RVC: ECCO PERCHÉ DOBBIAMO ESSERE GRATI A QUESTO PAPA.
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Buon Natale! E siamo felici, oggi, noi sapienti, noi moderni, noi scettici, noi che sappiamo tutto e crediamo così poco e male, noi che nutriamo la pianticella stenta della nostra fede sepolta, quasi soffocata, sotto un cumulo di interessi e paure e miserrimi sentimenti. Siamo felici, con cuore per una volta immensamente infantile nell’ammirare questa bellissima storia che ci fa sperare, nella disperazione della tenebra e della follia quotidiana.
Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità.
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità.
Romana Vulneratus Curia ci ha mandato, ieri sera, una riflessione. È bellissima e vera. Buon Natale.
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Caro Tosatti nella mia meditazione della vigilia del Santo Natale ho pregato per il papa, forse inconsapevole rafforzatore della mia fede, della fede di molti di noi che leggono Stilum Curiae.
Dio scrive dritto sulle righe storte, Dio usa strumenti indegni, inetti… Quante volte lo abbiamo sentito dire da santi sacerdoti?
Probabilmente questo papa ci ha fatto maturare in sapienza e consapevolezza, facendoci riflettere con una serie di esternazioni provocatorie, dal 2013 ad oggi (da non esiste un Dio cattolico a la Madonna non è nata santa, ecc.).
Quando mai saremmo stati costretti a meditare, e studiare su queste verità o menzogne?
Quando mai saremmo stati obbligati a riflettere, studiare e vivere quasi tutte le grandi eresie in soli sei anni?
Certo sarebbe stato meglio il contrario, ma che prova!
Che grandi tentazione son state indotte!
Quanto abbiamo capito ora finalmente che significa: “non mi indurre in tentazione”!
Ora molti di noi hanno capito che cosa vuole dire scegliere di tornare al Paradiso del Padre, avendo scelto di farlo dopo confusioni tentatrici come quelle di questi sei anni? Quando mai avremmo potuto capire perché e come si mise in dubbio la divinità di Cristo nell’arianesimo, sempre vivo e vegeto?
O perché ebbe tanti seguaci il catarismo gnostico e protomalthusiano, che ancora oggi solleva la testa, ancora oggi?
O il pauperismo dei “fraticelli “ che non avevano capito per nulla cosa è la povertà evangelica, come sta succedendo anche oggi?
O il giansenismo e pelagianesimo che ci viene proposto in documenti di magistero (Amoris Laetitia), o il luteranesimo, persino esaltato quale medicina per la Chiesa?
O il modernismo ed il tentativo ancora oggi fortissimo di adattare i dogmi cattolici allo spirito razionale del mondo globale?
Ma quando mai avremmo potuto riflettere su cosa è stato il Concilio Vaticano II e la rivoluzione postconciliare dei progressisti quali Karl Rahner, maestro di Kasper, maestro del pontefice attuale? Quando mai, senza di lui?
Domandiamoci se non abbiamo, come non mai, inteso la forza della fede, scoprendo che anche senza pastore, o persino con un pastore camuffato, siamo, noi almeno, riusciti a sfuggire ai lupi.
Abbiamo anche avuto la opportunità di individuare e scoprire fra i pastori del gregge, i traditori, i vili, i tiepidi, che potevamo forse sospettare essere tali, ma così son stati svelati.
Sono stati sei anni di sofferenza, di sconforto, di timore, ma diciamolo, il Timor di Dio ha prevalso sul timor del papa.
In sei anni ne abbiam vissuti, in tal senso, quasi duemila.
Senza di lui non avremmo neppure condiviso un pochettino della Passione di Nostro Signore quando gli fu chiesto da Pilato cosa fosse la Verità.
Amici miei, noi abbiamo avuto la possibilità di rispondere, grazie alle provocazioni inimmaginabili che abbiamo avuto.
Ma non abbiam perso la fede.
E siam pronti a ricominciare.
RVC
Marco Tosatti
25 Dicembre 2019 36 Commenti --https://www.marcotosatti.com/2019/12/25/rvc-ecco-perche-dobbiamo-essere-grati-a-questo-papa/
VIGILIA DI NATALE IN VATICANO, OMAGGI ALLA PACHAMAMA. MONDOVISIONE.
Marco Tosatti
“Natale è innanzitutto la celebrazione della nascita di Gesù Cristo”, ha detto Boris Johnson, anglicano, in un messaggio registrato e trasmesso sui social, che potete trovare a questo collegamento.
E proprio quando pensavamo che almeno a Natale ci avrebbero lasciato tranquilli, invece abbiamo visto su Twitter quello che potete vedere anche voi. Era uno spezzone del Concerto di Natale, organizzato in Vaticano, dalla Sala Nervi, la Sala delle udienze.
E alla vigilia della nascita di Gesù Cristo, abbiamo potuto vedere una signora india (latino americana) che insegnava a tutti, prelati, vescovi, pubblico, presentatrice e chi più ne ha più ne metta a incrociare le braccia sul petto, in una specie di rituale che difficilmente avranno compiuto i pastori chiamati dall’angelo. Perché? Perché in quel modo, spiegava, la signora, (qui il collegamento)
“Sentirete una forte vibrazione. È il cuore. Il vostro cuore, ma anche il cuore della Madre Terra.
Dall’altro lato, dove c’è il silenzio, è lo Spirito. Lo Spirito che permette di sentire il messaggio della Madre.
Per noi popoli indigeni, la madre terra, la Hicha Gueia, è tutto. È la Madre che ci da’ gli alimenti, il cibo, l’acqua sacra, le piante medicinali; e quello che offriamo alla terra è per renderle omaggio, la placenta e i primi capelli che ci tagliamo. Per noi la Madre Terra è fondamentale, la nostra connessione con essa è costante, come si sente il polso, come si sente il cuore”.
Ma non è vero che in Vaticano si sono svolti riti pagani, durante il Sinodo sull’Amazzonia, quando le Pachamama sono state portate in processione in San Pietro e poi alloggiate per favorire la venerazione in Santa Maria in Traspontina, prima dell’indignato ratto con tuffo nelle acque del biondo Tevere. No, sono i malpensanti che lo pensano. Rigidi, rigidi.
Invece avere alla Vigilia, in Vaticano, in Mondovisione o giù di lì una signora che insegna ai vescovi a “sentire lo spirito che permette di sentire il messaggio” della Madre Terra che cosa è?
Anche a Natale. Si può dire che non se ne può più, di queste pagliacciate, o sembra rigido anche questo?
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https://www.marcotosatti.com/2019/12/25/vigilia-di-natale-in-vaticano-omaggi-alla-pachamama-mondovisione/
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