e non per la reliquia in sé. Il decreto è perciò del tutto “fumoso”, “ambiguo”: chi vuole ci può ancora ricavare e ritenere di poter credere alla Traslazione Miracolosa, ma di per sé il decreto la ignora totalmente: sia la Santa Casa come “reliquia autentica”, che la verità storica delle “Traslazioni Miracolose”.
Per vedere la differenza abissale con i precedenti decreti, bisogna leggere quello in latino del 12 aprile 1916, vigente fino alla data del 7 ottobre 2019 (la data della firma del Card. Sarah!).
Agli occhi profani ed ingenui appare una grande concessione l’aver iscritto nel martirologio romano universale la “Festa della Beata Vergine di Loreto”, non sapendo che questa festa vi era già scritta da secoli. Il decreto del Card. Sarah in realtà – con un grande inganno – ha abrogato la festa secolare della “Traslazione Miracolosa”, cambiando la natura stessa della festa, facendola divenire solo “un ricordo mariano devozionale”.
Stupisce che a firmare il Decreto sia stato il Card. SARAH: ignoranza e buona fede? Ma non conosceva i decreti di tutti i secoli precedenti? e non si rendeva conto che, abrogandoli, li sconfessava tutti, sconfessando così tutti i Papi precedenti? i quali non erano stati di certo degli “ingenui” nell’esaltare e riconoscere quella che era la “pura verità” sull’autenticità della reliquia e del miracolo delle Traslazioni. La stessa “Congregazione per il Culto Divino” appare perciò – mi si perdoni il termine – come “schizofrenica”, nel rinnegare se stessa e i suoi pronunciamenti ufficiali, reiterati per quattro secoli. In realtà questo decreto del 7 ottobre u.s. è l’ultimo atto dissacratore dell’apostasia lauretana iniziatasi nel 1984, ad opera di un libro di un autore – il Padre Giuseppe Santarelli, direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa”, solo recentemente rimosso dal nuovo Vescovo Dal Cin – che aveva ipotizzato “un trasporto umano” di solo “alcune pietre” della Santa Casa di Nazareth, negando quindi sia l’integralità della stessa reliquia come i miracoli delle traslazioni.
Il testo del decreto, comunque, non mi sembra abbia lo stile di scrittura quale usa il Card. SARAH. E’ uno stile ambiguo, che dice e non dice, occulta ma non nega, nega ma non lo fa trasparire. Ognuno può trarci una tesi ed un altro il contrario. Ma sempre in definitiva con l’intento di “sconsacrare”. Bisogna dirlo, per amore della verità, che si tratta del tipico stile bergogliano e scritto quindi da qualcuno della “cerchia”. L’errore grave del card. Sarah è averne assunto la paternità, firmando un simile decreto che è una vera “sconsacrazione liturgica” e un abbandono della tradizione magisteriale secolare.
Per parte mia, farò una Lettera Aperta allo stesso Card. Sarah, mostrandogli il grave errore di questo decreto e di questa firma appostavi, che oscura e immiserisce sempre di più “il fatto lauretano” e “la devozione popolare”: ed offendendo la verità storica offende Dio stesso. Bisogna perciò denunciare anche questo nuovo “sopruso” della “chiesa modernista”!
Vi è ora solo la speranza che un nuovo “Benedetto XV” (come nel 1916) abroghi in futuro a sua volta questo decreto del Card. Sarah, e venga ripristinata liturgicamente la Festa della TRASLAZIONE MIRACOLOSA e non solo e semplicemente la festa della BEATA VERGINE DI LORETO!…
Per chi volesse documentarsi con materiale storico originale, a conferma di tutto quanto sopra scritto, può farmene richiesta all’indirizzo direttore@telemaria.it e sarà mia premura spedirlo con la Posta Elettronica.
Prof. GIORGIO NICOLINI
Direttore di “Tele Maria”
Tel./Fax 071.83552 – Cell. 339.6424332
Posta Elettronica: giorgio.nicolini@telemaria.it
Sito WebTV: www.telemaria.it
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Il nuovo decreto sulla Santa Casa di Loreto. Ovvero come ti occulto il miracolo
In vista dell’8 dicembre, apertura del giubileo lauretano indetto per celebrare i cent’anni dalla proclamazione della Vergine di Loreto patrona degli aeronauti, il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha firmato un decreto nel quale si afferma: “Il Sommo Pontefice Francesco ha decretato che la memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto sia iscritta nel Calendario Romano il 10 dicembre, giorno in cui vi è la festa a Loreto, e celebrata ogni anno. Tale celebrazione aiuterà tutti, specialmente le famiglie, i giovani, i religiosi, a imitare le virtù della perfetta discepola del Vangelo, la Vergine Madre che concependo il Capo della Chiesa accolse anche noi con sé”.
