ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 29 ottobre 2020

Quindi prevalse la tristezza

VOCI DAL FOSSO DI HELM: DISSOLUZIONI CARDINALI E RIVOLTE POPOLARI, MASSIMO VIGLIONE E ANTONIO BIANCO




MONS. ICS: CANTALAMESSA CARDINALE? SPERO CHE NON ACCETTI.


Carissimi Stilumcuriali, fra i nuovi cardinali c’è anche padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia da ben 40 anni. Mons. ICS lo conosce bene, e ci ha inviato questa riflessione. Buona lettura. 

 

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Caro Tosatti,

Padre Raniero Cantalamessa, 85 anni, è uno dei 13 Cardinali che verranno creati nel Concistoro del 28novembre da Bergoglio. Padre Cantalamessa è francescano, cappuccino, fu professore di storia del cristianesimo alla Cattolica di Milano. Da ben 40anni, cioè dal 1980, è predicatore della Casa Pontificia. Lo scelse san Giovanni Paolo II, lo confermò, Benedetto XVI, lo “trasformò” Bergoglio.

Padre Cantalamessa è un esempio, su cui riflettere, di come Bergoglio possa trasformare un sant’uomo e proprio ad un sant’uomo far fare dichiarazioni sorprendenti.

Padre Cantalamessa scrisse una lode a Maria Madre di Dio, che definì “Maria, uno specchio per la chiesa”; scrisse nel ’97 una sublime summa teologica di esaltazione dello Spirito Santo commentando il Veni Creator.

Persona carismatica, affascinante, trainante.

Poi, nel 2015, con Bergoglio pontefice, nella terza predica di Avvento alla Curia Romana, auspicando un riavvicinamento tra cattolici e protestanti, ha spiegato che un ostacolo sarebbe rappresentato dalla nostra “sconsiderata” devozione alla Vergine.

Ha testualmente detto che occorreva prendere un’altra via: “Tale via passa per un sincero riconoscimento da parte di noi cattolici del fatto che spesso, specialmente negli ultimi secoli, abbiamo contribuito a rendere Maria inaccettabile ai fratelli protestanti, onorandola in modo talvolta esagerato e sconsiderato e soprattutto non collocando tale devozione dentro un quadro biblico ben chiaro che ne facesse vedere il ruolo subordinato rispetto alla Parola di Dio, allo Spirito Santo e a Gesù stesso”.

Coerentemente con le considerazioni di Bergoglio sulla Madonna (<che non è nata santa, che era discepola, ecc. >)

Conoscendo personalmente Padre Raniero, leggendo quanto riportato rimasi sorpreso, poi indignato, quindi prevalse la tristezza.

Mai avrebbe detto questo con Giovanni Paolo II o Benedetto XVI, mai.

Anche perché sono certo che pensa il contrario, cioè che non si è onorata e ascoltata abbastanza la Madonna.

Leggendo che verrà nominato Cardinale, ho faticato a mortificare i pensieri conseguenti, su di lui.

Bergoglio ha saputo trasformare un santo? Questa è la domanda che mi sto ponendo. Inutile dire quanto invito a pregare per Padre Cantalamessa, a pregare anche perché rifiuti la nomina.

mons ICS

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Marco Tosatti

Nuove monete vaticane / Spettabile Zecca, ma che ci azzecca?

    Guardo la nuova moneta da dieci euro in argento coniata dalla Zecca dello Stato della Città del Vaticano e mi chiedo: ma è davvero del Vaticano o di qualche repubblica socialista-chavista-guevarista sudamericana? Spettabile zecca, ma che ci azzecca?

Nel sito dell’Ufficio filatelico e numismatico del Vaticano si può leggere a proposito della nuova moneta: “La celebrazione della vita sulla Terra è un impegno a prendersi cura del pianeta, è il progetto al quale la Chiesa intende offrire la sua adesione, un’opera grandiosa e complessa: promuovere un’azione internazionale per garantire a ciascuno il futuro, gli alimenti di cui ha bisogno, tanto per quantità che per qualità, perché l’avanzamento economico si accompagni con lo sviluppo sociale, senza il quale non si dà vero progresso”.

E ancora: “La Zecca dello Stato della Città del Vaticano ha curato l’emissione di una moneta da 10 euro in argento realizzata dal Maestro Oldani, che raffigura una madre che porta in grembo la Terra, alla quale dobbiamo cura e amore come se fosse una figlia, con nei capelli lunghe spighe di grano, in un rimando tra passato e futuro che diviene atemporale, quindi eterno”.

Fosse scappato, anche per sbaglio, un riferimento a Dio Padre creatore del cielo e della terra! Niente. La faccenda è tutta risolta sul piano del qui e ora, è solo questione di “promuovere un’azione internazionale” per garantire il futuro e il cibo.

La giovane donna raffigurata sulla moneta ha ovviamente fattezze indie, e pazienza: politicamente corretto e conformismo rendono obbligato questo riferimento. Ma è la totale assenza di Dio quella che colpisce. Non c’è la natura in quanto creazione, non c’è il Creatore.

L’altra nuova moneta in argento, questa da cinque euro, raffigura, va da sé, un gruppo di migranti. E questa è la spiegazione che ne viene data: “Il sacrificio di milioni di uomini e donne costretti a fuggire o ad emigrare dai loro paesi di origine avviene con tali sofferenze e tali penose conseguenze, che il ministero pastorale della Chiesa – esperta in umanità – non può disinteressarsi. La Chiesa chiede ed implora un’azione assistenziale a favore dei migranti e dei rifugiati e spera di trovare ascolto – per l’amore a Nostro Signore Gesù, che in tutti gli emarginati, è sofferente, è pellegrino, è bisognoso – presso tutti gli uomini di buona volontà. E la Numismatica vaticana celebra la giornata mondiale del migrante e del rifugiato con una moneta da 5 euro in argento realizzata da Marco Ventura che raffigura Pietro il Principe degli Apostoli, che accoglie protegge e provvede a tutti coloro che presso la Chiesa si rifugiano e ci interpellano, una Chiesa senza frontiere, madre di tutti, alla quale spetta il privilegio di indicare la risposta del Vangelo della misericordia, verso un mondo migliore”.

Pietro in effetti c’è, raffigurato con tanto di chiavi nelle mani. E la domanda viene spontanea: ma a Pietro le chiavi sono state affidate da Nostro Signore per aprire le porte ai migranti o per un altro tipo di missione? Mah!

La moneta da dieci euro costa sessantanove euro, quella da cinque euro ne costa cinquantotto. “Pagamento sicuro on line con carta di credito”.

Aldo Maria Valli

https://www.aldomariavalli.it/2020/10/29/nuove-monete-vaticane-spettabile-zecca-ma-che-ci-azzecca/

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