ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 1 giugno 2020

0 x mille alla Chiesa cattolica

L’Otto per mille alla Chiesa cattolica?



Sull'eco di Bergamo, questa mattina è uscito un articolo da parte dell'incaricato al sostegno economico della Chiesa che dice: 
«C’è un Paese che accoglie, sostiene, abbraccia e soprattutto consola. È l’Italia dell’Otto per mille alla Chiesa cattolica», una Chiesa che si prende cura dei più deboli. I tanti progetti caritativi sono quelli che fanno scegliere anche a chi non è cattolico di destinare il suo Otto per mille alla Chiesa.
«È infatti un riconoscimento di quanto la Chiesa da sempre fa a fianco dei poveri. Le azioni, le risorse messe a disposizione per esempio da Caritas nelle situazioni di emergenza e a sostegno delle vecchie e nuove povertà, sono molto apprezzate» sottolinea monsignor Sergio Bertocchi, incaricato diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa. A noi purtroppo tocca nostro malgrado dissentire, e invitare tutti i cittadini italiani cattolici, al clamoroso gesto di “disobbedienza ” di non favorire la Chiesa cattolica,perché in questo tempo di crisi causato dal Covid-19, la nostra carissima gerarchia ecclesiastica,la CEI con il suo capo, il cardinale Bassetti e con il sostegno di Papa Francesco, "HANNO TRADITO GESÙ CRISTO" si sono ben guardati di stare con i fedeli. Diciamo le cose come stanno: quello delle chiese chiuse è solo un sintomo, l’ennesimo, di un problema più grave che sta, come si suol dire, a monte. E che tocca da vicino l’essenza stessa della vita della Chiesa, cioè la fede. Ma come! C’è una pandemia in corso, migliaia di morti, decina di migliaia i contagiati, paura, inquietudine, smarrimento diffuso, i nostri stili di vita radicalmente cambiati in pochissimo tempo, siamo costretti a difenderci standocene rintanati in casa, le nostre città ci rimandano scene spettrali, viviamo una vita sospesa; e in questo frangente la Chiesa non ha nulla da dire, fatta salva qualche lodevole eccezione (si veda ad esempio la bella intervista rilasciata da Mons. Massimo Camisasca alla Nuova Bussola Quotidiana)?Non una parola sul senso e sul significato di ciò che sta accadendo, alla luce di quel fatto sconvolgente senza il quale, come dice l’Apostolo, è vana la nostra fede ossia la Resurrezione? Semplice presa d’atto?
E’ vero che viviamo tempi difficili, ma è altrettanto vero che proprio perché difficili possono essere tempi anche straordinariamente fecondi, come spesso è accaduto nella storia.  Può dunque la Chiesa, che pure è chiamata a vivere nel mondo e a farsi carico dei problemi degli uomini e che degli uomini condivide gioie e dolori eccetera eccetera eccetera, può, la Chiesa, sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda del pensare e dell’agire umano e basta? Senza andare oltre, senza parlare come si può e si deve parlare in tali circostanze illuminando la storia presente con una parola di verità? Ovvio che no.

O cessa di essere Chiesa per diventare un’associazione come un’altra. Va bene la preghiera, va bene la solidarietà e la carità verso i più deboli, va bene tutto. Ma resta il fatto che da quando si è scatenato questo flagello del Covid-19 poco o nulla si è sentito o letto di realmente, autenticamente cattolico. Silenzio assoluto. Tranne quando, ma lì sì che era meglio tacere, si è trattato di prendere le distanze da certe interpretazioni del fenomeno giudicate evidentemente retrò (tipo, coronavirus = castigo di Dio), in quanto potevano forse (e sottolineo forse) andar bene in epoche passate, ma nel XXI secolo?

