ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 2 agosto 2020

Dobbiamo aspettarne un altro?

Elogio (controcorrente) di Trump, presidente pro-life

Cari amici di Duc in altum, vi propongo il mio più recente intervento per la rubrica La trave e la pagliuzza in Radio Roma Libera.

***
Parlare bene di Donald Trump? Missione impossibile, verrebbe da dire tenendo conto del politicamente corretto che domina la scena politica e culturale e del pensiero che, in Europa come dall’altra parte dell’Oceano, fin dall’inizio ha deciso di demonizzare il presidente americano.
Tuttavia, qualcuno disposto a sfidare il conformismo c’è. Di recente lo ha fatto monsignor Carlo Maria Viganò e, sulla sua scia, ecco un altro sacerdote: Frank Pavone, presidente di Priests for Life (Preti per la vita), il quale ha pubblicato un lungo elenco di decisioni e atti di cui Trump si è reso protagonista a difesa della vita.
“Sotto l’amministrazione Trump – scrive padre Pavone – i nascituri hanno avuto il massimo difensore. Dalla nomina di giudici pro-vita, alla sospensione del flusso di fondi dei contribuenti a favore dei fornitori di aborti e alla difesa dei non nati all’estero, è chiaro che il presidente Trump merita un secondo mandato”.
Dichiarazione esplicita, alla quale segue una lista particolareggiata di provvedimenti in base ai quali è possibile dire che Trump è stato “il presidente più pro-vita che ci sia mai stato nella storia”.
Trump è stato il primo presidente a parlare all’annuale March for Life (la Marcia per la vita) e il vicepresidente Pence ha a sua volta una lunga storia di impegno nel dare voce a chi non ha voce e nel difendere i più innocenti e meno tutelati.
Trump e Pence, nota Pavone, durante la campagna elettorale promisero di difendere la vita fin dal concepimento e di non promuovere Planned Parenthood, superpotenza abortista. Ebbene, occorre dire che su entrambi i fronti hanno mantenuto le promesse.
Nell’aprile 2017, durante il primo anno dell’amministrazione Trump-Pence, il presidente firmò un disegno di legge che di fatto ha annullato il tentativo di Obama di costringere gli Stati a finanziare i fornitori di aborti. Da lì in poi, altre decisioni hanno rafforzato le politiche per la vita e ridimensionato le pretese della Planned Parenthood. Il che ha permesso fra l’altro ai centri sanitari che rispettano il diritto alla vita di ricevere finalmente più finanziamenti federali. Parimenti, l’amministrazione Trump-Pence si è impegnata per porre fine al finanziamento federale delle politiche abortiste all’estero. Inoltre, il presidente ha nominato giudici federali, tra i quali due giudici della Corte suprema, che sostengono le posizioni pro-vita e ritengono che la vita sia sempre sacra, dal momento del concepimento alla morte naturale.
Occorre ricordare poi i tagli ai finanziamenti per le ricerche sul tessuto fetale, metodiche che utilizzano parti del corpo degli esseri umani abortiti.
Numerosi, nel dettaglio, i provvedimenti politici, amministrativi e fiscali da segnalare, comprendenti anche misure prese per la protezione dei sopravvissuti all’aborto. Nel complesso, spiega padre Pavone, si può dire che Trump “ha portato il movimento pro-vita sulla scena mondiale” e la Casa Bianca “si oppone agli sforzi delle Nazioni Unite per rendere l’aborto un diritto umano” sempre più riconosciuto sul piano internazionale.
Trump non ha avuto timore quando si è trattato di dichiarare pubblicamente che la sua amministrazione intende fare ogni sforzo per mostrare tutto il rispetto dovuto alla vita umana innocente, in qualunque fase del suo sviluppo. Nello stesso tempo, ha dichiarato che si opporrà sempre a qualunque iniziativa volta a indebolire le politiche e le leggi pro-vita.
Ovviamente, dopo queste prese di posizione padre Pavone è stato duramente criticato dall’establishment liberal, ma il sacerdote ha detto di non aver cambiato di una virgola la sua predicazione circa il Vangelo. Semplicemente, ha riconosciuto che Trump ha fatto cose in linea con l’insegnamento della Chiesa nel campo della promozione e della difesa della vita umana.
Tutto ciò non annulla gli errori e i peccati commessi dall’uomo Trump nella sua vita privata, e per i quali dovrà vedersela con Dio.
Quanto al fatto che Trump, a causa delle sue politiche in materia di immigrazione, non sarebbe un vero difensore della vita, e anzi sarebbe addirittura un razzista, padre Pavone fa notare la mistificazione alla base di questa argomentazione: Trump infatti è contro l’immigrazione illegale e clandestina, non contro l’immigrazione in sé e la libera circolazione delle persone. “Sì, Trump ha costruito un muro e insiste su un processo di verifica per coloro che desiderano immigrare negli Stati Uniti, ma un controllo è necessario. Inoltre, uno dei maggiori critici di Trump circa la costruzione del muro, ovvero papa Francesco, dovrebbe ricordare che lo stesso Stato della Città del Vaticano è circondato da un muro molto più alto di quello che il presidente ha costruito lungo il confine meridionale degli Stati Uniti”.
Padre Frank Pavone ha parlato di tutto questo in un colloquio con John-Henry Westen e chi lo desidera lo può ascoltare, in inglese, sul sito di LifeSiteNews.
Aldo Maria Valli
___________________________

