ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 12 maggio 2020

“Cosa significa “non credere”? Cosa significa “credere”?

CINA, DONGLU. MADONNA PROIBITA INTERPELLA IL VATICANO.


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, della Cina si parla molto in questi giorni vuoi per l’epidemia di Covid 19, vuoi per la politica aggressiva di imperialismo che Pechino sviluppa in tutto il mondo, in Africa soprattutto e naturalmente in Asia, ma anche in Europa; e per le questioni doganali con gli Stati Uniti. In tutto questo parlare, giusto e naturale, troppo spesso però si trascura di sottolineare il carattere oppressivo e dittatoriale del regime comunista cinese, che ha certamente assorbito bene la lezione del capitalismo, ma non per questo ha dismesso i vecchi abiti di intolleranza illiberale ideologica. Grazie al sito Bitter Winter, che vi consigliamo di compulsare, se vi interessa il Regno di Mezzo, siamo venuti a conoscenza di questa storia che vi proponiamo.

Dal 1996, ogni mese maggio, il piccolo villaggio di Donglu, nella città di Baoding, nella provincia di Hebei, a poche ore di macchina da Pechino, viene invaso da migliaia di soldati. I militari circondano il villaggio, e lo isolano dal resto del mondo, per impedir e – questa la motivazione ufficiale – che si svolgano “assemblee illegali”.
Penserete subito a qualche riunione di carattere politico, dell’opposizione. Ma invece quello che Pechino teme è ben diverso, in questo caso.
Nel 1900, durante la Ribellione dei Boxer (i Boxer, letteralmente, i “Pugili dell’Armonia e della Giustizia”, una società segreta cinese che guidò la ribellione contro gli occidentali e il cristianesimo, durata dal 1899 al 1901), si dice che nel villaggio sia apparsa la Vergine, la Madre di Cristo, con il nome di Nostra Signora della Cina. Dopo l’apparizione fu costruita una chiesa, che negli anni ’30 fu consacrata come Santuario Nazionale di Nostra Signora della Cina e fu approvata da Papa Pio XI (1857-1939) come luogo di pellegrinaggio. I pellegrinaggi sono stati temporaneamente sospesi dopo la distruzione della chiesa durante la seconda guerra mondiale, ma sono ripresi dopo il completamento della nuova cattedrale nel 1992.
Nel 1995, si dice che Maria sia apparsa di nuovo, questa volta durante le celebrazioni annuali che si svolgono a maggio; un’apparizione che è stata testimoniata da più di 30.000 persone. Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha visto questo fenomeno come una minaccia molto seria. Il giorno dopo, la polizia si è adoperata per  chiudere le attività intorno al luogo dell’apparizione e per far tornare i pellegrini sui loro bus. A partire dal 1996, ogni maggio, il governo chiude ogni strada di accesso al villaggio con i soldati per evitare che la gente si raduni. La chiesa dove si erano radunati i cattolici (clandestini) è stata distrutta in quel primo blocco del pellegrinaggio del 1996.
Eppure, nonostante più di 20 anni di persecuzione e la distruzione della loro chiesa, i cattolici clandestini di Donglu sono rimasti fermi nella loro fede. Si dice che il villaggio sia per quasi il 90% cattolico. I giornalisti di Bitter Winter sono arrivati a Donglu per trovare centinaia di fedeli riuniti su una strada di fronte a un altare di fortuna, dove il sacerdote della chiesa sotterranea stava celebrando la messa. Sfidando il freddo pungente, i fedeli si sono inginocchiati in silenzio. La congregazione comprendeva bambini di due anni e anziani di ottanta o novant’anni.
Un anziano cattolico ha detto di aver assistito alla Messa all’aperto per più di 20 anni, senza interruzioni anche in caso di vento, pioggia o neve.
