omologazione
  Ultimamente alcuni hanno pubblicato su Internet il seguente brano di straordinaria attualità, tratto dal romanzo “L’obsolescenza dell’uomo” (1956) del filosofo Günther Anders (Breslavia 1902 – Vienna 1992).

“Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
L’ ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate. In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale. Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi. Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario. Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia. Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderà massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adula sempre l’emotività o l’istintivo. Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso. E ‘ buono, in chiacchiere e musica incessante, di impedire lo spirito di pensare. Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.
In generale si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana E il modello della libertà. Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l’unica paura – che dovrà essere mantenuta – sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L’ uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come deve essere un gregge. Tutto cio ‘che permette di far addormentare la sua lucidità e’ un bene sociale, il che metterebbe a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato, Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali. “

Günther Anders
Günther Anders, filosofo
Si chiama coronavirus il condizionamento collettivo così potente da indurre un intero popolo a subire passivamente la privazione dei propri diritti fondamentali: libertà di movimento, di culto, di impresa, di cura, di educazione, di genitorialità, fino alla soppressione della libertà di pensiero, se dovesse venir approvata la legge contro l’omofobia.
Per spianare la strada a questo scempio è stato ampiamente realizzato quanto Günther Anders profetizzava già nel 1956: il progressivo degrado del sistema scolastico, una diffusa cultura edonista, improntata al pansessualismo, l’azione pervasiva e stordente dei mezzi di informazione e comunicazione di massa nella neutralizzazione di ogni spirito critico e nell’appiattimento della coscienza.
E’ così possibile trasformare persone libere nell’uomo di massa.
Per tutelarsi dall’eventualità di un suo possibile, per quanto remoto, risveglio, Günther Anders suggerisce che l’uomo di massa venga trattato per quello che è: un vitello, e in quanto tale venga monitorato come deve essere con una mandria, o un gregge.
Come non pensare ai sinistri sistemi di monitoraggio, che pochi giorni fa abbiamo letto nel Rapporto Colao (leggi qui) per individuare la presenza di eventuali vitelli pensanti e non ancora massificati ?
Come non leggere nella frase finale: “Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali”,  un eco di certe proposte che vogliono limitare o addirittura eliminare la libertà di espressione e di pensiero?
E’ bene che i vitelli addormentati si sveglino prima che lupi e iene irrompano nel gregge.

di Wanda Massa