RUSSO: QUANDO LA VERGINE SPIEGA PASSI OSCURI DELL’APOCALISSE.

2 Agosto 2020 Pubblicato da  9 Commenti


Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Sergio Russo, l’artigiano scrittore che ormai conoscete bene, per la sua presenza su questo sito, ci ha inviato una riflessione nel suo stile su la lettura dell’Apocalisse, la realtà che stiamo vivendo e le manifestazioni che legano la nostra esistenza al sovrannaturale. Buona lettura. 

§§§

QUELLA VOLTA CHE A SPIEGARE UN PASSO OSCURO DEL LIBRO DELL’APOCALISSE… FU LA SANTA VERGINE IN PERSONA!

Il Movimento Sacerdotale Mariano è un movimento ecclesiale cattolico oramai diffuso nei cinque continenti. Esso fu fondato da un carismatico sacerdote, don Stefano Gobbi, il 13 Ottobre 1972. Ed il suo testo di riferimento è il noto “libro azzurro” (Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna), giunto anch’esso ormai alla 26ª edizione, ciascuna di queste sempre corredata da “imprimatur” vescovile: tale testo contiene infatti le locuzioni interiori che don Stefano ha ricevuto dalla Santa Vergine, a partire dall’anno 1973 sino al 1997.
Non pochi credenti cattolici sono a conoscenza di quell’enigmatico versetto, presente nell’altrettanto enigmatico Libro dell’Apocalisse, in cui l’evangelista san Giovanni ad un certo punto vede “salire dalla terra un’altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. (Ap 13,11)”, e di come su tale versetto appunto, Padri della Chiesa ed illustri Teologi, abbiano versato fiumi d’inchiostro durante ben due millenni di storia ecclesiastica, nel tentativo – purtroppo rivelatosi sino ad oggi infruttuoso – per cercare d’individuare questa misteriosa “bestia che sale dalla terra”, altresì conosciuta come il “Falso Profeta”.
Ed allora, proprio il giorno 13 giugno 1989 sarà la Madonna stessa a “scendere in campo”, fornendo appunto, su tale sibillino versetto, la sua particolare spiegazione la quale – essendo Ella, l’insuperata Maestra e Guida dell’Esegesi cristiana – ovviamente, io personalmente, la ritengo attendibile e definitivamente chiarificatrice.
E dunque, la Madonna inizia con queste parole:
«Figli prediletti, oggi ricordate la mia seconda apparizione, avvenuta nella povera Cova da Iria in Fatima, il 13 giugno 1917.
Già da allora Io vi ho predetto quanto voi state vivendo in questi tempi.
Vi ho annunziato la grande lotta fra Me, Donna vestita di sole, e l’enorme Drago rosso, che ha portato l’umanità a vivere senza Dio.
Vi ho anche predetto il subdolo e tenebroso lavoro, compiuto dalla Massoneria, per allontanarvi dalla osservanza della Legge di Dio e rendervi così vittime dei peccati e dei vizi.
Soprattutto, come Mamma, vi ho voluto avvertire del grande pericolo che minaccia oggi la Chiesa, a causa dei molti e diabolici attacchi che si compiono contro di Lei per distruggerla.»
Ma eccoci adesso a quel “fatidico” versetto:
«Per raggiungere questo scopo, alla bestia nera che sale dal mare, viene in aiuto dalla terra, una bestia che ha due corna, simili a quelle di un agnello.»
E quindi, è ancora Lei ad esporci questa illuminante interpretazione:
