sacerdoti
Perché il demonio odia il sacerdote? Odia la Chiesa e il sacerdozio eterno di Gesù, che Gesù partecipa alla Chiesa e per tramite della Chiesa unisce altri al suo sacerdozio.

Come odia tutti gli uomini perché redenti dal sangue di Gesù e sono chiamati pertanto alla beatitudine di Dio.
Che lui, il demonio, ha persa trasformando se stesso da luce in tenebra, da felicità in tetra insaziabile disperazione in odio pure a se stesso, passato da persona vivente della vita di Dio in persona Morte.
Divorato dal suo inferno, dall’inferno che è egli stesso a se stesso odia Dio e con l’odio col quale si divora odia l’uomo agitato com’è da forsennata gelosia e rabbia essendo stato chiamato l’uomo dal Signore nell’assoluta dignità della fruizione della felicità divina che lui ha perduta per sempre. Lui, l’angelo altissimo che fu luce ed ora è demonio.
Purtroppo per essi, e ancor più per tutti, ci sono stati e ci sono oggi più che mai tanti sciagurati uomini e donne che o ne mettono in dubbio l’esistenza o lo invitano con sortilegi, negromanzie ed inquietanti evocazioni varie.
Oppure – è il massimo della depravazione morale e dell’odio di se stessi in odio a Dio – lo adorano mettendo il demonio nel cuore al posto di Dio, intronizzandolo nel santuario intimo della propria coscienza, biblico “abominio della desolazione!”.
Il sacerdote presta la sua umanità a Cristo perché possa perpetuare il suo sacrificio con la Santa Messa. Il divino suo sacrifico che rende a Dio in modo sommo l’adorazione che gli è dovuta di assoluta purezza e santità.Sacrificio divino che tutti noi redime, libera dai peccati i peccatori pentiti e riapre a tutti l’eden antico perduto del cielo.
Il sacerdote è pertanto l’angelo, l’inviato del Signore, l’ambasciatore della sua misericordia e insegna la verità di Dio, rende agli uomini la gioia della riottenuta purezza e santità, della luce che condanna la menzogna, della giustizia svela l’ipocrisia, i tradimenti, i vizi. Mostruosità morali, questi vizi, che fanno del mondo truogolo di porci che si rivoltano nel proprio fetido sterco.
Il demonio è il mondo oscuro e disperato del male, l’orrido dell’orrore.
Odia la luce, la bellezza, l’innocenza, la vita.
Egli odia Cristo ed essendo la Morte fatta persona ama la morte di tutto e di tutti.
Ha scelto di odiare Dio, la Luce, e dunque di esistere per odiare e distruggere tutto ciò che ha il dono di esistere.
Egli è la persona dell’odio, un odio quasi infinito essendo egli la condizione spirituale del totalmente opposto a Dio.
A Dio, che è infinito. Infinità di purezza, bellezza infinita, luce infinita di amore infinito.
Chi si dice ateo, o peggio ancora spavaldamente ateo, o ha il demonio dentro di sé ed è mosso dagli stessi sentimenti di lui, e sono il ripudio del bene, il disagio di fronte al bene e al sacro, oppure è uno sciocco povero cieco, uno essere pensante svuotato dalle mode del male che governano il mondo e viene illuso facendogli credere di essere persona interiormente sana ed esteriormente normale.

LUTERO: “Quando la Messa sarà distrutta, penso che avremo rovesciato con essa tutto il papismo.
Il papismo infatti poggia sulla Messa come su una roccia, tutto intero con i suoi monasteri, vescovadi, collegi, altari, ministeri e dottrine, in una parola con tutta la sua pancia.
Tutto ciò crollerà necessariamente, quando sarà crollata la loro messa sacrilega e abominevole. … Bisognerebbe arrestare il Papa, i cardinali e tutta la plebaglia che lo idolatra e lo santifica, arrestarli come bestemmiatori, e strappare loro la lingua fin dal fondo della gola e inchiodarli tutti in fila alla forca”
(Martin Lutero, “Contra Henricum (VIII), Regem Angliae”, 1522, Wittemberg, Werke, t. X, pg. 220)
di Giuliano Di Renzo