Suvvia…Ora, a parte il fatto che ci andrei cauto a liquidare con una alzatina di spalle – come sogliono fare certi teologi o sedicenti tali – la possibilità che anche nel XXI secolo, anche nel nostro mondo divenuto adulto Dio possa voler comunque mandare un – vogliamo chiamarlo avvertimento, se castigo suona troppo ecclesialmente scorretto? (a tal riguardo oltre a rimandare alla già citata intervista a M.or Camisasca, ricordo qui sommessamente, così, alla rinfusa: Sodoma e Gomorra, l’esilio babilonese, le piaghe d’Egitto, la cacciata dall’Eden, il diluvio universale, Corazin, Betsaida e Cafarnao, e potremmo continuare a lungo); a parte questo, ripeto, il punto qui è la dimensione oramai quasi del tutto orizzontale di buona parte dei discorsi che si sentono in ambito ecclesiale. In quasi tutta Italia sono state sospese le celebrazioni religiose, una delle proteste più vibranti è quella della giornalista cattolica Costanza Miriano, autrice del bestseller “Sposalo e sii sottomessa”. “Credo che la sospensione delle messe in Lombardia e nel resto della penisola sia una grave decisione, sono sicura che sia stata presa per rispettare norme sanitarie, ma io personalmente credo che ci tenga in vita – anche fisicamente – più il corpo di Cristo che qualsiasi altra cura. Probabilmente le chiese per le messe feriali sono i luoghi meno affollati che frequento. Quindi, anche in seguito ai commenti, puntualizzo che fino a che rimangono aperti la metro, i bar, i supermercati e tutti i luoghi di lavoro in Lombardia, non ha senso vietare le messe, che dovrebbero essere l’ultima cosa da proibire, essendo il paragone con la peste manzoniana, al momento, per fortuna davvero sproporzionato.”
Si esprime così anche Riccardo Bonacina, direttore di Vita, il più importante giornale interamente dedicato al mondo del non profit, che si esprime in modo molto duro contro l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che “non ha senso permettere che si possa andare in metropolitana o al ristorante e vietare di partecipare ad una messa.” Bonacina, noto per la sua moderazione fa un appello diretto a monsignor Delpini: “Caro vescovo disobbedisca se le è stato imposto, o ritrovi la ragione se è stato frutto di una sua scelta.” Bonacina fa anche una sorta di preghiera laica: “Il Signore ispiri i Fontana e gli Speranza di turno perchè ne hanno molto bisogno, ma ispiri anche lei e le faccia capire che è una misura ridicola, insensata. Ma non solo, anche umiliante per chi crede, per chi ogni giorno cerca l’incontro con l’Eucaristia. Lei sa e dovrebbe insegnare quanto sia importante l’incontro personale con Cristo nell’Eucaristia. E allora non lo vieti. Il suo divieto lascerà campo aperto ai profeti di sventura e a chi da Radio paracattoliche racconta dell’inizio dell’Apocalisse. Caro Delpini ci ripensi e ridia l’Eucarestia a chi la cerca ogni giorno.”