Il Santuario di Loreto, si legge inoltre nel decreto, ha saputo illustrare “in modo eccellente, nel corso del tempo, non meno di Nazareth in Terra Santa, le virtù evangeliche della Santa Famiglia”. “Nella Santa Casa, davanti all’effige della Madre del Redentore e della Chiesa, santi e beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha iniziato a lodare e a supplicare santa Maria con le litanie lauretane, note in tutto il mondo. In modo particolare quanti viaggiano in aereo hanno trovato in lei la celeste patrona”.
Per i tanti devoti della Madonna di Loreto sembrerebbe una bella notizia, ma così non è. Infatti il decreto elimina la celebrazione liturgica del miracolo riferito alla traslazione della Santa Casa e la sostituisce con la celebrazione di una festa mariana come tante altre. In questo modo ignora la Santa Casa come reliquia, la descrive semplicemente come “Santuario che ricorda l’Incarnazione” e di fatto abroga la celebrazione liturgica della traslazione miracolosa della Santa Casa.
Un decreto “inaspettato e inopinato” lo definisce il professor Giorgio Nicolini, massimo studioso della Santa Casa e del miracolo della traslazione. “È documentato – spiega Nicolini – che questa festa liturgica a Loreto e nelle Marche era celebrata sin dal XIV secolo. La Chiesa, nell’ambito della festa autorizzò anche la celebrazione della traslazione della Santa Casa da parte degli angeli, inserendola nel Martirologio romano già dal 1669, con un decreto di Clemente IX”.
Quella che veniva celebrata il 10 dicembre, quindi, non era una semplice festa mariana, bensì la traslazione miracolosa della Santa Casa. Ovvero, afferma Nicolini, “l’unico miracolo ufficialmente riconosciuto in una celebrazione liturgica dalla Chiesa”.
“Praticamente – continua il professore – questo nuovo decreto annulla secoli di pronunciamenti pontifici e dichiara implicitamente che nei sette secoli precedenti (e comunque ufficialmente a partire dal XVII secolo) tutti i decreti che riconoscevano e autorizzavano il ricordo della traslazione miracolosa non valgono più nulla, e lo stesso riconoscimento dell’autenticità della reliquia della Santa Casa viene ora del tutto occultata se non apertamente negata”.
“Nel decreto, infatti, non si trova più nessun accenno alla Santa Casa in quanto reliquia, né la si identifica con l’autentica casa di Nazareth, ma si parla solo del santuario che ricorda l’Incarnazione. Un ricordo devozionale, non il riconoscimento di un fatto storico. Tanto è vero che le tre pareti della Santa Casa non vengono mai nominate. D’altra parte si tratterebbe solo di ‘alcune pietre’, secondo quanto sostenuto da Francesco di recente. Non solo. Nel decreto si sostiene che le grazie ottenute lungo i secoli nascono dal fatto che i fedeli si sono rivolti all’effige della Madonna presente nella Santa Casa, e non dal fatto che hanno pregato all’interno di una reliquia. Il decreto è insomma ambiguo: la traslazione miracolosa non è negata, ma ignorata, e così, di fatto, la Santa Casa non è più una reliquia”.
“Per i profani e per i fedeli meno informati – dice ancora Nicolini – il fatto che il papa abbia iscritto nel martirologio romano universale la festa della Beata Vergine di Loreto può sembrare una cosa bella. In realtà il cardinale Sarah, con un inganno, ha abrogato la secolare festa della traslazione miracolosa cambiando la natura stessa della ricorrenza. Non più il ricordo di un miracolo, ma una generica devozione mariana. Stupisce che a firmare il decreto sia stato un cardinale come Robert Sarah: solo ignoranza? Possibile che non conosca i decreti di tutti i secoli precedenti? E non si rende conto che, abrogandoli, sconfessa quanto stabilito dai papi precedenti attraverso la stessa congregazione da lui guidata? Il decreto risulta schizofrenico nel rinnegare i pronunciamenti ufficiali precedenti, reiterati per quattro secoli”.
Secondo Nicolini, il decreto è l’atto conclusivo di una vera e propria “apostasia lauretana” incominciata nel 1984 a opera del padre Giuseppe Santarelli, direttore della Congregazione universale della Santa Casa, che ipotizzò un “trasporto umano” di “alcune pietre” della Santa Casa di Nazareth, negando così sia l’integrità della reliquia sia il miracolo della traslazione.
“Il testo del decreto – conclude Nicolini – non mi sembra abbia lo stile di scrittura del cardinale Sarah. È uno stile ambiguo, che dice e non dice, occulta ma non nega, nega ma non lo fa trasparire. Ognuno può trarci una tesi ma anche il suo contrario. Sempre però con l’intento di desacralizzare. Bisogna dirlo: è il tipico stile di papa Bergoglio e della sua cerchia. L’errore grave del cardinale Sarah è averne assunto la paternità. Per parte mia, scriverò una lettera aperta al cardinale, spiegandogli perché ha sbagliato”.
Aldo Maria Valli
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