Ed ecco a voi il brillante futuro della Chiesa cattolica. Formato Ocasio-Cortez
Cari amici di Duc in altum, di tanto in tanto, specie quando sono giù di morale, visito il sito Eccles is saved, che sulla disperante situazione della Chiesa cattolica riesce sempre a strapparmi una risata, per quanto amara. L’ultimo contributo, che prende spunto da un incredibile articolo del National Catholic Reporter dedicato alla deputata e attivista democratica americana Alexandria Ocasio-Cortez, l’ho trovato irresistibile (compresa la foto del nuovo palazzo vaticano) e così ho pensato di tradurlo.
L’avvertenza è quella di sempre: in caso di accertata allergia all’ironia, astenersi dalla lettura. E soprattutto dall’inviarmi seriosissime proteste.
A.M.V.
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In un brillante scritto sul National Catholic Reporter, è stato rivelato che Alexandria Occasional-Cortex (la donna con il cervello part-time), alias AOC, è “il futuro della Chiesa cattolica”. Molti lettori (mia zia e il mio gatto) mi hanno chiesto di spiegarlo in modo più dettagliato per coloro che trovano l’articolo originale della compagna Heidi Schlumpf troppo difficile da digerire.
Dunque, con il sostegno di Papa Francesco, le cui opinioni politiche sono molto simili alle sue, e del probabile successore al soglio di Pietro, il cardinale Cupich, AOC propone di riformare la Chiesa cattolica a sua immagine.
Di conseguenza, finisce la Pontificia Accademia per la Vita, che comunque non è mai stata molto attiva, e si apre la Pontificia Accademia per la Morte, confermando una volta per tutte che non vale più la pena di prendere sul serio le questioni a favore della vita. Dopotutto, come crede padre James Martin, LGBTSJ, non puoi essere pro-vita se non credi nel matrimonio gay. O, come dice Santa Greta di Thunderbird, come osi tentare di salvare la vita delle persone quando il mondo sta letteralmente bruciando? (Quanti orsi polari hai visto oggi? Nessuno? Questo dimostra che ha ragione Santa Greta.) Quel grande statista e pio cattolico, Joe Biden, sostiene completamente la Pontificia Accademia per la Morte.
Quindi è tempo di rimodellare il Vaticano sui principi socialisti. La CDF, Congregazione per la Dottrina della Fede, sarà chiusa e sostituito dal KGB, Kongregation for Good Belief, che punirà tutti coloro che criticano il nostro supremo leader Francesco o la beata Alexandria. Le celle sono già in costruzione per Viganò, Schneider, Burke, Brandmüller, Zen, Sarah, Festing e altri dissidenti, e queste persone non saranno rilasciate fino a quando non avranno subito un sacramento noto come Cerebellum Mundabitur (lavaggio del cervello); firmeranno quindi una lettera in cui affermano di amare il Grande Fratello (il nuovo titolo considerato più consono per il Santo Padre).
Tutte le chiese saranno chiuse e l’organizzazione sussidiaria, la BLM-Antifa-Extinction, o Soros-Gates Enterprises, sarà responsabile di dar loro fuoco. Il culto cattolico sarà condotto in ogni casa per mezzo di uno schermo bidirezionale, che verificherà che tutto il culto cattolico sia conforme alla dottrina socialista.
Ogni giorno la liturgia includerà un momento d’odio di due minuti, ma l’oggetto dell’odio non sarà sempre lo stesso. Alcune volte sarà l’odiato Trump, ma potrà anche essere l’odiato Johnson di estrema destra, l’odiato Orbán, l’odiato Salvini o chiunque altro il nostro principale consigliere teologo (il compagno Massimo Faggioli) ritenga idoneo all’attacco.
Infine, il principale azionista della Chiesa cattolica, la Chiesa cattolica del popolo cinese, contribuirà con idee circa il modo migliore per controllare i cattolici ribelli: bloccarli in una prigione e dar loro da mangiare zuppa di pipistrello è solo una nuova ipotesi attualmente al vaglio.
La compagna Heidi Schlumpf ha ragione: il futuro della Chiesa cattolica è sicuramente Occasional-Cortex!