A Verona la disposizione per la chiusura delle chiese in ossequio alla volontà del Ministro della Salute e della Regione non è firmata dall’arcivescovo, monsignor Zenti, ma dal suo vicario. La diocesi, dunque, anche per far sentire la propria voce, ha deciso di chiudere le chiese ma di far sentire la sua voce con le campane: è stato, infatti, dato ordine ai parroci di suonarle ogni sera alle 18:00. Da mercoledì, primo giorno di quaresima, il vescovo Zenti reciterà il rosario e celebrerà la santa messa nella cattedrale, in forma privata, garantendo la trasmissione della liturgia in diretta su Telepace e tramite il sito internet della diocesi.Questo è solo una piccola parte, tutta la chiesa italiana si è data latitante abbandonando il gregge, come gli Apostoli abbandonarono Gesù, eccetto San Giovanni."Per i Vescovi italiani la triste e dolorosa decisione - assunta a seguito delle disposizioni emanate dal Governo e finalizzate a fronteggiare le presenti criticità - di sospendere nelle chiese la celebrazione dell’Eucaristia “in forma pubblica” rappresenta un gesto mosso da una carità pastorale verso i fedeli e da un atto di saggezza e responsabilità ecclesiale e civile nell’esercizio del governo delle Chiese locali; si tratta qui di condividere un comune senso di cittadinanza che porta i credenti, con la loro fede, ad essere pienamente partecipi della realtà in cui vivono, nel rispetto anche di quanto indicato dalla ragione e dalla scienza.La nota, diffusa dall’Ufficio comunicazione sociali della Conferenza episcopale italiana, prosegue con un’altra presa di posizione: “l’allarme dei medici, le decisioni delle autorità, le pressioni mediatiche si sono rivelate di straordinaria efficacia nel lottare per contenere la diffusione del virus”(fonte l'avvenire).Chi non si piega alle disposizioni della Cei e a quelle governative è perseguitato in molti modi, i sacerdoti vengono rimossi se non si adeguano a guanti e mascherine nel distribuire la Santa Comunione, in italia sta accadendo con la benevole benedizione del romano pontefice e della cei, quello che succede nella Repubblica popolare cinese. Che usa ogni mezzo per costringere gli obiettori di coscienza cattolici ad aderire alle disposizioni emanate dal governo.Sarebbe auspicabile,uno sciopero dell’8 per mille contro una Chiesa sempre più asservita al mondo, che non risolve il problema mondiale della povertà ed è solo atta a devastare i popoli europei e la loro cultura, in perfetta linea con il progetto politico/economico mondialista e socialista di cui il Vaticano è attualmente il principale fautore. Eppure sono in molti ad essere rimasti delusi da questi provvedimenti stringenti presi dalla chiesa. Il disappunto viene da chi in questo momento difficile vorrebbe affidarsi a Dio. “Non mi sembra che le Chiese siano focolaio di Coronavirus. È una follia. Siamo diventati un popolo di pagani. La novità sta nel fatto che la Chiesa stessa (tranne rare eccezioni) ha collaborato con i rivoluzionari ed anzi ha dimostrato di voler essere più realista del re. Ma potevamo aspettarcelo: poiché da tempo ha sostituito Dio con l’uomo, e la legge divina con la volontà umana, era fatale che la Chiesa si piegasse ai rivoluzionari di turno, magari con la speranza di poterne ottenere qualche beneficio. Siccome le organizzazioni vicine a questo sistema sono molto attente al loro portafoglio e grazie alla gestione dei disperati dell’immigrazione riescono ad avere provviste per il loro sostentamento, tocchiamoli sulla pecunia: io NON darò il mio 8 per mille alla Chiesa Cattolica e spero lo facciano in tanti altri che si sentono traditi.
https://intuajustitia.blogspot.com/2020/06/lotto-per-mille-alla-chiesa-cattolica.html