“Dopo che la chiesa fu demolita nel 1996 – ha detto – i membri della chiesa costruirono un semplice luogo di incontro. Ma anche questo è stata abbattuta dal governo. Dopo di che, siamo stati costretti a spostarci di nascosto da un luogo all’altro per celebrare la messa. Lo facciamo da più di 20 anni”.
L’inverno nella Cina settentrionale è particolarmente freddo. La temperatura il giorno dell’arrivo dei reporter di Bitter Winter era meno 7 gradi centigradi (circa 19 gradi Fahrenheit). La maggior parte della folla ha tremato per un’ora, in piedi e in ginocchio. Quando gli è stato chiesto perché non hanno costruito un altro luogo di incontro, uno ha risposto: “Non possiamo costruirlo. Il governo non ce lo permette. Quando sarà mezzo costruito, lo abbatteranno”.
Donglu divenne uno dei più famosi centri di devozione mariana della Cina continentale, attirando ogni anno decine di migliaia di fedeli, nel 1937, dopo che il Papa approvò il villaggio come luogo di pellegrinaggio nazionale. Anche i fedeli cattolici sotterranei del vicino villaggio di Xiezhuang sono stati perseguitati. I fedeli si riuniscono in rifugi di fortuna   ma il governo spesso demolisce anche questi semplici capanni.
I cattolici locali hanno portato i reporter di Bitter Winter in un luogo di incontro semplice e rozzo. I fedeli hanno eretto un capannone in un angolo di un vecchio edificio abbandonato, senza niente che lo circondasse per proteggerlo dal vento e dalla pioggia. Con temperature regolarmente inferiori ai -10 gradi centigradi (circa 14 gradi Fahrenheit), adulti e bambini devono indossare strati di indumenti caldi per assistere alla messa. “Anche il semplice luogo qui è stato abbattuto molte volte”, ha detto un credente impotente. “Se lo ricostruiamo, non passerà molto tempo prima che il governo lo demolisca di nuovo”.
Nonostante un ambiente così duro, questi fedeli della Chiesa clandestina non sono disposti ad obbedire al PCC e ad aderire all’Associazione patriottica cattolica cinese (CPCA). Un sacerdote della CPCA nel villaggio di Donglu ha rivelato che, da quando è stato firmato l’accordo tra il Vaticano e la Cina del 2018, qualsiasi chiesa che non aderisce alla CPCA controllata dallo Stato sarà chiusa – un’interpretazione dell’accordo provvisorio su cui le autorità cinesi continuano a insistere. I sacerdoti e i vescovi che il governo considera disobbedienti rischiano di essere arrestati e incarcerati. Egli ha consigliato ai sacerdoti e ai credenti delle chiese clandestine: “Oggi, in questi tempi caotici, tutti lottano per la sopravvivenza. Che sia in superficie o sottoterra, fintanto che il governo ci permette di adorare Dio, questo è sufficiente”. La Chiesa cattolica sotterranea non è d’accordo con tali osservazioni. Un sacerdote clandestino ci ha detto: “Cosa significa “non credere”? Cosa significa “credere”? Se la gente volesse solamente tirare a campare non ci sarebbero stati così tanti martiri fin dall’antichità”.
È una bella storia di fede e coraggio, vero? Sono racconti come questi che veramente rendono incomprensibile il comportamento della Santa Sede nel firmare un accordo – segreto – con la peggiore dittatura esistente, e soprattutto, nel mantenerlo segreto. Un patto segreto con un governo dispotico dà a quest’ultimo le mani libere per interpretarlo come vuole, senza che ci sia la possibilità di appellarsi all’opinione pubblica internazionale, l’unica forma di pressione possibile per uno Stato privo di mezzi come la Santa Sede. E priva quest’ultima della possibilità di difendere i fedeli a Roma; nel caso tutto da verificare che ci fosse questa volontà da parte dei diplomatici del Vaticano…Per non essere complice di quanto accade contro i cristiani cinesi, la Santa Sede deve rivelare il testo dell’accordo.