Fonte: Eccles is saved
I gesuiti accusano: "Abusi di potere nelle congregazioni delle suore"
Suore abusate, ricattate e manipolate: la Civiltà Cattolica, mediante un saggio giornalistico, segnala la sussistenza di "abusi di potere" nelle congregazioni femminili
Suore abusate, ricattate e manipolate: la Civiltà Cattolica, mediante un saggio giornalistico, segnala la sussistenza di "abusi di potere" nelle congregazioni femminili
Il Vaticano potrebbe presto dover fare i conti con un altro scandalo: la Civiltà Cattolica, la storica rivista dei gesuiti che ora è diretta da padre Antonio Spadaro (lo "spin doctor" di Jorge Mario Bergoglio), ha deciso, nel numero di agosto, di porre un accento marcato sugli "abusi di potere" che sarebbero perpetrati all'interno delle congregazioni femminili.
Quelle cui appartengono le suore. Lo scandalo non riguarderebbe solo casi di abusi sessuali, ma anche delle vere e proprie "manipolazioni" psicologiche e dei "ricatti".
Viene dipinto un quadro complessivo, insomma, che non sarà sistematico, ma che di sicuro solleva nuove domande sull'esistenza di una "questione femminile" all'interno della Chiesa cattolica. La premessa dell'articolo della rivista - quella che è stata riportata dal Corriere - è piuttosto esemplificativa: "Un tema che non ha avuto finora sufficiente attenzione è l’abuso all’interno delle Congregazioni femminili. Esso non assume per lo più la forma della violenza sessuale e non riguarda minori; tuttavia non per questo risulta essere meno importante e gravido di conseguenze rilevanti. Dall’esperienza pastorale e dai colloqui avuti in proposito si tratta per lo più di abusi di potere e di coscienza", si legge su La Civiltà Cattolica.
Gli abusi sessuali, insomma, costituirebbero solo uno degli elementi del "collasso morale" che gli ambienti ecclesiastici sono chiamati ad affrontare. Nelle congregazioni maschili, certo, ma anche in relazione a quelle femmili, che spesso passano in secondo piano. Papa Francesco, in relazione alla "questione femminile", è spesso stato considerato progressista. Se non altro perché Bergoglio, ad esempio, ha nominato delle donne in ruoli apicali all'interno della Santa Sede. Ma qui non si tratta tanto di sdoganare la prassi degli incarichi per le donne, ma di evitare che vicissitudini negative interessino la vita religiosa delle suore.
All'interno della riflessione, che è firmata da padre Giovanni Crucci, vengono segnalate tutta una serie di scorrettezze e vessazioni che certa prassi porterebbe naturalmente con sé. Le madri superiori, in alcune circostanze, deciderebbero chi far studiare e chi no. Così come avrebbero una certa facilità di disporre attorno alle cure mediche, alla distribuzione degli abiti e ad altri aspetti della vita quotidiana di una suora: "Gli esempi riguardano purtroppo ogni aspetto della vita ordinaria: dall’abbigliamento alla possibilità di fare vacanza, avere una giornata di riposo o, più semplicemente, poter uscire per una passeggiata, tutto deve passare dalla decisione (o dal capriccio) della medesima persona", viene fatto presente.
Dal dramma di chi decide di abbandonare la vita da consacrata ad una specie di reclutamento dalle nazioni straniere: i problemi sono di carattere esistenziale, ma pure di natura gestionale. Viene fatto presente come le risorse, in alcune circostanze, possano essere mal distribuite, contribuendo a creare delle situazioni di povertà e delle discrepanze di trattamento all'interno dello stesso contesto ecclesiastico.
Le "accuse", per così dire, sono rivolte in specie nei confronti delle madri superiori. Non si può ovviamente operare mediante generalizzazioni ma, stando a quanto segnalato da La Civiltà Cattolica, buona parte dei problemi dipenderebbero dai vertici delle piramidi delle congregazioni femminili. Vedremo se, nel corso delle prossime settimane, il Vaticano deciderà d'intervenire su questo che sembra potenzialmente un nuovo ed importante banco di prova per il contrasto al "collasso morale" dell'Ecclesia.
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