ZUPPI, VELTRONI E LA CAMPAGNA PER IL QUIRINALE. PEZZO GROSSO.

Carissimi Stilumcuriali, Pezzo Grosso ieri sera ci ha inviato questa sua riflessione, dopo aver sentito il Pontefice regnante nel suo primo Angelus coram populo dopo l’inizio dell’emergenza del Coronavirus, e dopo aver letto, sul Corriere della Sera, un’intervista all’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi. E poi ha preso computer e tastiera, e ci ha mandato queste righe, che vi invitiamo a leggere…


§§§

Sua Santità Papa Francesco I°, all’Angelus di oggi, il primo dopo tre mesi, ha voluto ricordare la sua cara Amazzonia, duramente provata dalla pandemia di coronavirus, dichiarando di voler pregare (molto giustamente) per loro, ma anche aggiungendo, “…ma prego anche per quelli di tutto il mondo”.
Meglio che niente.
Ma anche molto meglio dell’intervista dell’Arcivescovo di Bologna Zuppi, concessa sabato scorso, 30 maggio, all’ex sindaco de Roma Walter Veltroni, che come tutti sanno non è solo un politico, è scrittore e regista. Ma (do una indiscrezione a Stilum Curiae) Veltroni è anche il candidato PD a succedere a Mattarella quale Presidente della Repubblica Italiana, dove siamo abituati all’alternanza PD-DC-PD…Così il nostro candidato alla Presidenza fa una simpatica e deferente intervista a Zuppi per ingraziarsi la Curia di Bergoglio, quella di Sant’Egidio e compari.
La campagna elettorale per la Presidenza è iniziata.
Ma è iniziata male, non tanto per le domande di Veltroni (che di cattolicesimo capisce poco meno di Berlusconi), quanto per le risposte di Zuppi, che si prestano a fare “in-rabbiare “ gran parte dei cattolici italiani con cui Veltroni dovrà, lui spera, confrontarsi. Le domande del nostro futuro (chissà) Presidente fanno fare al card. Zuppi ben tre affermazioni storiche.
Prima: <…non sappiamo unirci neppure di fronte alla massima tragedia del nostro tempo…>.
Seconda: <…prevalgono antagonismi, furbizie, polemiche astiose…>.
Terza: <…abbiamo sfruttato tutte le risorse ambientali e umane per edificare una società fragile e vorace…>.
Bene. Ma a chi parla il card. Zuppi quando emette la prima sentenza? Chi sono i soggetti antagonisti, furbi, polemici e astiosi? Chi è il responsabile delle azioni così inique della terza accusa?
Caro Eminentissimo cardinale, vede, molti di noi cattolici, che lei disprezza quanto può e quando può, leggendo queste sue dichiarazioni, sentono sempre più una chiesa che brilla per senso di irresponsabilità.
Una chiesa che cerca di spiegare i suoi insuccessi attribuendo le colpe a immaginari “nemici di Bergoglio e perciò della Chiesa”, connotazione questa, inventata a tavolino, che potremmo riconoscere esser l’unico successo mediatico da voi ottenuto (grazie a Austen Ivereigh).
Quando leggono queste sue dichiarazioni, quei cattolici che lei disprezza rafforzano l’impressione che lei non abbia ben capito cosa sta succedendo nella Chiesa; o, se lo ha capito, e lo condivide, riconosce che lei non ha più nulla da dire se non accusare altri della sua perdita di consenso dovuta a perdita di ben altro e di ben più prezioso….
Una decina di anni fa un mio amico, intelligente, onesto e santo sacerdote, molto apprezzato dal suo vescovo, era stato indicato per una posizione piuttosto prestigiosa in Curia vaticana. Venne a trovarmi per chiedermi cosa ne pensassi e mi disse: “ma che potrò fare io in Curia Romana? non so né mentire, né simulare…”.
E non andò.
Ci rifletta cara Eminenza Reverendissima, io pregherò perché lei ci rifletta.
PG
Marco Tosatti
1 Giugno 2020 Pubblicato da  7 Commenti --

https://www.marcotosatti.com/2020/06/01/zuppi-veltroni-e-la-campagna-per-il-quirinale-pezzo-grosso/
I fedeli chiedono al cardinal Angelo Comastri di riprendere il Santo Rosario


“Questo periodo fa soffrire tutti. Ma può anche essere l’occasione per fare un grande bagno di umiltà: credevamo di essere i padroni del mondo, invece siamo soltanto affittuari e dobbiamo rispettare e non aggredire la ‘casa bella’ che Dio ci ha messo a disposizione. Se commettiamo follie ne paghiamo le amare conseguenze”.