«L’agnello, nella divina Scrittura, è stato sempre il simbolo del sacrificio. Nella notte dell’Esodo, viene sacrificato l’agnello e, con il suo sangue, sono aspersi gli stipiti delle case degli ebrei, per sottrarle al castigo che invece colpisce tutti gli egiziani.
La Pasqua ebraica ricorda questo fatto ogni anno, con la immolazione di un agnello, che viene sacrificato e consumato.
Sul Calvario Gesù Cristo si immola per la redenzione dell’umanità, si fa Lui stesso nostra Pasqua e diventa il vero Agnello di Dio che toglie tutti i peccati del mondo.
“La bestia porta sul capo due corna simili a quelle di un agnello”.
Al simbolo del sacrificio è intimamente unito quello del Sacerdozio: le due corna.
Un copricapo con due corna portava il Sommo Sacerdote nel Vecchio Testamento.
La mitria – con due corna – portano i Vescovi nella Chiesa, per indicare la pienezza del loro Sacerdozio.
La bestia nera [quella descritta in Ap 13,1-10: la “bestia che sale dal mare”, che ha dieci corna e sette teste…] simile a una pantera, indica la Massoneria; la bestia con due corna [invece], simile a un agnello, indica la Massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica, che si è diffusa soprattutto fra i membri della Gerarchia.
Questa infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, vi è già stata da Me predetta in Fatima,quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa.»
E qui apro una parentesi, specialmente per coloro che trovassero “eccessiva” una tale – e tuttavia, comprensibilmente – incredibile affermazione…
In una conversazione privata col Professor Baumgartner a Salisburgo – e questa testimonianza non è mai stata smentita da nessuno, né dentro né fuori la Chiesa! – il Cardinale Mario Luigi Ciappi, che fu teologo personale dei Papi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, rivelò che: «Nel Terzo Segreto di Fatima si profetizza, tra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa partirà dalla sua sommità
Ed infine la Madonna conclude:
«Se compito della massoneria è quello di condurre le anime alla perdizione, portandole al culto di false divinità, lo scopo della Massoneria ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa.»
In conclusione: ecco mostrato un ulteriore “tassello” in grado di diradare la nebbia o, ancor meglio, quel famoso “fumo di satana” che, secondo l’allarme lanciato dal pontefice Paolo VI, si sarebbe insinuato, malefico e disorientante, proprio nella nostra epoca, nel sacro Tempio del Signore. E non si può che consapevolmente immedesimarci – noi, credenti contemporanei del terzo millennio – con papa Montini, quando egli, desolato e angosciato, era costretto a prendere atto di «… ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del Cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte [e questo è puntualmente avvenuto!]. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa [sì… della Chiesa, quella vera, che fa capo al Santo Padre Benedetto]. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia [che farà come da baluardo, tenendo coraggiosamente in alto il vessillo della Fede, contro quell’altra Chiesa, quella falsa, che fa capo al Vescovo vestito di bianco]

(tratto dal libro:“Sei tu quello, o dobbiamo aspettarne un altro?” di Sergio Russo)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.