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Marco Tosatti
12 Maggio 2020 Pubblicato da  5 Commenti --

https://www.marcotosatti.com/2020/05/12/cina-donglu-madonna-proibita-interpella-il-vaticano/

L’altra cosa che ti devi martellare nella tua giovane testa e ripetertela in ogni momento è: “Non lo devi fare pregare”

Irlanda del Nord - legalizzazione aborto

Irlanda del Nord – legalizzazione aborto
 di Maurizio Patti
Caro zio,
Entro un mese da oggi 12 maggio nel parlamento britannico si voterà una legge sull’aborto in Irlanda del Nord. L’anima di cui sono il guardiano ha ricevuto questo messaggio
“Chiedete al deputato parlamentare che rappresenta la vostra circoscrizione elettorale di votare contro i regolamenti estremi dell’aborto in Irlanda del Nord.”
I regolamenti sono stati imposti in questa regione del Regno Unito ed è stato introdotto l’aborto per la sindrome Down, il labbro leporino e il piede equino-varo-supinato.
Nel testo della legge, caro zio, non c’è un riferimento specifico alle suddette condizioni (Legge 2020 n 345 art 2.1 comma 3). Lo stesso testo di legge vige in Inghilterra e Galles. Tuttavia, nel modo in cui è stato scritto dà adito ad una interpretazione che consente di includere le condizioni suddette. Nel periodo della sua applicazione sono stati infatti autorizzati interventi abortivi sui casi sopra elencati. Basta controllarlo in qualsiasi motore di ricerca. E’ stata una delle nostre più grandi vittorie. Gli umani sono così stupidi che non se ne rendono conto o non vogliono rendersene conto. All’anima che controllo questa cosa sarebbe passata sopra la testa. Purtroppo una sua amica lo ha invitato a partecipare a questa campagna per la vita. Per cui si è messo a mandare messaggi di informazione e sensibilizzazione. Dobbiamo fermarlo, come fare ?
Attendo tuo consiglio
Malacoda
Malacoda
Caro nipote,
Ormai è troppo tardi, i messaggi sono stati mandati. Dovranno lavorare gli altri demoni con le anime che li riceveranno. Abbiamo ottime possibilità per convincerli.
Però per il futuro ti do alcuni consigli. Prima di tutto lavora sul carattere. E’ uno che preferisce la quiete alla battaglia. I contrasti lo mettono in difficoltà. Lo scontro lo congela. Per esempio, un grande errore che hai compiuto è stato quando ha letto il testo della legge. Non è chiaramente specificato che i casi evidenziati possano essere motivo di aborto. Che vittoria da parte nostra avere elaborato questa ambiguità e avere fatto passare una menzogna!!! La Verità ci uccide. Bastava mettergli il dubbio sulla validità della battaglia intrapresa giocando sempre sui suoi lati deboli. Gravissimo che lui abbia telefonato in cerca di aiuto e si sia documentato. Questo è imperdonabile Malacoda – anche se noi non sappiamo cosa sia il perdono.
L’altra cosa che ti devi martellare nella tua giovane testa e ripetertela in ogni momento è: “Non lo devi fare pregare”. Il nemico ha invitato l’uomo a pregare sempre. Se non prega è il varco tempo-spazio in cui ci inseriamo noi.
E ricordati che al nemico basta una preghiera per trasformare una pecora in leone.
Zio Berlicche

Berlicche

Cardinale spagnolo indagato per aver benedetto Valencia dalla basilica il giorno della festa