Così ha dichiarato recentemente a Il Giornale il Cardinale Angelo Comastri che, fino al 30 maggio scorso, ha tenuto incollati agli schermi televisivi milioni di persone in tutto il mondo che hanno seguito il Santo Rosario ripreso dal Centro Televisivo Vaticano.
La preghiera è stata seguita, come ha spiegato il cardinale, “con grande devozione e conforto da migliaia di persone ritirate nelle loro abitazioni e, soprattutto, dagli ammalati negli ospedali”.
Ogni giorno, infatti, il cardinale Angelo Comastri  ha elevato una particolare supplica al Signore “affinché liberi l’Italia e il mondo dalla grande pandemia che affligge l’umanità intera”.
Riflettendo sul termine dell’esperienza della recita del Regina Caeli e del Rosario dalla Basilica di San Pietro in tempo di pandemia, il cardinale ha spiegato che “è stata una esperienza meravigliosa che ha coinvolto un numero impressionante di persone. La Madonna veramente fa miracoli: l’ho visto con i miei occhi”.
Molti lettori di Informazione Cattolica hanno appresso con amarezza la fine della preghiera che così tanto bene ha portato a numerose anime che la seguivano.
“La preghiera del Santo Rosario pregata dal Cardinale, è stata vissuta con gioia e spiritualmente uniti a Maria, vivendo intensamente le meditazioni. Grazie. Speriamo che si possa ripetere nel tempo per vivere più spesso una esperienza forte di preghiera in unione con Maria”, ha scritto una lettrice.
“Ci dispiace molto che il Santo Rosario sia terminato. Sua Eminenza Angelo Comastri coinvolgeva molte persone. Si poteva continuare anche nel mese di giugno consacrato al Cuore di Gesù”, ha scritto un lettore.
“Mi dispiace moltissimo. È stato e sarebbe ancora un grande conforto. Spero tanto che almeno una o due volte alla settimana si possa pregare ancora insieme al Cardinale Angelo”, ha commentato una lettrice.
“E’ stato meraviglioso recitare il Santo Rosario con il cardinale. Speriamo continui”, ha aggiunto una lettrice.
“Sentire il cardinale Comastri tutte le sere e recitare il Santo Rosario era una cosa meravigliosa. Evviva Maria e Gesù”, ha scritto un nostro lettore.
“Grazie al cardinale Angelo mi sono ancor più avvicinato a Gesù… grazie”, ha confessato un altro lettore di Informazione Cattolica.
“Mi spiace che sia terminata questa magnifica pausa…… Non ci sarà più nessuno come lui così diretto con la Santa Madre. Speriamo in un ripensamento… Grazie”, ha commentata una nostra lettrice.
“Mi dispiace tantissimo che non ci siano più le parole del Cardinale Angelo Comastri! Erano appuntamenti fissi che io e mio marito abbiamo seguito con grande devozione! Speriamo tantissimo che ritorni! Che Dio lo benedica!”, si è augurata una coppia di nostri lettori.
“Ringrazio Dio di averci dato un Cardinale cosi Santo, fervente e devoto a Maria che ci ha trasmesso questo Amore. A noi ha dato questo dono di recitare ogni giorno il Santo Rosario con il cuore. La Mamma dal cielo ci proteggerà dal male e noi con Lei daremo una svolta al nostro vivere. Dio è con noi. Nulla ci turba, il Bene trionferà”, ha scritto una lettrice.
“Ho appreso con dispiacere che il card. Comastri non reciterà più il Santo Rosario su Tv2000. E’ stato meraviglioso! Io e mio marito attendevamo con gioia le ore 20. Le sue parole, il suo volto, il suo sguardo esprimono una dolcezza e una grande fede mariana. E’ un Angelo… di nome e di fatto! Che Dio ce lo faccia ritornare su Tv 2000. Il suo Rosario converte tante anime”, ha scritto una coppia di nostri lettori.
“Il cardinal Comastri è entrato nelle nostre case con la delicatezza di Maria, con la grazia di un figlio innamorato della Mamma ha trasmesso l’amore per la preghiera, la gioia e la pace che ci ha uniti in un unico grande abbraccio. Mancherà a tutti la sua commozione, il suo pregare, la profondità delle sue toccanti parole”, ha aggiunto un’altra lettrice.
“Grazie Dio, grazie Maria, per averci donato questo Grande Cardinale. Ho sentito davvero il profumo del Vangelo attraverso le sue preghiere, la sua ricca e Santa esperienza di vita. Grazie Cardinale Angelo, che Dio possa benedire il tuo cammino per tanti anni. Ringrazio per averci aperto il cuore. Pregò per Te”, ha confidato una nostra lettrice.
“Peccato che quando c è qualcosa di bello che coinvolge tanta gente, venga soppresso. Come anche la messa del papa da Santa Marta”, ha commentato una lettrice.
“Eminenza Lei è entrato nelle nostre case e nei nostri cuori. Siamo veramente dispiaciuti che questo appuntamento giornaliero sia finito. Ascoltarla recitare il Santo Rosario con la sua estrema dolcezza, con tanto amore per la Vergine Maria ci ha trasporti in cielo. Spero vivamente che potrà tornare e che potremmo di nuovo pregare insieme a Lei. Grazie. Dio la benedica”, ha scritto un’altra lettrice.
“E’ stato meraviglioso e coinvolgente! La fede del porporato è unica e mi ha commossa. Ho sempre seguito il Santo Rosario da lui recitato e meditato e sono rimasta estasiata. Perché non è possibile fare altrettanto per il mese di giugno? Ve ne sarei grata”, ha scritto Terry Cipri
“Eminenza non ci abbandoni! La sua preghiera è conforto e Speranza Vera! Ci aiuta ad avvicinarci a Dio attraverso Maria Madre Nostra”, ha commentato un nostro lettore.
“È stata un’esperienza bellissima con lei Eminenza. Aspettavo con gioia l’appuntamento con Lei e la Madonnina per la recita del Santo Rosario. Non ci abbandoni Eminenza. Grazie, grazie”, ha spiegato un lettore.
Anche noi, come redazione di Informazione Cattolica, ci sentiamo di ringraziare il Cardinale Angelo Comastri. Grazie di cuore, Eminenza.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.