Un cardinale spagnolo si è messo nei guai per aver aperto una chiesa e portato un’immagine della Vergine Maria alla porta dell’edificio per benedire la città di Valencia. Alcuni lo hanno accusato di aver infranto le norme sociali COVID-19 sul coronavirus del paese, ma l’arcidiocesi ha detto che non c’è stato alcun illecito.
Ne parla Inés San Martín nel suo articolo pubblicato su Crux. Eccolo nella mia traduzione.
Cardinal Antonio Cañizares
Cardinal Antonio Cañizares di Valencia, Spagna
 Un cardinale spagnolo si è messo nei guai per aver aperto una chiesa e portato un’immagine della Vergine Maria alla porta dell’edificio per benedire la città di Valencia. Alcuni lo hanno accusato di aver infranto le norme sociali COVID-19 sul coronavirus del paese, ma l’arcidiocesi ha detto che non c’è stato alcun illecito.
La festa della Madonna degli abbandonati viene celebrata ogni seconda domenica di maggio a Valencia, e di solito prevede una processione dell’immagine dalla Basilica de la Virgen de los Desamparados alla Cattedrale di Santa Caterina – una distanza di circa 200 metri.
Quest’anno, tuttavia, è stata annullata a causa della pandemia.
“La festa di Nostra Signora dei Desamparados è stata celebrata con una sola Messa alle 10:30 nella Basilica Reale, a porte chiuse, senza la presenza dei fedeli”, ha detto una dichiarazione rilasciata dall’Arcidiocesi di Valencia domenica.
Le autorità civili stanno indagando se il cardinale Antonio Cañizares abbia infranto le misure di sicurezza della pandemia aprendo le porte di una chiesa di Valencia per far vedere l’immagine della Vergine.
Nonostante alcune notizie, l’arcidiocesi sostiene che l’immagine non è mai uscita dalla chiesa, ma è stata collocata di fronte alla Plaza de la Virgen, una piazza pubblica dedicata a Maria. I video mostrano diverse centinaia di persone che, indossando maschere facciali e rispettando le regole sociali sulla distanza, si erano riunite per venerare l’immagine.
L’immagine è stata visibile solo per pochi minuti, mentre veniva suonato l’inno regionale di Valencia.Nella piazza erano presenti anche tre membri delle forze di polizia e della Croce Rossa, che continuavano a ricordare alla gente la necessità di mantenere la giusta distanza l’uno dall’altro.
Un video disponibile su Twitter conferma che l’immagine non ha mai lasciato la chiesa, nonostante sia visibile dall’esterno. Con un megafono, un membro delle forze di polizia di Valencia chiede chiaramente ai presenti di mantenere la giusta distanza l’uno dall’altro, ma in nessun momento viene emesso un avviso di violazione della legge.
Ci sono state anche notizie secondo cui la basilica era piena per la messa della domenica mattina, cosa che è stata categoricamente negata dall’arcidiocesi: Un video dell’evento mostrava diversi sacerdoti concelebranti con Cañizares, ma nessun fedele.
Secondo la dichiarazione rilasciata domenica dall’arcidiocesi, l’arcidiocesi ha “rigorosamente rispettato” le misure autorizzate dalle autorità sanitarie, e lo fa da quando il 14 marzo è stato dichiarato lo stato di emergenza.
A Valencia non ci sono state messe pubbliche, ma diverse chiese hanno tenuto aperte le porte per la preghiera privata. Il numero di persone che possono essere presenti in ogni chiesa è rigorosamente limitato e tutti sono tenuti ad indossare una maschera facciale e ad usare un disinfettante per le mani quando entrano.
Aarón Cano, consigliere comunale per la protezione dei cittadini del Comune di Valencia, ha definito irresponsabile l’apertura della basilica e ha detto di considerarla un atto compiuto “con premeditazione e tradimento”, facendo notare che in quel momento c’era una stazione televisiva. Inoltre, ha accusato l’arcivescovo di “imbrogliare” avendo dato una pubblica benedizione quando non aveva ottenuto il permesso per la celebrazione.
Da allora la polizia locale ha chiuso la basilica.
Durante l’omelia, Cañizares ha detto che “siamo in una situazione molto difficile di pandemia con morti e malati; abbiamo una grande crisi economica, con aziende e posti di lavoro distrutti… abbiamo molteplici povertà”.
“Gesù ci chiede di rimanere nell’amore, di non allontanarci dall’amore, di amarci con lo stesso amore con cui lui e la Vergine amano tutti gli indifesi, le moltitudini che soffrono”, ha detto.
Cañizares ha anche detto che nei prossimi giorni l’arcidiocesi annuncerà misure speciali per assistere le persone più colpite dalla pandemia, per le quali sarà creato un Consiglio o una Commissione diocesana.
Tra le opere di misericordia che Gesù insegna c’è quella di “fare per i disoccupati tutto quello che possiamo. Lavoriamo insieme. Il popolo valenciano è animato dalla Vergine dell’amore, della misericordia e del perdono. La fede in lei del popolo di Valencia non muore. La speranza è la risposta all’impotenza, rimane attenta al dolore dei malati, degli anziani, di coloro che sono soli, di coloro che sono minacciati nella loro vita”.
Al termine della Messa, Cañizares ha impartito la benedizione apostolica di Papa Francesco e ha suggerito che l’immagine pellegrina di Nostra Signora degli abbandonati fosse portata alla porta della basilica e da lì benedicesse la città.
Le accuse contro Cañizares per aver infranto le precauzioni sanitarie obbligatorie arrivano una settimana dopo che il prelato aveva messo in guardia contro “campagne orchestrate” che chiedevano la riapertura delle chiese.
“Non stiamo forse difendendo e promuovendo la vita? Non è forse il primo comandamento di amare Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi? Non è forse il comandamento della carità: ‘Amatevi l’un l’altro come io vi ho amato, quindi dovete amarvi l’un l’altro’, cosa c’è al di sopra della carità?”
In una lettera pastorale pubblicata il 29 aprile, il cardinale dice che i cattolici sono chiamati a contribuire al bene comune, lavorando a fianco del governo e pregando per le autorità civili, “ignorando le campagne orchestrate sui social network, che inviano messaggi che sono in qualche modo accusatori nei confronti della gerarchia della Chiesa”.
“La prudenza è molto necessaria in questo momento”, scriveva Cañizares.
Ha anche detto di condividere il desiderio di coloro che vogliono ricevere l’Eucaristia, ma che questo non può essere fatto “a tutti i costi”.
Di Sabino Paciolla

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